E' notte fonda. 

Sento la solitudine in ogni singola goccia di pioggia che s'infrange sull'asfalto, proprio come le mie lacrime.

Sono sola: non ci sono i suoi messaggi a tenermi compagnia, non c'è la sua voce la mattina, non ci sono i pomeriggi passati a coccolarci, non ci siamo noi.

Dopo tutto è colpa mia, mi sono illusa che potesse amare un disastro come me, ma chi si innamorerebbe mai di me? Nessuno, nemmeno lei. Pensavo potesse durare, invece me ne sto qui sola sul terrazzo sotto la pioggia a piangermi addosso. “L'ho mandata via io”, mi continuo a rimproverare. Perché è vero, sono stata io, insieme alla mia gelosia e alla mia rabbia a mandarla via, ho urlato contro alla creatura più fragile che possa esistere su questo pianeta, per cosa poi?  

Per un semplice messaggio con un cuore inviato ad una sua amica, si può essere tanto stupidi da mandare via l'unica persona che vale la pena tenersi stretta? 
Ebbene sì, si può. 

Anche se forse è meglio così, per lei, starà sicuramente bene senza di me che ogni sera la rimproveravo per stupidaggini, ma anche se dopo facevamo l'amore, so di non averle fatto bene con ogni “vattene, non ti voglio”, anche se lo dicevo per rabbia e lei lo sapeva, gli occhi le si inumidivano sempre diventando più verdi.

 

 

 

Hey darling, I hope you're good tonight.

 

 

 

L'altra sera, quando sono tornata a casa e ho trovato quel biglietto con scritto “Dopo ieri sera ho bisogno di pensare, ciao”, mi sono sentita come quando perdi una parte del corpo, lei era il mio cuore e adesso che l'ho persa è come se non battesse più, ogni mio battito era dedicato ai suoi sorrisi, adesso nulla ha senso. 

Vorrei poterle dire che potremmo farcela, ma forse starei mentendo, anche se giuro che ci metterei tutta me stessa perché questo duri.

 

 

 

I swear to you that we can make this last.

 

 

 

Rientro in casa perché comincio ad avere freddo, quindi mi sdraio sul divano con addosso la coperta. E' tutto così silenzioso, persino i miei respiri lo sono. Ho gli occhi gonfi e rossi, me li asciugo e li socchiudo cominciando a sonnicchiare.

Din-Don.
C'è qualcuno alla porta, mi sistemo i capelli, il viso e vado ad aprire. 

E' lei, è tornata. Resto un attimo incredula a guardarla, sta piangendo e non riesco a resistere all'abbracciarla, la stringo talmente forte che le sento il cuore battere.

poi alza lo sguardo, mi guarda dritta negli occhi e mi bacia. La faccio entrare in casa chiudendole dietro la porta, le do una coperta per farla scaldare ed asciugare.

“Che... che ci fai qui?” le chiedo con la voce vibrante.

“Ho pensato tanto, soprattutto a quanto ti amo, nonostante tu mi faccia del male. E poi ho bisogno di te, adesso, stanotte.”

 

Hey sweetie, I need you here tonight.

 

 

 

In un momento, rincomincio a sentire i battiti del mio cuore, quelle parole mi hanno resa viva, di nuovo. “Che ne dici di venire qui accanto a me e scaldarmi un po'?

Ho ancora freddo e la coperta non scalda abbastanza.” mi dice sorridendo. Il cuore batte sempre più forte ogni passo che faccio per avvicinarmi a lei.
Mi siedo e la continuo a guardare perplessa. 
Perché è tornata, quando potrebbe avere di meglio? 
E' così strano che penso sia un sogno, ma non lo è. E' tutto così vero, la sua

mano si intreccia con la mia, i nostri sguardi innamorati si incontrano di nuovo, si avvicina a me e mi bacia con tanta forza da farmi sdraiare, mi sussurra all'

orecchio “Tu mi completi, sei tutto ciò che ho sempre desiderato” e continuiamo a baciarci per poi finire a fare l'amore ed addormentarci abbracciate sotto la coperta. 

 

 

 

I just feel complete when you’re by my side.