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Autore: CassieJane    28/03/2013    4 recensioni
Matteo, Carlo, Lola, Laila, Beatrice, Silvia.. sei ragazzi, sei vite diverse, stessa scuola, stesso anno, stessa sezione. Una notte unirà la vita di questi sei ragazzi che fino a quel giorno oltre alle basilari relazioni tra compagni di classe non avevano unito più di tanto.
Una storia tutta da scoprire tra banchi di scuola e feste.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Un batticuore di troppo.}

Prologo ~ In una giornata qualunque

Matteo era mollemente appoggiato al banco, i capelli ricci gli ricadevano sul volto pallido comprendo i suoi occhi verdi, giocava al cellulare. La lezione di storia non gli interessava.Carlo invece, suo compagno di banco, era ben seduto, la polo verde perfettamente ordinata, i capelli ricci, appena tagliati, erano in ordine; lui odiava averli in disordine. Carlo era un perfezionista ed era il più bravo della classe, non era però il tipico secchione, tutt'altro lui era figo.
Qualche banco più avanti, seduta vicino alla finestra c'era Lola, i capelli biondi ricci legati in un disordinato chignon, un po' di matita nera sbavata sotto l'occhio destro e il rossetto pesca ormai asciutto sulle labbra, osservava fuori dalla finestra persa completamente nei suoi pensieri. Al suo fianco Laila aveva il capo appoggiato al banco, e non perchè come Matteo giocava al cellulare, no lei aveva fini superiori: non farsi interrogare! Anche quel giorno non era preparata e non perchè non studiasse, ma perchè Mirko le impediva di studiare attentamente con i suoi baci e le sue carezze. Laila e Lola erano talmente impegnate nelle loro faccende che non si erano proprio rese conto di ciò che accadeva al banco davanti al loro: Beatrice e Silvia erano nel pieno di un'animata discussione causata sicuramente dal nuovo fidanzato di Silvia, Claudio, un tipo un po' strano, un cantante. Beatrice non aveva niente contro Claudio, sia chiaro, lo conosceva pochissimo ma non gli aveva fatto proprio un ottima impressione, e per Beatrice la prima impressione era tutto.
“Ehm, ehm..” tossì la professoressa Cuni. Tutti d'improvviso si ripresero, “Non vorrei interrompere le vostre profonde chiacchierate, i vostri profondi pensieri e riposi, o le vostre importanti partite a Ruzzle.. ma vorrei ricordarvi che siamo in una scuola ragazzi! E come il codice prevede, io pretendo che voi stiate attenti durante la mia interessante lezione di storia del cinquecento.. Ragazzi, io lo faccio per voi, vi servirà sicuramente in futuro..” e così continuò la professoressa Cuni per una buona mezzoretta, spiegando ai suoi alunni completamente assenti quanto fosse importante e fondamentale la storia ed anche la filosofia. Peccato che lei, la prof. Cuni, com'era risaputo, le sue materie oltre a non saperle insegnare non le conosceva proprio. Lola quindi si riperse nei suoi pensieri, Matteo ricominciò a giocare al cellulare, Laila continuò a fingersi gravemente malata, vicina alla morte precoce, mente Silvia e Beatrice ricominciarono con il loro brusio di sottofondo.
“Ho deciso cosa indossare!” esclamò Lola trionfante, alzando il volto dal banco. “Cosa?” esclamarono le altre tre curiose, Lola era davvero brava con i vestiti, gli accessori, le scarpe, infatti solitamente per un consiglio di stile tutti si rivolgevano a lei. “Un paio di settimane fa, ho acquistato un vestitino rosa antico, molto semplice, con delle paillettes ton su ton..sarà perfetto con il giacchino di pelle nero ed un bel decoltè tacco tredici nero!” disse soddisfatta, battendo il cinque con Silvia. “Si sarai bellissima!” disse immediatamente Beatrice, mordicchiandosi il labbro. “No, non sarò bellissima, ma accettabile.. con gli immensi fianchi che mi ritrovo e questa pancia non sarò mai bella come voi..” rispose Lola, guardando Silvia e Beatrice dal fisico asciutto, forse anche troppo.
“Non è per niente vero, Lola! Hai un bellissimo fisico, hai le curve al punto giusto.. e si avrai anche un po' di pancia ma sai nasconderla bene.. quindi smettila di farti film mentali inutilmente!” intervenne immediatamente Beatrice, era la più riflessiva del gruppo, era un po' una mamma per loro, c'era sempre e sapeva come tirarle su di morale, e cosa dire e quando dirla sempre nel momento giusto. “Io non so proprio cosa mettere..” disse allora Silvia, per cambiare discorso. “Neanche io!” si aggiunse Laila, mentre si stava facendo una magnifica treccia con i lunghi capelli castani. “Oh, bhe Laila tu qualsiasi cosa metterai sarai bellissima..” le rispose immediatamente Lola, sincera.
Si, Lola lo pensava davvero, per lei Laila era una delle più belle ragazze della scuola, con i suoi capelli lisci e castani, i suoi occhi ghiaccio, e il suo bel fisico non capiva come poteva stare con quello scemo di Mirko che la faceva solo soffrire e che la distraeva continuamente dallo studio. Eh si, perchè Laila oltre ad essere bellissima era anche molto brava a scuola, ma non quanto lo era Beatrice.
Beatrice era un piccolo genio, non tanto nelle materie scientifiche, dove era bravissima invece Silvia, quanto nelle materie umanistiche; Beatrice era una vera e propria scrittrice. “ Mi prendi in giro, Lola?” le chiese divertita Laila, “No, certo che no. Sei bellissima, e sai bene come la penso..” Le rispose Lola seria, alzandosi dopo per andare al bagno.

“Scusa, Carlo, mi faresti passare? Devo andare al bagno!” disse Lola, cercando di superare la porta barricata da Carlo che chiacchierava con Matteo, riguardo alla festa di quella sera. “Certo, scusa Lola, non volevo..” disse immediatamente lui, lasciandola passare, mentre le sue guance si coloravano di rosso. “Grazie ragazzi!” rispose lei, sorridendogli ed allontanandosi. Carlo era davvero un ragazzo carinissimo, un po' timido ma davvero simpatico, quelle volte che Lola ci si era ritrovata a parlare aveva notato come lui si sentisse subito in soggezione non appena l'attenzione di tutti i presenti era su di lui, di come le sue guance diventassero immediatamente rosse, e di come iniziava a boffonciare quando era in difficoltà. Carlo era davvero un bel ragazzo, Lola lo aveva sempre pensato, ma non ci aveva mai provato con lui, non era il caso.
“Allora, Lola, oggi pomeriggio andiamo a fare shopping?” le chiese Silvia, mentre erano alla macchinetta delle bevande. “Cosa?” le domandò stupita Lola. Silvia non era tipo da shopping, era più tipo da “compro la prima cosa che mi capita a tiro, chissene frega!”. “Si, hai capito bene! Fare shopping, ho bisogno di qualcosa per questa sera, un bel vestitino, un top.. un qualcosa, non m'importa cosa, ma qualcosa da mettere addosso.. e logicamente mi servi tu! Per favoreeee!” le chiese supplichevole, facendole gli occhi da cagnolino indifeso ai quali Lola non riusciva mai a resistere. “Si si, ok ti ci accompagno. Ti passo a prendere alle cinque precise, ne un minuto prima, ma quasi sicuramente un minuto dopo! Fatti trovare pronta! Dopo andremo a casa di Bea a prepararci. Ci accompagnerà suo padre alla festa, mentre ce ne scenderemo.. emh no, questo non lo ancora deciso!” esclamò sorridendole, avviandosi verso la classe.
Ecco, era quella invece la grande qualità di Lola, il calcolo: nel creare le situazioni perfette, le atmosfere perfette, per organizzare le cose nel modo migliore e perfetto in assoluto, ma sua madre non la pensava così molto spesso, sfortunatamente.




Angolo Autrice:

I personaggi citati sono completamente frutto della mia immaginazione. Non scrivo a scopo di lucro ma per diletto.
E' la mia prima vera e propria originale, spero vi piaccia.
Per qualsiasi critica, che è sempre ben accetta, o commento positivo non esitate a lasciare la vostra opinione!

Al prossimo aggiornamento, Cassandra!

  
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