Quando meno te lo aspetti…
I TOKIO HOTEL NON MI APPARTENGONO (purtroppo…) E TUTTO LO SCRITTO SOTTOSTANTE è DI MIA IMMAGINAZIONE (poveri voi che leggete…^__^’’’) BUONA LETTURA!!! _PuCiA_
PROLOGO: Una goccia diventa una pozzanghera.
Quella mattina di 2 ottobre mi svegliai di soprassalto e andai in salone silenziosamente. Il mio sguardo si posò sullo schermo piatto dove avevo pianto tante volte. Accesi d’impulso il computer. La mia mano si spostò quasi autonomamente sul sito dove poche ore fa avevo scoperto che il mio sogno si era infranto come una goccia di pioggia sull’asfalto bagnato. Il carrellino era verde e la freccia indicava allegra l’interno. Soffocai un urlo acuto, troppo per la mia voce. Afferrai il telefono scapicollandomi dalla sedia. Composi i primi due numeri, poi mi fermai e guardai l’orologio. Le 7:34. L’altra volta mi ha chiamato alle otto meno un quarto… composi velocemente il numero. Mi rispose una voce assonnata -…Pronto?- -AAAAAAAH!!- -…- -Silvia sono Matilde!!- -…Ah ciao…- -Scusami ti ho svegliato?- -No figurati chi è che dorme alle sette del mattino di DOMENICA?!- mi rispose con una punta fastidiosa di ironia nella voce. Non ci feci caso. –Bene perché ho una notizia che sicuramente ti sveglierà… sei pronta?- -E tanto ormai che cos’ho da perdere…?- -Allora… HANNO RIFORNITO IL SITO DI BIGLIETTI PER IL CONCERTO!!- Non so se quello che mi strillo nell’orecchio fu una cornacchia con il mal di gola o Silvia assonnata. Cominciammo a strillare frasi incomprensibili. Feci un respiro profondo. –Uff… OK! Noi sei… dobbiamo incontrarci… oggi… tra tre ore!!- -Si ok mi vesto e arrivo!!!- -Si io chiamo le altre…- Un giro di chiamate e le mie orecchie e la mia gola già non ce la facevano più dai tanti strilli. Alle nove e un quarto erano tutte a casa mia con i rispettivi genitori assonnati e sbadiglianti. –Dunque…-Cominciai. –Abbiamo già acquistato i biglietti quindi non potete dire no! Roberto ha già controllato per l’albergo e siamo riusciti ad avere tre camere singole e una da sei vicine il più possibile… ora… NON RESTA CHE FARE LE VALIGIEEE!!- Strillai accompagnata da gridolini e risate delle mie amiche e dagli sbuffi dei genitori.
Eccoci. Sei ragazzine di dodici anni. In viaggio per Milano. Per incontrare i nostri idoli. Il gruppo la cui musica riempie le nostre giornate e i nostri cuori. Il nostro sogno distrutto, ricomposto con uno schiocco di dita… e la mano del destino. Dopo tutto…da una goccia di pioggia nasce una pozzanghera!