Il piccolo dai capelli candidi si fermò con una mano sulla maniglia della porta.
Doveva entrare? Poteva entrare? Dopo quello che aveva fatto ne aveva davvero il diritto?
Scosse la testa, arruffandosi di ancor di più i capelli già in disordine. Non doveva essere titubante. L'aveva anche promesso a suo padre!
Senza pensarci oltre, abbassò la maniglia ed entrò.
Due secondi dopo si ritrovò stretto nella morsa delle braccia di un altro bambino.
"Mi hai fatto preoccupare, Killua" disse Gon.
Killua guardò Kurapika e Leorio da sopra la spalla dell'amico.
Erano venuti fin lì per lui. Per lui. Solo per lui...
Sorrise.