Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: stelazz    26/03/2013    2 recensioni
Allison è una diciassettenne che frequenta il penultimo anno delle superiori, vive a Londra con la madre e potrebbe sembrare una teenager qualunque se non per una sua caratteristica: la voce. La ragazza infatti è molto dotata dal punto di vista canoro e dopo un provino presso una casa discografica verrà accettata e scelta per incidere un disco. Qui conoscerà una delle cime più famose della musica odierna: Justin Bieber. Una storia di amore e odio, di conoscenza e di crescita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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''Buon giorno amore mio!'' la voce di mia madre rimbombò nelle mie orecchie.
''Su tesoro sono quasi le 9 è ora di alzarsi, rischierai di fare tardi a scuola''. Avrei preferito mille volte restarmene lì in coma nel mio lettone che alzarmi ed assistere alla prima ora di biologia con il professor Robertson, ma come dice sempre la mia cara nonna ''il dovere prima di tutto!''
Con le poche forze che avevo in corpo mi alzai, mi misi un paio di jeans attilati scuri e la mia camicietta a righe bianche e nere che adoravo. Mi spaventai abbastanza quando mi guardai allo specchio, le mie occhiaie erano molto evidenti ed i capelli del tutto scompigliati non mi donavano affatto. Erano settimane che non dormivo, precisamente dal 15 marzo, data in cui mi ero finalmente decisa di fare un provino, spinta da mia madre e costretta dalle mie amiche, Alex e Maya, avevo cantato con tutto il coraggio che avevo in corpo davanti a un paio di discografici.Il problema stava nel fatto che non avevo ricevuto ancora nessuna notizia, nemmeno un mail o una telefonata era giunta,la mia ambizione ed la fiducia che avevo avuto in me era del tutto scomparsa.

 
Sentì un clacson suonare, era Maya con la sua cinquecento rossa la quale dentro di me ringraziai per avermi fatta distrarre da quei pensieri cupi. Mi pettinai i miei lunghi capelli di un colore di cui ingnoravo l'esistenza e mi lavai velocemente il viso ed i denti. Uscii senza fare colazione e mentre attraversavo il cancelletto del giardino sentii in lontanza mia madre urlare qualcosa riguardo alla merenda, ma non avevo tempo da perdere, quindi la ignorai ed entrai rapidamente dentro la macchina della mia amica.Il frastuono che trovai appena entrata era inconcepibile, una voce, di cui non riconobbi subito la fonte, cantava e la mia cara Maya seguiva perfettamente le sue parole con il movimento delle labbra. ''Allora ti piace?'' mi chiese urlando al di sopra della musica ''ma cosa sarebbe questa roba?'' chiesi curiosa di scoprire l'autore di quella canzone carica e malinconica allo stesso tempo, ''Si tratta di una delle nuove canzoni di JB!''. Nel sentire quelle iniziali capii subito di chi si trattava, non avevo mai apprezzato molto la sua musica ma neanche disprezzata,come molti fanno senza nemmeno ascoltare, quel Justin Bieber aveva un successo incredibile ed io non riuscivo ancora a capirne il perchè. ''Dai perchè non ti fai un po' trasportare dal ritmo del mio amatissimo Justin?''
'' Non sono in vena credimi'' risposi con tono stanco '' Ti prego non dirmi che è ancora per quella storia del provino,  ma aspetta prima di fasciarti la testa, sono passate solo poche settimane ed eravate centinai!'' cercò di tirarmi su di morale ''mm'' mugugnai '' Forza che facciamo tardi'' dissi alla fine cercando di cambiare tema.
 
 
Davanti all'aula incotrammo subito Alex con i suoi lunghi capelli corvini che dialogava animamente con il playmaker della nostra scuola, non appena ci vide piantò in asso il bel fusto e ci mise le braccia al collo con un fare fin troppo affettuoso, ma alla fine parlavamo della dolce Alex, la nostra tenerona che ci rallegrava la giornata con i suoi vispi occhi castani. Maya le diede un colpetto in testa, in modo scherzoso come daltronde faceva sempre, lei era sicuramente la più pazza tra le tre, sempre in cerca di feste e trend nuovi da seguire, ma le volevamo bene così com'era, con i suoi capelli ricci e rossicci che la rendevano unica nel suo genere. Infine io sorrisi e feci una linguaccia alle due bellissime amiche che mi ritrovavo, io ero del tutto diversa da loro più che di aspetto fisico nell'ambito caretteriale, ero chiusa, scontrosa, permalosa e anche se era difficile ammetterlo ero anche piuttosto narcisista. Amavo la mia voce e tutto ciò che riuscivo a comunicare con essa mi rendeva orgogliosa di me stessa ed inoltre potevo comunicare quello che non riuscivo a dire a parole. Parlando dell'esteriore, beh,non mi piacevo, più che altro perchè non rientravo nei canoni che mi ero sempre predisposta nel guardare le mie compagne. I complimenti non mancavano, ma si sa da sempre che le amiche esistono per quello.
Ci dirigemmo insieme verso i nostri banchi e la lezione iniziò.
 
 
Durante il pranzo tutto procedeva come sempre, il nostro tavolo era composto dal nostro mitico trio e da alcuni ragazzi che giocavano a basket nella squadra della scuola, tra questi anche il famoso Tommy, il quale dopo la nostra storia di un paio di mesi, non perdeva occasione di sbattermi in faccia ogni nuova sgualdrina che si faceva. I ragazzi sono così banali a volte..
Mentre assoporavo le mie fantastiche patatine offertemi da Alex si sentì il suono del megafono della scuola che annunciava un avviso della preside. ''Allison Black è attesta in presidenza, ripeto la Black è attesa in presidenza''; improvvisamente tutti gli occhi della sala da pranzo furono posati su di me, che cosa avevo fatto? Alex e Maya mi guardarono stupite ed io con sguardo interrogativo cercavo altrettante risposte da loro. ''Vuoi che ti accompagniamo?'' mi chiese gentilmente Maya, ma feci cenno di no ''è tutto a posto, sarà qualcosa riguardante il consiglio scolastico''. 
 
 
Erano già passati 15 minuti dal momento della chiamata, ed io sudavo freddo. Il fatto è che non conoscevo nemmeno il perchè di tanta agitazione, cosa avevo potuto combinare di tanto brutto da finire qui? Improvvisamente il viso della preside sbucò dalla porta e subito dopo di esso anche quello di mia madre, che riportava una strana espressione in viso. La signora Berlkey mi fece cenno di entrare ed io mi alzai lentamente dalla mia postazione, cercando di non perdere l'equilibro e quel poco coraggio che mi era rimasto. Mi sedetti sulla poltrona rossa all'interno del suo ufficio e stetti immobile aspettando una sgridata o comunque un rimprovero ma la preside mi sorrise.Riuscii persino a vedere il diamantino incastonato tra i suoi denti di porcellana per quanto sorrise. ''Cara Allison, tua madre è appena giunta qui da me con una grande notizia, oggi è stata informata dalla ''Island Def Jam'' che sei stata la vincitrice del concorso per nuovi talenti canori''. Il mio cuore si fermò, ve lo giuro, per qualche millesimo di secondo i battiti cessarono all'udire quelle parole e i miei occhi si sbarrarono ancora di più. Ce l'avevo fatta. Guardai mia madre sorridente,con gli occhi lucidi, non l'avevo mai vista così. Era arrivata una nuova vita per me, e la cosa strana è che in quel momento non riuscii a pensare ad altro se non alla mia voce dentro le radio, gli stereo e le casse della gente.
  
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