Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Kanin    23/03/2013    2 recensioni
Una sposa obbligata dal padre a sposarsi, ma l'amore non centra nulla. Come si concluderà la storia?
Se vi interessa scoprirlo, leggete la mia storia.
E' la mia prima Fanfiction, spero vi possa piacere. Accetto critiche.
Genere: Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La luce arancione delle candele illuminava l'alta torre della chiesa gotica. Una ragazza s'affacciò alla finestra ancora nel suo abito da sposa bianco, sporcato però da schizzi di rosso scarlatto, dopo aver commesso un terribile peccato. 
Quello avrebbe dovuto essere il giorno più felice della sua vita, ma non fu così.
I raggi del Sole inondavano la torre quel giorno, la ragazza era vestita con l'abito candido delle sue nozze per volere del padre. Peccato che non ci fosse amore, se solamente avesse provato qualcosa per il suo futuro marito le avrebbero reso le cose più semplici. 
Scese le scale dello stretto passaggio  per dirigersi all'altare, dove si sarebbe compiuto la cerimonia nuziale, le percorse lentamente solo per perdere un po' di tempo ed il rumore dei suoi tacchi che toccavano la fredda superficie di quei gradini sacri rimbombavano in quel luogo accompagnati dallo strascico del velo. Più si avvicinava il momento della cerimonia più il suo volto diventò cupo e senza speranze. Nella sala c'erano già tutti, lo sposo quando la vide sul suo viso comparve un sorriso che partiva da un orecchio e arrivava all'altro, lei intanto continuava a camminare percorrendo il lungo tappeto rosso ai suoi piedi con in mano il bouquet di rose rosse. 
Arrivata davanti al prete, al fianco di suo "marito", l'espressione della giovane era triste aveva gli occhi arrossati, la sera prima aveva continuato a piangere avendo capito che il suo destino era ormai segnato.
-Tu vuoi prendere lui come marito, giuri di amarlo sia in povertà e ricchezza, sia in malattia e salute....- Le parole tradizionali risuonavano nelle sue orecchie come se fossero ovattate, cercò di reprimere altre lacrime e i singhiozzi imminenti, alla fine disse il fatale "si" che l'avrebbe legata fino alla morte a quell'uomo mai conosciuto e amato. Dopo la cerimonia tutti si erano congratulati con loro e lei, ogni volta, rispondeva "Grazie" con un sorriso tirato. 
Arrivata la notte i due neo-sposi si diressero nella torre alta, dove li avrebbe accolti il letto matrimoniale, lo sposo si buttò sul comodo letto che profumava di lavanda e le indicò  il posto vicino proponendole di accomodarsi vicino a lui. Accadde tutto in fretta: da sotto il corsetto tirò fuori un pugnale, lo sguardo sorpreso dell'uomo era uno spettacolo, gli occhi erano diventati tondi e gli tremavano le labbra quando iniziò a supplicarla di non fare ciò che aveva in mente, ma lei era irremovibile. Gli saltò addosso e lo sguardo terrorizzato dello sposo le fece provare un brivido di piacere. Conficcò la lama lucente nella tenera carne dell'uomo, un grido soffocato e poi lo squartò, tagliando il suo corpo a metà. Gli schizzi di sangue colpirono anche il suo viso oltre che la veste bianca, con la mano si pulì la guancia e disse: <ti dovrò punire!>>. Gli spaccò le costole e pensò che fossero troppo semplici da rompere. Gli organi dell'uomo uscivano dallo squarto ed erano sporcati dai resti delle ossa bianche, l'espressione  della ragazza era di godimento assoluto, un sorriso spaventoso si espandeva sempre di più. Gli tagliò l'intestino tenue, gli ferì i polmoni rosei, prese il cuore ancora pulsante e lo tenne nel palmo della mano pallida, lo squarciò e lo infilzò più volte finché non riuscì più a battere. Gli cavò gli occhi ancora terrorizzati che non riuscì a chiudere perché la morte l'aveva colpito troppo in fretta. 
Finalmente felice di aver straziato quel corpo, che adesso non si poteva neanche considerare come tale, uscì dalla stanza, ripercorse le scale, questa volta però non lentamente ma a passo veloce, non perché aveva paura o presa dal rimorso da ciò che aveva fatto anzi era impaziente di riguadagnare la libertà che tanto desiderava,  con un sorriso sul volto, ormai non più innocente. 
Arrivata all'ultimo gradino si girò e guardò lo stretto passaggio, che portava alla stanza dove "riposava" suo marito, un'ultima volta prima di aprire le porte della cattedrale e uscire ancora in abito da sposa-assassina. Si diresse per le strade della città ancora immersa nel sonno alla ricerca dell'amore vero o di un nuovo omicidio?? Chi lo sa...




Spazio autrice ^^

Ciao a tutti quanti i miei lettori! Spero che vi sia piaciuta questa OneShot... E' la prima volta che pubblico e penso che sia uscita abbastanza bene la FF, ma vorrei tanto sapere le vostre opinioni.
Grazie a tutti della vostra pazienza nel leggere la storia :) Ringrazio anche le mie due amiche G&G (credo che si ritrovino), che mi hanno aiutato, insultato ma so che mi vogliono bene infondo, ad avermi detto di pubblicarla. Grazie e vi voglio bene <3
P.S. Se riceverò commenti positivi potrei anche pubblicare un'altra mia FF che sto scrivendo. Incrocio le dita ^^
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Kanin