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Autore: jacky_dragon    17/10/2007    5 recensioni
Io so cosa sia la morte! Io l'ho vista! Noi l'abbiamo vista! - Monologo di Envy
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Envy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Forse dovrei cominciare a smettere di pensare ad Envy e a Full Metal Alchemist.
Mi scuso con tutti i lettori, sopratutto quelli di altre mie fanfic se sono molto in ritardo con la produzione. Avendo poco tempo a mia disposizione, pensare a scrivere mi risulta molto difficile. Questa piccola one-shot, in tutta sincerità, l'ho terminata stamattina, fatta un po' con noia dovuta alla malattia (sì ho il raffreddore ed ora vi contagierò tutti! Yak yak yak!).
Non c'è yaoi: paradossale ma per la prima volta non c'è! Spoiler però!
Buona lettura!





La morte è...

Chissà.
Già, chissà.

Chissà, cosa?
Cosa cavolo sto dicendo?
Ah, sicuramente la solitudine mi sta facendo impazzire.
Dovrei cominciare a parlarne con qualcuno... io!?
Ah, sì, sono proprio diventato pazzo!

C'è un bel venticello stasera, rilassante.
Da quella squallida finestra non entra proprio nulla, neanche un soffio d'aria purtroppo.
Sto cominciando ad avere caldo.
E a soffrire di claustrofobia.
Stare in posti così chiusi a lungo non mi fa bene, starci per più di due anni neanche.
Forse dovrei uscire più spesso.
E forse dovrei smetterla di dire tutte queste cazzate!

Ah! Io! Uscire!
Se mi vedessero nello stato in cui sono, probabilmente, la prima cosa che accadrebbe sarebbe solo uno scompiglio.
Umani che urlano e scappano.
Che pregano affinchè il loro... dio, bleh... li salvi dalla mia figura demoniaca.
Altri che, spavaldi, tentano di uccidermi con pistole e fucili: come se mi potessero mai fare qualcosa.
A me!?

Mh, non me n'ero accorto, è già scesa la notte.
Potrei uscire un po' adesso, tanto, chi mi vedrebbe?
Scivolerei tra gli alberi della boscaglia, magari trovo anche qualcosa da mangiare.
Sì, sto cominciando ad aver fame.
Gli scoiattoli fanno schifo, mangiano dalla pattumiera, sono una porcheria.
Non oso neanche pensare ai cinghiali, chissà cosa.
Mi sa che provo a cucinarli prima di inghiottirli, come fanno quei bipedi "intelligienti".
Già, come se potessi!

Tò, un uccello!
Che vuoi? Vattene!
Ecco, bravo, allontanati che è meglio.
Altrimenti rischi di essere il mio antipasto, e non te lo consiglio.
Odio questi uccellacci!
Di giorno fringuellano nei paraggi, manco questo castello fosse la casetta incantata di una principessina.
Di giorno tra corvacci e uccelli del malaugurio non so chi sia peggio.
Mi verranno le rughe da stress a forza di stare in questo posto.

Potrei provare a cambiare.
Tsk... non c'è casa abbastanza grande e isolata da potermi contenere.
Ho impiegato anche poco per trovarla quindi è meglio accontentarsi.

Cos'è stato?
Un rumore?
Viene dal piano di sotto, dall'esterno.
Sarà qualche ratto che si è intrufolato, non è la prima volta.

Già.
Ho bisogno di un po' di compagnia.
Avrei dovuto portarmi qualcuno con me.

Wrath magari, dato che era l'unico sopravvissuto.
Ma piuttosto mi portavo Edward Elric e gli offrivo il tè con i biscotti al burro.
Sentire bambini che frignano non è la prospettiva della mia vita.

Sloth, se solo fosse stata viva.
Tiene una compagnia quella, davvero.
Penso che questo sasso sia più sociale di lei.

Greed, quel burbero stronzo.
Effettivamente non sarebbe stato di grande compagnia.
Sarebbe durato troppo poco.
Una parola e gnam!, buon appetito, Greed sei davvero gustoso!

Gluttony, il grassone.
Oh, sì, certo!

Lust, anche lei morta.
Ma a sentire prediche dalla mattina alla sera non c'è voglia.
E persone che dicono "diventare umani per morire" non varcheranno mai la soglia di questo castello.
Non permetterò loro neanche di bussare.

Stupidi, idioti, esseri umani.
Loro e le loro cavolate sulla vita, sulla morte, sullo scambio equivalente, che se ne vadano a fanculo tutti quanti.
Preferisco vivere così piuttosto che morire.
Preferisco mangiare ratti e insetti piuttosto che sentire la vita che passa veloce.
Preferisco soffrire le pene dell'inferno piuttosco che sapere, un giorno, che il mio corpo non esisterà più.

Che cosa ne sanno loro della morte?
Hanno mai saputo cosa significa morire?
Qualcuno di loro è morto e poi è resuscitato in tempo per raccontarglielo, essere catalogato in un libro di scienze e venir riposto in uno scaffale da biblioteca?
Non credo proprio!

Nè credo che siano in qualche modo pronti ad affrontarla questa Signora Morte.
Io ne sono la prova.
Gli homunculus ne sono la prova.
Dante ne è la prova.
Ishbal ne è la prova.

Da qualche parte hanno anche avuto il coraggio di pubblicarla.
Di parlarne come una persona in carne ed ossa, che li ascolta, alita sul loro collo, e gli strappa l'anima come una persona crudele.
Sanno benissimo che sono tutte stronzate!
Non esiste nessuno scheletro ricoperto da un manto nero e con una falce.
Non esiste nessun Dio che toglie la vita alle sue crature per quanto imbecilli possano essere.
Non esiste nessun luogo felice per le anime buone o luogo triste per le anime cattive.

Io so cosa sia la morte!
Io l'ho vista!
Noi l'abbiamo vista!

La mia carne ha subito mille morti.
Per mille volte il mio corpo si è addormentato profondamente, soffrendo o meno.
Per mille volte ho potuto bearmi di quello che chiamano passaggio dalla vita alla morte.
Per mille volte mi sono risvegliato in preda a ghiaccianti sudori, in preda a quel dolore inimmaginabile che è la resurrezzione.
Per mille volte ho ripreso a vivere ignorando quell'inevitabile miracolo a cui noi homunculus siamo costretti.

So cosa vuol dire, soffrire fino a morire.
Bruciato.
Trafitto.
Squartato.
Strozzato.
Affogato.
Preso a pugni.
Sparato.
E anche crocifisso.
Io demonio quale ero, secondo loro, nessun stupido prete ha mai tentato, negli anni passati, di catalogarmi come figlio del demonio?

In parte lo sono.
Non figlio del demonio.
Demonio, e basta!

La Morte, come la chiamano quelli.
Con la M maiuscola e quel tono che sa di onnipotenza.
Non è che un passaggio.
Vogliono sapere cosa ho visto io?
Vogliono sapere cosa i miei occhi sono stati costretti ad osservare ogni volta che il mio cuore smetteva di battere?

Non è altro che...

"Forse dovrei approffittare per svignarmela..."

Cos'è?

Sento dei passi.
Una luce, è una lanterna.
Chi osa entrare in questo posto senza il mio permesso?

Ah guardalo, quell'inutile ragazzino umano.
Gioca a guardie e ladri con la sua pistoletta, chi si crede di essere?
Ah, si nasconde anche come un gattino e pof... ma chi speravi di trovare dimmi!
Tanto non mi vedi!
Tanto non mi farò vedere!
Vattene finchè sei in tempo prima che...

che...

"Edward Elric..."

Ma tu...

"Ma chi è?"

Chi... sono...?

"Ti ho trovato!"

-The End-
   
 
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