I
dreamed a dream
Era
arrivato l’inverno a Parigi e
le strade erano ricoperte di neve candida, era molto presto e il sole
stava
appena sorgendo.
Eponine
aprì gli occhi e si mosse
leggermente: qualcosa le impedì di fare ulteriori movimenti.
Un braccio le
avvolse la vita facendola sorridere e ricordandole di non aver passato
la notte
da sola.
Si
accoccolò maggiormente contro
il corpo di Marius, che dormiva ancora, e rimase immobile a bearsi di
quel
piacevole tepore e di quella serenità.
Arrossì
ripensando a ciò che era
accaduto la notte scorsa, ma non si pentì di nessuna delle
sue azioni, e sorrise
felice al ricordo delle dolci carezze dell'uomo. Chiuse nuovamente gli
occhi
lasciandosi avvolgere da quella sensazione
di protezione che aveva sempre desiderato
provare, si abbandonò al torpore causato dal calore che
rilassava e si
addormentò di nuovo.
Era
appena sorto il sole quando Eponine si svegliò.
Si
stropicciò gli occhi ancora assonnata, mentre un sorriso
amaro compariva sul suo
volto, quando si accorse di essere sola.
Uno
spiffero la fece rabbrividire, e le ricordò cosa
l’aveva svegliata: il freddo
pungente che, soprattutto in inverno, rendeva inabitabile quel luogo che lei
chiamava “casa”.