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Autore: alicerovai    29/03/2013    3 recensioni
Gli ultimi pensieri di Scrooge McDuck prima di morire.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sento niente.

In tutta la mia vita non ho mai pensato a cosa si sente quando si muore.

Se si muore colpiti da una pallottola, si sente dolore, e di lì a pochi minuti siamo all'altro mondo.

Se si muore di vecchiaia, ogni giorno è un giorno di troppo, ogni giorno senti che l'anima ti pesa sempre di più,

sempre di più.

Arrivi a un punto tale che non puoi più muoverti. Eppure non senti dolore.

O almeno, non è il mio caso. Ciò che provo io in questo momento è un grande niente.

Non sento nulla. Il mio corpo è impassibile. In un certo senso è come se non fosse mio.

È come se fossi diviso in due. Sì, forse è ciò che descrive meglio il mio stato attuale. Diviso in due.

Diamine, se qualcuno mi avesse chiesto cosa si prova quando si muore, gli avrei risposto che si sente dolore.

Che razza di risposta.

 

Sono sicuro che se adesso mi pungessi con un ago non sentirei nulla.

Probabilmente se lo dicessi a Battista o a Donald o a chissà chi mi prenderebbero per pazzo. Forse lo sono davvero.

Però cosa mi importa? Sono solo. Sdraiato su questo letto in questa triste stanza.

Nella vita conta tanto per le persone se uno è pazzo o meno, ma alla morte?

A chi importa più di te quando sei morto?

È facile e veloce: un attimo prima eri un uomo famoso e acclamato, poi muori, ti scavano una buca nel terreno, ti ci mettono, ti rimpiangono per un po' di giorni e poi ciao.

 

Improvvisamente una lacrima mi cade dall'occhio.

Continuo a fissare il soffitto.

Che cosa è valsa la tua vita, Scrooge McDuck?

Che cosa diranno i tuoi nipoti quando sapranno da Battista che sei morto?

Probabilmente piangeranno, come dei poveri miserabili, e da una parte saranno sollevati perché 'ho smesso di soffrire'.

Che cosa stupida.

Ho sempre odiato questa frase! “Ha smesso di soffrire”... be', certo, è morto! E chi si preoccupa più?

Anche se ho smesso di soffrire, che importa? Il problema è che ho smesso di vivere!

E io, io non voglio smettere di vivere.

Dannazione, io ci tengo a questa vita, mi ci sono aggrappato per decenni! E adesso, si affievolisce così... così...

Patetico. Sono patetico.

Mi sto facendo delle seghe mentali assurde.

Se almeno mi riuscisse di non pensare a niente.

 

Chissà a cosa pensava Ortensia quando è morta.

Forse non ha avuto nemmeno il tempo di pensare.

Molto probabilmente è morta odiandomi.

Io non la vidi. Non l'ho più vista da quando ha lasciato questo stramaledetto deposito. Anni e anni fa.

Sono un codardo; uno schifoso codardo! Non andai a vederla morire per paura.

Avevo paura di vederla morire. Perché sapevo che non avrei mai avuto pace se l'avessi fatto.

Mi faccio schifo da solo.

 

E Goldie, e Goldie cosa dirà?

Quando glielo diranno, che sono morto? Subito? O giorni dopo?

O mai?

No, che cosa assurda.

La vedo già, vestita di nero, al mio funerale, mentre piange.

Quando... quando l'ho vista piangere? Mai... non l'ho mai vista piangere! Non ho mai visto piangere Goldie.

Pazzesco.

Ma, cosa dico? Goldie al mio funerale?

No, che cosa assurda... Non riesco a immaginarmela.

Bella come sempre, vestita di nero, triste.

No.

No, non voglio che lei veda la mia tomba. No. Sarebbe umiliante. Sarebbe troppo.

Non voglio che lei sappia che sono morto.

Non deve accadere.

 

 

Comincio a piangere, le lacrime cadono giù che sembrano cascate, fredde e salate.

Un singhiozzo mi esce dalla gola, l'avevo represso per troppo tempo.

Non voglio morire.

Ci sono troppe cose rimaste a metà, troppe cose non dette, troppe cose non fatte...!

So di essermene reso conto tardi, troppo tardi, ma... non voglio, non voglio andarmene ora, non voglio diventare un altro di quei tanti cadaveri messi nel cimitero al centro della città!

È troppo squallido, non potrei sopportarlo, no.

Se ne avessi avuto la possibilità avrei cambiato la mia vita! Perché uno non può scegliere quando morire?

Perché non ci è concesso di salutare tutti per l'ultima volta, anche il più acerrimo nemico? Perché ce ne dobbiamo andare improvvisamente sapendo che poi dopo saremo dimenticati, che il nostro corpo marcirà all'interno di una misera cassa? Perché?

 

Oh, Dio, perdonami.

Perdonami.

Non voglio morire. Vorrei avere anche solo un giorno in più, per potermi alzare di qui, uscire dal deposito e salutare tutti. Troverei il tempo per ognuno dei miei parenti, per dirgli ciò che non ho mai avuto il coraggio di dire, per abbracciarli stretti e piangere con loro. Troverei persino il tempo di andare da Goldie, per vederla, solo vederla! Per dirle che non ho mai letto quella lettera! Per dirle che l'amo più di me stesso, che l'amerò sempre, anche quando sarò morto!

Troverei tutto il tempo per farlo! In sole 24 ore, vedrei tutti!

Tutti!

 

 

 

 

E invece rimango qui, su questo letto, immobile come una pietra.

Solo le lacrime scendono a fiumi e sembrano non finire mai.

Forse sono già morto.

Forse lo sarò fra pochi secondi.

 

 

Chiudo gli occhi, e aspetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve!

Piccola one-shot.

Ispirazione dovuta a un'altra fic qui su EFP... Dato che si era parlato della morte di Paperone, ho provato a immaginarmi cosa avrebbe pensato in quel momento.

Nulla di che.

Se recensite mi fate un piacere, ma non siete obbligati a farlo ^^

Grazie anche a chi leggerà!

  
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