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Autore: Stregatta    16/10/2007    6 recensioni
Bill Kaulitz si aspettava solo di prendere una boccata d'aria,approfittando della pausa pubblicitaria durante una delle solite cerimonie di premiazione,ma troverà ben altro ad aspettarlo...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Placebo, Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crystalline Green DISCLAIMER:Tutto ciò che state per leggere è pura invenzione,non conosco di persona i due protagonisti e scrivo per semplice diletto personale e (si spera...) di chi leggerà tutto ciò,senza ricavarci un qualsiasi tipo di profitto.
...'azz,quanto sono formale oggi XD...



Crystalline Green




- Sicuro che non vuoi che ti accompagni?-
- Non ce n’è bisogno,tranquillo…E’ solo che a stare qui dentro,con le luci e tutto il resto,mi sento soffocare… Esco solo per cinque minuti,ok?-
Dopo aver rassicurato il suo apprensivo fratello,Bill si alzò dal suo posto accanto a lui e sgattaiolò fuori dallo studio televisivo,approfittando dello stacco pubblicitario per prendere una boccata d’aria fresca,lontano dai riflettori abbacinanti e da quel caldo insopportabile.
Una premiazione non valeva di certo un collasso,si disse il ragazzo,guadagnando l’uscita in fondo al corridoio di un bianco accecante,quasi da incubo,per certi versi.
Appena uscito sentì l’aria gelida della sera pungergli il viso,facendolo rabbrividire di fastidio e piacere allo stesso tempo.
Si strinse fra le braccia magre,chinando la testa per fendere il vento e chiudendo gli occhi con un mezzo sorriso sulle labbra.
Non era poi una sensazione così brutta,era solo una carezza un po’ brusca.
Con le palpebre ancora abbassate,udì uno scalpiccio alla sua destra,come di scarpe col tacco.
Si girò di scatto in quella direzione per individuare la fonte di quel rumore.
Notò una sagoma sottile e scura seminascosta dalla penombra non raggiunta dalla luce del lampione,e la brace rossa di una sigaretta da cui scaturivano delle vorticose spirali di fumo grigio chiaro.
Bill aguzzò la vista per stabilirne l’identità,non riuscendo lo stesso a distinguerne i tratti del volto.
- Fa freddo stasera,vero?- disse il ragazzo,nel tentativo di avviare una conversazione decente con lo sconosciuto,o sconosciuta.
Il piccolo bagliore rosso si sollevò e divenne più luminoso,ad indicare che il proprietario stava aspirando lentamente un tiro,e non sembrava avere alcuna fretta di rispondere al banale e formale quesito di Bill.
Quest’ultimo aspettò pazientemente una replica,che alla fine arrivò da una voce maschile piatta e priva di interesse,che gli sembrò curiosamente familiare.
- Vero.-
L’altro sentiva il disagio e la curiosità crescere di pari passo e,per nulla scoraggiato,esclamò : - Bè,sempre meglio del caldo infernale degli studi,non c’è che dire…-
Si stupì della risatina dell’estraneo,che gettò a terra la sigaretta ormai ridotta ad un misero mozzicone,calpestandola con indolenza.
- Ci sono abituato. L’unico problema è che non si può fumare.- rispose con tono leggermente più cordiale,invitando involontariamente Bill a chiedergli : - Oh… E quindi anche tu sei qui per la cerimonia di premiazione?-
Altra breve pausa,e poi un  : - Sì.- pronunciato con lo stesso tono freddo della risposta alla sua prima domanda.
Il giovane cantante cominciava a sentirsi un po’ stupido e inopportuno,e allo stesso tempo quel tizio iniziava a dargli sui nervi,con quell’atteggiamento indisponente e scostante.
Quindi,un po’ per vendetta e un po’ anche per curiosità,allungò la mano destra verso l’uomo misterioso ancora avvolto dalla semioscurità,presentandosi : - Io sono Bill Kaulitz.-
Un attimo dopo,vide lo sconosciuto avvicinarsi e immergersi nella luce bianca del lampione,omaggiandolo con una morbida stretta di mano e sillabando un ironico : - Io sono Brian Molko. Piacere di conoscerti.-
Bill non riuscì a replicare a tono. Semplicemente rimase fermo,impalato,gli occhi nocciola fissi in quelli verdi dell’altro,avvertendo una vampata di calore diffondersi rapidamente sui suoi zigomi.
Stava arrossendo come uno scolaretto. Davanti a lui,dannazione.
Brian sollevò un sopracciglio,chiedendogli : - Ti senti bene?-
La sua voce fluttuò fino ad arrivare alle orecchie del tedesco,ovattata come in un sogno
Si sentiva bene? No,decisamente no.
Non con quello sguardo penetrante puntato addosso,e con ancora la sensazione delle sue dita strette delicatamente alle sue presente sulla sua pelle.
Si sforzò di mentire in maniera convincente,ma purtroppo non riuscì ad evitare che la sua voce uscisse stridula e un po’ tremolante dalla sua gola nel dire : - Sì sì,certo…Mhm,benissimo,sì sì…-
Oddio,doveva calmarsi… Calmarsi,diamine!
E per farlo non doveva assolutamente guardarlo negli occhi.
- Ti trema la voce… Hai freddo?- Brian gli si avvicinò ulteriormente,osservandolo con attenzione.
- Nononono,io ci sono abituato… Cioè,io sono nato in un posto piuttosto freddo,e si può dire che il freddo faccia…mhm… Sì,parte… Parte di me,ecco…- farneticò Bill,che non riusciva ad avere il benché minimo controllo sui suoni che la sua bocca produceva in totale disaccordo con il suo cervello,il quale nel frattempo urlava “ SCAPPA VIA,CAZZO,COSA ASPETTI??”
Il punto era che finalmente aveva distolto lo sguardo da quello di Brian.
Concentrandolo inavvertitamente sulle sue labbra,purtroppo.
Quelle dannate,sensuali,perfettamente delineate labbra.
- Un posto freddo… Dove,di preciso?- lo interrogò il suo inconsapevole aguzzino,incrociando le braccia sul petto e bilanciandosi bene sulle  gambe leggermente divaricate.
- L-lipsia…- mormorò il ragazzo,scuotendo leggermente il capo per risvegliarsi dal torpore sognante in cui era sprofondato,accorgendosi che quella bocca provocante aveva formulato dei vocaboli che richiedevano una replica da parte sua.
- Oh,Lipsia!Bel posto,ci sono stato una volta…- esclamò sorridendo Brian,e per evitare di morire d’infarto a causa di quel sorriso Bill abbassò repentinamente il capo,fissandosi i piedi con improvviso e immotivato interesse.
- Cerchi qualcosa?-
- Ehm… No,è che… Uh,questo spiazzo avrebbe bisogno di essere riasfaltato,guarda quanti sassolini e quante crepe! – quasi strillò il tedesco,lasciando il suo interlocutore sorpreso da così tanto interesse per una questione davvero poco entusiasmante.
Da quella prospettiva Bill notò che i piedi elegantemente calzati da un paio di sicuramente costosissime scarpe di cuoio nero del cantante dei Placebo avevano mosso un passo verso di lui.
Oh,Signore.
Un terrore strisciante lo invase pian piano,mentre raddrizzava il collo,tuffandosi direttamente nelle temibili profondità del verde cristallino delle iridi dell’uomo che,per quanto molto più basso di lui,sembrava sovrastarlo con la sua presenza.
Non ce la faceva più. Era troppo da sopportare.
- Br-Brian…- cominciò balbettando,senza avere la più pallida idea di ciò che aveva intenzione di comunicargli.
“Con quei tuoi dannatissimi occhi mi stai uccidendo lentamente…E meravigliosamente.”
No,decisamente no.
“So che suonerà scontato e un po’ patetico,ma ti ammiro davvero molto,e adoro letteralmente i Placebo,e…”
No,non era mica una groupie assatanata con la bava alla bocca… Ehm… Vabbè,insomma,non era una groupie,ecco!
L’altro intanto gli si avvicinò ancora di più,tanto che Bill poteva sentire il suo sottile,insinuante profumo trasportato dal vento sferzante,e questo lo paralizzava e gli rendeva impossibile il pensare a qualsiasi cosa intelligente e sensata in grado di completare quell’abbozzo di frase malamente sfuggitagli.
Brian alzò una mano per somministrargli una leggera pacca sul braccio,amichevolmente.
- Credo che lo show sia ricominciato,sai? Sarà meglio rientrare…- gli disse,avviandosi verso la porta degli studi.
Arrivato alla maniglia,l’uomo si girò,notando che il giovane tedesco non lo aveva seguito,e aggrottando interrogativamente le sopracciglia gli domandò : - Bè,che fai? Non vieni?-
Bill semplicemente rimase fermo ad abbracciare con lo sguardo l’intera figura di Brian,senza parole.
- N-no… Tu vai,io arrivo fra due minuti…- ribattè il povero diciottenne e,appena l’altro scomparve oltre la soglia,imprecò sottovoce rabbiosamente : – Maledizione,ma perché non mi sono fatto accompagnare da Tom??-

   
 
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