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Autore: gilda86    25/03/2013    2 recensioni
Margherita, dopo aver scoperto il tradimento del suo ragazzo, si ritrova ad affrontare la sua nuova situazione sentimentale. Dolore, rabbia, disperazione. Attraversa tutti gli stadi dell'abbandono fino a raggiungere nuovi equilibri. Ma pur nella tragicità di questa nuova fase della sua vita, avventure comiche e situazioni impreviste la spingono a uscire dal suo guscio e a non lasciarsi andare. Gli amici, Giulia, Andrea, Marta e Matteo, le sono sempre accanto, facendo a volte da scudo, a volte da materasso in questo turbinio altalenante di fasi contrastanti in cui vedono la cara Margherita passare dalla profonda sete di vendetta, alla pazzia più totale. Si innamorerà ancora la giovane fanciulla? Avrà anche lei il suo "e vissero felici e contenti"? O non riuscirà più a vivere l'amore secondo le sue regole?
Genere: Comico, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il 6 settembre 2012 è una data che non dimenticherò mai. Una data tra le date, di quelle che anche se non tatui sulla pelle si incidono lo stesso nell’anima, che tu lo voglia o no. Non ricordo nel dettaglio quel giorno, so solo che c’era il sole, che mi ero svegliata come il giorno prima: tranquilla. Non del tutto felice, erano mesi che non lo ero, che c’era qualcosa che mi turbava. Ma la serenità era dovuta alla mia forza d’animo. Ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno, raramente mi sono lasciata travolgere dalla negatività. Come tutti, ho le mie ansie, i miei problemi, le mie paure. Ma la vita l’ho sempre considerata un dono e ogni dono va scartato piano piano, se ne deve assaporare ogni spigolo.
Quel giorno stavo bene più del solito, stranamente. E mai mi sarei aspettata che di lì a poche ore la mia vita sarebbe cambiata. Lo chiamo il giorno della svolta. Nel bene e nel male segna un passaggio a un nuovo livello. Certo soffro tanto. Ogni minuto è una conquista. Ma quel giorno quando scoprii la verità un velo si squarciò davanti agli occhi e tutti i buchi di quei mesi si riempiono. Frasi senza senso assunsero il loro reale significato. Situazioni strane presero forme concrete. Tutto divenne logico.
Ricordo che vivevo emozioni contrastanti: passavo dai conati di vomito, malessere fisico, pugni sul cuore a lucidità assurda. Pensavo: “ecco, la verità è salita a galla, mesi di dubbi che si concretizzano. Ho sempre avuto ragione, fin dall’inizio. Mi ha dato della pazza visionaria, ma io avevo fatto centro!” Scoprire che la persona con la quale stai da sei anni, ha una relazione con un’altra ragazza da almeno un anno è qualcosa che va oltre lo shock. E magari ti aspetti che ti tradisce con una più bella di te, ma quando l’altra è veramente brutta, ti chiedi: “cosa c’è che non va in me?” La cosa peggiore non è stata scoprire le corna, ma il contorno che c’era stato in quei mesi. Giurava che non c’era un’altra, diceva che il suo malessere era dovuto a una sua insoddisfazione personale nei confronti della vita. E se insistevo e sottolineavo che per me “quella” c’era, lui iniziava a urlare, dandomi appunto della pazza, della sconsiderata, della demente… di tutto e di più.
Ovviamente scoperto il fatto non ci ho pensato su due volte: un traditore nella mia vita non lo voglio, un vigliacco che manda avanti due relazioni contemporaneamente non è un uomo. Io voglio al mio fianco una persona migliore di questa. Nella vita ci vuole coraggio, bisogna assumersi le proprie responsabilità. Probabilmente non avrebbe mai avuto la forza di scegliere; probabilmente non sapeva chi tenersi: la novità, che lo faceva stare bene e che dava un nuovo gusto alla sua insipida (per colpa sua) vita, o la rassicurante fidanzata di una vita, la classica brava ragazza con la quale metter su famiglia perché di lei potrai fidarti ora e sempre?
Non mi è mai piaciuto che fossero gli altri a decidere per me, per questo ho indagato fino a ritrovarmi le loro foto seminudi, in atteggiamenti inequivocabili. E’ stato disgustoso! Dopo tanti anni insieme, condivisione di momenti belli e di momenti difficili, mi doveva la sincerità, la lealtà. Se c’è un po’ di affetto, il minimo che si possa fare è ammettere con coraggio di non amare più, di essersi innamorati di un’altra persona. Ma poi come si fa a dire che si è innamorati dell’altra se con l’attuale si conduce ancora una storia reale? Se con l’attuale si parla di viaggi, di figli, di convivenza? Il giorno prima della “tragica” scoperta, mi aveva chiesto: “Perché non facciamo un bambino?” Assurdo!
Domande a cui non avrò mai risposte. Sarà che io tutte le sere quando poggio la testa sul cuscino ed esamino la mia giornata cerco sempre di capire dove ho sbagliato, se ho fatto del male qualcuno… voglio poter dormire tranquilla. Come hanno fatto loro ad addormentarsi sapendo ciò che stavano combinando? Come faceva lui a dirle ti amo, a fare l’amore con lei, tornare da me, baciare me, fare l’amore con me? Ecco, altre domande senza risposta.
Quel giorno ho messo fine a tutto. A ciò che ero, a ciò in cui credevo. Ho detto addio a un amore che ho vissuto solo io, che ho costruito solo io. Ho lasciato andare via la sua famiglia dalla mia vita, ho dovuto allontanarmi da tante persone che mi hanno vista crescere e diventare donna. Ho visto mio fratello schierarsi dalla mia parte e rinunciare a un amico. Ho letto il disgusto nello sguardo dei miei genitori e la delusione. Ma soprattutto ho visto me, la mia immagine riflessa. Ho visto un corpo vuoto che ha perso la sua anima. Niente luce negli occhi, nessun sorriso sulle mie labbra. Nello specchio, uno zombie.
Il sei settembre era giovedì. In quel week end piansi tante lacrime, mi bastò ricordare quante bugie mi aveva detto nei mesi precedenti, il modo in cui mi trattava, le umiliazioni che mi aveva inflitto per smettere di disperarmi, almeno apparentemente.
Il lunedì successivo era uno schifoso lunedì, il peggiore della mia vita. Le classiche domande dei parenti a cui rispondere, rispiegare una, dieci, venti volte cosa era successo, come lo avevo scoperto. Sentire tutti dire: “sei una bella ragazza, sei una brava ragazza, hai tante qualità, era uno stronzo, pensa che te ne sei liberata in tempo!” A me viene ancora da urlare quando mi dicono così. Ma se sono bella, brava e ho le qualità come mai è successo tutto questo? E io proprio dovevo innamorarmi di uno stronzo?

Già… La mia fortuna, ancora oggi, è quella di non essere una persona sola. Negli anni ho coltivato le mie amicizie, me ne sono costruite altre, ho lavorato ai miei progetti e quindi non vengo lasciata sola nemmeno per un attimo. Marta, Andrea, Giulia e Matteo sono i miei angeli custodi. Sono quelli che assecondano le mie pazzie, cancellano le mie ansie, asciugano le mie lacrime e accendono i miei sorrisi. Fin da quella prima settimana senza Paolo, sono stati la mia àncora di salvezza.
   
 
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