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Autore: AgelessIce    28/03/2013    2 recensioni
Perché non c’era bisogno di spingersi fino in Siberia, per avvertire la temperatura pungente e mortale che i cavalieri dei ghiacci devono imparare a dominare. No.
Era tutta lì. Nei suoi occhi.
E mi spaventava, si. Perché quel freddo uccideva anche lui.
Perché era come se mi avessero affidato un allievo già morto.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aquarius Camus, Cygnus Hyoga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non puoi vedere davvero, oltre la tempesta.

-Camus POV-

Trovo sia in un certo senso ridicolo, come quello che in realtà non è altro che un ragazzino, sia riuscito a sconvolgere completamente tutte le mie convinzioni.

Perché sono sempre stato assolutamente certo che le emozioni fossero solo d’intralcio, in uno scontro come nella vita intera.
Perché sono sempre stato certo che rendessero deboli.

Ho sempre pensato che versare lacrime, a prescindere dalla motivazione, fosse inutile e sciocco.
Che piangere fosse un grave segno di debolezza.
Che non si addicesse ad un cavaliere.

E quando ho accettato di diventare un maestro, mi sono ritrovato davanti un bambino, un semplicissimo bambino, che trasudava dolore da tutti i pori.
Non era come l’altro allievo.

Isaac era forte. Deciso.
Sapeva di volere la giustizia, e combatteva per ottenerla. Non si lamentava. Obbediva ai miei ordini.

No, Hyoga era completamente diverso.

Bastava guardare i suoi occhi.

Quelli del ragazzino più grande erano fuoco vivo. Dovevo lottare per tenere a bada il suo spirito.
Diverso da me, ma decisamente adatto a diventare un cavaliere.
Era iperattivo, ma manteneva la lucidità in tutte le occasioni.

E non ci ho messo molto a trasformare quello sguardo. Ci ha messo poco a capire, Isaac.
Ed i suoi occhi sono diventati tempesta. Una di quelle tempeste di neve e ghiaccio che da sempre sferzano le lande ghiacciate della Siberia.

Più forti e pericolose del semplice fuoco. Meno limpide.
Perché non puoi interpretare uno sguardo come quello. Perché le tempeste nascondono qualsiasi cosa alla vista degli altri.

 Perché se non sei tu stesso ghiaccio, in quelle tempeste non puoi che perderti.
Non puoi che morire.

Quelli di quel bambino biondo, invece, non sono mai riuscito a cambiarli.
Sono sempre stati ghiaccio trasparente.  
Gli si leggeva dentro con una facilità inaudita.

Potevi vedere il suo spirito piangere anche quando il suo volto era asciutto.
E mi hanno sempre spaventato a morte, quegli occhi.

Perché nonostante fossero davvero freddi come lo stesso ghiaccio, era un freddo completamente diverso da quello che doveva acquisire.
E sono rimasti così, i suoi occhi. Anche ora.

Perché non c’era bisogno di spingersi fino in  Siberia, per avvertire la temperatura pungente e mortale che i cavalieri dei ghiacci devono imparare a dominare. No.
Era tutta lì. Nei suoi occhi.

E mi spaventava, si. Perché quel freddo uccideva anche lui.
Perché era come se mi avessero affidato un allievo già morto.

E mi sono sempre impegnato con tutto me stesso, nel vano tentativo di rendere tempesta anche il suo sguardo.
Ho sempre combattuto con tutte le mie forze, per salvarlo dal suo stesso animo.

Perché, ne ero certo, non avrebbe mai potuto combattere contro qualcuno, se prima non imparava a dominare sé stesso. Perché quel bambino di emozioni ne provava fin troppe.
Ne ero certo, che sarebbe morto.  Che non fosse in grado di combattere per Atena.
Che non fosse in grado per combattere per alcuna divinità.

Perché aveva un potenziale immenso, superiore a quello del compagno, superiore anche del mio.
Perché aveva una forza strabiliante.
Ma non poteva essere controllata.

Quando Isaac è morto, ho creduto che non ci sarebbe stato nessun cavaliere del cigno.
L’ho addirittura sperato, per un secondo.
Perché per lui conquistare l’armatura avrebbe significato morire.

Perché i sentimenti rendono debole.

Ed invece lui le ha ottenute, le sacre vestigia.
Ed ha combattuto con onore. Con forza.
Nonostante i suoi occhi.

Nonostante non avesse mai imparato ad essere imperturbabile come le montagne di ghiaccio, nonostante non avesse imparato ad ignorare le proprie emozioni, come quelle stesse montagne ignoravano le tempeste che le sferzavano da secoli.
Lui era, lo è sempre stato, più simile al freddo mare dove riposa sua madre.
Freddo e mortale, certo. Ma allo stesso modo debole.

Perché sotto la trasparente lastra di ghiaccio che lo ricopre, lo si vede perfettamente.
Si scorgono benissimo le onde agitarsi, con una chiarezza impressionante.

E credevo di aver fallito, un tempo.
Volevo renderlo montagna, ed invece non sono riuscito ad impedirgli di essere cristallino come l’acqua stessa.

Credevo fosse debole.  Troppo debole.
Ed invece lui mi ha stupito.

Ha completamente stravolto queste mie ferree convinzioni.
Lui e quel suo sguardo doloroso sono stati sufficienti a sconvolgere il mio animo.

A farmi capire che, in realtà, quelle montagne che tanto ho ammirato non sono nulla, paragonate a quell’oceano trasparente e mortale.
Perché potrebbero sprofondarvi, se quell’oceano lo volesse.

Ed è ridicolo, come quel bambino mi abbia trasformato.

Perché io volevo essere maestro. E l’ho capito tardi, che sono stato allievo.
Perché tutto ciò che gli ho insegnato io sono state le tecniche.
Lui, invece, mi ha mostrato un mondo completamente diverso da quello che conoscevo.

Ma era prevedibile, in fondo.
Perché non ci avevo pensato, io, troppo spaventato dal suo sguardo.

Perché se i tuoi occhi sono tempesta, non potrai mai vedere con chiarezza.
Perché solo se sono trasparente ghiaccio vedrai davvero.

E sorrido, mentre una fredda lacrima di ghiaccio sfugge facilmente al mio controllo, mentre quel semplice ragazzino mi stringe tra le braccia, in lacrime.

E non lo rimprovero, no, non questa volta.
Perché sono quelle stesse lacrime la sua forza.
Perché alla fine ho osservato il mondo con i suoi occhi.

E credo  che, alla fine, Hades non sia una minaccia così grande.
Perché appare, è vero, come una montagna invalicabile per chiunque. Ma quello che deve affrontare è l’oceano stesso.

 



Salve a tuuutti <3
Oggi avevo una voglia assurda, quasi la necessità, di scrivere qualcosa sui miei ghiaccioli preferiti (?), così ecco qui questa... cosa.
Spero non sia sgradevole O.o 
Vabbè, apprezzatemi, mi sono impegnata (?) D:
( E si, ogni tanto anche AgelessIce torna dall'oltretomba, con qualche fanfic a caso, ma è sempre meglio di nulla u.u)


  
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