NON FATEVI SHIPPARE COSI' TANTO, BASTARDE ! Elena nelle mie ff è sempre la puttanella. E vabbè.
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Rebekah bevve a piccoli sorsi dal suo bicchiere, cercando con gli occhi Elena. Cercava tra la folla, la musica assordante, i corpi ammassati tra di loro quella ciocca rossa, quel seno piccolo, quei fianchi stretti, le gambe lunghe. Posò il bicchiere immergendosi nella massa di persone che ballavano, cercando di evitare di toccare chiunque. Sapevano di alcool, lo sentiva. Schivò qualche mano che cercava di toccarla e stava d'istinto per strappargliela quando vide Elena, aggrappata ad un ragazzo come se da questo ne dipendesse la sua vita, contro un muro, mentre gli teneva i polsi stretti. Rebekah le si avvicinò, accarezzandole una spalla, dalla quale si intravedeva la spallina del reggiseno. Inclinò appena la testa e si fece largo accanto a lei, che le lanciò una veloce occhiata e le fece posto. Rebekah spostò i capelli del ragazzo e lo morse lasciando che un rivolo di sangue le scivolasse lungo il mento e lungo il collo.
Le bastò chiudere per qualche secondo gli occhi per sentire Elena che si era allontanata e che adesso la guardava con gli occhi stretti a due fessure. Rebekah la guardò interrogativa, lasciando che il corpo inerme si accasciasse a terra. Elena fece un passo verso di lei, facendole voltare la testa all'indietro gentilmente, mentre con la punta della lingua percorse il tragitto fatto dal sangue, leccandolo via fino ad arrivare all'imboccatura delle labbra, su cui si fermò, dubbiosa, indecisa.
Si era detta di provare niente. Neanche l'ombra di un sentimento. Rebekah ribaltò le posizioni, costringendola nel ruolo di preda, contro il muro, con il proprio corpo a bloccare quello di lei. Le morse il labbro fino a farlo sanguinare e osservò le labbra di Elena cercare le sue, bramarle, riconrrerle per poi allontanarsi, con occhi affamati. - Mentivo, sai ? - disse Rebekah alitando sulle sue labbra