NdA: so bene di avere diverse long da portare avanti, ma non me ne vogliate se, a volte, ritorno con qualche shot o qualche flash come questa... è che le parole scorrono sui tasti del pc e proprio non riesco a fermarmi.
Per quanto breve questa storia, mi auguro possa piacere ad alcuni di voi.
Con affetto,

Nanà-sshì


L’amore insegna Amore
 
Usagi e Mamoru erano legati dalla stessa movenza di cuori che sfociavano in lacrime per tutto l'amore generato.
Un parto raro li definivamo.
Io, Minako, Makoto ed Ami non potevamo far altro che stare a guardarli e contemplare quel loro amore che si faceva forza, coraggio e speranza
Si vestivano di vergini gioie che l'anima non aveva mai assaporato, era come se il mondo, prima di loro, non fosse stato altro che una sfera appesa a quei cuori dall'amore mancato, dal sogno mutilato, mai nato.
Erano vite sedute con le gambe a penzoloni, che giocavano a contarsi le dita delle mani per ingannare quella solitudine figlia del tempo.
Non sapevano che il filo, al quale era appesa la loro solitudine e sul quale il mondo giocava a stare in equilibrio, era lo stesso.
L'uno era attaccato alla solitudine e al cuore dell'altro e mentre quelle mani contavano il tempo restante, l'universo girava con la forza di quelle pulsazioni che altro non erano che un pretesto per far convergere quelle anime legate sin dal principio della vita.
Grazie ad Usagi, al suo amore per Mamoru, avevamo capito che l’amore è sporcarsi di lacrime e sorrisi, rimanere incastrati tra gli odori annusati insieme, tra le emozioni vissute senza remore. Quei due si perdevano nell’infinito dei loro occhi, si perdevano senza più ritrovarsi, quasi annegati, cullati dalla lentezza e dalla fugacità dei ricordi e delle emozioni che stavano a guardare quell’amore che brillava senza la pecca della menzogna.
L'amore è quello, è sentire, è vivere. L’amore è amare, ancora più forte di prima. L’amore è protendere verso l’altro, è sacrificio, rinuncia, dolore, ma è passione, forza, coraggio, determinazione. L’amore è solo amore, non lo si spiega, non lo si vede, lo si sente, lo si vive.
E sogno l’amore, il mio, mentre osservo quei due cuori che s’appartengono da sempre.
E penso a lui, Yuichiro, e penso che forse l’amore è attaccato a me, perché è vero che nell’amore si ferma il tempo, si ferma dove ha sorriso lui e io posso ritornarci, tanto sarà sempre lì, fermo. Fermo a prendersi la vita con gli occhi, come fa Usagi che non si ferma mai, che si lascia guidare dall’amore, dal suo cuore. Vorrei sdraiarmi sulle curve del suo sorriso vivo come se stessi giocando a nascondino, seguire la scia delle sue parole impacciate, un po’ timide… vorrei lasciarmi avvolgere dalla sua dolcezza spontanea e nascosta e restare a sbirciare tra le fessure di una finestra la luce del mondo fuori, vedere il cielo cambiare colore e innamorarmi della luna... vorrei averlo qui come la mia ombra indistinta e misteriosa in un gioco di anime pure, lontane e vicine,eterne e per sempre.
Allora mi fermo, davanti al mio tempio, nel mezzo del mio tempo, in mezzo a quei colori, dentro al sorriso di Yuichiro, quello che mi ha appena donato.