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Autore: shinichi e ran amore    23/03/2013    7 recensioni
Quante volte pensiamo che l'altro pensi diversamente da noi? 2 coppie ne faranno padrone in questi 2 capitoli e li vedremo in un contrasto diverso dalla solita routine.
(P.s Chiedo scusa per le immagini che noterete dallo stile provengono da un'hentai, non prendetemi per maniaco, ho visto per caso la prima foto del fumetto e mi ha incuriosito, tutto qui, l'idea di mettere quelle foto è al fine della storia, niente di più)
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Rose, Cosmo, Miles Tails Prower, Sonic the Hedgehog
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
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Switch one: Love and Speed
 

 
Se quella doveva essere una giornata strana lo sarebbe stato di sicuro, perché ciò che mi è successo ha dell’incredibile.
 
Stavo come al solito correndo in lungo e in largo per i fatti miei quando all’improvviso…indovinate un po’? Mi spunta fuori Amy, la mia amica che mi salta come sempre addosso.
 
“Soniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiic” -  Fece lei fissandomi attentamente negli occhi mentre mi abbracciava.
 
“Amy, lasciami, ti prego” – Gli chiesi io mostrando una nota dolente nel mio contesto, infatti lei mi lasciò subito e stese a lacrimare come non avevo mai visto farle in vita mia.
 
“Perché Sonic?” Domandò lei mentre le lacrime cadevano come neve al sole sul suo viso.
 
“Perché cosa?” – Dissi io con indifferenza.
 
“Perché non mi ami per quello che sono? Io ti sono stato vicino tante di quelle volte che nessun altro potrebbe dire lo stesso, alcune volte ti ho anche difeso. Ti ho amato come nessuna femmina potrebbe  fare con te, io ti ho dato tutto di me. Ma dopo questo tu ancora mi tratti lasciandomi sola e indifesa nonostante i tuoi continui salvataggi, non vedi niente nel tuo cuore che ti faccia capire i miei sentimenti?” Dettò lei quelle parole marcando la parola cuore e sentimenti con un accento duro .
 
Non sapevo che cosa dire perché mi aveva completamente spiazzato ciò che mi disse con la sua voce e la fissai attentamente.
 
Perché non  accettavo il fatto che quella riccia mi stesse accanto? Probabilmente il mio orgoglio direbbe che non vuoi avere la sua compagnia oppure non vuoi formare un rapporto per via della libertà che da sempre avevo.
 
Ma allora perché non riuscivo a farglielo capire? Forse per non ferirla? Perché in fondo ci tenevo alla sua figura? O forse perché nel mio organo vitale c’era qualcosa che voleva stessi nel silenzio?
 
I miei dubbi vennero incrociati da Eggman, che aveva con se un grosso affare simile a un raggio laser.
 
“Eheh, ci si vede riccio, come te la passi la vita?” – Rise sotto i baffi il ciccione ovoide a bordo della navicella.
 
“Non male, prima che venissi te”- Gli scoccai una linguaccia e un abbassamento dell’occhio con il dito.
 
Amy non disse niente, ma assisteva alla mia discussione con lo sfrontato e pazzoide dottore.
 
“Stavolta non mi sfuggirai, il mio raggio ti farà a pezzi, ohohoh” – Fece premendo ininterrottamente un pulsante rosso e il raggio sparava colpi mentre io schivavo prontamente.
 
“Non mi prendi ahahahah” Sculettando il sedere con delle pacche rivolte a lui.
 
“Ah si? E che ne dici se colpisco la tua ragazza?”- Disse con malignità.
 
Amy era ancora li e non aveva visto che il pazzo le stava puntando il macchinario contro perché era troppo abbattuta da ciò che gli avevo provocato prima, una profonda delusione.
 
Lui premette il pulsante mentre io mi buttavo addosso a lei per salvarla, ma successe qualcosa che nessuno di noi si aspettava, il macchinario aveva prodotto scosse e il raggio pure le stava per mandare alla mia amica.
 
Troppo tardi fu per salvarci, l’impatto fu catastrofico, gli alberi che ci sovrastavano vicino erano diventati neri e senza foglie e il dottore veniva catapultato lontano mentre l’esplosione ci fece abbattere su un masso perdendo i sensi tutti e due.
 
Quando ripresi i sensi mi girava la testa, ma notai una cosa assai surreale, le mie braccia erano rosa e avevo il vestito di Amy, che cosa mi è successo?
 
Poi capii quando a pochi centimetri da me fissai l’ultima cosa che avrei mai immaginato di vedere, il mio corpo.
 
Non potevo crederci, era una cosa assurda, se quello era il mio corpo allora io sono…in quello di Amy.
 
Il vento soffiò candidamente e quello che era il mio corpo si alzò e apri gli occhi per poi ritrovarsi a fissarmi.
 
“Ma cos…Ahhhhhhhhhhh” Sentii l’urlo inconfutabile di Amy passare attraverso il mio corpo di riccio e stava per risvenire quando io la ripresi in quel suo corpo da femmina che mi ero ritrovato.
 
“Calmati Amy, calma, non avere paura, è chiaro che è successo qualcosa che ha dell’incredibile” Feci io fissandola nei suoi occhi smeraldo, i miei vecchi occhi.
 
“Ma non capisci Sonic, io sono dentro di te e tu dentro di me, non ha alcun senso ciò che ci è successo” Dettò seriamente lei gesticolando ogni parola con le mani.
 
“Lo so e lo trovo anche imbarazzante aggiungerei” Fissandomi in basso e guardando le piccole protuberanze che mi sentivo.
 
“Ahhhh, non guardare li, guarda me” Mi mise le mani al viso obbligandomi a fissarla.
 
Non l’avrei mai detto, ma vederla in modo diverso le cose, con i nostri corpi che a quanto pare era stati scambiati, mi faceva capire quanto mi sono sbagliato sul mio conto, dandomi modo di riflettere.
 
“Ok, andiamo da Tails, magari ci aiuterà” Dissi io aggiustandomi involontariamente il vestito rosso.
 
Successe tutto in pochi istanti, lei volle constatare una cosa e prendendomi per mano iniziò a correre, ma la cosa che mi sorprese e che correva velocissimo.
 
“Wow, ora capisco perché ti piace correre, hai il vento che ti percorre il corpo lasciandoti un tepore straordinario” Correndo velocissimo, quasi sulla soglia di bruciare le scarpe rosse e bianche che indossava.
 
Ci ritrovammo infine a casa di Tails, dove sentivamo il rumore di attrezzi buttati per terra.
 
Tipico del nostro amico dover svolgere qualche riparazione alle sue invenzioni.
 
Non perdemmo troppo tempo e io nel corpo di Amy bussai alla porta.
 
Il nostro amico volpino aprì subito la porta e ci accolse con un bel sorriso stampato in faccia.
 
“Ciao Sonic, ciao Amy, come va? Ma come mai poi siete rossi in faccia?” Domando lui con aria interrogativa.
 
In effetti sentirsi una femmina per me e per lei un maschio dava molto arrossamento alle guance, per il semplice fatto che non sapevamo come svolgere la situazione, comunque la frittata è fatta perché lei volle rispondere.
 
“Non molto bene Tails” Disse lasciando a Tails l’imbecillità più totale.
 
“Sonic, come mai parli con la voce di Amy?” Disse quella domanda scrutandoci in modo assai bizzarro.
 
“Perché abbiamo avuto un problema” Dissi io causando una maggiore incredulità a ciò che vedeva.
 
Dopo un po’ di spiegazioni Tails colse tutto ciò che c’era da sapere e dal suo largo sorriso si denotò una speranza.
 
“Ragazzi, siete fortunati, il mio genio sta già pensando a risolvere il vostro problema, ma occorrerà un mese per risolverlo” Disse con tono malinconico.
 
“C-Cosa?” Dissi io facendo spaventare Amy che nel mio corpo sobbalzò dal divano.
 
“Mi serve un frammento del Master Emerald per farvi tornare normali e devo prendere i pezzi, nel frattempo che ne dite di condividere i vostri nuovi corpi?” Disse gioioso e mandandoci in corridoio a pensare alla sua proposta.
 
“Sonic, se per te va bene possiamo tentare, ma dobbiamo dettare delle condizioni” Fece prendendo un paio di pantaloncini e infilandoseli.
 
Come biasimarla. Era dentro di me e di certo non poteva sentirsi a proprio agio in quella situazione.
 
“Bene, io dico che non devi abusare del mio corpo” Dissi con serietà.
 
“Perfetto e io dico che tu non devi essere provocato dai tuoi istinti quando ti cambi vestiti e di non abusare dell’ospitalità in cui ti trovi” Fece chiaramente capire lei.
 
“Affare fatto” Dissimo all’unisono sorridenti e stringendoci la mano.
 
“Ti ospito a casa mia se vuoi Sonic” Propose lei tutta contenta. “In questo modo non daremo nell’occhio” Concluse.
 
“Sono d’accordo, ma perché ti sfreghi le gambe? “Domandai io.
 
Lei arrossì e toccando gli indici si avvicinò al bagno con me al seguito.
 
“È che dovrei fare la pipì” Fece capire con il viso in fiamme e con ancora quelle dita a toccarsi.
 
“E vacci no? Non ti sto mica impedendo nulla” Le urlai contro aprendo la porta del bagno.


“Si, certo, scusami” Disse entrando subito in bagno.
 
I momenti nei giorni dopo ne seguirono, come il fatto di dover cambiare vestito, perché io non ne sapevo molto di intimo e dovetti farmi aiutare da Amy che con le mani maschili che mi ritrovavo mi allacciava il reggiseno al petto, con un leggero sorriso. Stranamente era diventata comprensiva con quel problema che ci eravamo cacciati.


I problemi però vennero in seguito,  2 settimane dopo infatti Cream venne da noi che eravamo in casa di Amy e sfoderando 2 biglietti saltellava contenta per il salotto mentre noi ne siamo rimasti perplessi.


“Non sei contenta Amy? Finalmente potrai portare Sonic al ristorante grazie a me” Contentissima di dare quella notizia.
 
Io non sapevo che dire perché di certo non volevo dirle niente, quindi annuii con la testa lasciandole un sorriso dolce.
 
La cosa peggiore venne dopo, perché la coniglietta mi portò in camera di Amy e mi fece un’acconciatura elegante ai capelli, ma la mia pazienza non era dura di comprendonio, però dovevo resistere e quindi prendemmo la proposta senza  discussioni.


Quella sera era strana, molto strana oltre a come eravamo messi, ma non ne davo importanza.
 
Eravamo seduti al miglior tavolo di quel lussuoso ristorante, io vestivo un abito rosso lungo fino alle gambe con i tacchi alle scarpe che erano leggermente scomode e un cerchietto a tenermi fermi i capelli che sembravano quasi uguali alla nostra amica Blaze.
 
Sembrava quasi un appuntamento il nostro e in effetti l’idea di Cream era quella, di farci passare una serata insieme e noi non avevamo scelta se non volevamo creare sospetti.
 
Mi accingevo a guardare il menù mentre la mia controparte era leggermente rossa e si guardava intorno molte volte mentre si toccava le dita delle mani e vestendo con una camicia di colore nero e i jeans blu che davano un fisico da schianto.


Ma che cavolo penso? Perché mi vengono questi pensieri sul mio corpo? Non sono mica omosessuale. O forse è il fatto di stare in queste sembianze che mi da problemi e gli ormoni si scaldano da soli a vedere quel pettorale scolpito e quel viso da urlo.
 
“Non è niente male il posto, vero Sonic?” Chiese lei con un po’ di agitazione.
 
Sembrava strana in quel momento. Forse è l’aria calda che si stagliava li dentro a darle alla testa.
 
“Ma certo Amy, è incantevole, un po’ come te” Buttai quelle parole al vento senza rendermene conto, che mi stava succedendo?
 
“Come scusa?” Si sbalordì lei guardandomi fisso negli occhi.
 
“Niente, niente” Spostando leggermente le gambe.




Il problema fu proprio in quella stupida azione che feci, perché caddi sul mio corpo lasciando che le mie labbra piombassero sulle sue.


Rimanemmo perplessi  quando ci accorgemmo di quello che stava succedendo e gli occhi andarono di fuori.
 
Quando fummo a terra ci ritrovammo in una posizione non proprio calma.
 
Io che cingevo le mani alle sue con il corpo schiacciato mentre gli occhi vagano ad attrarsi da sole a quelle pupille smeraldine mentre il calore delle guance di tutti e due ci scoppiava in modo inesauribile.


Tutto però finì bene, ci chiarimmo di quel bacio e la cena andò bene indicando soltanto i piatti dal menù e pagando il conto senza proferire parola dalle nostre bocche.
 
I giorni passarono e sapemmo dalla nostra amica volpe che il congegno di ripristino era quasi pronto e che Knuckles con un paio di pretese spaccò un piccolo frammento dallo smeraldo gigante.
 
Ma la mia vita stava cambiando, i miei pensieri erano cambiati.
 
Lei stava cominciando a piacermi e io non riuscivo più a capire cosa mi succedeva in me.
 
Stavo imparando molto da quella esperienza unica nella nostra vita e una luce finalmente mi aprì il cuore.
 
Il giorno dopo avrei avuto il coraggio.
 
Finalmente Tails ci diede modo di poter tornare ai nostri corpi e il dispositivo che aveva in mano ne era la prova.


“Siete pronti a tornare nei vostri corpi?” Domandò a noi.
 
“Siamo pronti, quando vuoi” Dissimo insieme.
 
Il congegno venne premuto e una luce verde ci passò in corpo, la nostra vita ritornò quella di prima.




 
“Finalmente sono di nuovo nel mio corpo” Sorrisi felice alla notizia.
 
“Anche io yu-uhhhhhh” Fece lei fissandomi con sensualità.
 
C’era da aspettarselo, dopo l’esperienza vissuta occhiate strane ce le dovevamo dare, mentre Tails stringeva le mani ammirato dal genio che aveva.



 
Ma ora era il momento di farmi coraggio, dovevo farlo e alla svelta.
 
Poco dopo arrivai a casa di Amy con una rosa in mano tutto tremante, perché non era facile dirle tutto ciò che sentivo adesso su di lei.
 
Aprì la porta e con somma sorpresa me la vidi davanti con un vestito bianco, quasi da sposa, con un sorriso a 32 denti in faccia.
 
“Sei un angelo o cosa?” Rimasi io a dire perplesso da quella meraviglia.
 
Lei divertita da quella domanda mi abbracciò e mi attrasse come un cobra che stritola un topo con le sue spire.
 
“Ti piace? Me l’ho voluto confezionare per occasioni speciali, perché volevo dirti una cosa” Fece lei, ma io la fermai dandole la rosa rossa e toccandole con un dito le lebbra.
 
“Non dirmelo Amy, perché forse è la stessa cosa che voglio dirti io, TI Amo Amy Rose” E la baciai.
 
Fu un bacio intenso pieno di amore e passione unito a gioia e calore che i nostri cuori dibattevano tra loro.
 
“Anche io ti amo” E dopo queste parole riprendemmo a sbaciucchiarci amorevolmente come fidanzati, perché dopo quello lo eravamo diventati.




 
Ma qualcosa non sapevamo che sarebbe successo a Tails, qualcosa che per qualche ragione lo farà restare…a bocca aperta.

 

Continua…

  
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