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Autore: Seiryu_is_Elis    26/03/2013    3 recensioni
Una BANA italiana riesce a coronare il suo sogno: guardare un concerto dei B1A4 a Seoul! :)
Una ONE shot semplice per cominciare la mia carriera da autrice su EFP! :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi stropicciai gli occhi e mi diedi un leggero pizzico sulla guancia, temendo che presto mi sarei potuta svegliare nel caldo e comodo letto della mia casa vicino Roma. Realizzai invece, con mia grande, immensa gioia che non stavo sognando, non stavolta. Stavolta mi trovavo sul serio lė, a Seoul, sotto un palcoscenico che solo Dio sa quanti sacrifici ho fatto per poterlo raggiungere. Tenevo il mio biglietto stretto in mano come fosse stampato su un foglio di platino e potessero rubarmelo da un momento all'altro. Me lo rigirai fra le mani e lo guardai sfoggiando un sorriso largo come quello dello stregatto.

 

"B1A4 BABA Concert in Seoul"

 

Tra poche ore li avrei visti, avrei visto quei cinque ragazzi che per me non erano solo semplici cantanti, ma molto di pių. Avrei visto quel dolce scoiattolo di Baro, che mi avrebbe fatto ballare e scatenare col suo velocissimo rap. Avrei visto quella papera di Sandeul, che mi avrebbe fatta ridere ad ogni sua battuta ed emozionare ad ogni suo acuto. Avrei visto quel timido orso, CNU, che mi avrebbe fatta cantare a squarciagola insieme a lui e alla sua voce stupenda. Avrei visto Gongchan, il piccolo cucciolo di dinosauro, con quel viso cosė dolce da far sciogliere anche un iceberg del polo nord solo al primo sguardo. E avrei visto LUI, il leader, la furba volpe rossa, colui per il quale avevo iniziato a seguirli, il ragazzo la cui voce ti porta a sognare, nei cui occhi potresti perderti, che col suo sorriso potrebbe farti vedere l'arcobaleno nel bel mezzo di un fortissimo temporale, che col suo carattere riservato e timido mi aveva fatto decidere che sė! Un giorno avrei fatto una pazzia, preso un aereo e sarei volata a Seoul per vederli ed ascoltarli. Lui insomma, Jinyoung.

 

Sorrisi al solo pensiero e, mettendomi le cuffiette, decisi che avrei passato le ore ad ascoltare le loro voci prima del concerto. Le canzoni scorrevano lente e io persi la concezione del tempo, vuoi per la stanchezza, vuoi per l'emozione. Proprio quando la playlist stava per ricominciare per l'ennesima volta, mi guardai attorno e mi accorsi che era giá sera. "Manca poco", pensai col cuore che mi batteva a mille. Nemmeno ebbi il tempo di formulare per bene il mio pensiero, che sentii urlare le tantissime ragazze dietro e davanti a me e, vedendole alzarsi da terra (dove tutte ci eravamo 'accampate' in attesa), capii che dovevo fare altrettanto per cercare di non perdere il buonissimo posto nelle prime file che mi ero guadagnata con tanto sudore. Neanche il tempo di alzarmi, che fui letteralmente trasportata in avanti dalla folla impazzita. Ebbi giusto il tempo di prendere al volo la mia tracolla per far si che non venisse 'risucchiata' dalle altre BANAs urlanti. Una volta ferma, alzai la testa e quello che vidi fu un sogno: il palco era vicinissimo alle fans, aveva una lunga passerella dove a momenti LORO avrebbero camminato, e chissā, ci avrebbero anche toccato le mani mentre cantavano. E in tutto questo, io, senza minimamente sapere come, ero finita vicinissima al palco. Ancora stordita e incredula, aspettai col cuore palpitante finchč nel buio pių totale si accesero di botto tutte le luci.

 

BANAs urlanti tutte attorno a me. Persone di cui ignoravo la vita, il nome, il volto, la storia, ma alle quali in quel momento ero pių vicina che a nessun altro al mondo.

 

Lighsticks verdi acido che riempivano l'arena come tante piccole stelle luminose in una notte nera e buia.

 

Luci sfavillanti che facevano sembrare tutto il palco una grande giostra colorata e luminosa, di quelle che da bambina piangevo finchč non convincevo i miei a farmici fare un giro.

 

I battiti del mio cuore non erano mai stati cosė accelerati, tanto che temetti di svenire o, peggio, avere un infarto in quel preciso momento.

 

E poi LORO. Il tempo si fermó e sentii gli occhi bruciare e inumidirsi.

 

Li vidi uno ad uno entrare, dal pių piccolo al pių grande. Ad ognuno di loro era abbinato un colore: Gongchan entró portando con sč una scia di rosa, Baro era dietro di lui e indossava degli abiti verdi. A seguirlo c'era Sandeul, e devo dire che quell'arancione sprizzava gioia da tutti i pori, proprio come lui! Jinyoung aveva le mani sulle spalle del papero e formava un piccolo trenino con lui. Era raggiante, proprio come il sole, e infatti i suoi abiti erano gialli. A chiudere la fila si trovava CNU, che indossava il mio colore preferito: il blu. I ragazzi si posizionarono al centro del palco e, impugnando il loro microfono, in coro salutarono sorridenti le BANAs accorse al concerto, e quindi anche me.

 

"LET'S FLY,B1A4! Anneyonghaseyo, B1A4 mnida!"

 

Erano cosí vicini a me, finalmente. Potevo sentire le loro voci dal vivo. Potevo vedere i loro volti poco distanti dal mio. Potevo respirare la loro stessa aria. Si stava realizzando un sogno, IL MIO SOGNO. Avrei voluto urlare, scatenarmi, ma ero paralizzata e riuscivo solo a piangere silenziosamente mentre li guardavo muoversi e parlare a pochi centimetri da me. Non mi sembrava possibile essere lė, a pochi passi da loro. Iniziarono a cantare. Fu lė che capii che dovevo godermi quello per cui tanto avevo lavorato e per cui tanto avevo sacrificato. Mi risvegliai dal mio stato di trance e cominciai a cantare quelle canzoni che tanto significavano per me, fondendo la mia voce con le loro, in una strana, ma bella, armonia. Non ero mai stata tanto felice in vita mia.

 

"BE THE ONE, ALL FOR ONE!"

 

Finalmente, ce l'avevo fatta.

 

 

  
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