Isabelle è sempre stata una bambina strana, questo Hunter lo ha capito fin da quando l’infermiera l’ha messa tra le sue braccia e quelle di Sebastian.
Tanto per cominciare Isabelle non piangeva mai, dormiva tranquillissima, mai un’alzataccia, mai ninne nanne per farla dormire, almeno finché sua madre non ha detto: << Piangerà quando lo vorrà >>, e mai Joan Clarington ha indovinato tanto.
Quella notte Isabelle non ha fatto altro che piangere, costringendoli ad alzarsi almeno sei volte ogni tre ore.
Chi  però ci ha veramente rimesso però sono stati gli studenti di Sebastian, delle trenta “ teste vuote “ che la mattina si erano presentate per l’esame orale di francese venti sono uscite in lacrime dopo appena cinque minuti e solo l’ultimo studente è riuscito ad avere un voto accettabile.
Da allora Isabelle ha deciso di piangere una notte si e l’altra pure, forse perché ha capito che appena piange uno dei due corre subito da lei.
Come seconda cosa a differenza di tutte le bambine non ha mai tirato la coda a Mr Pussy come lui temeva, no Isabelle Clarington – Smythe usa Mr Pussy come cuscino alternativo, la foto di lei che a tre anni dorme abbracciata a quel gatto è incorniciata sul camino e anche ora a otto anni è facile vederla dormire con Mr Pussy.
Cameron è stata la terza stranezza. Isabelle non odia suo fratello, solamente passa da momenti in cui si comporta come una mamma a momenti in cui cerca di ucciderlo nelle maniere più fantasiose: Hunter non dimenticherà mai la volta in cui Isabelle ha legato Cameron che aveva solo due anni, quindi un mese fa, al tavolo, ha preso un coltello e voleva ripetere “ i sacrifici dei maya “.
Il primo risultato dopo aver salvato Cameron è stato nascondere “ Apocalipto “, maledire Mel Gibson e spiegare a Isabelle che certe cose non si fanno e mandarla a letto senza cena. Inutile dire che quella sera è finita con una cena improvvisata sul loro letto con Isabelle che si è presentata in pigiama dicendo di avere fame.
E siccome è mercoledì sono a Versailles, come ogni mese, e lui spinge il passeggino di Cameron mentre Isabelle e Sebastian commentano tutti i dipinti, se non avesse la certezza di aver fornito il suo patrimonio genetico direbbe che la bambina è figlia di Smythe.
Cameron al contrario è un amore di bambino, forse ha imparato un po’ più tardi a parlare ma a differenza della sorella è perfettamente gestibile. << Daddy! La principessa che ha il nome di zia! >> urla Isabelle mostrandogli orgogliosa un quadro che conosce fin troppo bene, la sorella di Sebastian nel sentire una frase del genere probabilmente commetterebbe un nipoticidio.

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Far scendere il passeggino di Cameron per recarsi ai giardini è sempre un’impresa ma hanno appena finito che Isabelle si piazza davanti a suo fratello con un sorriso furbo, lo stesso che aveva un mese fa quando li ha rassicurati, andate pure al concerto della zia Natalia, resto io con Cameron, e al loro ritorno l’hanno trovata ad imitare “ Apocalipto “. << Facciamo a chi arriva prima alla fine della fontana? >> dice prima di cominciare a correre seguita dal fratello.
<< Isabelle! Isabelle torna qui! >> urla lui, forse dovrebbe mandarla a Colorado Springs all’Accademia pensa prima di ricordarsi che così imparerebbe a sparare ma è un’idea. << Prima o poi si stancherà, tranquillo >> dice Sebastian che continua a camminare tranquillo.
Isabelle infatti è vicina alla vittoria ma vedendo Cameron indietro si ferma e lo raggiunge, dice qualcosa è riprende a correre. Cameron che ha capito come funziona la cosa cammina aggrappato al bordo delle fontana mentre sua sorella corre come un’indemoniata, sempre più piano però.
Quando arrivano anche loro Isabelle si è appoggiata al bordo e se non la conoscesse penserebbe che rischia un attacco di panico mentre Cameron è vispo come ogni mercoledì e saltella sul posto con assoluta calma, benedetta gioventù.
<< Hai barato, hai barato! >> urla Isabelle facendosi additare da un gruppo di turisti giapponesi, un’altra vergogna da aggiungersi all’elenco che compila mentalmente da quando ebbe l’idea di raggiungere Sebastian a Parigi undici anni prima. << Papinou, Cam ha barato! Daddy, Cam bara! >> urla vedendoli arrivare e subito Cameron raggiunge il passeggino, prende il succo alla pesca e comincia a berlo fissandoli con aria adorante, beccandosi persino una foto di un gruppo di turisti, questa volta cinesi, i suoi figli finiranno nei filmini dei turisti, ingrato destino.
<< Isabelle, tu ne connais pas la tranquillité, c’est vrai ? >> prova Sebastian, per qualche motivo che non hanno ancora compreso Isabelle si calma se parlano in francese. << J’ai 8 ans papinou, et Cam a triché >> risponde la bimba prima di far vagare lo sguardo, altro che jogging come sostengono i suoi colleghi: perde troppo tempo a correre dietro ai suoi figli per alzarsi presto la mattina e correre per i boulevard parigini.
<< Mi porti nella casa di campagna della regina? >> chiede poi la bambina e lui si trova a maledire il pazzo francese che ha inventato il mercoledì, perché Isabelle comincia a trascinarlo e l’ultima cosa che sente è la risata di Sebastian mentre si avvia lentamente con Cameron nel passeggino.

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Isabelle si è stancata come previsto quando finalmente lasciano Versailles e infatti si è aggrappata al suo braccio e strascica i piedi, Cameron invece dorme placido e dovrebbero riuscire a prendere la metro in tempo per essere a casa e aiutare Isabelle con i compiti quando sua figlia urla le parole che il suo compagno, marito solo per la legge spagnola, teme di più: << Le McDonàld! >> e subito la furbetta torna a nuova vita per fiondarsi dentro il locale.
<< No, io in quel posto non ci entro Clarington, vai dentro e tira fuori tua figlia. Per cena andrà bene la carne di ieri >> le ultime parole famose prima che anche Cameron si decida a perorare la stessa causa della sorella alzandosi dal passeggino e correndo dentro. Da bravo francese degli anni ’90 Smythe preferisce quelle schifezze arabe come kebab e merguez che li faranno morire giovani, lui lo sa.
Così si ritrovano seduti in un tavolo per due, Cameron che dovrebbe mangiare un omogeneizzato ma guarda bramoso l’hamburger di sua sorella che per divertimento morde il panino con studiata calma, lui che ha scelto il classico panino e Sebastian che ha ripiegato su un’insalata. Un’insalata, nel tempio dei grassi e delle calorie suo marito sta mangiando un insalata, scondita.
Cameron fa per allungare le mani verso le patatine di Isabelle. Un attimo prima che sua sorella gli dia un pizzicotto, Cameron rovesci la sua bibita e lui si chieda chi glielo abbia fatto fare, poco prima che Sebastian cominci a sgridare Isabelle senza vera convinzione.
Disciplina militare, ha provato a imporla fin dall’inizio della sua relazione, ma inutilmente e ormai si limita a farsi trascinare dalla corrente, una corrente orrendamente e deliziosamente francese, ora capisce sua madre, sua suocera e Natalia quando si lamentano della vivacità di Isabelle..
Per fortuna i bambini hanno corso e giocato così dopo qualche minuto Cameron mangia tutto il suo omogeneizzato e Isabelle è troppo occupata a cercare di restare sveglia per combinare una marachella quindi il ritorno in metropolitana è a dir poco fantastico, anche se non riuscirà mai a far passare a Sebastian l’odio per i mezzi pubblici come la metropolitana di Parigi.
I compiti per fortuna Isabelle li aveva fatti il giorno prima così li mettono a letto tutti e due per poi vedere Antonio Banderas che interpreta uno sceicco arabo e Freida Pinto che interpreta sua figlia. Beh, a quel punto non ci sono arrivati perché c’è gente che si sfoga semplicemente guardando un film, c’è chi legge un libro … e poi c’è Sebastian Smythe che si sfoga con il sesso, in dieci anni di convivenza Hunter non ricorda di aver mai visto un film fino alla fine.
E c’è quel momento in cui è sicuro che forse potrebbero rompere il divano che sente una voce che li gela: << Daddy, papinou? >> … Isabelle. << Si tesoro? >> è il primo a dirigersi verso sua figlia mentre Sebastian si rimette i pantaloni e cerca di essere presentabile, sullo schermo Tahar Rahim sta cianciando qualcosa a proposito di libertà. << C’è un mostro sotto il letto, Cam dice che si tratta di Barbablù >> annuncia sua figlia tremando. << Bebelle, ne abbiamo già parlato: Barbablù è morto da secoli, tu sei una bambina e quindi torna subito a letto >> dice Sebastian cercando di rimanere impassibile, mentre Mr Pussy esce dal suo cestino e si avvicina a Isabelle. << Posso dormire con Puss? Lui mi salverà >> dichiara Isabelle prima di allontanarsi con Mr Pussy che lo guarda aspettando un suo salvataggio.
<< Lascia perdere la palla di pelo e vieni a letto, almeno scoperemo in pace >>, Mr Pussy si vendicherà, ma l’alternativa era troppo allettante.

Angolo delle note necessarie

Allora, spieghiamo subito questa cosa: due settimane fa mentre andavo a lezione ho incontrato una bambina che se ne andava in giro con un gatto al guinzaglio e il mio primo pensiero è stato " questa è la figlia di Hunter e Sebastian ". Poi la sera ne ho aprlato con Lady Niouno, fedele beta, che coem al solito mi ha incoraggiata a scrivere questa daddy.
Lo so, shippo Thadastian ma sono una multishipper di antura e quindi ho voluto provare questa cosa.
Note tenciche: Isabelle è figlia biologica di Hunter e Cameron di Sebastian; nella mia mente non so per quale motivo ma se Sebastian ha dei parenti francesi almeno una di loro si deve chiamare Isabelle, con diminutivo Bebelle.
In Francia, dall'asilo al liceo, il mercoledì gli studenti non hanno scuola ( invidia profonda ) e per il resto: i francesi detestano profondamente il junk food americano infatti i McDonald's sono sempre pieni di turisti XD A Versailels esiste veramente un McDonald's, real life. Penso che le frasi in francese siano chiare.
Il film nominato è " Il principe del deserto ", con Antonio Banderas e Freida Pinto.
Ringrazio quindi Lady Niounu che ha betato tutto questo e soprattutto quella bambina col gatto che mi ha ispirato tutto questo, dimenticavo: potrebbero esserci dei sequel, il tempo di rispolverare le mie consocenze di cultura francese. Dimenticavo: vi sarà demenzialità, drama quanto basta, un po' di follia e molta cultura francese sparsa per tutta la raccolta. Ancora una cosa: il titolo globale è un rimando a "8 donne e un mistero 2 e nella fattispecie alla mia male!version ( ma quanto mi paice autocitarmi )