Prologo – Red.
 

Sam osservò oltre il vetro della finestra, cercando qualcosa.
Non sapeva di preciso che cosa, ma sapeva che oltre tutto quel grigio, là fuori c'era un mondo fatto di... altro.
Sam non ricordava cosa fossero i colori.
Non ricordava nemmeno come fosse il mondo prima dell'arrivo di tutto quel grigio. Battery City era l'unico posto esistente nella sua mente e nei suoi ricordi.
Quel giorno era uno degli infiniti giorni che avrebbe passato lì dentro.
"Buongiorno Sam", si sentiva dire. "Buongiorno", rispondeva lei.
"Come stai Sam?", le chiedevano. "Come sempre", rispondeva lei.
A volte in Sam cresceva un flebile bagliore di... di qualcosa, ma i lavaggi del cervello, le pillole, la routine, non le davano il tempo nemmeno di vederlo.
Non riusciva nemmeno ad essere triste, non riusciva a provare nessun tipo di emozione.
Una vita ordinaria, migliore, dicevano loro.

Sam vedeva una grande folla di persone attorno ad un muro.
Si chiese cosa ci fosse di così interessante in un muro, così suppose ci fosse esposto un messaggio da parte della Better Living.
Si fece spazio tra la folla visibilmente angosciata, e quando posò gli occhi su quel muro rimase scossa.
Una grossa scritta a mano.
Rossa.

DON'T TAKE THE PILLS

Sam vide per la prima volta il colore rosso.
O forse non era la prima, ma si ricordò della sua esistenza solo dopo averlo visto.
Deglutì.
"Forza gente, qui non c'è nulla da vedere", ripetevano i draculoidi, allontanando tutti dal muro.
Qualcuno era già arrivato, e aveva fatto sparire la scritta, lasciando solo una macchia di vernice grigia.
"Maledetti Killjoys", borbottava qualcun'altro.
Sam pensò tutta la notte a quella scritta.
"Non prendete le pillole".
A ripensarci in effetti, ogni volta che prendeva le pillole si sentiva vuota e passiva. E non era una cosa buona. E poi chi erano quei Killjoys?
Troppe domande le affollavano il cervello, cosa che non accadeva da tanto tempo.
"Sta succedendo qualcosa", pensò Sam.

Forse quel bagliore non era affatto così nascosto come pensava.