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Autore: Moonstone_Hell    29/03/2013    0 recensioni
Ti guardo, osservo i tuoi capelli lunghi e lisci, I tuoi occhi scuri e penetranti, il tuo viso espressivo, il tuo sorriso... Una lacrima mi solca le guance, poi un'altra e un'altra ancora, "Perché piangi?" mi chiedi. Ti abbraccio forte, quasi non ti volessi più lasciare. Siamo un'illusione, un fuoco destinato a spegnersi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ti osservo dal finestrino dell'auto. Sali e incontri il mio sguardo. Io persa nel tuo pensiero, mi fisso sulla tua bocca carnosa. Mi guardi negli occhi e sussurri "Ti amo".
Parole dolci ma insensate. Dopo stanotte non ci sarà più nulla.ù
L'autista con un cenno accende il motore e l'auto sfreccia sulla strada. Arriviamo all'hotel. Non hai parlato per tutto il viaggio, io non ho parlato. Il silenzio incombe mentre il conducente ci trascina fuori dalla macchina.
Ti prendo la mano e sento il tuo cuore pulsare. Siamo agitati.
Saliamo le scale, ti guardo, mi guardi. Il tuo sorriso caldo, i tuoi occhi marroni.
Incomincio a correre e tu mi segui ridendo.
Apro di corsa la porta della stanza e tu mi spingi da dietro. Chiudi la porta alle tue spalle. Io resto immobile, voglio averti accanto per sempre, ti voglio, sei mio.
Rimani in silenzio, poi ti avvicini, piano.Ti guardo e ti sorrido maliziosamente, tu ricambi il sorriso. Poi piano mi prendi per i fianchi e mi avvicini al tuo corpo.
Il tuo profumo prepotente entra nella mia testa e mi distoglie da altri pensieri. Ora penso solo a te.
Il tuo viso a qualche centimetro dal mio e improvvisamente chiudi gli occhi e assapori il momento. Mi baci le labbra, piano, poi sempre più forte e la tua lingua si insinua nella mia bocca e diventiamo una sola cosa.
Mi spingi delicatamente e arriviamo al bordo del letto. Senza staccarmi dalle tue meravigliose labbra mi sdraio e tu, sopra di me ti muovi come in una danza. Ti sfilo la camicia, tu mi sfili il vestito, poi l'intimo e io lo stesso. Ti fermi e mi guardi mentre la luce della luna rendeva tutto così magico.
Siamo nudi e felici come nessuno al mondo, siamo unici. Sento il tuo profumo, sento il tuo respiro affannoso, è caldo.
Mi stringi e mi sussurri nell'orecchio "Ti voglio adesso". Facciamo l'amore tutta la notte. Alle luci dell'alba ci sdraiamo supini.
Sono a fianco a te e sento il tocco della tua pelle sudata sulla mia. Questo non durerà per sempre, lo so e lo sapevo quando è iniziato.
Sei serio, sei stremato, vorresti dormire ma non puoi. Non possiamo dormire.
Siamo nudi e felici come nessuno al mondo, siamo unici. Saremmo stati perfetti insieme.
Ti guardo, osservo i tuoi capelli lunghi e lisci, I tuoi occhi scuri e penetranti, il tuo viso espressivo, il tuo sorriso... Una lacrima mi solca le guance, poi un'altra e un'altra ancora, "Perché piangi?" mi chiedi. Ti abbraccio forte, quasi non ti volessi più lasciare. Siamo un'illusione, un fuoco destinato a spegnersi.
Il sole ormai è alto nel cielo, Ti vedo fissare il soffitto, Stai piangendo? Perché? Non riesco a vederti piangere, sei la cosa più bella che ho.
Ti giri e mi sorridi con gli occhi rossi, poi ti siedi sul letto, la tua schiena è rigida e liscia come il marmo, sembri una statua.
Ti asciughi il viso con il dorso della mano e ti alzi. Io mi alzo e ti vengo incontro, un ultimo abbraccio.
La tua pelle nuda contro la mia, l'emozione di una notte mi circonda e improvvisamente sento una fitta al cuore, un singhiozzo che non riesce ad evadere da quella botte di ferro. Un urlo potente si scatena ma non viene fuori e cadiamo nel silenzio più triste.
Ti vesti velocemente, o è il tempo che passa troppo in fretta? Io indosso un vestito leggero e a piedi nudi ti vengo incontro.
Mi sorridi stanco, io ti sorrido coraggiosa. La mia mano carezza il tuo soffice viso. E tu prendi la tua borsa e te ne vai girandomi le spalle, non voglio guardarti, potrei seguirti per sempre e non tornare mai più.
Rimango immobile, con lo sguardo perso tra le fessure del legno sul pavimento. Sento la porta chiudersi e mi sento morire dentro.
In ginocchio ora piango e una pozza salata si forma tra il vestito e il pavimento. Non respiro, non parlo, non urlo, piango, come pioggia scesa dal silenzio del cielo. Il sole si oscura e il mondo in lutto mi chiede perdono per la troppa sofferenza. Eravamo nudi e felici come nessuno al mondo, eravamo unici.
  
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