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Autore: IanLaRossa    24/03/2013    0 recensioni
"Un rumore sinistro che rimbomba sulle pareti tornando a tormentare le orecchie e srotolando nuovi brividi lungo la colonna vertebrale, un rumore che striscia, ti si attorciglia ai piedi arrampicandosi sulle gambe, sul busto, sul collo fino ad arrivare al cervello e a macinarlo con la paura."
OS per la challenge Kurtbastian con prompt HORROR MOVIE
Genere: Horror, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ad ogni passo corrisponde un cigolio, ad ogni scalino uno scricchiolio, ognuno di essi rumoroso come l'ululato di un lupo alfa alla luna, come il ruggito di una leonessa quando i propri cuccioli vengono minacciati, come l'assolo di chitarra elettrica che il pubblico ha atteso con il fiato sospeso per tutto il concerto.
Un rumore sinistro che rimbomba sulle pareti tornando a tormentare le orecchie e srotolando nuovi brividi lungo la colonna vertebrale, un rumore che striscia, ti si attorciglia ai piedi arrampicandosi sulle gambe, sul busto, sul collo fino ad arrivare al cervello e a macinarlo con la paura.
-C'é nessuno?- la voce tremante, incerta con un sospiro alla fine a simboleggiare il pentimento per le parole pronunciate.
Respiri affannosi anche senza sforzi precedenti, respiri che bruciano nei polmoni, che lacerano i bronchi e che graffiano la gola.
-C'é nessuno?- il suono rimbomba, riempie le stanze, insegue l'aria fuggendo fuori verso le finestre aperte e scappando, anch'esso troppo spaventato dalla situazione per poter desiderare di restare ancora.
Gli occhi si iniettano di sangue, si spalancano in attesa di una risposta che tarda ad arrivare, lasciando i battiti a sconquassare la gabbia toracica e a scandire il tempo.
Un battito.
Due battiti.
L'ossigeno si spinge con forza nei polmoni in una corsa disordinata che si addice ad un esercito indisciplinato che rompe le righe pur di attaccare per primo il nemico. L'anidride carbonica torna su uscendo dal naso tingendo l'ambiente freddo e scuro.
Un battito.
Due battiti.
Il silenzio si spezza, strappato a forza come una camicia di troppo nella fretta della passione, da un urlo guerresco acuto e quasi animale la cui risposta e uno strillo spaventato.
Un essere, d'aspetto più umano ma di identità incerta, é sceso dal tetto attaccando lo stolto sventurato nella casa abbandonata.
 Povero illuso, doveva scappare finché era in tempo.
La bestia lo getta a terra mordendogli il collo, strappando la carne tenera della spalla appena sopra la clavicola. L'uomo tenta invano di liberarsi ma il sangue copioso che esce dalla ferita, riversandosi come un onda tiepida di un mare caraibico sugli scogli immaginari del pavimento polveroso, lo frena e lentamente i continui morsi aggressivi gli fanno perdere i sensi.
L'ibrido continua a dilaniare soddisfatto la preda affondando i denti nei muscoli e bevendo avidamente e con estrema lentezza il sangue assaporandolo.
Non vi é più ombra del silenzio sinistro che regnava prima dell'arrivo della bestia, ora regnano sovrani i gemiti sommessi di dolore e il gorgoglìo del sangue. La carne strappata si vergogna persino di emettere il minimo suono, per la paura di disturbare l'essere durante il suo pasto.
Quando ha finito di nutrirsi dello stupido umano, lasciandollo vivo per provare più gioia nel vederlo morire lentamente nella pozza del suo stesso sangue che ora lo circonda, la bestia alza il viso dal polpaccio carnoso e fa un grande sorriso mostrando i denti affilati ed aguzzi con ancora filamenti muscolari incastrati e le labbra piene e turgide sporche e gocciolanti di sangue scuro e ancora caldo.

-Ciak! Bravissimi, per oggi abbiamo finito-
Le luci si accendo rivelando tutte le persone attorniate alla stanza della finta casa abbandonata con apparecchiature professionali per filmare, fotografare e dare la giusta illuminazione alla scena.
Kurt tende una mano a Sebastian ancora steso per terra coperto di liquido rosso spruzzato sulla tuta verde mela per il chroma key. Sebastian afferra la mano e si issa all'impiedi battendo poi il cinque al collega per l'ottimo lavoro svolto. Si dirigono entrambi verso le roulotte e lungo il tragitto il più basso si toglie i denti finti gettandoli distrattamente in un cestino di passaggio per poi pulirsi il muso sporco di sangue finto con il braccio.
I truccatori sono già appostati davanti alle loro roulotte, pronti per struccarli e aiutarli a togliere i costumi di scena. Li accolgono con un piccolo applauso per lodarli per la loro performance eccezionale e loro rispondono con sorrisi gentili ma sotto sotto finti. Loro sanno di essere eccezionali. 
Mentre i truccatori sono già tutti entrati nelle roulotte degli attori a cui sono stati affidati, Sebastian ferma Kurt poco prima che quest'ultimo faccia il suo ingresso per pulirsi finalmente da tutto quel sangue.
-Ehi, umh Kurt. Senti volevo dirti una cosa.- la sua voce é insicura quasi quanto lo era sul set dove interpretava il povero ragazzo spaventato. Cosa che lui non é.
-Dimmi-.
-Emh, che te ne parrebbe se, quando non sei sulla mia spalla a mordermi o a uccidere tutti gli altri del cast, magari uscissimo insieme qualche volta. Per un caffé o per un drink, ti va?-
Kurt sembra pensarci su un pochino perché stupito dall'atteggiamento del collega e nella sua testa c'é un po' di confusione perché deve ammettere che non riesce a immaginare di uscire con la persona che prima stava 'divorando' viva. Ma in ogni caso é l'istinto a rispondere per lui.
-Si, mi va.-
  
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