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Autore: heiscodelario    29/03/2013    5 recensioni
Selena scorrazzava tra i corridoi per evitare la lezione di chimica, aveva notato una foto della sua cantante preferita appesa all’anta di un armadietto.
-Quella è Taylor, piace anche a te?- aveva detto avvicinandosi a Demi con un sorriso stampato in faccia.
La ragazza aveva farfugliato un si timidamente e da quel giorno era nata una grande amicizia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo quindici.

Le dita di Selena tamburellavano nervose sul piano di legno del centro di polizia. Vicino a lei Justin camminava su e giù per il piccolo atrio aspettando che qualcuno si facesse vivo.
Selena era arrivata a New York a notte fonda  e subito con Justin si erano precipitati dalla polizia per cercare notizie dell’amica, peccato che dopo un’ora e mezza l’unica risposta ricevuta era ‘dovete avere pazienza, stiamo facendo il possibile’.
-Basta non ce la faccio più- Selena si alzo di scatto dalla sedia in legno e si avvicinò a un poliziotto alla prese con dei fascicoli.
-Agente la prego, può dirci qualcosa?- chiese supplichevole.
L’uomo alzò il viso e la scrutò e poi tornò a guardare i suoi fogli –Dovete aspettare- rispose con voce annoiata.
-Ma come facciamo ad aspettare? La nostra amica è scomparsa, potrebbe succederle di tutto- era arrivata al limite.
L’agente si mosse con movimenti esasperati e guardò Selena –La pattuglia sta facendo il possibile, mi dispiace davvero tanto ma ora assillare il personale e preoccuparsi è inutile, tornate a casa e rilassatevi, vi faremo sapere- picchierellò i fogli sul tavolo per allinearli e poi se ne andò.
-Non commetto un omicidio solo perché siamo in un centro di polizia- disse la ragazza sedendosi sulla sedia.
Justin si mise vicino a lei -Questa attesa è straziante-  sbruffò sfregandosi il viso con le mani.
Selena scrutò il ragazzo e poi sussurrò –Starà bene secondo te?-
-In questo momento, secondo la mia testa, potrebbe succedere di tutto- confessò Justin fissando i suoi occhi in quelli della ragazza per cercare conforto.
Lei gli prese la mano e la strinse per trasmettergli un po’ di incoraggiamento, anche se in realtà lei era spaventata a morte.
Per un’ora e mezza il silenzio fu padrone della centrale. Selena si era rifugiata nelle braccia di Justin e spostava gli occhi dall’orologio alla porta,  in attesa che entrasse qualcuno.  Entrambi combattevano per mantenere gli occhi aperti, erano stanchi perfino per protestare. 
Le loro preghiere furono però esaudite quando un uomo e una donna in divisa entrarono e si avvicinarono a loro.
La donna  rivolse loro un sorriso dolce e poi parlò con voce calma –Ragazzi abbiamo individuato la vostra amica, è tenuta in ostaggio nello scantinato di un teatro-
Justin scattò subito in piedi –In ostaggio? Cosa vogliono da lei?- balbettò.
Questa volta fu l’uomo a rispondere –I nostri esperti hanno scoperto che l’azienda  ‘Viesse’ non esiste, i suoi falsi creatori hanno indetto il concorso per rapire una ragazza, in questo caso la vostra amica Demi, e tenerla in ostaggio e poi chiedere un riscatto molto salato-
-Ma è orribile- urlò Selena.
La donna annuì comprensiva –Non è la prima volta che capita, sono stati arrestati altri complici l’anno scorso-
-Demi sta bene, vero?- chiese Justin.
-Speriamo di si, i nostri colleghi stanno andando al teatro- rispose la donna.
-Voglio andare con loro- esclamò Selena.
-Signorina non mi sembra proprio il caso, è pericoloso, gli uomini sono armati, potrebbe succedere di tutto- disse l’uomo.
-La prego, voglio andare da lei- supplicò la ragazza con occhi lucidi.
-Non se ne parla, rimanete qui un altro po’, noi vi aggiorneremo su ogni cosa-
La donna sorrise dolcemente ai due ragazzi prima di andarsene seguita dall’uomo.
Justin si mosse con movimenti lenti fin che non trovò un posto dove potersi appoggiare per non cadere, era terrorizzato e i suoi occhi vagavano spaventati come in cerca di un appiglio, come se non sapessero cosa guardare.
Selena, al contrario, camminava velocemente davanti a lui parlando animatamente.
-E se si sono sbagliati e non la trovano? Sicuramente le avranno fatto qualcosa. Non può essere, è impossibile, tra tutte le ragazze proprio lei. Bastardi, bastardi.-
-Selena fermati- riuscì a sussurrare Justin.
-No, non mi fermo. Vieni con me, ora- afferrò la mano del ragazzo e lo trascinò fuori dalla centrale correndo.
Justin tirò Selena verso di sé dal braccio con cui lei gli teneva la mano e la fece fermare –Dove accidenti vuoi andare?-
-Al teatro, dove secondo te?-
-Sei pazza, sai a che pericoli andiamo incontro?- urlò Justin che ormai sembrava essersi ripreso.
-Non mi interessa, se vuoi vieni con me o io vado da sola-
Per quanto l’idea gli sembrava folle, alla vista dell’amica correre per strada, si convinse –Aspettami, arrivo-
Corsero fino al teatro dove numerose macchine della polizia facevano luce con le sirene accese e dei medici in divisa aspettavano appoggiati a delle ambulanze.
-Non si capisce niente- ansimò Justin piegandosi  per poggiare le mani sulle ginocchia e riprendere fiato.
Selena si guardò intorno valutando la situazione.
-Oh no Selena, conosco quello sguardo, non provare a fare cavolate- si allarmò Justin guardando l’amica.
-Zitto Justin- lo intimò la ragazza senza togliere lo sguardo dalla struttura davanti a lei.
-No, non sto zitto, tu ora aspetti qua-
-Tu fai quello che vuoi, io devo andare- disse così e poi si mise a correre verso il palazzetto.
Justin urlò il suo nome e corse dietro di lei per cercare di fermarla. Tentativo inutile visto che la ragazza si era fatta spazio tra i poliziotti agilmente ed era riuscita a superare la linea gialla che impediva il passaggio.
Riuscì ad entrare nel palazzetto ma fu subito bloccata da due agenti che facevano la guardia.
-Signorina dove crede di andare?- chiese un uomo di possente muscolatura.
-Hem, beh- farfugliò Selena evitando lo sguardo dei due uomini –Io cercavo Demi, la mia amica-
-A questo ci pensano i nostri colleghi, ora esci fuori per favore-  rispose l’altro agente con tono più calmo rispetto all’altro.
-Ma..- cercò di protestare la ragazza.
-Niente ‘ma’, esci o saremo costretti a prenderti di peso-
E così fu, la ragazza tentò di scavalcare le due guardie e fu presa in braccio e trascinata fuori mentre si dimenava urlando.
Fu fatta sedere su una sedia e avvolta in una coperta e i due agenti si assicurarono che fu calma nelle braccia di Justin prima di tornare al loro turno di guardia.
Justin la strinse più forte possibile a sé e con una mano strofinò la schiena per trasmetterle calore -Stai calma ora, fra poco sarà tutto risolto- sussurrò al suo orecchio percependo i singhiozzi dovuti a un immediato pianto.
-Svegliatemi dalla realtà- disse Selena tra le lacrime

Due ore dopo Selena e Justin camminavano ansiosamente su e giù per il corridoio dell’ ospedale  in attesa che l’infermiera uscisse dalla camera in cui Demi era ricoverata.
I rapitori erano stati arrestati e Demi liberata. Un medico avevano assicurato che stesse bene, a parte la ferita alla testa e le condizioni disumane in cui era stata trovata non aveva niente di grave.
Nessuno dei due ragazzi osava dire qualcosa, qualche sguardo di incoraggiamento aveva parlato al loro posto e i loro visi stanchi e le occhiaie segnate rivelavano una leggera preoccupazione.
-Ragazzi potete entrare ora- annunciò l’infermiera chiudendo la porta della camera alle sue spalle.
-Grazie- sorrise Justin avvicinandosi all’entrata seguita da Selena.
Justin aprì lentamente la porta in vetro scuro e sporse la testa. Dentro Demi era sdraiata sul suo letto, una fascia bianca le circondava la testa poggiata sul cuscino e gli occhi guardavano il soffitto con uno sguardo perso e vuoto.
-Ehi Demi- sussurrò Justin entrando.
La ragazza girò la testa e dipinse un sorriso enorme sul viso alla vista dei due amici.
-Demi- esclamò Selena correndo verso di lei e abbracciandola.
-Ragazzi mi siete mancati da morire- rispose Demi accogliendo Justin nell’abbraccio.
-Mi hai fatto morire di paura- trillò Selena.
Un’espressione di scuse comparve sul viso della ragazza -Mi dispiace tanto-
-Non ti preoccupare, l’importante è che ora tu stia bene- la consolò Justin accarezzandole i capelli.
I tre ragazzi si strinsero in un altro abbraccio e Selena e Justin si sdraiarono al fianco di Demi. Rimasero tutta la notte a parlare fin che esausti non si addormentarono.


Spazio autrice.

Ehi gente, è arrivato finalmente/purtroppo il finale. Alcune di voi erano preoccupate che Demi morisse ma non è stato così, l'ho fatta vivere.
Sono riuscita a scrivere questo capitolo in poco tempo ma ora per l'epilogo dovete aspettare, domani infatto parto e non riuscirò di sicuro a scrivere, ma prometto che appena torno mi metto sotto.
Come ogni volta vi ringrazio per le bellissime recensioni, mi fate sempre sorridere, siete dolcissimi. Spero che questo capitolo, che ho scritto con tanta fatica, vi piaccia. 
Aspetto recensioni, un bacio a tutte.

-Francesca

Ps. Swifties, nel prossimo capitolo ci sarà Tay :)


  
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