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Autore: Cam17    24/03/2013    0 recensioni
Don Camillo è il parroco della chiesa Annunziatella di Boscotrecase, un piccolo paese in provincia di Napoli. Saranno molte le disavventure che si imbatteranno su di lui e sulla sua chiesa, ma si sa, nessuno molla, nemmeno un parroco come lui. Tutti i suoi problemi verranno sistemati con un pizzico, anzi con giusto giusto un granello di follia, tanto piccolo da scatenare catastrofi apocalittiche e morti "accidentali". Siete pronti a conoscere il parroco più pazzo del pianeta? Siete pronti a fare la conoscenza di chierichetti armati fino ai denti? Siete pronti a vedere morti abnormi al mille per mille e scene senza un briciolo di logica? Don Camillo vi aspetta!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Don Camillo'
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Appena arrivato all’altare, Don Camillo spalancò le braccia e disse a tutti i fedeli di stare zitti. Si stava celebrando il funerale di Vincenzo Ammendola, morto di vecchiaia ( non ci credo, impossibile! ) alla modesta età di 89 anni. Il parroco era proprio vicino alla bara e squadrava da capo a piede il frutto rinsecchito della vita, provando un senso di tristezza nel sapere che aveva perso una delle persone che offriva di più in chiesa. Fu proprio per questo che suo nipote, appena diciottenne, fu ripulito davanti a tutti i presenti, in memoria di quell’uomo straordinario.

<< Ora, dopo il saluto dei parenti di questa docile bestia morta, possiamo portarlo nel luogo dove riposerà per sempre >>.

Il chierichetto vicino a lui si schiarì la voce e disse: << Ma veramente devono ancora salutarlo >>.

Don Camillo lo guardò con occhi infuocati e rispose: << Lo hanno fatto, la realtà obbedisce alla mia parola! >>.

Nessuno fiatò, nessuno ribadì.

Saltò, usando la bara come tavola da surf, e portandola fuori, dove sarebbe stata caricata e portata in cimitero.

Ma fu proprio qui che egli incontrò il becchino, diventato miliardario ( e ci credo ), tanto ricco e viziato da comprarsi una ferrari e farla modificare in modo che dentro ci potesse stare una bara. Vestito di seta pregiata, guardava il Don con sorriso rispettoso, visto che grazie a lui il tasso di mortalità a Boscotrecase era aumentato vertiginosamente. Oramai lo venerava come un Dio, tanto da essersi costruito un altarino in casa, dove lo pregava tutti i giorni di dare sfogo alla sua sete di sangue.

Il Don approfittò dell’incontro per farsi pagare il pizzo.

<< O mi paghi o non ammazzo più nessuno! >>. Questa era da sempre la sua minaccia più convincente.

Dopo aver incassato i diamanti del Venezuela, la bara fu portata fuori a fatica dalla ormai vedova dell’uomo: una grassoccia signora di 85 anni che decise di sua spontanea volontà, per nulla costretta dal parroco ( ma per carità ), a portare da sola la bara sulle spalle. Dopo diciassette chilometri di sofferenze, la vecchia arrivò finalmente al cimitero ( nel senso che, per lo sforzo, era morta pure lei).

Don Camillo guardava soddisfatto il chierichetto di fronte a lui, che manteneva la testa china.

<< HAHAHAAHAH! Ho vinto la scommessa! La vecchia ha tirato le cuoia! Fuori i soldi! >>.

Il chierichetto sborsò cento euro e si fece prendere a calci in culo per tutti i restanti trenta chilometri dal cimitero.

Vista questa improvvisa morte, il becchino fu così costretto a portare in fretta e furia un’altra bara, non senza mostrare un sorriso di gioia e lacrime di commozione.

“La vita è bella e breve!”, pensò.

Ed ecco che le due bare furono disposte l’una vicino all’altra. Don Camillo, nell’intento di benedire i due corpi con l’incenso, colpì anche il giovane nipote, che cadde a terra, rantolante di dolore.

<< Vincenzo non morire! >>. Urlò il padre, disperato.

<< Secondo me non ce la fa >>. Disse il becchino, imbucatosi al funerale e massaggiandosi le mani.

Ma Don Camillo disse che quelle poche gocce che lo avevano colpito, non potevano certo ucciderlo. E infatti gli fecero perdere solo l’uso della vista, ma hei, infatti non è morto, visto?

Il ragazzo fu medicato dallo stesso parroco, che gli mise una mano in faccia e gli premette forte le dita negli occhi ( ah, ecco perché ha perso la vista… ), ma tutto questo solo per ricordargli che gli occhi non servono quando hai la fede.

<< Ma io non sono sposato! >> Disse il giovane Vincenzo ( … ).

Beh, che dire, questa fu senz’altro la goccia che fece traboccare il vaso. Il parroco, con sguardo freddato dalla battuta di quell’essere che era passato dal grado di “nullità” al grado di “merdaccia ambulante”, decise di far diventare ancora più ricco il becchino, che non poteva fare a meno di sorridere per la disgrazia.

Dopo la morte di un altro zio, di un piccione e di un canguro australiano, il funerale fu finalmente concluso e Don Camillo non poté fare a meno di esultare, lanciando via una pietra, che sorvolò tutto il cimitero e colpì il custode proprio in testa, uccidendo anche lui.

<< Cavoli padre, oggi sono morte un sacco di persone! >> Disse il chierichetto.

<< Già >>. Disse, insoddisfatto dal numero delle vittime giornaliere << Ci manca solo che muoia il becchino… >>.

Manco a farlo apposta, un malore colpì l’interessato, proprio mentre faceva ritorno al cimitero. Insomma la Morte non aveva avuto proprio il tempo di riposarsi quel giorno, ed era tanto stanca da voler chiedere una settimana di ferie al padre Eterno. Ella, dopo aver avuto a che fare con i primi massacri del parroco, non aveva potuto fare a meno di finire in cura da uno psicologo, stanca e stressata dal troppo lavorare.

<< Lui un giorno morirà e tutto si risolverà >>. Disse il medico.

La Morte si sentì sollevata. Tornò a casa, contenta più che mai. Entrò e si diresse in bagno, dove aveva intenzione di farsi un bel bagno. Ma l’aria era pesante, oscura. Qualcosa di molto grave stava per succedere. Una strana presenza, la sensazione terribile di non essere soli. Si girò, trovandosi Don Camillo di faccia, che sghignazzava con la bava alla bocca.

<< Ce ne sono altri tre! >>.

<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH! >>.

Lei svenne, lui sorrise.

 

 

 

   
 
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