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Autore: AnimaDannata    27/03/2013    8 recensioni
Sei anni dopo il diploma alla Dedimo, la bella Helena è laureata in giornalismo e per conto della sua rivista dovrà partecipare ad un programma chiamato "The fabolous world of books", dove dovrà fare i conti con il passato. Helena dovrà cavarsela da sola, vista la lontananza della sua migliore amica Evelin. Santiago è un avvocato intraprendente, forse un po' troppo. Jeremy....è sempre Jeremy!
In più: Connie Farley, Meredith Jones e Drake Adams. Che ruolo avranno?
Seguito di "Dedimo street high school", ma non è obbligatorio aver letto il prequel.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Helena with Santiago or Jeremy'
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Aveva sempre odiato i paparazzi. Erano così invadenti, così privi della minima moralità e del senso civico. Avevano smesso di tormentarla dopo che lei e Santiago si erano lasciati, ma evidentemente quella era una notizia troppo succosa per lasciar perdere.

-Come cavolo ha fatto quell'uomo a trovarci?- chiese Helena sistemandosi i capelli mentre guardava la sua immagine riflessa nello specchietto della macchina.

-Non lo so. L'avrà avvisato la cameriera?- ipotizzò lui parcheggiando di fronte a casa di Helena.

-Non penso che quella cretina possa fare una cosa del genere.- disse lei scendendo dalla macchina e cercando le chiavi di casa dentro la borsa enorme che si era portata dietro quel giorno.

-Allora sarà stato qualcuno nel locale. Comunque mi dispiace. Tieni, per il disturbo.- disse porgendole tutte le cose che non erano riusciti a mangiare.

-vuoi salire a finire il pranzo?- chiese Helena candidamente. Santiago sorrise felice e annuì. Era la sua occasione per riconquistarla.

Salirono le scale in silenzio. Helena aprì la porta e dopo aver tirato fuori bicchieri e forchette si rimisero a mangiare.

-che c'è?- chiese Helena dopo aver finito la sua porzione, notando che Santiago aveva smesso di mangiare e la fissava.

-niente. E' solo che sei bellissima e per tutti questi anni ti ho dato per scontata. Invece adesso noto quanto sia stupenda anche semplicemente mentre mangi. Sei bellissima.- ripeté lui un altra volta. Helena arrossì e sorrise. Non voleva ammetterlo, ma Santiago le era mancato da morire. Non tanto nella figura di fidanzato, ma semplicemente il sentire la sua voce, battibeccare, vedere il suo sorriso, tutto ciò era un porto sicuro per lei.

-mi sei mancato.- ammise poi ricambiando il suo sguardo. Santiago poggiò la forchetta e si avvicinò al suo viso, pronto a baciarla finalmente. Era un desiderio che aveva provato tutti i giorni da quando si erano lasciati. Baciarla, abbracciarla, toccarle i capelli. Lo desiderava fortemente e si sentiva uno stupido per averla lasciata andare così, senza pensarci troppo. Successe tutto velocissimo. Quando fu ad un palmo dal suo naso tanto da poterne sentire il respiro caldo sulla pelle, Helena voltò il viso, e le labbra del ragazzo andarono a sfiorarle la guancia. Entrambi scattarono in piedi, rossi in viso e vergognosi.

-Non intendevo quello!- gracchiò Helena irosa.

-quello cosa?!- strillò lui indispettito.

-non intendevo che mi sei mancato in quel senso! Mi sei mancato tu, come persona. Come amico.- precisò lei fissandolo negli occhi e diventando ancora più rossa in viso.

Il moro rimase un attimo interdetto, con la bocca semi aperta come se volesse dire qualcosa. Scosse la testa.

-Non c'è proprio nulla da fare vero?- disse sconsolato abbassando lo sguardo.

-...mi dispiace.- disse lei. Non riusciva a dire altro. Aveva il cuore in pezzi per aver realizzato che la storia che per lei era stata così importante, era andata in pezzi così facilmente. Ma lei sentiva ormai di provare solo affetto per quel ragazzo che tanto aveva amato. Ora nel suo cuore c'era qualcun altro.

-Beh, spero di poter far parte della tua vita, in qualche modo. Comunque non uscire di casa domani, sono previste piogge forti.- disse lui voltandosi per andarsene.

-Grazie per il pranzo...- furono le uniche cose che lei riuscì a dire. Santiago annuì ed uscì da casa sua.

 

Il mattino dopo Jeremy si alzò di malumore. Dormiva sempre male quando Constance rimaneva a dormire da lui, dato che occupava tre quarti del letto stiracchiata e rubava tutto il lenzuolo. A dire il vero Jeremy era di malumore già solo per il fatto che la ragazza avesse insistito per dormire a casa sua. Lei aveva insistito per un po' per fare sesso, ma lui l'aveva cacciata di malo modo, dicendo di essere stanco. Si sentiva in colpa, oltre per il fatto di averla tradita, per la terribile attrazione che provava nei confronti di Helena. Era totalmente sbagliata e inopportuna, ma era un suo pensiero fisso, nonostante cercasse sempre di cacciarlo fuori dalla sua testa. Rimaneva semplicemente lì, rannicchiata in un angolo della sua mente, a ricordargli quanto fosse bella, simpatica, divertente e affascinante. Stupenda. Quando si voltò, Constance non era affianco a lui. Si alzò, grattandosi la testa e infilandosi una maglietta a maniche lunghe.

-che fai?- chiese entrando in cucina a versarsi una tazza di caffè. La ragazza alzò lo sguardo e lo riabbassò.

-Sono uscita a prendere da leggere, prima che si mettesse a piovere- disse semplicemente guardando la pioggia battere sui vetri. Doveva essere ancora arrabbiata per il rifiuto della notte prima. Jeremy sorrise, pensando che avrebbe dovuto sicuramente farsi perdonare.

-Che leggi?- disse sedendosi nello poltrona di fronte a lei. La stessa su cui si sedeva sempre Helena. Constance sollevò il giornale che teneva tra le mani, mostrandoli la copertina. Jeremy spalancò gli occhi e glielo strappò dalle mani.

-che c'è?!- gracchiò lei irritandosi ancora di più.

Niente, questa dieta della copertina, mi interessa.- mentì lui. In un angolo della pagina, il viso di Helena coperto dagli occhiali da sole lo fissava. E grazie al cielo si erano risparmiati la prima pagina.

Constance stizzita si alzò per versarsi da bere, così Jeremy ne approfittò per andare alla pagina dell'articolo. Al solo vedere le foto, il suo cuore iniziò a battere furiosamente, minacciando di uscirgli dal petto. Erano lei e Santiago, felici. Lui addirittura le toccava il viso, seduti a quello stupido tavolino. Un altra foto. Loro che si allontanavano dallo sguardo del fotografo verso la macchina. Lesse velocemente l'articolo, che parlava di un presunto ritorno di fiamma tra i due, che sembravano “molto affiatati”. Jeremy strinse i pugni finché le nocche non diventarono bianche, fino a farsi male. Vedere quell'immagine provocò in lui un tale moto di sentimenti che non potevano essere ignorati.

 

Helena si sdraiò nel letto, a pancia in su. Ormai quella posizione, assieme al fissare il soffitto, era diventata il suo sport preferito. Erano successe troppe cose in così poco tempo...Non poteva assolutamente credere che la sua vita sarebbe andata così. Alzò il viso dal cuscino solo quando sentì suonare il campanello. Era il campanello esterno, non quello del pianerottolo. Si alzò e premette il bottone del citofono.

-chi è?- chiese atona.

-Jeremy.- disse semplicemente una voce maschile. Helena spalancò gli occhi ma cercò di darsi contegno. Non gli avrebbe detto di salire. Scese le scale cercando di avere un espressione distaccata sul viso, nonostante le sue occhiaie testimoniassero bene che in realtà tutto stava andando in pezzi.

Aprì la porta del palazzo e lo vide, completamente bagnato sotto la pioggia, un espressione grave sul volto.

-che c'è?- chiese Helena uscendo in strada, cercando di sembrare scocciata.

-Sei tornata con lui?- chiese sbattendole davanti il giornale che aveva comprato Constance. Helena lo guardò senza capire per un momento, poi fissò il giornale e vide la sua immagine.

-N..no, assolutamente. Siamo usciti per chiacchierare. Non torneremo mai assieme.- disse lei sicura di sé. L'acqua iniziava a bagnare anche il suo viso. Era una pioggia fitta e sottile, fresca.

-Perché? Come fai a dirlo?- disse lui con la voce spezzata. La sua più grande paura dal momento che l'aveva rincontrata era sempre stata quella di soffrire di nuovo per lei.

-perché ti amo.- disse lei ancora più sicura di sé. Jeremy non poteva credere alle sue orecchie. Stava succedendo davvero, ed era meglio di tutte le volte che l'aveva immaginato, o sognato la notte. Senza pensarci due volte l'attirò a se per un fianco e dopo averle passato il palmo della mano sulla nuca si chinò per baciarla. Fu un lungo bacio, lento e passionale. Non aveva fretta. Per la prima volta, Jeremy non era preso dalla fretta di baciarla per paura di perderla. Era sua, e poteva baciarla quanto più lentamente desiderasse. Quando si staccarono, Helena lo guardò negli occhi, ormai fradicia anche lei.

-Tu...stai con quella ragazza..- disse abbassando lo sguardo, di nuovo consapevole di come stavano realmente le cose. Jeremy continuò a fissarla, sollevandole il mento con l'indice. Quando i loro occhi si rincontrarono, il professore scosse la testa.

-L'ho lasciata. Le ho detto che non l'amavo più e che non ero sicuro dei miei sentimenti. Ed in fondo è la pura verità. Io ti desidero, esattamente come ti desideravo a scuola. Ho paura di sbagliare ancora, ma non posso neanche ignorare quello che provo per te. E' tutto così irrazionale, fuori da ogni logica...la tua presenza mi impedisce di pensare ed è sbagl...- iniziò a parlare con foga, gesticolando, finchè Helena non tappò la bocca del bel professore con la sua. E quei begli occhi color ambra e grigi si illuminarono di una nuova luce, consapevole di quelli che erano i veri sentimenti che provava per la mora. 


ho aggiornato in frettissima, fregandomene del fatto che così perderò commenti preziosi allo scorso capitolo, ma ero impaziente! Ok, ora pronunciatevi. Siete per Hel/Santiago, oppure per Hel/Jeremy? utilizzando il pairing di TVD, siete SELENA o JELENA?! :D curiosa iooo :* :* vi adoro!

  
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