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Autore: Ehyca    22/03/2013    3 recensioni
Sehun aveva sempre avuto solamente la danza, il bubble tea e Kai (che mortificazione)... Fino a che non incontrò un otaku di nome Lu Han.
Storia originariamente scritta da yoake_no_sora
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Oh Sehun era sempre stato un tipo chiuso. Durante tutto il liceo e la scuola elementare, aveva avuto solo la danza e Kai, il suo insofferente amico d’infanzia che si rifiutava di staccarsi da lui, e lo trascinava nelle più stupide e ridicole situazioni facendogli mettere in dubbio la sua sanità mentale ancora e ancora. Credeva che Kai fosse già abbastanza da gestire per un’intera vita quindi aveva sempre rifiutato le avances di ammiratrici attratte dal suo bell’aspetto e dal sensuale movimento dei suoi fianchi mentre si muoveva a ritmo di una canzone. E quando Kai non era attorno cercando di convincerlo ad aiutarlo a corteggiare qualche ragazza tutta curve e poco vestita o qualcosa che comunque avrebbe portato a quello, aveva sempre la danza e un bicchiere di bubble tea tra le mani. Per questo quando entrò all’università, Kai sempre al suo fianco, non si aspettava di essere trascinato nell’amicizia con altri quattro ragazzi che erano probabilmente tanto pazzi quanto Kai, e a dire il vero gli piaceva.

Questo giorno in particolare, Sehun stava venendo trascinato per il braccio tra il labirinto di corridoi dell’università da Kai, come al solito, mentre il ragazzo dai capelli scuri cercava il dipartimento di sociologia. Internamente, Sehun imprecò contro Suho per essersi fatto sfuggire che il suo dipartimento pullulava di cromosomi X.

“Non puoi portare qualcun’altro nella tua ricerca per una scopata?” grugnì Sehun mancando per un pelo una fontanella dell’acqua quando Kai svoltò un angolo troppo in fretta. (Un eufemismo dato che l’ondata di ormoni del corpo dell’amico lo stava facendo correre per i corridoi a una velocità pericolosa con Sehun che inciampava goffamente dietro di lui.) “Perchè devi sempre farmi soffrire così?”

Kai lo guardò per un momento da sopra la spalla facendogli un sorriso dispettoso. “Perchè Baekhyun hyung e Chanyeol hyung si guardano lascivamente tutti i giorni, Suho hyung si sta già trastullando nella gloria del paradiso, D.O hyung è... beh, credo che spaventerebbe la gente con i suoi occhi enormi. Quindi questo mi lascia solo te, il mio amico asessuale.” Diede a Sehun una pacca sulla spalla e si abbassò quando Sehun cercò di colpirlo.

“Non sono una cavolo di ameba.”

“Certo, certo. Dillo alla tua assoluta mancanza di testosterone.”

Sehun grugnì infelice, troppo irritato per rispondere. Solo perchè non era così squallido e guidato dagli ormoni come il suo migliore amico e non era mai stato attratto da nessuno in passato non voleva di certo dire che aveva la capacità sessuale di una patata. Portò fuori il labbro inferiore in un broncio e voltò la testa, pensando brevemente a un modo per farlo inciampare senza farsi scoprire, quando una figura solitaria con capelli color miele sotto una cuffietta a strisce bianche e un pupazzo giallo sotto il braccio uscì improvvisamente da un porta con la targhetta “LAB BIOLOGIA 0203B” e quasi si scontrò con Kai. Kai saltò  indietro giusto in tempo, dando accidentalmente una gomitata al suo pupazzo e colpendo invece il petto di Sehun.

“Stai bene?” Kai ignorò il grugnito di dolore e l’occhiataccia della persona dietro di sè e diresse la domanda al ragazzo che,
 con il suo viso da bambino sembrava leggermente fuori luogo nell’università, oltre al fatto che stava raccogliendo un pupazzo di Pikachu dal pavimento. Kai e Sehun si scambiarono uno sguardo curioso. Nonostante il suo aspetto da bambino, la maglietta troppo grande di Domo-kun e i pantaloni larghi che pendevano dalla sua esile figura, e la cuffietta che non nascondeva completamente i disordinati capelli, c’era qualcosa in quei occhi da cerbiatto e nell’elegante curva del suo viso che tolse il fiato a Sehun.

Il ragazzo si alzò e fece un rapido sorriso. Sehun sentì il proprio cuore mancare un battito. Represse il pensiero che quelle labbra avessero sicuramente un sapore migliore del suo bubble tea preferito.

“Sì, sto bene. Ci vediamo.” Si avviò, canticchiando quella che sembrava una canzone di K-ON, senza dare loro un secondo sguardo, Pikachu ancora una volta stretto al petto.

“Questo era strano.” Commentò Kai prima di scrollare le spalle e tirare nuovamente il braccio di Sehun.

Sehun, d’altra parte, era già altrove con la testa, l’immagine di un ragazzo con una cuffietta a strisce in mente.

-

Sehun si accasciò contro gli specchi dello studio, le sue gambe alla fine avevano ceduto alla stanchezza causata dalla stremante coreografia e il resto della classe applaudì con clamore. “Bravo! Assolutamente eccezionale!” sentì la voce nasale del suo istruttore dall’altra parte della stanza ma staccò la spina. La sua danza non era mai stata indirizzata ai loro occhi quindi non gli interessava davvero cosa pensassero. Tutto quello che vedeva, mentre il suo corpo ondeggiava, volteggiava e si stirava a tempo di jazz ero il sorriso da cento kilowatt di un particolare individuo con il viso da bambino.

Avrebbe mentito se avesse detto che non aveva provato a cercare il ragazzo. Quella settimana era passato davanti a quella stessa porta più volte di quanto potesse contare (circa 63 volte ma davvero non stava contando, o così diceva a se stesso) ma nessuno dei suoi viaggi era andato a buon termine. Aveva persino controllato ogni classe delle matricole, dato che quello era il posto in cui più probabilmente avrebbe trovato il giovane ragazzo, sperando di intravedere una cuffietta a strisce, per poi tornare nella camera che condivideva con Kai con un broncio che sarebbe rimasto sul suo viso per tutta la notte. Quando un giorno D.O lo guardò con gli occhi sgranati avendolo beccato mentre guardava i Pokémon sul suo pc, seppe di aver oltrepassato il limite.

“Cos’era quello?”

Sehun fece una smorfia tornando al presente. Dannato Kai.

“Non so di cosa tu stia parlando.”

Kai gli calciò il piede. “Non provarci. Ti conosco da anni e non sei mai stato bravo a nascondere le tue emozioni quando balli, quindi sputa il rospo.”

Sehun grugnì tra le mani, sapendo che il suo amico aveva ragione e che non lo avrebbe lasciato in pace finchè non avesse parlato. Mentre prendeva in considerazione l’idea che comunque il mondo non aveva bisogno di Kai, il ragazzo gli diede un altro calcio. “Puoi smetterla per favore?!”

“Non finchè non me lo dici.”

Con uno sbuffo frustrato, Sehun scattò, “Mi piace qualcuno. Contento ora?”

Il suo amico lo guardò in silenzio per qualche momento prima di fare un sorriso sfacciato mentre saltava su e giù eccitato. “Lo sapevo! Sapevo che ti saresti evoluto da robaccia viscida primordiale a uomo prima o poi! Chi è? È la ragazza sexy con le labbra imbronciate? O forse la studentessa in interscambio dell’Inghilterra – il suo accento è proprio eccitante. Oh, lo so! È la ragazza con i capelli biondi ed enormi -”

“Oh, Dio, smettila! Non farmi sembrare uguale a te!” Sehun, il viso completamente rosso, gesticolò largamente nel disperato tentativo di far chiudere il becco al ragazzo.

“Allora chi è?”

“… Non lo so.”

Kai fece un’espressione che diceva chiaramente ‘mi stai prendendo in giro?’ e ruggì quando tutto ciò che fece Sehun fu scrollare le spalle. Allora lo calciò ancora una volta e prima di marciare dalla parte opposta della stanza per iniziare la sua coreografia, dichiarò “Morirai solo e non amato come la pietra sessualmente incapace che sei!”.

-

La fortuna di Sehun migliorò notevolmente quando quella stessa sera Suho chiamò gli altri per andare al cafè della scuola dopo le lezioni. Si aspettava di doversi sorbire il solito scambio di battute su tutto e tutti, cortesia di Chanyeol e Baekhyun, e di dover annegare i suoi fallimenti nella sua dose giornaliera di bubble tea, invece si trovo faccia a faccia con sei ragazzi che non aveva mai visto prima.

“Perchè quella faccia?” chiese D.O quando li raggiunse con un’espressione cupa sul viso mentre sorseggiava la sua bevanda. Era appena tornato da un’altra spedizione alla ricerca del ragazzo dalla cuffietta a strisce ed era particolarmente scoraggiato. Sehun, senza disturbarsi a staccare la bocca dalla cannuccia, mormorò “niente” e continuò a tenere il broncio.

Suho lo guardò momentaneamente preoccupato e disse, “Okay… Beh, questi sono i nostri amici.” Presentò ognuno dei ragazzi i quali salutarono con un cenno o un piccolo sorriso, eccetto per uno che aveva il viso nascosto in un libro enorme, ignaro di ciò che lo circondava. Sehun inclinò la testa di lato mentre adocchiava il ragazzo di fronte a sè; c’era qualcosa nella lucentezza dei capelli dorati visibili da sopra il libro che gli innescò qualcosa in testa.

Il ragazzo leggermente intimidatorio, che era poggiato alla spalla di un tipo ancora più intimidatorio con le sopracciglia sempre aggrottate, seduto accanto al ragazzo assorbito dalla lettura, e che si era presentato come Tao, diede un colpetto all’altro con l’estremità della propria forchetta. “Lu Han-ge, saluta.”

Lu Han abbassò il libro, sollevò brevemente lo sguardo, fece un piccolo cenno e tornò a concentrarsi sul testo, rimuovendo presto l’intera scena dai suoi ricordi.

Tutto questo avvenne in soli due secondi ma fu sufficiente perchè Sehun perdesse le funzionalità del proprio cervello e del suo sistema circolatorio. Uno sguardo al naso delicato, agli occhi da cerbiatto e alle labbra rosee bastò a far perdere a Sehun la presa sul suo prezioso bubble tea, facendolo cadere a terra, e facendo saltare in piedi Baekhyun e Chanyeol con un gridolino.

Pulì velocemente il disastro, gli occhi puntati sul ragazzo dai capelli di miele, che non sollevò più lo sguardo dal libro per l’intera serata. Era troppo impegnato a guardare con desiderio Lu Han, il nome suonava senza fine come un coro di chiesa nella sua testa, per notare il sorriso di chi la sa lunga sul volto di Kai – un sorriso di cui sapeva si sarebbe pentito più tardi.

-

“Ti piace Lu Han, non è così?”

Sehun si affogò con il bubble tea e quasi cadde dalla sedia che aveva reclinato in modo precario in modo da vedere Lu Han attraverso la finestra del secondo piano dell’edificio adiacente, ma fortunatamente Suho lo acchiappò. Il viso gli si infuocò per l’imbarazzo mentre balbettava e guardò male il migliore amico che avrebbe presto rimpiazzato mentre l’altro ragazzo batteva le mani, esultante per la scoperta, e gli altri lo guardarono con espressione sorpresa.

“Aha! Lo sapevo! È incominciata quando ci siamo scontrati con lui nell’andito, vero, vero? Oooh! Ecco perchè non eri interessato alle ragazze di sociologia! Ma va bene – di più per  me-”

“Kai, se non chiudi il becco, ti ficco le bacchette giù per la gola.” Kai si accigliò, mormorando a bassa voce qualcosa circa degli amici violenti che non apprezzavano tutto quello che aveva fatto per loro.

Baekhyun gli sorrise, dando una gomitata a Chanyeol il cui braccio era attorno alla sua spalla; Chanyeol gli fece un sorriso smagliante e sollevò le sopracciglia tanto che Sehun voleva nascondersi da loro per sempre. “Glielo dirai? Anche se non presta alcuna attenzione a niente oltre ai suoi studi e ai suoi pupazzi.”

Sehun sbattè le palpebre. “I suoi pupazzi?”

Chanyeol annuì, i capelli mossi rimbalzavano insieme alla testa, e rispose con la sua voce profonda, “Xiumin hyung dice che è un otaku. Per quello che ho sentito da Lay hyung, ha davvero un debole per i pupazzi.”

Sehun assottigliò le labbra pensieroso. Questo spiegava lo zaino decorato esageratamente, tutta la serie di magliette degli anime e i pupazzi che variavano di giorno in giorno e che spesso si portava dietro mentre attraversava il corridoio canticchiando la sigla di Doraemon. Non che Sehun lo stesse seguendo – gli capitava semplicemente di essere lì nell’esatto momento in cui lui entrava in classe, o nell’edificio o nel cafè dell’università ogni giorno. Pura coincidenza.

Kai passò un braccio intorno alle spalle del suo amico e con un colpetto sicuro sul suo petto disse, “Non preoccuparti! Ti aiuteremo nella conquista del tuo amore!” gli altri annuirono convinti.

Ad essere onesti, Sehun non era sicuro che gli piacesse quell’idea.

-

“Sehun, Sehun, che ne dici di questo?”

“ ‘Ti piacciono le Pokéballs? Perchè stai per conoscere una delle mie.’ …Che diavolo?”

“Cosa? Gli piacciono i Pokémon, giusto?”

“Sì, ma non è un cretino come te. Chi usa questa roba comunque?”

“Qualche otaku arrapato che non si filerà mai nessuno immagino... Hey, pensi che potrei usarle con le ragazze otaku? Sono sicuro che -”

“Vai via, Kai.”

-

Sehun sbirciò dentro il negozio, piazzando esitante un piede all’entrata per poi essere spinto dentro da Baekhyun e Chanyeol. Voltò di scatto la testa per guardarli male. Sorrisero entrambi e fecero un cenno di saluto sincronizzato prima di fuggire, mano nella mano, insieme agli altri amici che si stavano nascondendo dietro ad uno scaffale ricoperto dai più grandi pupazzi a forma di fungo che avesse mai visto. Era grato che lo avessero informato del fatto che gli altri sei amici sarebbero andati al negozio quel giorno, ma al momento, tutto tremante e con il sangue che gli si gelava nelle vene per la paura, cominciava a dubitare delle loro intenzioni.

Quando senti delle voci familiari sollevarsi ed agitarsi, si affrettò in fondo allo scompartimento e trovò Kris e Tao che cercavano di staccare un furioso Lu Han da Chen. Un sorriso si fece strada sul volto vedendo il ragazzo che aveva invaso i suoi pensieri nell’ultimo mese (per trentadue giorni, sei ore, ventotto minuti e undici secondi – non che stesse contando), e convenientemente ignorò il fatto che il ragazzo stesse urlando contro gli altri cinque con rabbia per un pupazzo rosa che giaceva a terra a pochi passi da lui.

Calmò il suo battito accelerato e si fece avanti.

-

“Sehun!”

Il ragazzo dai capelli di cioccolato fu risvegliato dalla sua fantasticheria con un colpetto alla guancia. Si accigliò per la strana sensazione di leggera pressione sul viso e abbassò lo sguardo per vedere Lu Han che premeva un pupazzo di Moogle sulla sua guancia, un sorriso innocente sul bellissimo volto. Nel corso di questi mesi, Lu Han aveva allargato la propria collezione, grazie a Sehun, e con dispiacere di Lay. Quest’ultimo protestava ardentemente ogni qualvolta il ragazzo portava un nuovo pupazzo ma non poteva fare altro che arrendersi quando Sehun lo convinceva che erano un regalo per il settimanaversario, mesiversario, S. Valentino, White Day, Natale, persino per l’Anno Nuovo Cinese. Segretamente, Sehun non vedeva l’ora di vedere l’espressione del più grande quando si fosse presentato al loro anniversario con un Rilakkuma ancora più grande del gigantesco Totoro che era stato adottato da Chanyeol.

Sehun sorrise al suo ragazzo di sei mesi, ventun giorni, quindici ore, trentanove minuti e sedici secondi (questa volta, stava definitivamente contando), circondandogli i fianchi con le braccia e tirandolo più vicino. Si chinò per premere un bacio sulle labbra rosa dell’altro, quando un colpo di tosse da dietro di loro bloccò le sue azioni. Sehun alzò gli occhi al cielo e Lu Han ridacchiò.

“Apprezzerei se non faceste le vostre cose da coppietta gay nella stanza che noi condividiamo. Soprattutto quando io sono nella stanza.” Mormorò Kai mentre passava loro davanti per raggiungere la sua parte della camera. “Davvero, voi due siete peggio di Baekhyun e Chanyeol hyung.”

“Questo solo perchè sei troppo impegnato a guardare il culo delle ragazze per notare quando Chanyeol hyung comincia a -” a Sehun piacque l’espressione di disgusto e l’isterico gesticolare che provocò al suo amico.

“Oh mio Dio! Non dirmelo! Non contaminare anche le mie orecchie!” corse fuori dalla porta, con le orecchie coperte e gli occhi chiusi, quasi scontrandosi con D.O in corridoio nella fretta di fuggire.

La coppia rise fino a che le urla di Kai non si placarono in fondo all’andito. Sehun si voltò allora verso la persona di fronte a sè, tirandola per riottenere la sua attenzione.

“Allora.. Dove eravamo?”
  
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