Sweet Baby
Era
frustrante.
Doloroso
e piacevole al tempo stesso.
Vederlo
andare via. Rimanere soli per motivo
così…stupido.
Sentire il
fuoco bruciargli il petto, riempiendo quello spazio vuoto sotto il cappotto
nero.
Rabbia.
Fuoco,
fuoco.
Rabbia.
E poi il
vuoto.
Un gelido
pezzo di ghiaccio conficcato nella schiena.
Non
essere abbastanza.
Essere
dimenticati, volenti o nolenti.
Rabbia.
Risentimento.
[E poi la vendetta]
Una
piccola rivincita prima di farlo tornare.
“Si vive una volta
sola”
Lui non
era vivo.
Non
doveva tener conto a nessuno delle proprie azioni.
Era come
un bambino.
Semplicemente
un bambino molto solo.
Capriccioso,
pericoloso, arrogante ed egoista.
Un
pochino.
Quando
voleva.
E voleva
fargliela pagare, prima di sorridergli.
Solo al
pensiero una vampata di fuoco lo avvolse, solleticandogli i palmi delle mani.
E il
petto.
Rabbia
Rabbia
Rabbia
Rabbia
Rabbia
E poi,
la vendetta