Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: hummelssmythe    27/03/2013    12 recensioni
Avevo una scelta tra Daddy/Kid!Kurtbastian. Perché oggi tanto ho bisogno di un po' di fluff che mi aiuti a rilassarmi.
Daddy, fluffy, jostick e paillettes (più eventuali zii e zie).
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1. Nasty Songs

Lasciò cadere le buste della spesa sul pavimento e si voltò per chiudersi alle spalle la porta dell’appartamento Hummel-Smythe. Allora poté riafferrare tra le mani le buste e sollevarle per trascinarle verso la cucina, dove le luci erano tutte accese. Pensò che Sebastian fosse già tornato dal lavoro. In fondo, era lui ad aver fatto tardi quella sera – maledette colonne di Vogue della Settimana della Moda, quindi non se ne preoccupò molto.
 
“Zio, zio, zio!” Una vocina stridula lo fece sobbalzare e quasi rischiò di far cadere tutto rovinosamente quando la bambina bionda gli si parò davanti d’un tratto.
 
“Emily?” Chiese, inarcando le sopracciglia, ma sorridendole comunque per non spaventarla. Si fece spazio lungo il corridoio ed entrò in cucina, seguito dalla bambina. “Cosa fa questa incantevole principessina in casa mia?” Le domandò mentre la bimba si appendeva goffamente alla tasca dei suoi pantaloni scuri.
 
“Mamma ha detto che dovevo stare con zio Bas stasera.” Rispose la bimba e Kurt si voltò per notare Sebastian seduto al tavolo della cucina, con un aggeggio elettronico tra le mani che neanche si degnava di sollevare lo sguardo per salutarlo.
 
“Oh, starà badando benissimo a te.” Commentò, scuotendo la testa in disappunto e poggiando le buste sul tavolo per poi guardare dall’alto la bambina.
 
“Sì, mi sono divertita tanto!” Canticchiò Emily, battendo le mani.
 
“Davvero?” Chiese allora Kurt sorridente, piegandosi sulle ginocchia per raggiungerla e tirarle quelle adorabili guanciotte che passavano dalla candida porcellana del suo viso ad un rosa sfumato con una velocità pazzesca.
 
“Sì! Vuoi sentire cosa mi ha insegnato lo zio Bas?” Domandò con una lucina speranzosa negli occhi.
 
“Certo!”
 
Per qualche ragione, sentì Sebastian sghignazzare alle sue spalle e vide la bambina schiarirsi la gola e mettersi in posa.
 
The sun goes down the stars come out,
And all that counts is here and now,
My universe will never be the same I'm glad you came.
 
Kurt strabuzzò immediatamente gli occhi, spalancando le palpebre e restando a bocca aperta.
 
“Ti ha … zio Bas ti ha insegnato questa canzone?” Chiese, mentre il panico si diffondeva rapidamente dentro di lui e Sebastian fischiettava facendo finta di nulla alle sue spalle.
 
“Sì, non è bellissima? Mi piace tanto!” La bambina saltellò battendo le mani, entusiasta, mentre il viso di Kurt diventava rapidamente rosso, verde, rosso di nuovo e di altri mille colori. “E me ne ha insegnata anche un’altra? Non sono brava? Ne ho imparate due!”
 
Kurt sentì che sarebbe svenuto da un momento all’altro ma annuì comunque, pronto a ricevere un altro colpo.
 
You just put your lips together,
and you come real close,
can you blow my whistle baby, whistle baby-
 
“Oh-mia-Oprah.” Kurt la fermò immediatamente, sentendo la pressione salire alle stelle e guardando per un secondo il vuoto. “Tesoro, sei una cantante bravissima, ma sai cosa dice zio Kurtie? La pratica rende perfetti.” Sebastian ridacchiò al tavolo e Kurt fece ruotare gli occhi a quello stupido riferimento collegato alla canzone. “Perché non vai un po’ in camera a provare e poi me la fai sentire di nuovo? Secondo me puoi essere ancora più brava!” Le mostrò un sorriso e la bambina annuì subito, battendo di nuovo le mani e scattando verso la camera.
 
Kurt la seguì un istante con lo sguardo, poi si voltò verso Sebastian, alzandosi in piedi e camminando rapidamente verso di lui, preoccupandosi di tenere un tono basso che facesse comunque capire a suo marito quanto fosse furioso.
 
“Hai insegnato quelle stupide canzoni piene di doppi sensi a nostra nipote?” Lo guardò sconvolto e allora Sebastian lasciò andare la PSP di Emily sul tavolo e lo guardò come se non avesse fatto nulla di male.
 
“Va tutto bene, Kurt. Pensa che sia una canzone su di un fischietto.”
 
“Non va bene.” Tagliò subito Kurt, passandosi una mano sulla fronte, poi tra i capelli mentre guardava nel vuoto. “Santana ci ucciderà …”
 
“Santana Lopez?” Ironizzò Sebastian, stringendosi un po’ nella sedia e ruotando gli occhi. “Sai di chi parliamo, giusto?”
 
“Sebastian è sua figlia. Non vorrà che cresca come te e lei-”
 
“Hey, frena, cosa vorresti dire?” Domandò Sebastian arricciando le labbra. “Se crescesse come me, sarebbe la bambina perfetta.”
 
“Taci.” Lo zittì subito Kurt. “Non posso credere che tu l’abbia fatto. E se cominciasse a cantarla per strada? O all’asilo? Sebastian, staimale. Sei un malato mentale, sul serio, io non posso-”
 
“Ow, mi stai chiamando ‘Sebastian’.” Arricciò le labbra verso Kurt. “Vuol dire che sei davvero arrabbiato con me. Il che è una cosa triste, ma anche un trionfo allo stesso tempo. Sono combattuto su come sentirmi.”
 
“Stupido.” Kurt gli tirò addosso, guardandolo malissimo. “Sei uno stupido.”
 
Sebastian rise e finalmente si alzò, camminando verso di lui.
 
“Non pensarci neanche.” Lo rimproverò Kurt. “Ti proibisco di utilizzare la camminata da mangusta sexy in questo momento.”
 
“Oh povero me, se non funziona la camminata da mangusta sexy sono proprio spacciato.” Rise Sebastian, prendendolo in giro.
 
Bas,” lo pregò allora,  sollevando le braccia arrendevole e guardandolo con occhi supplichevoli, “insegnale una canzone diversa, dimenticherà le altre due.”
 
“Ha un’ottima memoria.” Protestò Sebastian, ghignando ed avvicinandosi.
 
“Non entrerai nel mio letto per due mesi se Santana dà di matto per questa cosa.” Rispose allora Kurt, fermamente e Sebastian tentennò un po’, stringendo le palpebre dubbioso.
 
“Non darà di matto.” Annuì a se stesso per convincersi e per convincere Kurt a ritirare quella punizione.
 
Due mesi,Sebastian,” Kurt affilò lo sguardo allo stesso modo, “due mesi di nulla. Pensaci.”
 
Sebastian esitò ancora, una smorfia di sforzo sul suo viso, segno del fatto che chiaramente non voleva cedere.
 
Alla fine però, sospirò con un broncio.
 
“Non mi hai neanche dato un bacio.”
 
“Giocavi con la PSP di Emily. Mi chiedo se non abbia badato lei a te.”
 
“Oh per favore. Le ho anche comprato un pacchetto di brioche per strada. Sono lo zio migliore del mondo.” Sollevò il mento presuntuoso.
 
“La mangusta arrogante.” Commentò subito Kurt. “Due mesidue mesi … due mesi …” Cominciò a canticchiare, facendo somigliare vagamente la musichetta alla colonna sonora di un film horror.
 
“Okay, okay!” Sebastian si arrese esasperato. “Emiiiilyyy!” Gridò, facendo risuonare il nome della bambina per tutta la casa. “Lo zio Bas ha una nuova canzoncina per te!”
 
Kurt sospirò di sollievo allora.
 
“Sììì! Un’altra canzoncina!” Strillò la bambina e il rumore dei suoi passi che si avvicinavano riempì la casa. “Che canzoncina?” Domandò con un sorriso abbagliante, spuntando dalla porta e guardando Sebastian mentre Kurt incrociava le braccia al petto.
 
“Fa così …” Sebastian prese un respiro e cominciò a canticchiare. “Suckin' too hard on a lollipop love's gonna get you down …”
 
Immediatamente gli arrivò un ceffone dietro la testa.
 
“Aiah.”
 
“Perché picchi lo zio Bas?” Domandò la bambina sconvolta. “Mi piace tanto questa canzone! Mi piacciono anche i lecca-lecca!”
 
Kurt avrebbe volutopiangere a quelle parole.
 
“Oh anche a me piacciono tanto.” Sebastian la stava già assecondando. “E anche a zio Kurtie, da morire.”
 
Gli arrivò un altro schiaffo.
 
“Zio Bas non può mangiare lecca-lecca, ha problemi con lo stomaco.” Mentì quando la bambina lo guardò confuso. “Adesso, metti la giacca e lo zio Kurtie ti porta a fare un giro e ti insegna le canzoni che suonano alla radio mentre lo zio Bas prepara la cena e sta il più possibile lontano da te.” Mormorò le ultime parole guardando male Sebastian.
 
“Sììì! Andiamo in macchina!” Strillò la bimba e Kurt allargò le braccia, accogliendola per sollevarla e stringerla a sé.
 
“Per quanto riguarda te,” fece, indicando Sebastian, “due mesi.”
 
Sebastian rise, questa volta dolcemente, poggiando i fianchi al tavolo della cucina.
 
“Vedremo quando avrò preparato la cena perfetta cosa ne penserai di questi due mesi.” Gli fece un occhiolino provocatorio, ma Kurt fece ruotare gli occhi e portò la bimba in corridoio per farle mettere la giacca.
 
Si ritrovò a sospirare, scuotendo la testa, quando Emily prese a canticchiare Lollipop.
 
Santana li avrebbe uccisi.

***
A/N: Vorrei darvi una spiegazione, ma come Lil'Spankie ... non ce n'è davvero una. La verità è che avevo bisogno di più daddy e kid, ma siccome i Kurtbastian bimbi li sto usando in una long, mi sono data alle daddy. Ne ho scritte un po' ieri in realtà, impossessata dal demonio del fluff, e credo che oggi continuerò. La prima in realtà non è una daddy, ma una Uncle, però ho pensato che fosse un inizio. Le altre sono daddy e non con bimbi altrui. I bambini sono gli stessi della fan fiction Here's To Us con ManuKaikan - visto che ha detto che per lei era okay - e boh sono le 8.46 e devo andare a lavoro. Sono pessima ahah Grazie a voi se decidere di spulciare questa raccoltina pàààà *fluff* A dopo, a presto, prima o poi insomma, xoxo RenoLover <3
(e ad Alice per il betaggio smaaack)

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: hummelssmythe