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Autore: WhiteLight Girl    27/03/2013    5 recensioni
Corri.
Fai lo slalom tra i pedoni, tra le auto giù in strada e tra i ragazzini in bicicletta che rientrano a casa dopo la scuola. Sai che la città è grande e nulla ti aiuterà ad attraversarla tutta in tempo.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Beast Boy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RUN


Corri.
Le zampe che battono sull’asfalto velocemente, la gente che si scansa per farti passare e la tua lingua canina che pende umida da un lato del muso.
Corri.
Il fiato corto, il naso umido e i polmoni che fanno male. Sei troppo preso dalla fretta per pensare, per renderti conto che, forse, in un’altra forma potresti essere più veloce e arrivare prima.
Corri.
Fai lo slalom tra i pedoni, tra le auto giù in strada e tra i ragazzini in bicicletta che rientrano a casa dopo la scuola. Sai che la città è grande e nulla ti aiuterà ad attraversarla tutta in tempo.
Corri.
Ignorando la gente che continua a fissarti, chiedendosi dove stai correndo con tanta fretta, perché non cambi forma e spieghi le tue ali per evitare gli svincoli, cosa c’è di così importante alla fine della tua corsa o se qualcuno ti sta inseguendo e sei in fuga.
E corri ancora, anche se sai che non servirà a niente, che il sole tramonterà in fretta, lasciando la città al buio, che quando sarai finalmente arrivato troverai i loro cadaveri pallidi sotto le luci della luna, in mezzo ai vetri delle finestre e dei lampioni infranti. Sai che arriverai troppo tardi eppure ancora non ti dai per vinto.
Giri ad ogni curva, costringi le macchine ad inchiodare all’improvviso per non investirti, rischi di causare un tamponamento e non ti importa affatto.
Corri.
Ti chiedi perché non hai preso la moto di Robin, l’auto di Cyborg o semplicemente il tuo nuovo motorino appena modificato.
E corri ancora, perché non hai il coraggio di arrenderti, perché non lascerai che lei se ne vada così, salendo su un treno che la porterebbe chissà dove, troppo lontano per poterla raggiungere e per poter sentire il suo profumo. Ripensi al vostro ultimo litigio, uno scontro offuscato che non ha alcun senso, ma che l’ha costretta ad andare via.
Corri.
Senza voltarti indietro, senza pensare ad altro che a correre ancora, anche se sai che non arriverai mai in tempo. E senti la disperazione, la fatica e la fretta che ti impediscono di respirare.
E corri ancora, perché sai che lei sa ciò che hai fatto, che è furiosa e ti raggiungerà per farti davvero male. Probabilmente userà tutto il suo potere per farti soffrire e fartelo rimpiangere, come se tu non ti senta già abbastanza in colpa. No, questa volta decisamente non la passerai liscia.
Corri.
Impedendoti di rallentare, senza prendere fiato, rifiutandoti di accasciarti sull’asfalto e aspettare, ignorando le invocazioni della gente che vuole sapere cosa stia succedendo, senza rispondere alla polizia che ti chiede se hai bisogno di un passaggio per andare più in fretta.
Non sei con loro, ma sai che la loro barca sta affondando, che loro affogheranno, che non sei abbastanza forte per trascinarli a riva. I tuoi genitori stanno morendo e tu non puoi fare nulla per salvarli.
Sei debole, inutile, e sei rimasto indietro. Puoi correre all’infinito ma sai che non servirà. Poi ti rendi conto che, per quanto tu possa correre, ti ritrovi sempre nello stesso punto. È come un incubo in cui il terrore ti trattiene e più corri più stai fermo e più gridi meno la voce esce dalla tua gola.
E allora urli, ma non senti nulla. Gridi un’altra volta, stai ancora correndo quando ti rendi conto che il fianco ti fa male. Capisci che stai sanguinando e il dolore ti invade. Allora non riesci a sentire nient’altro e inizi a ricordare.
Ricordi lo scontro; violento, cruciale e dall’esito inaspettato. Sei ferito e finalmente te ne rendi conto. Sai che sei a terra, probabilmente in una chiazza di sangue, sai che non sarai in grado di rialzarti e l’unica cosa che puoi ripeterti per non impazzire e che i tuoi amici sono forti e non si lasceranno uccidere facilmente. Tu sei il più debole e sei caduto in battaglia, ma loro possono vincere la partita.
Smetti di combattere la morte e la tua corsa è finalmente finita.
   
 
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