"Lee, mi passi quella corda? Lee.. Ci sei?" Corey mi agita una mano davanti gli occhi e mi urla in faccia: Non è colpa mia se ieri notte era freddo e non sono riuscita a dormire e stamattina casco dal sonno!
" Sì Corey ecco" gli tendo la corda e mi stendo su una balla di fieno lì vicino, ancora mezza addormentata.
Corey ridacchia e messo a posto l'ultimo cavallo si stende di fianco a me.
Sì, cavalli. Abito nel distretto 10 e al momento risiedo nella stalla di McGyver, un mandriano troppo vecchio e sempre troppo sbronzo per prendersi cura delle sue bestie così paga me e il mio amico Corey per prendercene cura. In cambio poche monete e un "alloggio" nella stalla.
Non mi lamento, gli animali sono nel mio DNA e in modo speciale i cavalli visto che ci sono cresciuta assieme.
Da quando mio fratello Paulo è finito in prigione per possesso di armi non autorizzato mi mantengo con le poche monete e il latte e la carne che ricavo dalle vacche.
Quando sono arrivata alla fattoria il vecchio McGyver pensava che fossi una sgualdrinella che cercava un pò di soldi ma dopo avermi vista all'opera con la mandria non ha fatto obiezioni a patto che non mi lamentassi se cadevo o cose varie e che non andassi da lui a chiedere cibo: già è tanto che lo guardo...
Ah sì: mi chiamo Alheea Moon e ho 16 anni, Corey ne ha 17.
"Lee domani è il giorno della mietitura..." Perché me lo deve ricordare? Mio fratello dormiva con una pistola da quando la ragazza che amava era stata sorteggiata per andare ed era stata uccisa da un favorito del 2.
" Lo so. Quello che non so è perché continuano a farli, i giochi."
"Perché loro si nutrono della nostra paura Lee, e perché è il loro unico divertimento"
Corey si gira su un fianco e poco dopo lo sento sonnecchiare: come fà a dormire sapendo che domani potrebbe essere chiamato a uccidere?
Sapendo che non riuscirò a dormire scendo dalla balla di fieno e vado dal mio cavallo preferito: è un arabo di nome Apollo ce non sta mai fermo e per certi versi mi assomiglia: siamo tutti e due testardi e ribelli,
Mi avvicino a lui e lo accarezzo sulla groppa mentre cerco di non pensare a domani ma è impossibile...
Sento il dolce abbraccio del sonno mentre mi stendo vicino al corpo caldo dell'animale: sarà la mia fonte di calore almeno per stanotte.

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GENTAH!