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Autore: Ria-chan    25/03/2013    7 recensioni
In cui l'hobby di DongHae è leggere FanFic e la sua fastidiosa abitudine è quella di "testare" la veridicità di alcuni "suggerimenti" sui suoi compagni. Uno in particolare, ovviamente.
"“Eh”, DongHae abbassò la testa prima di fissare nuovamente l’amico e pronunciare con più forza: “Questa è bella. Loro sono solo amiche.”
“Allora cosa cazzo sono io??” Urlò mentalmente HyukJae mentre, in realtà, non era riuscito a far altro che spalancare stupidamente la bocca in direzione del suo amico.
“DongHae!” riuscì almeno ad urlare istericamente alla fine, guadagnandosi solo, in risposta, un broncio infantile e decisamente adorabile.
“Non è colpa mia se sono così accattivanti!” Protestò il minore difendendosi. “Voglio dire… a volte sono così “cliché” ma allo stesso tempo alcune di queste sono così incredibilmente creative! Voglio dire… sono così divertenti e poco realistiche! Ma allo stesso tempo ti colpiscono, nel profondo, proprio… nel cuore.” E tanto per sottolineare le sue parole, DongHae si colpì il petto. Dalla parte sbagliata, ovviamente."
TRADUZIONE!
EUNHAE
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun, Shindong
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ma vedete se non sembra davvero un pesce... !!!
OOOOKK! 
Sorry XD non era quella la prima cosa da dire, vero? -.-' Come sempre faccio figuracce a Gogo!! 
Ad ogni modo...
SAAAAAALVE U_U
Mi sono assentata dal sito per un po' (causa studio, suicidio del pc, carenza di ispirazione, varie ed eventuali...) e mi scuso se non ho aggiornato ancora o, peggio, risposto alle recensioni che mi avete lasciato T^T Lo farò al più presto, promesso! E, al più presto, prometto anche di pubblicare una nuova storiella (non credo -mi auguro XD- molto lunga EunHae e con accenni ad altri coppiette) più leggera e direi... romantica? Aish!! Io non sono molto brava in quel campo XD perciò ci terrò a sapere che ne penserete *w* mi raccomando!!
Oh, beh, questa è una nuova traduzione :D (Tanto per cambiare!!) Più che altro perchè, avendo ormai spulciato tutte le storie qui su EFP e gran parte di quelle spagnole e portoghesi in giro per il web, sono approdata su AFF e quindi, quando ne trovo una carina, provo l'irrefrenabile desiderio di farla leggere anche agli altri :D Questa, in particolare, l'ho tradotta per la mia Hyukkie che, benché conosca l'inglese molto meglio di me, non ha la forza di leggersela in lingua e si affida a me, in questo caso.
E' una storiella divertente, senza pretese ma che, sinceramente, continua a farmi ridere per tutte le volte che la leggo.
Il rating è dovuto ad una piccola citazione con linguaggio "sconcio" -.-' ma oltre quello non c'è NULLA di chiaramente erotico.
Spero vi piaccia :D
E scusate il mio chiacchieccio chilometrico XD


NOTE:
1) Le scritte in corsivo, a parte il periodo tratto dalla fic, sono pensieri di Hyuk
2) A fine testo vi ho messo il video della song.

DISCLAIMER: La storia, originale in inglese, appartiene a voodoobaby ed è stata presa dal sito AFF.



Fandom Opinions
 

“HyukJae?”

Il ragazzo dai capelli biondi si voltò leggermente verso l’amico pur rimanendo nella sua posizione, comodamente seduto sul divano, e gli offrì uno sguardo veloce prima di riportare la sua attenzione sullo schermo della tv: “Mh?” Disse con voce atona, dimostrando quando non fosse affatto interessato alla discussione.
E sinceramente non lo era davvero, anche perché il programma sulle Top Model in onda in tv aveva già catturato la sua completa attenzione dal momento che era risaputo quanto lui ne fosse un fan.
 
DongHae, tuttavia, voleva ottenere la completa attenzione di HyukJae e, quando non arrivò nemmeno una risposta soddisfacente al suo chiamarlo, provvide immediatamente a colpirlo al fianco con il tallone premurandosi anche di fargli discretamente male:

“Ehi!” Gridò poi a voce alta: “Sto parlando con te, Lee HyukJae!”.

“E io stavo ascoltando!” Mentì HyukJae, strofinandosi con la mano il punto colpito, leggermente dolorante, dal calcio dell’amico: “Mi hai fatto male! Perché diavolo mi tiri calci, idiota?”.

“Non stavi per nulla prestando attenzione!” Ringhiò DongHae. “Stavo per farti una domanda importante, ma tutto quello di cui sei capace è avere occhi per quelle modelle pelle e ossa!” E con ciò il moro puntò alla televisione, sfoggiando una serie di gesti che avrebbero fatto invidia a Siwon –o potevano considerarsi la sua perfetta imitazione-, indicando infine una giovane e bella donna in posa con indosso un bikini striminzito appena inquadrata.

Tutto ciò che riuscì a fare HyukJae in risposta fu sbattere le palpebre più volte: “Beh…” avrebbe voluto ribattere “è un cazzo di servizio su donne mezze nude! Dovresti essere interessato anche tu! ” Tuttavia realizzò presto che DongHae non aveva guardato lo schermo della tele per tutta la sera e che, anzi, neanche ora lo sta stava guardando poiché aveva riportato la sua attenzione sullo schermo del computer sistemato sulle gambe, leggendo con attenzione qualsiasi cosa vi fosse scritto sopra.

Socchiudendo gli occhi quasi a fessura, HyukJae abbassò allora il volume delle televisione solo dopo aver sospirato rassegnato: “DongHae,” disse lentamente, “Che volevi prima?”.

“Lascia perdere”, DongHae si affrettò a rispondere. “Non è importante”. Lanciò poi uno sguardo minaccioso all’amico e riportò la sua attenzione sulla lettura prima di premere qualche tasto del mouse e fa scorrere la sua rotellina con un leggero ronzio. Forse proprio per quel suo sguardo così attento HyukJae divenne sempre più curioso circa ciò che l’amico stesse facendo e che sembrava risucchiarlo completamente e così si spostò verso DongHae e, come l’altro aveva fatto poco prima, lo colpì con il piede punzecchiandolo più volte. “Andiamo signor Broncio, qual è il problema?”

DongHae sospirò profondamente, fissando ancora lo schermo del computer per parecchi secondi prima di far scattare lo schermo verso il basso; a quel rumore HyukJae saltò impercettibilmente sul posto: la forza con cui l’amico aveva sbattuto il pc lo aveva spaventato ed inquietato dal momento che già da alcuni giorni il bruno era nel suo “periodo no” e ci si poteva aspettare seriamente di tutto.

“Okay,” disse infine DongHae, facendo sporgere le sue labbra in fuori. “Però rispondimi onestamente, HyukJae”.

“Merda!” Pensò HyukJae: non poteva essere una cosa buona. Niente di cui sentirsi tranquilli.
Cosa aveva fatto questa volta?...
“Mmm mh.” Rispose alla fine titubante, strofinandosi la nuca allarmato: “Dimmi.”
 
DongHae, dal canto suo, trasse un altro respiro profondo inalando l’aria dal naso ma tenendo la bocca schiusa: e fu allora che Hyuk temette seriamente il peggio.

“Ti piace Hyoyeon?”

HyukJae quasi ruzzolò giù dal divano: un po’ si sentiva seriamente incazzato perché… cazzo! DongHae lo aveva distratto, facendogli perdere parte del suo prezioso “Top Model’s show” solo per chiedergli una cazzata simile? Come se poi non avesse già risposto proprio a quella stessa domanda milioni di volte!

Sia lui che Hyoyeon erano, infatti, stati interrogati su questo argomento più volte: una cosa davvero assurda! Solo perché erano i due migliori ballerini della SM non voleva dire che dovessero diventare per questo una coppia. Perché nessuno lo capiva? Erano davvero seri quando glielo chiedevano?

Beh, comunque fosse, HyukJae pensò almeno di chiedere all’amico da dove avesse tirato fuori quell’assurdità, almeno finché il suo sguardo non cadde sullo schermo del computer che l’altro aveva velocemente tirato nuovamente su: “DongHae,” le vene di Hyuk ribollirono come lava, “hai letto di nuovo qualche ridicola FanFic, vero?”.

“Non sono ridicole!” Si difese istericamente DongHae. “Come puoi dire una cosa del genere? Stai ferendo i miei “sentimenti EunHae”!”

HyukJae fissò l’amico: la sua mente divenne bianca, paralizzata. “Sei serio, DongHae?” Sussurrò a voce bassa, come stesse parlando di un argomento altamente tabù: “tu davvero leggi storie EunHae… oh Dio non voglio saperlo! Pensavo tu stessi almeno leggendo qualcosa di ragionevole, come una YoonHae o HaeSica.”

“Eh”, DongHae abbassò la testa prima di fissare nuovamente l’amico e pronunciare con più forza: “Questa è bella. Loro sono solo amiche.”

“Allora cosa cazzo sono io??”Urlò mentalmente HyukJae mentre, in realtà, non era riuscito a far altro che spalancare stupidamente la bocca in direzione del suo amico.
“DongHae!” riuscì almeno ad urlare istericamente alla fine, guadagnandosi solo, in risposta, un broncio infantile e decisamente adorabile.

“Non è colpa mia se sono così accattivanti!” Protestò il minore difendendosi. “Voglio dire… a volte sono così “cliché” ma allo stesso tempo alcune di queste sono così incredibilmente creative! Voglio dire… sono così divertenti e poco realistiche! Ma allo stesso tempo ti colpiscono, nel profondo, proprio… nel cuore.” E tanto per sottolineare le sue parole, DongHae si colpì il petto. Dalla parte sbagliata, ovviamente.

Davanti a quell’assurda arringa, HyukJae perse del tutto ogni capacità di parlare o, quanto meno, di pensare seriamente a cosa dire: “Stai dicendo che leggi FanFiction gay su di te e la persona che ti è seduta accanto, tuo migliore amico per giunta, ed hai anche il coraggio di dire che ti colpiscono? Ma sei completamente fuori di testa?”

DongHae si alzò in piedi, un broncio frustrato e rabbioso sul volto: “Sono belle, HyukJae. Ok?” sostenne infine furioso, chiaramente non contento del comportamento rigido e irrispettoso che l’amico aveva avuto nei suoi riguardi e del suo “hobby”.  “Non mi importa se tu non vuoi leggerle ma io sì, ed ho intenzione di continuare a farlo!” e, abbassando leggermente la testa ed il tono della voce, il minore afferrò il bordo del maglione e lo tirò verso il basso: una delle sue piccole abitudini segno che qualcosa lo aveva infastidito, messo a disagio o, peggio, fatto dispiacere. Poi si alzò dal divano con il computer ancora in grembo e, senza fiatare, si allontanò dalla stanza.

“Dove stai andando adesso?” Lo richiamò HyukJae senza staccare lo sguardo dalla televisione.

“Che ti importa?!” Gridò DongHae di rimando: per lui l’argomento era chiuso, era sinceramente incazzato e non voleva aggiungere altro. HyukJae lo aveva capito, del resto, e si era grattato la nuca facendo apparire sul viso una leggera smorfia: ok, DongHae era completamente fuori di testa, ora ne aveva le prove ma, vederlo comunque arrabbiato con lui, non gli era mai piaciuto, anche perché, quando questo accadeva, quando litigavano, il più delle volte DongHae finiva con il piangere e Hyuk non voleva esserne la causa.

Per un po’ allora il maggiore considerò l’idea di seguire l’amico ma, quando si accorse che il moro aveva lasciato lì il suo pc, ci ripensò all’istante: “sono molto belle” DongHae aveva detto… questo significava che le stava leggendo davvero? Proprio in quel momento? Una FanFic su di loro? Mentre erano seduti vicini?  Esitante, HyukJae afferrò il computer posandoselo in grembo prima di sollevare lo schermo e premere il tasto di riaccensione; inserì la password che conosceva bene e, sospirò rassegnato, quando gli apparve lo schermo bianco con un testo su di esso.
Con un sopracciglio sollevato ed un po’ di incertezza iniziò a leggere, completamente ignaro di quale fosse la trama, l’argomento o perfino lo scenario citato nella storia.

DongHae sorrise nel momento in cui HyukJae lo spinse contro il muro “Cosa stai facendo?” Chiese il più giovane; la sua voce suonava come una presa in giro ed era chiaro che il ragazzo stesse infatti godendo per ciò che stava succedendo. Per questo infatti, piegò la testa di lato e sorrise, apparentemente innocente, mentre gli occhi di HyukJae si scurivano sempre di più.
“Sai cosa penso sull’essere troppo amichevole con quell’attrice.” Sibilò HyukJae facendo scattare la mano verso il volto di DongHae come se volesse colpirlo e, infatti, il minore sussultò e bloccò il respiro a quella reazione inaspettata ma, poi, si calmò quando avvertì il calore rassicurante della mano del compagno sul suo fianco.
“Scatti foto con lei, mangi con lei e ora anche la scena di un bacio? Stai cercando di farmi ingelosire?”
DongHae si morse il labbro inferiore lentamente. Il compagno invece si chinò in avanti e posò le labbra sul suo collo: “allora?”. “Non proprio,” ammise DongHae riluttante. “Era tutto nel copione. Tu dovresti sapere meglio di tutti che non mi piacciono le donne. Perché dovrebbero, poi, quando posso avere te?”
A quella frase il minore avvertì il sorriso di HyukJae allargarsi sul suo collo prima che iniziasse a mordergli la pelle alternando i morsi a leccate veloci. DongHae rimase senza fiato per la sensazione splendida che quelle attenzione gli procuravano: “A-e”, provò a pronunciare ansimando, sempre più conscio che la sua mente stava piano piano diventando bianca. “Sai anche che mi piace quando mi domini così.” Il minore portò le mani tra i capelli di HyukJae e li tirò leggermente verso il basso mentre, l’altro, continuava ad abusare del suo collo in modo ora più furioso e brutale.
“Hyu-HyukJae…”
“Non preoccuparti.” Ringhiò in risposta il maggiore. “Ti scoperò fino a che domani non potrai camminare, Hae.” E, per sottolineare le sue parole, HyukJae portò una mano sul sedere di Hae e lo pizzicò con forza. “Hai bisogno di essere punito. Ti legherò, imbavaglierò, ti farò impazzire e poi quando meno te lo aspetti mi sentirai entrarti dentro e…”

 

 

HyukJae sgranò gli occhi e smise subito di leggere; sbatté la parte superiore del computer verso il basso e richiuse il pc di DongHae.
La cosa tragica, in tutto ciò, è che si ritrovò ansimante –per suo massimo orrore- e che, i suoi pantaloni, iniziarono a diventare leggermente più aderenti nella zona inguinale… “Cazzo!” HyukJae mormorò tra sé, imprecando mentalmente contro DongHae: “Cosa diavolo c’è di bello in questo, Lee DongHae?!”.

Riportò immediatamente la sua attenzione sulla televisione e sul programma ancora in onda: Top Model’s show, e cercò di recuperare un minimo di lucidità mentale.
(Perché eccitarsi per la lettura di una storia su di te ed il tuo migliore amico ha qualcosa di decisamente spaventoso…)

 

 

HyukJae era seduto tranquillamente nella sua stanza, ricercando sullo schermo la sua ben nascosta cartella dei porno, quando DongHae fece irruzione nella sua stanza. Subito il maggiore cliccò il pulsante al lato destro della finestra per uscire dalla cartella e, sospirando rassegnato, provò a chiedere all’amico cosa volesse prima di essere anticipato dall’altro che, gettandogli le braccia al collo, cominciò ad accarezzargli lentamente il petto.
HyukJae saltò di qualche centimetro in aria e DongHae, sensualmente, ne approfittò per carezzare i suoi pettorali fino a pizzicare i capezzoli al di sopra del tessuto della maglia leggera: “DongHae!” Gridò HyukJae allarmato. “Cosa cazzo stai facendo?”
“Oh”, DongHae lo guardò innocentemente e, con altrettanta innocenza, gli sorrise: “Stavo leggendo questa storia in cui l’autore sottolineava il fatto che hai i capezzoli molto sensibili. Volevo verificare se era vero.”

HyukJae sembrò indignato e, effettivamente, più che arrabbiato era seriamente sconcertato: “Co-cosa??”. Balbettò, facendo del suo meglio per non tradirsi con la voce a causa dei tocchi inappropriati che DongHae gli stava infliggendo. “P-perché hai anche solo pensato di fare una cosa del genere… E’ assurdo!!”

DongHae, in tutta risposta, si strinse nelle spalle, del tutto indifferente a ciò che di strano aveva appena fatto. “Ero solo curioso, non c’è bisogno di farne un dramma.”
Si alzò in piedi, lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi e fece per andarsene.
“I miei capezzoli sono molto sensibili, nel caso volessi saperlo.”

“Non ho bisogno di saperlo! E come fai a …”
“Come fai a saperlo?” HyukJae diede voce ai suoi pensieri e, subito dopo, si pentì di averlo fatto.
Il minore sorrise sornione facendo finta di ignorarlo, canticchiò Purple Rain dei TVXQ e poi si apprestò ad uscere dalla stanza: “I really wanna touch myself῀”



HyukJae dovette colpire più volte il materasso con la testa per eliminare le immagini mentali che quelle parole gli avevano creato.
(e neanche così ci riuscì del tutto.)

 
 
Un giorno, mentre HyukJae stava facendo colazione in compagnia di DongHae ed un “raramente visto all’interno del dormitorio” Siwon, qualcosa di strano accadde.

HyukJae poteva senza dubbio dire cosa DongHae stesse facendo nascosto dallo schermo del suo pc: le sue espressioni erano del tutto chiare ed evidenti e, in più, erano alternate a esclamazioni di sorpresa, bronci, sospiri e di tanto in tanto addirittura ansimi leggeri: era più che evidente, insomma.
Ma almeno, in quella sua silenziosa concentrazione, DongHae era tranquillo.
Anche se… DongHae non era mai davvero tranquillo.
Per cui, per non interrompere quella momentanea pace, né HyukJae né Siwon chiesero nulla; erano preoccupati per lui dal momento che il ragazzo non aveva neanche toccato cibo ma in fin dei conti DongHae era un uomo adulto –anche se la sua età mentale era piuttosto discutibile- e come tale se la sarebbe cavata da solo.

A quella costatazione HyukJae sospirò mentre Siwon lo guardò chiedendogli, sempre attraverso il suo sguardo, cosa diavolo avesse DongHae per ridursi in quello stato; HyukJae semplicemente scrollò le spalle in risposta dando ad intendere che non lo sapeva anche se, in realtà, lo sapeva più che bene.
Le FanFic.
Tutta colpa loro.
Quelle storie stavano risucchiando via la vita al suo migliore amico come sanguisughe affamate…

“Okay.” Disse Siwon, infine, spezzando così il silenzio. “Vado a controllare la mia agenda e parlare con il manager. Metti un po’ di riso da parte per il pranzo. HyukJae, DongHae.”

HyukJae grugnì in risposta mentre DongHae, invece, era ancora estremamente concentrato sullo schermo del suo pc; senza attendere risposta che tanto non sarebbe arrivata, Siwon allora gli scompigliò affettuosamente i capelli intimandogli con dolcezza: “Mangia qualcosa, DongHae.”

Ma, come aveva immaginato, non arrivò risposta.
Con un verso di disapprovazione allora, Siwon si alzò da tavola (e solo allora HyukJae si accorse che l’amico era stato per tutto il tempo a torso nudo) ed uscì dalla cucina.

Non passò molto tempo dall’uscita di Siwon che DongHae abbassò lo schermo del pc richiudendolo e fissò HyukJae intento a bere avidamente il suo succo di frutta: “Hei, HyukJae,” disse quasi in un sussurro, mordendosi il labbro inferiore quando il maggiore deviò il suo sguardo dal bicchiere che aveva tra le mani a lui: “Tu… pensi che starei bene vestito da donna?”

Il succo che avrebbe dovuto scendere fresco attraverso la gola di HyukJae finì invece per salirgli su per il naso.
A quella vista DongHae arricciò il suo, di naso, e si poggiò allo schienale della sedia per evitare che l’amico, oltre che affogarsi, gli sputasse anche addosso quello che stava bevendo.
HyukJae, dal canto suo, afferrò in fretta un tovagliolo e provvide a pulirsi naso e bocca e, se possibile, nascondere anche il colorito delle sue guance che si erano arrossate non poco. L’immagine che apparve nella sua mente, poi, non lo aiutò affatto… e dire che immagini simili potevano essere concepite solo dalle loro pazze fans EunHae!!
Diciamo solo che questa includeva HyukJae, un letto e DongHae con pantaloni particolarmente attillati.
Come diavolo fosse riuscito a produrre un’immagine simile era una stramaledetta bella domanda, attualmente.

“Questo significa no, suppongo.” DongHae aggrottò la fronte: la cosa lo aveva ferito un po’, in tutta sincerità, ma cosa si aspettava, che HyukJae abbracciasse l’idea con entusiasmo e convinzione?

“Non ho detto questo!” Farfugliò HyukJae. “Ho solo… aspetta! Ma tu hai già messo vestiti da donna durante Single Ladies!”

“Già. E voi ragazzi continuavate a prendevi gioco di me dietro le quinte.” Ribatté il minore con un adorabile broncio sulle labbra che HyukJae provò il desiderio di mordere.

No, aspetta.

Co-Cosa??

“B-beh,” mormorò il maggiore “questo non significa che tu non stessi bene. Voglio dire… tu hai le gambe adatte! E il culo, assolutamente. Voglio dire, le tue gambe sono davvero… uhm, femminili.”

DongHae aggrottò le sopracciglia: “Onestamente, cosa dovrebbe essere questo, un complimento?”

“Ci… ho provato?”

Il moro sospirò sonoramente e poi sorrise divertito, sollevò il pc dal tavolo e mentre si alzava dalla sedia lo stinse al petto. HyukJae invece, semplicemente, si maledisse per aver lasciato che il suo sguardo scivolasse lungo il fondoschiena di DongHae quando quest’ultimo si era avviato verso la porta della cucina: “Buono a sapersi che hai fiducia in me, Hyukkie!” Esclamò il minore. “Io e SungMin hyung abbiamo pensato di fare Dr. Feel Good di Rania nel prossimo Super Show. Vedrai.”


E HyukJae si strozzò col suo succo. Ancora una volta.
 

 
“Io shippo la HyukHae”

Disse DongHae, un giorno, sollevando lo sguardo dallo schermo del suo computer quando HyukJae gli chiese perplesso il perché.


“Perché tu non hai propriamente un culo da scopare.”
 

 


Nel dormitorio al 12° piano, HyukJae era schiacciato tra ShinDong e KyuHyun, coinvolto in una partita a Mario Kart sul nuovo televisore acquistato appena pochi giorni prima dal leader  (Leeteuk aveva rotto il precedente durante il suo ultimo litigio con KangIn). Stava perdendo, miseramente, e ciò non era cosa nuova ma, anche così, i due compagni si accorsero ben presto che in HyukJae qualcosa non andava.

“Va bene, parla,” disse ShinDong sottraendo il joystick dalle mani del compagno, “hai la faccia di un adolescente depresso da tutto il giorno. Dicci cosa non va.”

HyukJae sbatté le palpebre guardandoli di rimando, facendo finta di agire in modo innocente e ignaro: “Non so di cosa stiate parlando ragazzi, davvero.” Si mosse un po’ dalla sua posizione piegando la testa di lato quando notò lo sguardo pungente di KyuHyun rivolto proprio verso di lui: “Co-cosa?”

“Avanti!” Lo sgridò il maknae, chiaramente irritato. “Voglio dire, hai sempre fatto schifo ai videogiochi, ma mai così tanto! E di solito non è neanche divertente vincere contro di te, e questo è tutto dire!”

HyukJae non rispose e i due tornarono a concentrarsi sul gioco, schiacciandolo ancora di più nel mezzo e facendolo sentire piccolo e scoperto: “Non è successo nulla di importante, ho solo scoperto che…” iniziò HyukJae per poi fermarsi.
“Scoperto che…?”
“Uh.” HyukJae aggrottò la fronte respirando profondamente: “Q-quale sarebbe la vostra reazione se vi dicessi che il vostro amico -da ben 10 anni- ammette improvvisamente di leggere FanFiction a sfondo omoerotico?”
ShinDong e KyuHyun lo guardarono a bocca aperta.
“Uh. Ipoteticamente, ovviamente.”.

KyuHyun annuì: “Certo”, aggiunse con sarcasmo.
Era più che evidente e chiaro a chi HyukJae stesse facendo riferimento e perfino ShinDong sembrava averlo afferrato al volo.
“Sai,” continuò il maknae, “Donghae hyung è sempre stato un po’ troppo innocente ed ingenuo… suppongo stesse solo coprendo la sua vera natura… gaia.”

ShinDong fissò il maknae mentre HyukJae sbatté più volte le palpebre, confuso dalla seria posa che KyuHyun aveva assunto per riflettere e quello che poi aveva realmente detto. Valutò per qualche attimo l’idea di non prenderlo affatto sul serio ma, fu distratto, dal braccio di ShinDong che gli cinse le spalle e lo guardò con aria seria: “La mia domanda, piuttosto, è che tipo di FanFic ha letto esattamente Donghae?”
HyukJae lanciò all’amico uno sguardo fulminante, come a voler dire “e secondo te perché cazzo pensi che io sia così arrabbiato?”.
E ShinDong lo intuì al volo: non solo cosa l’amico avesse voluto dirgli ma anche a cosa in particolare stessero facendo riferimento.
Fece una smorfia: “EunHae?”.
“EunHae.”
KyuHyun sbuffò: “Ovviammente, EunHae.”
“Ma io non ho nulla contro ciò!” Balbettò HyukJae. “Voglio dire, DongHae può leggere quello che vuole per quanto mi riguarda, ma è così… aperto circa l’argomento! Sbuca fuori all’improvviso toccandomi qui e lì solo perché ha letto in una storia che poteva farlo! Ed ora ha in programma di fare Dr. Feel Good di Rania con SungMin hyung al prossimo Super Show. E poi… no, non posso farcela.”

KyuHyun fu sul punto di dire qualcosa, probabilmente di molto divertente, ma si fermò prima di emettere suono o di esternare ciò che aveva pensato per domandare invece, a mezza voce, “con SungMin hyung, hai detto?”

HyukJae fissò il maknae leggermente stizzito per poi, sussultare appena, quando lo vide leccarsi in modo seducente le labbra: “Spero tu stia scherzando.”

“Lo sto facendo”. KyuHyun regalò ai suoi hyung un sorriso impertinente e fece un piccolo salto nel tentativo di alzarsi in piedi: “beh,” sospirò “vado a comprare un po’ di ramen istantaneo. Voi due sfigati statevene qui a discutere di come si evolve la vita amorosa di HyukJae e DongHae”

“Non c’è niente tra me e DongHae!” Piagnucolò HyukJae praticamente lamentandosi.

“Certo, continua a ripetertelo.” Sbuffò in risposta KyuHyun, mentre ShinDong rideva piegato quasi in due per l’espressione di terrore dipinta sul volto di HyukJae quando il maknae prese addirittura a canticchiare: “EunHyuk e DongHae seduti sotto un albero, si tengono per mano…”.
HyukJae fece del suo meglio per ignorare il fastidioso compagno ma, la voce di KyuHyun, risuonava nella sua testa come un eco e ShinDong non lo aiutava a stare meglio dal momento che gli punzecchiava il fianco con un gomito ridendo come un pazzo.

Tuttavia, proprio mentre il magro ballerino veniva bullizzato dai compagni, la porta della camera di DongHae si aprì sbattendo su se stessa: KyuHyun, che era ancora in piedi con le spalle rivolte al corridoio, sobbalzò appena per la sorpresa e si voltò quando il maggiore si avvicinò al gruppo attorno al divano.

“Hyung, cos-“ provò a parlare il maknae ma, la sua voce, fu interrotta da un rumore sordo che echeggiò nella stanza:

SLAP!

Il palmo aperto di DongHae si infranse con forza contro la guancia del minore, il quale sgranò gli occhi e si portò una mano sul punto leso in modo goffo e sconcertato; i restanti due compagni, ovviamente, guardarono DongHae a loro volta con espressioni di sorpresa e perplessità e, poi, si accorsero  che il ragazzo stava piangendo.

HyukJae deglutì anticipando i guai che sarebbero giunti: temeva che l’amico avesse sentito il loro discorso ed in particolare le sue parole e, se così fosse stato, forse il prossimo a ricevere un sonoro ceffone poteva essere lu-

“Sungmin hyung aveva fiducia in te, bastardo!” Gridò DongHae con le lacrime agli occhi.

….

Ok… cosa aveva fatto KyuHyun a SungMin hyung? HyukJae avrebbe voluto chiederlo ma sinceramente non aveva assolutamente il coraggio di farlo anche perché, adesso, era lui l’oggetto delle gelide occhiate di DongHae: “e tu!” aggiunse infatti il ragazzo puntando a HyukJae con l’indice: “come hai potuto lasciarmi quando portavo in grembo tuo figlio??”.

Cos-

“C-che co-sa?” Farfugliò HyukJae sconvolto, mentre DongHae si lasciava sfuggire un singhiozzo e poi, voltate le spalle, si incamminava nuovamente verso la sua stanza per richiudersi la porta alle spalle, sbattendola con rabbia.

I tre ragazzi rimasero attoniti fissando il corridoio vuoto, ancora vicini al divano ed ancora immobili quasi spaventati anche solo al pensiero di muovere un muscolo: “Co-cosa è successo? V-voi l’avete capito?” Sussurrò HyukJae senza deviare lo sguardo.



KyuHyun e ShinDong mossero la testa in sincronia: no, ovviamente non avevano capito nulla di quanto era accaduto. E forse, all’infuori di DongHae nessuno l’avrebbe mai fatto.
 
 
I Super Junior avevano appena terminato le loro esercitazioni di danza ed erano, ormai, già fuori dall’edificio della SM quando Hyoyeon notò il gruppetto e si avvicinò a loro puntando direttamente a HyukJae.

“Vado solo a congratularmi con lei per il secondo posto in Dancing with the Stars”. Sussurrò HyukJae tentando di allontanarsi dagli amici ma, non vi riuscì, dal momento che DongHae si era artigliato al suo braccio quasi come se la sua vita dipendesse da lui: “M-ma Hyukkie, dobbiamo tornare velocemente al dormitorio e-e…”

“Solo 2 minuti, non ci metterò molto.” Rispose il maggiore velocemente, cercando di districarsi dalla stretta di DongHae che ora invece si era fatta anche più salda; HyukJae cercò di ignorare quel calore confortevole che l’altro gli infondeva e sospirò profondamente in segno di arresa.

“B-bene. Allora vengo con te.” E la voce del minore era suonata quasi isterica ma, prima che HyukJae potesse capirne il perché, l’altro lo stava già abbracciando senza alcun motivo: un abbraccio che non era il solito, quello che spesso si scambiavano, ma che invece era sinceramente imbarazzante dal momento che le braccia di DongHae erano arpionate al collo di HyukJae e la sua testa era nascosta  tra il suo collo e la spalla.
A quella reazione HyukJae poté solo balbettare un leggero “O-ok, andiamo.”

“Che cazzo sta succedendo?” si chiese il maggiore mentre parlava con Hyoyeon e DongHae, rimanendosene in silenzio, se ne stava ancora attaccato a lui come una cozza; ogni tanto, al massimo, gli tirava leggermente la manica come a fargli capire che desiderava andare via e, come se non bastasse, HyukJae avrebbe giurato che a volte guardava la ragazza di sottecchi e le lanciava saette e fulmini.
Tutto ciò era strano, troppo strano.
Perfino per DongHae e, perfino, considerando che amici com’erano HyukJae conosceva bene i suoi comportamenti e reazioni.

“Non mi sembra che tu stia molto bene oggi, DongHae oppa.” Osservò Hyoyeon. “Forse dovresti riposare di più. Ne?”


DongHae mugugnò qualcosa di incomprensibile e poi, come se nulla fosse, strofinò la testa sul collo di HyukJae e gli tirò nuovamente la manica.
 
 
“Sì. Salve. Biglietteria?”

HyukJae avvertì la voce di Donghae intento a parlare al telefono.

“Sì, quanto costano i biglietti per una crociera di coppia?”

 
 
HyukJae era seriamente infastidito.
Infastidito dal fatto che “l’hobby” di DongHae avesse su di lui un’influenza tale quando in realtà non avrebbe dovuto proprio dargli alcun peso: erano solo storie, stupide storie.
Dannazione!
Non significava certo che a DongHae lui piaceva in… in quel modo! Anche se leggeva storie su di loro che facevano sesso e…
E invece, forse, sarebbe stato ancora più strano se lui non gli fosse piaciuto visto cosa leggeva…

“Ma che…” HyukJae batté con violenza la testa sul cuscino e sospirò sonoramente chiudendo per qualche attimo gli occhi: era  -contro ogni sua convinzione- steso sul suo letto con il computer in grembo intento a scorrere una pagina contenente innumerevoli FanFic EunHae.
Perché lo stava facendo?
Non ne aveva idea.

“Che diavolo sto combinando…?” mormorò debolmente, cliccando su un nuovo collegamento ad una FanFiction apparentemente molto popolare: fu accolto nella pagina da un’immagine grande, troppo grande, di lui e DongHae, il secondo nudo e steso su di lui. Con un urlo strozzato HyukJae richiuse lo schermo del portatile e dette una nuova testata nel cuscino.

“HyukJae, tutto bene?”

E poi quasi cadde dal letto quando udì la voce di Leeteuk incredibilmente vicina: il maggiore era entrato nella stanza con il viso impiastricciato da una crema antirughe o roba del genere e, non appena lo vide, HyukJae rischiò un nuovo attacco cardiaco perché, sinceramente detto, il leader era davvero terrificante con quella roba in faccia.

“Uhm… non è niente hyung” si apprestò a bofonchiare HyukJae “ho solo creduto di aver visto uno scarafaggio.”

Leeteuk gli lanciò il suo famoso sguardo “idiota, io sono praticamente tua madre qui dentro e so quando qualcosa non va guardandoti in faccia” e HyukJae sospirò conscio che ormai, anche volendo, non avrebbe potuto nascondergli nulla.

“C’entra ancora DongHae?” Leeteuk fece centro al primo tentativo ma, non ricevendo alcuna risposta dal minore che aveva abbassato la testa visibilmente imbarazzato, si premurò di continuare: “Hai mai pensato che forse DongHae stia cercando di dirti qualcosa?”

“Uh…” HyukJae sollevò la testa e si strofinò la nuca con aria persa: “no?”

In risposta, il leader si portò un mano sul viso: “HyukJae!” gemette frustrato, “è davvero così difficile da capire? Piaci a DongHae. Nel modo… in quel modo. Piaci piaci piaci. Nel sento che… ti ama davvero.”

HyukJae non reagì: lo sapeva già, ma la realizzazione di quelle parole lo colpì in pieno e con la precisione di un pugile professionista.

“Shisus dammi la forza!” Pensò, anche se in realtà sapeva di non averne bisogno.


Infatti… era altamente lusingato, più che seriamente preoccupato.
 
 
“Posso dormire qui stanotte?”

HyukJae fissò il suo migliore amico, incredulo; DongHae si spostò di lato per evitare di guardare HyukJae negli occhi.
Era da un po’ di tempo, ormai, che DongHae non dormiva nella camera del suo migliore amico e, nonostante il minore non lo stesse guardando negli occhi, proprio come Leeteuk, HyukJae sapeva bene quando qualcosa non andava in lui.

“Perché?” Chiese allora senza mezzi termini, osservando attentamente ogni reazione di DongHae.

“P-perché” DongHae si morse il labbro inferiore tremando appena, nel tentativo di soffocare un singhiozzo in arrivo e le lacrime che presto avrebbero seguito, inumidendo i suoi occhi che ora brillavano meravigliosamente (“NO! No, no! Smettila, HyukJae!”) “Ho letto qualcosa di molto triste e-e ora ho paura che tu possa scom-scomparire e-e…”

HyukJae sospirò per dimostrare all’amico la sua irritazione ma, il suo cuore, si strinse dolorosamente alla vista delle sue lacrime: “Va bene. Vieni qui.” E sollevò le coperte per fargli spazio.

A quel gesto, DongHae sorrise grato e si sporse in avanti per saltare, letteralmente, sul letto di HyukJae: strisciò poi sotto le coperte e si rannicchiò contro il corpo del suo migliore amico; lo spazio personale non era chiaramente qualcosa di esistente nel mondo di DongHae o qualcosa di cui lui conoscesse il significato e HyukJae del resto era ormai abituato a quel suo comportamento, eppure… ora era talmente vicino che poteva sentire con chiarezza il cuore di entrambi battere ritmicamente.
Con finta riluttanza, allora, HyukJae ricambiò l’abbraccio di DongHae e, il minore, chiaramente felice del gesto, sorrise dolcemente per poi chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dal sonno.
Anche HyukJae chiuse gli occhi dopo essersi lasciato sfuggire un brivido ed un sospiro ma li riaprì poco dopo scoprendosi troppo agitato per riuscire a dormire: si costrinse a rilassarti e ci riuscì, finalmente, quando avvertì il debole e rilassante respiro di DongHae poco distante da lui: aveva dimenticato come riusciva a calmarsi facilmente quando l’altro gli era vicino…
Poco dopo, infatti, anche il maggiore chiuse nuovamente gli occhi pronto a lasciarsi andare al sonno ma, qualcosa di morbido e caldo, si infranse sulle sue labbra svegliandolo ancora; HyukJae era sinceramente troppo stanco per rispondere o ritrarsi e, comunque, subito dopo il veloce contatto, DongHae si era ritratto allontanandosi dal suo viso.
Quando riaprì gli occhi, immobile come una statua, HyukJae si ritrovò a fissare l’amico davanti a sé:

“Mi dispiace.” Mormorò DongHae, anche se dal sorrisino e dal tono di voce non sembrava per nulla sinceramente dispiaciuto. “Volevo solo provare.”


“Oh, Va bene, allora.”
 
“Mi ha. Dannatamente. Baciato. Ma che ca-“ Era questo ciò che aveva attraversato la mente di HyukJae il giorno dopo l’accaduto: DongHae si era svegliato ed alzato dal letto prima di lui –HyukJae sapeva di essere un dormiglione- e, solo quando il minore fu fuori dalla sua stanza e perfino dal dormitorio, Hyuk pensò di aprire gli occhi ed alzarsi a sua volta dirigendosi in cucina.

“E’ uscito poco fa con SungMin hyung.” Lo informò Siwon senza che lui gli chiedesse nulla.

“Oh,” si limitò a rispondere HyukJae abbassando la testa per evitare di far notare il filo si rossore che gli aveva colorato le guance. “Piuttosto, tu perché sei di nuovo nel dormitorio?”

“E’ il modo di parlare ad un amico?” Lo ammonì Siwon fintamene arrabbiato, sollevando un sopracciglio e portandosi le mani ai fianchi: “Mi ferisci!”

“Certo certo. Come vuoi.”
 


Quando HyukJae avvertì la porta d’ingresso aprirsi e poi richiudersi piano, dedusse facilmente che Donghae e SungMin erano tornati a “casa”e così, cercando di racimolare parte del suo coraggio, camminò diritto verso DongHae per mettere in chiaro le cose e dirgli, ovviamente, che ciò che avevano fatto, ed il modo in cui l’altro si comportava con lui, erano cose sbagliate.
Non potevano comportarsi così.
Inoltre Lee HyukJae non era gay.
Non era e non lo sarebbe mai stato.
Non importava quando sexy DongHae potesse essere, quanto amabilmente DongHae fosse tenero ed appiccicoso, e neanche quando le sue labbra fossero soffici e calde…
HyukJae non era gay.
Era un uomo tutto d’un pezzo.
Amava le donne.

Tette.
Curve.
E vagine.

“Oh, Hyukkie!” DongHae urlò eccitato mentre HyukJae gli si avvicinava: “Aspetta lì, ho qualcosa da mostrarti!”

HyukJae rimase immobile e solo nel corridoio, con la bocca semiaperta e gli occhi sbarrati: “Mi ha appena interrotto?” pensò fissando la porta chiusa della stanza in cui DongHae era appena scomparso. “E non è la mia camera questa?” Si chiese ancora, questa volta a voce abbastanza alta da permettere a SungMin di sentirlo e, dandogli una leggera pacca sulla schiena, rispondergli anche: “Si, lo è”. Cinguettò il maggiore. “Buona fortuna Hyukkie. E calcò la voce su quel soprannome spaventando HyukJae a morte.

“Sc-scusa, hyung?”

SungMin sorrise sfacciatamente: “Oh, niente HyukJae.” Fece poi una pausa, “comunque, com’è andata la tua giornata fino ad ora?”

Essendo decisamente ingenuo sotto questo aspetto e, lasciatosi addolcire dalla voce del suo hyung, HyukJae semplicemente rispose finendo poi con il parlare con SungMin per circa mezz’ora del più e del meno, almeno finché la voce di DongHae non riecheggiò nel il corridoio chiamandolo ed invitandolo a raggiungerlo in camera.
A quelle parole HyukJae deglutì, si alzò e si disse che non doveva essere codardo: non si trattava di essere cattivi o mentire, a lui DongHae non piaceva in quel modo. Giusto?
Giusto.

(Bugiardo ~)
 
Tutto ciò che aveva programmato di dire, circa quello che pensava riguardo DongHae e quella situazione, volò poi letteralmente fuori dalla finestra non appena aprì la porta dalla stanza e vide l’abbigliamento di DongHae.
In quel momento parecchie domande attraversarono la mente di HyukJae, una delle quali era la più logica riflessione sul perché DongHae fosse vestito come Rania in Dr. Feel Good.

“D-D-D-DongHae,” balbettò HyukJae ancora sotto shock.

“Guarda Hyuk!” Rispose semplicemente DongHae. Super eccitato. “Sto bene, vero? SungMin hyung ha pensato che fosse una buona idea fartelo vedere per primo visto che ti avevo parlato della nostra idea!”.

“Ok,” fu il primo pensiero di HyukJae “forse ho valutato male la cosa. Forse mi piace DongHae almeno un poc-“

“HyukJae?” La voce di DongHae lo risvegliò per fortuna proprio nel momento giusto: ma ormai il danno era fatto e, il minore che lo osservava con la testa piegata da un lato mentre giocava con il pantaloncino –tremendamente corto- in pelle nera, non lo aiutava affatto a sopprimere quei pensieri.
Gli occhi di HyukJae caddero allora proprio in quel punto tirato dalle dita del compagno, per poi scivolare lungo la gamba tonica dell’amico coperta dalle calze scure.
Si chiese come fosse vederle… aperte.

“Ok, va bene cazzo. Le curve le ha. Uno su tre." HyukJae sbuffò sotto lo sguardo attonito di DongHae.
“E capezzoli sensibili. Uno e mezzo su tre.” Aggiunse nella sua mente ricordando le parole esatte del compagno.
Chissà, magari l’informazione poteva tornargli utile in futuro…

Così, inaspettatamente, HyukJae si sporse in avanti verso DongHae e, fatto appello a tutto il suo coraggio, lo tirò al suo petto come se l’altro fosse una stramaledetta principessa Disney dei cartoni animati.

“Ho intenzione di baciarti, adesso.” Disse ridicolmente serio, mentre poteva scorgere gli occhi di DongHae brillare con anticipazione al suo gesto: “anche se non sono un gran baciatore.” Scrollò le spalle.“Tanto per avvertiti.”

“Non mi importa.” Rispose altrettanto serio DongHae, allacciando le braccia al collo del maggiore per attirarlo maggiormente a sé ed unire, poi, le loro labbra per la pri seconda volta.
Il bacio fu sicuramente più caldo e profondo di quello che DongHae aveva rubato la sera precedente a HyukJae ma, di certo, fu anche largamente più imbarazzante.

“Oh,” mormorò DongHae non appena si staccò dalle labbra umide dell’altro, “nelle FanFic dicono che baci come un dio, forse dovresti leggerne qualcuna per avere qualche consiglio in merito.”

“Stai dicendo che davvero non so baciare?”

HyukJae guardò DongHae sollevando un sopracciglio e mostrando, quasi, un’aria seriamente offesa: ovviamente lui lo aveva detto tanto per finta umiltà, mica perché attualmente lo pensava davvero!
DongHae, di contro, sorrise a quella reazione infantile e terribilmente tenera e, per nulla innocentemente ma imitandone le espressioni alla perfezione, trattenne una leggera risata prima di proporre:

“Mh.” Tono indifferente.“Forse mi sono sbagliato io. Fammi riprovare.”


Eccoci alla fine :D
Piaciuta?
Oh, beh, ho un po' di cose (ANCORAAAA???) da dire.
In primo luogo... mi scuso per i HyukJae, DongHae, HyukJae, DongHae e via dicendo -.-' odio ripetere ma, essendo molto telegrafico il testo, non ho potuto fare altro.
Ho rispettato ovviamente la divisione del testo il più delle volte ma, altre, in cui ho aggiunto qualcosa, l'ho leggermente modificata.
Il finale è "alternativo". La storia originale terminava con il "suggerimento di Hae" ma a me, sinceramente, dava di lasciata a metà, per cui ho aggiusto e modificato (in piccolissima parte) la fine a mio piacimento.
Questo poi è il link della canzone se qualcuno non dovesse conoscerla e fosse curioso http://www.youtube.com/watch?v=gGN_W4VBZFo (Voglio vedercelo anche io Hae vestito così... =ç= )
Beh, questo è tutto :D
Alla prossimaaa :D

   
 
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