Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: Faffina    26/03/2013    11 recensioni
Una Malec di amore, risate e applicazioni per il cellulare (sì, l'applicazione esiste davvero!)
«Fiorellino, volevi farmi una sorpresa o io per te non sono abbastanza?» sogghignò Magnus con gli occhi che brillavano. Oh oh.
«Cosa? Di che stai parlando?» disse Alec sgranando gli occhi.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tutti pazzi per i Malec <3'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

GAY Vibrator PRO

 

 

Questa ff nasce per/con/da/grazie a:
Lepre B. Lightwood Herondale
e Mariateresa L. Bane
♥ 

 

 

Quando Alec uscì dal bagno, profumato di sandalo e con i capelli ancora umidi, trovò Magnus sul letto intento a premere i tasti del suo telefonino.

«Cosa stai facendo con il mio cellulare?» chiese curioso; entrambi sapevano che non aveva nulla da nascondere. Da quando Magnus aveva insistito per regalargli un telefono nuovo, con un sacco di funzioni in più che aveva definito indispensabili, aveva ricevuto solo una decina di messaggi, di cui almeno metà erano suoi ed erano così imbarazzanti che li aveva dovuti cancellare immediatamente dopo averli letti.

Il regalo era stato sfruttato molto di più da Jace, che si divertiva ad andare su internet per parlare con Clary. Alec non aveva nulla in contrario, purché non gli facesse trovare le bozze sdolcinate delle e-mail.

Magnus non rispose, costringendo il cacciatore a sbirciare da sopra la sua spalla. «Ti sei messo come sfondo nel mio cellulare?» chiese incredulo.

«Ci sei anche tu» rispose lo stregone sorridendo e allontanando le dita dallo schermo perché potesse vedere la foto. Era stata scattata su una spiaggia delle Maldive durante il loro viaggio. Magnus indossava un paio di occhiali da sole a specchio, mentre Alec aveva il naso spellato ed arrossato dal sole e gli occhi chiari socchiusi per la luce intensa.
Era la prima volta in cui Alec era stato al mare e non gli era piaciuto per niente. Magnus aveva insistito perché non nascondesse i marchi, dicendo che potevano benissimo essere tatuaggi, ed erano andati in giro per tutto il giorno mezzi nudi in mezzo a gente altrettanto nuda che li guardava in modo strano.
Però doveva ammettere che il color caramello che aveva preso la pelle di Magnus, profumata e lucida per l'olio solare al cocco, non gli era dispiaciuto per niente.
«In realtà mi sono appena messo al primo posto tra le chiamate rapide» annunciò lo stregone mostrandogli l'elenco sul piccolo schermo, di cui solo il primo posto era occupato.
«Benissimo, tanto non sono capace di usarle» borbottò Alec alzando le spalle e raccogliendo il Presidente Miao da terra.
Dopo un attimo di silenzio in cui lo stregone continuò a schiacciare i tasti del telefono con aria sicura, lo vide sollevare di scatto la testa con un sorriso malizioso stampato in faccia.
«Che c'è?» indagò Alec preoccupato, quella era la stessa espressione con cui l'aveva attirato nel camerino di una costosa boutique francese e di molti altri momenti che avevano sempre sollevato le proteste di Alec.
«Fiorellino, volevi farmi una sorpresa o io per te non sono abbastanza?» sogghignò Magnus con gli occhi che brillavano. Oh oh.
«Cosa? Di che stai parlando?» disse Alec sgranando gli occhi.
Magnus stava cercando di trattenere le risate «Hai scaricato un applicazione che si chiama “★ Il miglior vibratore gay ★” e trasforma il cellulare in uno strumento di piacere per massaggi e giochi erotici da soli o con gli amici. O almeno così c'è scritto qui.» Sullo schermo campeggiava un uomo in perizoma su sfondo arcobaleno.
Alec arrossì fino alle punte dei capelli e per un attimo non desiderò altro che avere la testa di Jace sotto mano. «No... No! Per l'Angelo... non sono stato io. E' Jace che...» si affrettò a negare, incespicando nelle parole.
«Meno male» lo interruppe Magnus con un sorriso, «quindi io ti soddisfo abbastanza?»
«Sì! No. Maledizione» balbettò Alec diventando sempre più rosso «Come si cancella questa cosa?» borbottò il ragazzo strappandogli il telefono di mano.
«Perché toglierla? Potremmo provarla, prima» propose lo stregone. Lo sguardo inorridito che gli lanciò Alec lo convinse a desistere. Almeno per il momento.



«Si può sapere cosa ti è saltato in testa!?» ruggì Alec spalancando la porta della stanza di Jace con violenza. Il ragazzo biondo sbatté gli occhi, appariva perfettamente rilassato e per nulla disturbato dall'invasione. Si stiracchiò distendendo le braccia dietro la testa e fissandolo curioso.
«Quella... cosa... sul mio telefono. So che ce l'hai messa tu. Magnus l'ha trovata. Giuro sull'Angelo che non toccherai mai più il mio cellulare» urlò Alec. Jace non l'aveva mai visto così arrabbiato, aveva la pelle pallida del viso e del collo chiazzata di rosso.
«Dai, era un pensiero gentile, un regalo per voi» ridacchiò Jace «L'avete usato almeno?»
«Tu, razza di figlio di demone...»
«Il tuo ragazzo è un figlio di demone.» Il sorriso di Jace si fece ancora più ampio e Alec sbatté un pugno contro l'armadio.
«Leva quella cosa dal mio telefono» intimò Alec furioso, tenendo l'apparecchio tra due dita come se scottasse.
Jace assunse l'espressione più desolata che gli riuscisse di fare e rispose «Non posso, ricordi? Hai giurato sull'Angelo che non avrei più toccato il tuo telefono.»
Alec emise un grido strozzato e lasciò la stanza sbattendosi la porta alle spalle.



Era sabato sera, ed Alec stava guardando la tv steso a pancia in giù sul letto di Magnus, mentre lo stregone gli percorreva i marchi sulla schiena nuda con un dito. Le mani di Magnus brillavano fiocamente nella penombra e ad ogni tocco corrispondeva un formicolio quasi impercettibile che gli solleticava la pelle come elettricità statica. Ad un certo punto un suono ritmico distolse la sua attenzione dal film «E' il mio cellulare, dev'essere qualcuno dall'istituto» disse Alec distrattamente.
Magnus ridacchiò «E' il tuo cellulare, ma non ti sta chiamando nessuno» la sua voce suonava colpevole. Qualcosa gli vibrava ritmicamente in mano «Sapevi che si può regolare la durata e l'intensità della vibrazione?»
Alec sussultò quando un oggetto freddo gli scivolò sulla pelle.

 




____________________

* Angolo dell'Autrice *

*sorriso da stregatto* Ehilà! Era un po' che non mi facevo viva con una Malec... Ho ricevuto richieste pressanti e minacce e così eccomi qui! L'idea nasce stamattina, da sproloqui su FB.
Vi informo che l'applicazione "
Gay Vibrator Pro" è un'applicazione gratuita per cellulari android ed esiste davvero (sì, nemmeno io ci potevo credere), me l'ha segnalata la cara Lepre assieme allo spunto per una nuova OS. Avrai anche il blocco dello scrittore, ma la fantasia non ti manca ^^

Prendete questa storia per ciò che è: una sciocchezza per riderci un po' su! Io di sicuro l'ho fatto, e conosco almeno altre due persone che rideranno di me con me!

A presto

Faf


   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Faffina