Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Ricorda la storia  |      
Autore: liena    17/10/2007    11 recensioni
Eccomi^^ Finalmente ho finito quest'altro lavoro...Come sempre il pairing è RoyEd mauhau
Se un oroscopo dovesse prevedere il loro amore? [...] E a nessuno, oltre Alphonse, si era aperto come a Roy. Era davvero innamorato. Edward Elric e Roy Mustang, l'uno completava l'altro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wecome To PageBreeze

Eccomi tornata con una nuova fic^^ ci ho messo molto a riuscire a finirla, ma finalmente sono arrivata a scrivere la parola Fine a questa fic...Mi era venuta in mente un giorno per caso (mentre ero a vedere il film dei Simpson con alcune mie amiche -che amo XD-, non so dov'è la connessione ma è nata così) e mi sono messa d'impegno a finirla. Spero possa piacere a qualcuno, se non sarà così fa niente...E come sempre consigli e critiche sono ben accetti^^ Ecco qui la ficcy, voglio dedicarla a tutti coloro che mi sostengono, vi voglio bene!! In modo speciale alla mia nee-san Nemesi (come potrei vivere senza di te?), alla mia tesora Charlie-Shun (sei un tesoro! Grazie di esistere; e di aver fatto il lavoro sporco XD), alla mia nee-chan Ed92 (Ti adoro tanto tanto sorellina!) e, non meno importante, alla mia neo-cognata Kira!! (Amore quanto ti voglio bene?? Ora che poi sei mia cognata.....ihiih come sta Al? Edo qui si trova bene XD) GRAZIE RAGAZZE! Dedico questa fic a loro ma anche a tutte/i quelli che mi seguono e mi sostengono sempre, al forum RoyXEd forever, insomma a tutte le persone che mi sono state vicine^^ E inoltre vorrei ringraziare una mia amica/compagna di classe, Koima, che mi fa da suggeritrice titoli XD grazie anche a te (anche se preferisci le Elricest -.- ; mmm mi ricorda qualcuna...*me si gira verso la mia neo-cognata* ihihih)

Spero vi possa piacere >///< Ora basta chiacchiere...

3-2-1...go con la storia XD



Our Destiny




Quartier Generale di Central City.

Un giovane ragazzo dai capelli biondi stava nell'area relax seduto su di una poltrona, rossa, come la sua giacca, a braccia conserte.

Dava l'idea di essere un po' nervoso e spazientito.


= Dove diavolo si è cacciato?= pensò il ragazzo =Ha detto che sarebbe tornato subito... È già passata mezzora! Grrrr =


Nervoso e spazientito poiché da una mezzora aspettava, invano, il ritorno del fratello.

Chissà cosa doveva fare di così urgente.

Edward Elric non era mai stato un tipo molto paziente... E lo sapevano tutti.

Si guardò attorno in cerca di qualcosa da fare in modo da passare il tempo.

Davanti a lui, su di un tavolino, vi era poggiato un giornale.


= Vediamo un po'... = pensò mentre lo prendeva.


Non trovò nulla di interessante e sbuffò.

Nonostante Edward Elric non credesse nel Fato, si soffermò a leggere l'oroscopo, l'unica cosa che lesse da quel giornale.

Trovato il proprio segno cominciò a leggere.


Grande intesa con una persona vicino a te; sta nascendo qualcosa di davvero importante.

Guarda oltre l'orizzonte”



= Con chi è che avrei una -grande intesa- ? = pensò senza trovare una risposta.


Pensò con chi avrebbe potuto averla.

L'unica persona che gli venne in mente fu Al.

Era sempre accanto a lui ma...di certo non poteva essere lui quella persona.

Al era suo fratello e, ancora peggio, un ragazzo.

Scosse la testa.

Di certo l'oroscopo era una balla, non aveva alcuna relazione con la realtà.


Ciao Acciaio” qualcuno, poco dietro la poltroncina lo chiamò.


Quella voce lo risvegliò dai suoi pensieri e si voltò.

Il colonnello.

Chi altri se non lui andava a rompergli durante la -pausa- ?


Salve colonnello” rispose seccamente al saluto del suo superiore.


Da quando leggi gli oroscopi FullMetal?” domandò Roy quando vide che il giornale tra le mani del biondo era aperto su quella pagina.


Edward guardò il giornale e poi spostò gli occhi di nuovo sul colonnello.


E lei da quando non si fa gli affari suoi? Ah, scusi...lei non si fa mai gli affari suoi” affermò Edward con orgoglio.


Siamo di cattivo umore eh?” disse Roy poggiando una mano sullo schienale della poltrona dove Ed era seduto.


Con lei è impossibile essere di buon umore” rispose questo acidamente.


Ma così ferisci i miei sentimenti” affermò Roy in modo ironico.


Ma mi faccia il piacere!”


Tutti nel Quartier Generale erano a conoscenza di quest'odio tra il colonnello Roy Mustang e l'alchimista di stato Edward Elric.

I loro litigi erano all'ordine del giorno non si poteva fare a meno di essi.

Era il loro modo di comunicare, entrambi -sfruttavano- l'altro per sciogliere la tensione che avevano accumulato.

Andarono avanti per un altro po' a litigare.


Ma non deve lavorare?” domandò Ed cercando di liberarsi di Roy.


Prima però che l'altro poté controbattere, continuò


Ah, mi dispiace, avevo scordato che lei non lavora mai!”


Finalmente Alphonse tornò, forse sarebbe riuscito a calmare il suo nii-san.


Fratellone!” disse Al in modo da rimproverare Ed per quello appena detto al colonnello.


Tsk!” fece di risposta Edward voltando lo sguardo dalla parte opposta a quella di Roy.


Acciaio, dovresti prendere esempio da tuo fratello. Lui sì che è un ragazzo gentile.” disse il colonnello divertito.


Anche lei dovrebbe mio caro colonnello”


Iniziarono una nuova lite.

Questa volta, però, non durò molto poiché vennero interrotti presto.


Miaooo”


Alphonse ha sempre avuto un debole per i gatti.

Tutti lo sapevano.

Tutte le volte che lui e Ed tornavano a Central City, Alphonse, se ne spariva per qualche tempo.

Ora a Ed tutto fu chiaro.


AL! Non sono ammessi gatti qui!” gli dissero in coro i due alchimisti di stato.


Edward si voltò e guardò il colonnello.

Il sole e la luna, la luce e il buio, si incontrarono.

Senza un motivo preciso il minore distolse lo sguardo arrossendo.


Scusa fratellone ma...mi faceva pena questo gattino, fuori da solo al freddo...” cercò di giustificarsi.


Al, ne abbiamo già parlato. Non puoi. Ora andiamo”


Il maggiore prese per mano il minore e si diresse verso l'uscita dell'accademia salutando militarmente il suo superiore.

Alphonse avrebbe dovuto salutare il suo -nuovo- gattino.

Roy, rimasto solo, si sedette a sua volta su quella poltrona e prese il giornale lasciato aperto su quella pagina dal FullMetal.

Guardò il suo.


Tenete duro ancora per un po'. Tra non molto la persona amata si accorgerà delle vostre attenzioni.

Siate pazienti”


Sospirò poggiando il giornale al tavolino e poggiandosi allo schienale.


=Speriamo...=



- - - - - - -



La giornata passò tranquillamente almeno fino alle 16.00 .

Un Edward Elric, quasi senza fiato, fece irruzione nell'ufficio del colonnello Mustang.


Eccoti Acciaio asc...” salutò Roy ma non riuscì a finire la frase.


Che diavolo vuole? Tra poco parte il treno e rischio di perderlo, si muova”


Gentile come tuo solito” notò il colonnello “Ecco tieni” gli porse un fascicolo.


Non ho tempo di leggerlo, mi dica cosa devo fare...e in fretta”


Roy Mustang fece spallucce.


Questo” iniziò indicando il fascicolo “è un modulo simile a quello di trasferimento...Da ora fino a quando non deciderò di fare altrimenti tu, FullMetal, dovrai lavorare qui in ufficio”


COSA??” Edward era infuriato “Lei è impazzito! Avevamo un accordo...io e mio fratello eravamo liberi di fare le nostre ricerche!”


Vorrà dire che per un po' farete ricerche a Central” disse Roy alzandosi dalla sua sedia e avvicinandosi a Edward.


Ma...lei non capisce, io e Al dobb...”


No! Sei tu che non capisci!” affermò poggiando le sue mani sulle spalle del biondo “In questo periodo molti alchimisti di stato sono stati uccisi; i provvedimenti sono stati presi ma per ora non è stato ancora identificato l'artefice di quegli omicidi. Finché non lo troveremo tu e Alphonse resterete qui sotto la mia protezione” spiegò poi Roy dando le spalle a Ed.


Piano Roy tornò alla sua scrivania intento a compilare altri documenti mentre il FullMetal, vista la -generosità- e -dolcezza- dell'altro decise di non controbattere l'ordine e si sedette sulla sedia situata davanti alla scrivania.


Ah, sta tranquillo. Tra poco arriverà anche tuo fratello, l'ho fatto chiamare prima che arrivassi tu”


Edward non rispose.

Rimase fermo a guardare Roy in ogni suo movimento.

Dopo un po' di silenzio parlò.


Grazie” l'unica cosa che uscì dalle sue labbra.


Una piccola parola, sincera, pronunciata a bassa voce da Edward.

Di certo il colonnello lo aveva udito, difatti alzò gli occhi da quei documenti incontrando lo sguardo dorato del giovane.


...per quello che fa per me e per mio fratello”


Figurati; è un piacere per me” rispose Roy dopo aver compreso bene cosa gli avesse detto Edward.


Lui, l'orgoglioso FullMetal Alchemist, lo aveva ringraziato.

Roy gli sorrise, un sorriso che solo Roy riusciva a fare.

Edward provò un forte imbarazzo, senza motivo le sue gote si erano colorate di rosso.

Distolse così lo sguardo dal colonnello.

In quel momento entrò Al.


Fratellone! Il treno è già partito, ma ce ne è uno che passa tra mezzora” lo informò Alphonse dopo aver salutato il colonnello.


No, la nostra partenza è rimandata Al, vieni che ti spiego tutto” lo rassicurò Ed alzandosi e avvicinandosi all'uscita dell'ufficio.

Roy si alzò di scatto.


Dimenticavo...vi ho tenuto prenotato un alloggio” disse mentre ne cercava la chiave nel cassetto della sua scrivania.


Tsk” fu la cosa che disse Ed.


Grazie colonnello” rispose educatamente Al.


FullMetal, quel -tsk- lo prendo per un grazie” sorrise Roy porgendogli la chiave.


L'altro lo guardò, prese la chiave e se andò senza dire nulla. Alphonse lo seguì dopo aver detto un -arrivederci colonnello- .

Roy sospirò prima di tornare alla scrivania e lavorare fino sera.



- - - - - - -


Alloggio dei fratelli Elric, sera.


Edward si stava facendo una doccia calda mentre Alphonse era andato a fare un giro per le strade di Central City.

Quando iniziò a piovere, il ragazzo rientrò a casa.

Edward uscì dalla doccia, si vestì e andò in camera dove vi era Al.


Fratellone asciugati i capelli! Rischi di ammalarti!”


Mh? Ah, si Al...hai ragione, ora vado ad asciugarli”


Edward si voltò dirigendosi di nuovo verso il bagno quando qualcosa lo bloccò.


Miaooo”


Ed si voltò verso il fratello.


AL! TI HO GIA' DETTO CHE NON POSSIAMO TENERE UN GATTO!”


Ma fuori piove e...”


Basta! Piantala Al, lo sai”


Sai cattivo fratellone!” rispose Al andando verso la porta del loro alloggio.


La aprì e corse fuori.


AL! Fermati, torna indietro! Sta piovendo! Al!!”


Cercò invano di far rientrare in -casa- il minore.

Inutile.

Non lo ascoltava.

Edward, in quel momento, si sentì terribilmente in colpa.

Non poteva lasciare Al fuori sotto la pioggia...avrebbe corso il rischio che il suo sigillo si fosse cancellato...no non doveva nemmeno pensare a questo.

Al non era uno stupido, di certo si sarebbe andato a riparare da qualche parte.

Ma dove? Central non era una città piccola.

Senza pensarci prese il suo cappotto rosso e uscì anch'egli.

Non gli importava di nulla in quel momento se non di ritrovare Alphonse.

Andò verso la piazza e cercò lì. Niente.

Provò a cercarlo anche nelle vicinanze del quartier generale. Niente.

Era davvero in ansia.

Andò in giro per una buona mezzora senza risultati positivi.

Ad un certo punto, ad un incrocio, seguì il suo istinto e voltò a destra.

Continuò a correre. Per la pioggia non riusciva a vedere bene le figure davanti da se.

Iniziò anche a tuonare.


=Perfetto, meglio di così...= pensò il biondo.


Dopo circa cinque minuti arrivò in una strada abbastanza larga, non l'aveva mai vista prima.


= Non credo che Al sia venuto da questa parte = pensò fermando la sua corsa e scattando indietro iniziando a correre dalla parte opposta.


Non si accorse che poco dietro di lui vi era qualcuno.

Senza accorgersene gli andò addosso facendo cadere entrambi.


Mi scusi, non l'ho vista” si giustificò subito Edward mentre si rialzava.


Scuse accettate” rispose l'altro rialzandosi anch'egli e raccogliendo il cappello che quello scontro gli aveva fatto cadere.


T-taisa?” Ed riconobbe quella voce e quel comportamento.


FullMetal che ci fai in giro da queste parti? E soprattutto sotto questa pioggia?” domandò preoccupato il suo superiore.


Non sono affari che la riguardano...etciù” Edward starnutì.


Rischiava di prendersi qualche malattia sotto quella pioggia in quelle condizioni.

In quel momento però non gli importava, voleva e doveva trovare Al a qualsiasi costo.


Devo andare, arrivederci” si affrettò a dire il giovane per congedarsi.


No, vieni con me...sei bagnato fradicio, rischi di ammalarti” affermò Roy prendendo un braccio a Edward.


Colonnello mi lasci!” disse il giovane spostando il braccio dalla mano di Roy “Ho altro da fare che stare qui a litigare con lei..etciù”


Forza vieni FullMetal” gli ripeté Roy afferrandolo di nuovo per il braccio.


Colonnello, che diavolo vuole?”


Non voglio che tu ti ammali. È un ordine, vieni”


Edward sbuffò e, controvoglia, dovette seguire il suo superiore.

Non gli importava dove lo avrebbe portato, l'importante era farlo stare zitto, si ritrovò a pensare il biondo.

Una volta giunto davanti a una grande casa Roy si fermò e si avvicinò al cancelletto di essa.


Che fai? Vieni” lo incitò il colonnello.


Eh? Sì ok”


Avanzò oltrepassando il cancelletto e notando la targhetta vicino al campanello.

Roy Mustang

Edo stava per entrare nella del suo superiore.

Si sentiva strano.

Il giovane rimase un po' sorpreso quando entrò.

Arredamento molto sofisticato, pensò.

Rimase fermo all'ingresso, tremante per il freddo che fino poco prima gli entrava nelle ossa anche a causa della pioggia.


Vuoi rimanere lì impalato FullMetal?”


Edward arrossì per l'imbarazzo e si avvicinò al suo Taisa che, con grande premura, si occupò di togliere il cappotto bagnato fradicio del giovane e portarlo nel salotto dove accese il fuoco nel camino in modo da farlo asciugare.

Consigliò al biondo di farsi una doccia calda per evitare qualche malanno e, seppur seccamente, Edward diede ragione a Roy.

Una volta uscito dal bagno tornò nel salotto della casa di Roy e si sedette su un divano.

Di Roy nemmeno l'ombra. Si guardò intorno fino a fissare il fuoco.

Rimase lì per un po' di tempo finché non venne risvegliato dalla voce del suo colonnello.


Vedo che ti stanno larghi quei vestiti...e pensare che sono i più piccoli che ho” disse infatti questo entrando nel salotto con in mano un vassoio che poggiò sul tavolino situato fra i due divani.


Sopra di esso vi erano poggiate due tazze e una teiera.

Edward guardò incuriosito prima di ribattere con qualche insulto quella pessima battuta che poco prima lo aveva accusato di essere piccolo.

Aprì la bocca per insultarlo ma, anziché parlare, starnutì.


Ti avevo detto che ti saresti ammalato”


Sto benissimo colonnello” rispose l'altro mettendosi a braccia conserte.


Si, ok...Prendi” disse porgendogli una tazzina “é del the caldo, bevilo”


Il giovane non se lo fece ripetere due volte.

Prese la tazza e cominciò a sorseggiare la bevanda.

Anche il suo superiore prese una tazza.


Allora, che ti è successo Acciaio? Si può sapere perché eri qui fuori sotto la pioggia?” si incuriosì Roy.


Il giovane gli raccontò tutto.

Roy lo rassicurò; Alphonse non era uno stupido, si sarebbe riparato da qualche parte.

Cosa che anche Edward stesso pensò, ma non poté non preoccuparsi comunque.

Una volta bevuto il the Ed si alzò.


Forse è meglio che ora vado colonnello. L'ho disturbata fin troppo”


Si avvicinò al cappotto, era ancora bagnato.


No FullMetal, questa notte è meglio che rimani qui al caldo. Gli alloggi degli alchimisti sono praticamente dall'altra parte di Central. Ti prenderesti sul serio qualche malanno” disse Roy sorridendo.


Tolse dalle mani di Ed il cappotto e lo rimise vicino al fuoco per poi sparire dal salotto.

Edward era in imbarazzo. Perché mai aveva dovuto allontanarsi così tanto?

Si risedette sul divano proprio mentre Roy rientrò con in mano delle coperte.


Ecco qui, puoi usare queste per dormire.” disse poi Roy poggiando accanto al biondo le coperte.


G-grazie Taisa” rispose imbarazzato il minore.


Se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami d'accordo? Non farti nessun problema” disse sorridendo.


Questo suo atteggiamento, del tutto inaspettato, fece arrossire il biondo.

Scosse la testa cercando di scacciare via quell'immagine e cercando di ritornare del suo colore naturale.

Inutile.

Ma da quando gli atteggiamenti di Roy gli provocavano una reazione del genere?

Alla fine, nonostante il colorito non si fosse -calmato-, alzò il volto per annuire.


Hai la febbre?” si preoccupò il maggiore notando l'arrossamento.


Scostò i capelli dalla fronte di Ed e posò una mano sulla sua fronte.

Non scottava.

Spostò la mano sulla guancia e poi sul collo.

Un po' caldo ma nulla di preoccupante constatò.


No, non mi pare tu la abbia. Ma se stai male non esitare a chiamarmi FullMetal”


S-si d'accordo Taisa...” lo rassicurò il biondo.


Roy stava già per lasciare la stanza quando il giovane Elric lo richiamò.


Taisa?”


Che c'è Ed, stai male?”


Ha detto Ed...da quando Roy lo chiamava per nome?

Il biondo si sentì mancare quando udì il suo nome pronunciato da quella voce.

Fece un respiro e poi abbassò il capo.


Ecco...sono preoccupato per Al”


Stai tranquillo, di sicuro domattina lo troverai al Quartier Generale. Devi dormire ora”


Edward sorrise e si sdraiò sul divano coprendosi con la coperta datagli da Roy.

Roy lo aiutò.


Non sono un bambino, sono capace!” protestò Ed.


Si,si me lo ha già detto che non sei un bambino... ma i miei dubbi li ho ancora” finì sorridendo Mustang Taisa.


Colonnello di merda! Lei non arriverà vivo all'alba!” finì starnutendo.


Ehi, mame stai calmo...”


Edward si voltò dando le spalle a Roy.


Buona notte, Edward”


Era la prima volta che il Taisa gli augurava la buona notte, non erano arrivati mai a -farsi compagnia- fino a quell'ora.

E la cosa, dopotutto, non dispiaceva a nessuno dei due.

Edward sorrise, senza farsi vedere dall'altro, e sottovoce gli augurò buona notte.

Di certo non avrebbe mai ammesso che, nonostante tutto, gli... voleva bene.

Sospirò cercando di addormentarsi.

Il fruscio dell'acqua non era di certo a suo favore.

Dopo un po' di minuti, finalmente si addormentò tra le braccia di Morfeo.


- - - - - -


Era mattina quando si risvegliò.

A svegliarlo furono dei rumori che provenivano dall'ingresso, ma non ci fece caso e si voltò dall'altra parte restando ad occhi chiusi.

Quando ricordò che non era nel suo alloggio, però, si alzò di scatto.


Taisa?” lo chiamò.


Niente.


TAISA?” provò di nuovo, alzando la voce.


Ancora niente.

Andò nella cucina, magari stava facendo colazione.

Trovò sul tavolo un vassoio e un foglietto.


< Ben svegliato FullMetal,

Io sono già andato a lavoro; non volevo svegliarti..

Avevi un'aria da “bambino” e non volevo disturbarti.

Comunque ti ho preparato qualcosa da mangiare.

Serviti pure.

Ah, i tuoi vestiti sono asciutti. Sono su una sedia,

pronti all'uso.

Sul vassoio ci sono delle chiavi, mi raccomando

chiudi prima di uscire.


Roy >



=Maledetto Taisa, come ha osato darmi del bambino?? Grrr me la pagherà=


Pensò mentre mangiava la colazione lasciatagli dall'altro.

Non poté non fare un sorriso al pensiero che Roy si era preoccupato per lui.

Una volta finito di fare colazione il giovane si cambiò ripiegando i vestiti che Roy gli aveva prestato per quella notte.

Uscì e chiuse a chiave la porta di casa.

Mentre usciva dal cancelletto una donna, sui venticinque anni, si avvicinò a Edward.


Ciao piccolo, Roy è in casa?” gli domandò.


=Piccolo? Io la ammazzo grrrrrr=


Si ricompose cercando di essere più naturale possibile per risponderle.


No, è già andato al lavoro..” le rispose Ed.


Ma tu chi sei? Non sapevo che Roy avesse un fratellino”


Infatti io non sono il fratello di quel maledetto... perché lo cerca?”


Perché ieri sera avrebbe dovuto uscire con me e non si è fatto vedere...”


=C-come? Ieri sera?= il biondo arrossì.


..se lo vedi digli di chiamarmi, d'accordo? Mi chiamo Ayumi”


Il giovane annuì e si diresse verso il quartier generale.


- - - - - -


Fratellone! Finalmente sei arrivato” lo accolse Al all'ingresso dell'accademia.


Ciao Al, scusami per ieri io..”


No nii-san, non scusarti..hai ragione non possiamo tenere nessun gatto..piuttosto, come stai? Il colonnello Mustang mi ha raccontato tutto; non sei ammalato vero?” chiese preoccupato il minore.


No Al, sta tranquillo. Ci vuole altro per farmi ammalare” disse sorridendo.


Il maggiore degli Elric si diresse verso l'ufficio del colonnello, mentre il minore lo aspettò nell'area relax.

Quando appoggiò la mano alla porta del suo ufficio Edward notò che era leggermente aperta.

Origliare non era di certo nel carattere di Ed.

Infatti il giovane stava per richiudere la porta quando sentì il tenente Havoc parlare.


Allora colonnello...si è dichiarato o non ancora?”


Edo rimase immobile.

Possibile che il colonnello si fosse innamorato seriamente da fare una dichiarazione?

Rimase ad ascoltare.


No, ieri non ho avuto l'occasione di farlo” rispose questo sospirando.


Ancora non mi pare possibile. È sicuro di essere così innamorato colonnello? Considerando di chi si è innamorato...”


Lo so, ma è così. Basta, non sono affari suoi di chi mi innamoro o sbaglio?”


Sì, d'accordo colonnello..non si scaldi; comunque sono felice che mi abbia informato di questa sua nuova cotta.”


Ma non ne deve fare parola con nessuno, intesi?” si raccomandò Roy.


Si figuri, stia tranquillo Taisa”


Edward non voleva più restare lì immobile ad ascoltare i loro discorsi, non era una cosa giusta in fondo.

Alzò la mano e bussò.

I due all'interno dell'ufficio fermarono improvvisamente il loro discorso.


Avanti” disse poi Roy.


Edward entrò.

Non sapeva se essere imbarazzato, per aver ascoltato un discorso privato tra il colonnello Mustang e il tenente Havoc, o arrabbiato, non sapendo però la ragione.


Salve colonnello le-le ho riportato queste” disse porgendogli le chiavi di casa di Roy.


Jean Havoc si sentì decisamente di troppo.


Taisa, riprenderemo più tardi quel discorso” disse sorridendo, congedandosi.


Jean uscì dall'ufficio e, appena richiusa la porta alle sue spalle, si accese una sigaretta tornando a svolgere il suo abituale lavoro.

Intanto all'interno dell'ufficio tornò un silenzio momentaneo, rotto dalla voce di Roy che decise di alzarsi e ritirare le chiavi lasciate al giovane.


Fullmetal, hai fatto colazione?” chiese Roy “...e hai dormito bene?”


Edward non rispose, si limitò a sbuffare.


Che ti prende? Sei stato insoddisfatto della colazione o sei solo di cattivo umore? Di solito sei sempre di cattivo umore...” ironizzò Roy.


L'unica risposta che ricevette fu un altro sbuffo seguito da una piccola provocazione.


Ora mi sfotte?”


FullMetal ma che diavolo ti è preso oggi?”


Tsk, come se non lo sapesse...Prenda queste chiavi” disse lasciando cadere le chiavi sulla scrivania.


Successivamente si voltò e andò verso la porta aprendola, mentre un Mustang sempre più stranito da quel comportamento rimase fermo immobile.

Aperta la porta Ed si fermò e si voltò nuovamente a guardare il colonnello.


Mi dimenticavo...Ayumi ha detto di richiamarla” disse svogliatamente sottolineando il nome della ragazza con quasi ribrezzo.


Si richiuse in fretta la porta alle sue spalle e si affrettò ad allontanarsi da quell'ufficio.

Non sapeva nemmeno lui perché si era comportato così.


- - - - - -


Edward tornò nell'area relax dove lo aspettava il fratello.

Appena lo vide si avvicinò al minore sedendosi vicino.


Allora fratellone?” domandò subito il minore.


Nh?”


Possibile che Edward fosse così strano?

Il povero Al sospirò prima di chiarire ciò detto precedentemente.


Intendo...che incarico ti ha dato il colonnello Mustang da svolgere in questi giorni che resteremo a Central City?”


Merda! Me ne sono dimenticato” ammise il fratello.


Ma dove hai la testa, nii-san?”


Ecco, questo è Edward Elric.

Nel bene e nel male.

Alphonse convinse il fratello a tornare da Mustang a ritirare l'incarico che doveva fare.

Edward, però, rimase contrariato.

Non sapeva di preciso il motivo ma...gli avevano dato fastidio quelle parole scambiate tra Roy e Jean, per non parlare di quella ragazza.

Era infastidito...quasi geloso.

Sbuffò ritrovandosi, per la seconda volta quella mattina, davanti a quella porta.

Solita procedura.

Edo bussò, aspettò l'avanti di Roy prima di entrare.

Appena Ed entrò nell'ufficio, Roy sorrise.


Che ha da sorridere tanto?” domandò acido l'alchimista d'acciaio.


Nulla, tranquillo Acciaio”


Bene; sono venuto per avere il mio incarico”


Roy fissò il giovane alchimista.

Prima di informarlo su quale era il suo incarico sospirò.

Quello era Edward Elric e non poteva cambiare.

Gli diede l'incarico.

In questi giorni Ed avrebbe dovuto svolgere semplici lavori d'ufficio, nulla più nulla meno.

Il biondo stava già per lasciare l'ufficio quando venne bloccato per un braccio dal suo superiore.

Edward si voltò, stupito e imbarazzato.


Edward,,,” cominciò Roy.


Il ragazzo si sentì strano.

Probabilmente era la reazione alla parola del colonnello.

Era così raffinata quella voce, e sentirsi chiamare per nome, e non per un appellativo, era davvero così...strano per Ed.


...posso sapere cosa ti è preso? Sei per caso geloso di qualcuno?” suppose Roy.


Centro.


E cosa glielo fa pensare colonnello?”


Il giovane guardò negli occhi l'uomo.

Si imbarazzò ancora di più e distolse lo sguardo.

Prima che Roy potesse ribattere, Edward parlò.


Ma cosa faccio? Ora sto anche ai suoi giochi... Mah.. Ora devo andare a fare il mio lavoro, non ho tempo da sprecare con lei” disse infine strattonando il braccio per -liberarsi-.


Si avvicinò alla porta ma, prima che potesse aprirla, Roy bloccò il giovane contro il muro.

Edward sentiva sulla schiena il freddo della parete mentre dentro di sé cominciò a sentire calore… possibile che la sola vicinanza di Roy potesse fargli quell'effetto?

Era imbarazzato, lo avrebbe capito chiunque, ma nonostante questo riuscì a sostenere lo sguardo del suo superiore, come una sfida.

Roy dal canto suo era sul serio preoccupato per il comportamento del biondo.

Non voleva che Ed pensasse che tra lui e quella ragazza ci fosse qualcosa.


Edward ascoltami...”


Di nuovo lo aveva chiamato per nome.

Edward non resistette a quello sguardo e decise di abbassarlo.

Fissava ora la giacca di Roy.

Quest'ultimo gli avvicinò una mano alla guancia spostandogli una ciocca di capelli.

Prima che potesse succedere altro qualcuno bussò alla porta.

Chiunque fosse di sicuro avrebbe fatto una brutta fine per mano di Roy.


Colonnello apra”


Jean.

Lui...lui che sapeva tutto aveva avuto il coraggio di -disturbarlo- in un momento simile..

L'avrebbe pagata eccome...

Roy si staccò da Ed e andò alla porta aprendola.


Colonnello mi ha chiamato Ayumi...deve parlare subito con lei, la richiami immediatamente” disse Havoc entrando nell'ufficio.


Solo in un secondo momento notò la presenza di Ed e si chiese mentalmente cosa ci facesse ancora lì...che forse Roy...?


Se così fosse stato, il povero Jean Havoc ci avrebbe lasciato la pelle.

Edward abbassò di più lo sguardo e strinse i pugni.

Ancora lei.

Ma cosa voleva dal suo Roy?

S-u-o ?

Da quando Ed pensava a Roy come di -sua proprietà-?


Ora vado a lavorare” disse il giovane uscendo dall'ufficio.


Cominciò a camminare dirigendosi dal fratello.

Ma venne fermato per un braccio da Roy.


Fullmetal” non poteva chiamarlo per nome davanti agli altri “Ho bisogno di parlarti”


Il giovane rimase stupito.


Ma ora ha di meglio da fare Taisa...” disse il giovane chinando il capo.


No, ti sbagli...TU hai la priorità”


Non si rese nemmeno conto di ciò che diceva.

Roy si sentì così preoccupato che il suo Ed potesse pensare che lui avesse una storia con qualcuno che non gli importava se i militari che passavano avessero frainteso le sue parole.

Gli importava solo di Edward.


Vieni con me” disse poi riportando il giovane nell'ufficio.


Rientrati notarono la presenza di Jean che, visto lo sguardo del colonnello, capì che doveva togliersi dalle scatole in quel momento.

Che Roy si fosse finalmente deciso??

Fatto sta che Havoc si affrettò a lasciare i due da soli.

Edward non sapeva come sentirsi...aveva quasi paura...

Che provasse qualcosa per Roy ma non se ne fosse mai accorto?

Sì, sicuramente.

Roy si ricordò di chiudere a chiave e si girò verso Ed.


Così non corriamo rischio di venire interrotti di nuovo” disse il colonnello sorridendo.


Edward non fece altro che annuire.

Si sentiva decisamente impacciato.

Come doveva comportarsi? E poi...di cosa doveva parlargli Roy?

Non aveva ancora il coraggio per parlare con lui dei propri sentimenti, e aveva la certezza che Roy, invece, volesse eccome.

La mente del giovane alchimista di stato era piena di questi sentimenti...

Possibile che non poteva vivere una vita normale?


...” Edward non sapeva cosa dire.


Apriva la bocca per parlare ma non riusciva a pronunciare nulla.

Sospirò.


Edward” parlò Roy.


Il colonnello si avvicinò a Ed; lo spinse con le spalle al muro.

I due si guardarono a lungo prima di parlare.

Il giorno e la notte, la luce e il buio...c'era solo questo.

Roy si mise una mano nei capelli e li scompose.


=In che situazione mi sono cacciato?= si disse mentalmente Roy.


Era difficile.

Eppure da una parte anche semplice.

Sono solo due parole in fondo.


Fullmetal io...”


Roy si avvicinò.

In questo momento nella mente di Roy viaggiava un pensiero.

Ma quanto coraggio hanno le donne nel dire ad un altro che lo si ama?

Provò a darsi una ragione.

Le donne che erano uscite con lui dicevano di amarlo... ma quello era solo un desiderio provocato dall'attrazione fisica?

Questo spiegava il perché di tanta leggerezza.

La cosa certa ora, era che il grande colonnello Roy Mustang, l'uomo più acclamato dalle donne di Central City, era in difficoltà con l'amore.


Ecco...” continuò il Flame Alchemist avvicinandosi all'altro.


Poggiò le mani sul muro accanto alla testa di Ed.

Quest'ultimo alzò lo sguardo per incrociare quello dell'altro.

Roy si abbassò fino ad annullare la distanza tra i loro volti.

Inizialmente il colonnello andò piano, pauroso della reazione del giovane.

Quando questo chiuse gli occhi e dischiuse le labbra Roy decise di approfondire quel contatto.

Cominciò infatti a mordicchiare il labbro inferiore dell'altro provocando dei piccoli gemiti al giovane; una volta soddisfatto del proprio lavoro, Roy, spostò l'attenzione sul collo del giovane.

Spostò i capelli dorati e cominciò a succhiargli il collo, intento a lasciargli un proprio segno.


Nhh R...o...y”


Edward portò le braccia attorno alla vita di Roy stringendolo di più a se.

Il maggiore tornò ad occuparsi delle labbra dell'altro decidendo di approfondire quel semplice bacio che si stavano scambiando.

Edward, appena entrò a contatto con la lingua di Roy aprì gli occhi sorpreso e allo stesso tempo felice.

Il colonnello iniziò a togliere la giacca al Fullmetal accarezzando entrambe le braccia del giovane, sia l'automail che il suo vero braccio.

Quando l'ossigeno finì i due si staccarono e si fissarono negli occhi.

Lo volevano entrambi, avevano lo stesso desiderio.


Sono sempre stato più bravo a fare che a dire” disse Roy sorridendo.


Edward abbracciò il suo Taisa quando qualcuno bussò alla porta.

Chi era ancora?


Giuro che se è Havoc gliela farò pagare per bene” disse a bassa voce provocando una piccola e ingenua risata al biondo.


Roy si affrettò ad aprire la porta mentre Ed si rimetteva la giacca.

Girò la chiave e, prontamente, il tenente Hawkeye fece il suo ingresso con un sacco di documenti pronti per Roy.


Ecco qui colonnello, le sono stati assegnati anche questi; gli altri documenti li ha già controllati?”


Veramente no. Ma ora mi metto al lavoro, grazie tenente”


Colonnello Mustang...se non si mette immediatamente al lavoro le toccherà fare gli straordinari, non so quanto le convenga rimandare sempre.”


Il tenente si congedò lasciando di nuovo i due da soli.

Dovevano chiarire alcune cose.

Edward non riusciva, era imbarazzato per la reazione che aveva avuto alle attenzioni del colonnello.

Che fosse veramente innamorato? Questo avrebbe spiegato molte cose del suo comportamento.

Le sue guance a quel pensiero si colorarono di porpora.

Si, lo era.

Si avvicinò alla porta per uscire di corsa, ma prontamente, Roy lo fermò.


Ed, aspetta”


Il giovane si voltò a fissarlo.


Roy non è per te...è che ho bisogno di prendere un po' d'aria” ammise il giovane.


Il colonnello vide le gote arrossate del ragazzo e gli sorrise.

Portò una mano vicino al volto di Edward e con l'indice della mano gli sfiorò il naso lasciando stupito il giovane.

Nel frattempo con l'altra mano staccò quella di Edo dalla maniglia e lo attirò a se.

Si avvicinò all'orecchio dell'altro e gli sussurrò


Sei ancora più attraente quando sei imbarazzo” disse posando un bacio sulla sua guancia.


Edward, capita la frase, si allontanò dal colonnello tirandogli una gomitata al petto.

Sapeva che non doveva provocare il giovane Alchimista d'Acciaio, dopotutto.

Il giovane gli diede le spalle e farfugliò una serie di insulti prima di uscire dall'ufficio e andare da suo fratello, e svolgere il lavoro assegnatogli.

Roy sbuffò per poi sorridere divertito.

Lo amava anche lui allora.” pensò.


- - - - - -


Il resto della giornata passò abbastanza velocemente e i due non si incontrarono.

A fine giornata lavorativa, verso le 18, i fratelli Elric si diressero verso l'uscita dall'accademia quando vennero fermati dal tenente Havoc.

Egli disse a Edward di andare dal colonnello poiché voleva parlargli; mentre Al decise di restare lì per aspettare il fratello.

Edo corse fino all'ufficio di Roy ed entrò un po' timoroso.


Fullmetal, allora come hai passato la giornata?” chiese questo sorridendo.


Lei mi ha fatto venire qui solo per rispondere a una domanda? Io la ammazzo!”


Cosa volessi che facessi, scusa? Ah forse ho capito...”


Si avvicinò piano al biondo e gli posò un piccolo e casto bacio sulla bocca.

Il giovane alchimista si staccò, imbarazzato.

Le gote gli si colorarono di un leggero rosso sotto gli occhi di Roy.


Che ne dici se vieni da me stasera?” continuò poi Roy carezzando le guance di Edward con le mani per poi posare su ognuna un piccolo bacio.


Io...non...credo sia una buona idea..voglio dire...Al, non mi va di lasciarlo da solo...” rispose in modo impacciato.


Ma lui può pensare a se stesso; e se non vuoi lasciarlo solo può sempre andare a stare da Havoc, che ne pensi?”


Ecco, non saprei...”


Roy cominciò a mordicchiargli il lobo dell'orecchio facendolo gemere.

Era sicuro che l'avrebbe accontentato, non sarebbe sopravvissuto a quella tortura per molto..


...ok” il giovane si lasciò convincere.


Roy gli sorrise e posò un piccolo bacio sulle sue labbra.

Casto ma ricco d'amore.

Il giovane Elric aspettò che il suo Roy fosse pronto per andare all'uscita.

Alphonse e Havoc accettarono di passare la sera insieme, Jean avrebbe raccontato tutto a Al per rassicurarlo.

Anche se, vedendo il colonnello che stringeva la mano di Ed doveva destare qualche sospetto.

Il giovane si staccò, oltre che l'imbarazzo anche per orgoglio.

Non gliela dava vinta tanto facilmente.

Ed e Al si salutarono, era una delle poche notti che avrebbero passato lontani.


- - - - - -


Casa Mustang.


Forza accomodati, fai come se fosse casa tua” disse sorridendo.


Edward annuì semplicemente.


Tanto ci sei stato anche ieri o sbaglio?” continuò Roy facendo arrossire il giovane.


Era diverso!” gridò.


Roy appoggiò il suo cappotto al proprio posto e, avvicinatosi a Ed, gli tolse anche il suo e lo appoggiò accanto.

Ed si sedette sul divano dove aveva passato la notte.

Era decisamente imbarazzato.


=Ho fatto bene a venire?= si domandò il giovane.


La voce di Roy, dalla cucina, lo fece svegliare dai suoi pensieri.


Cosa vuoi per cena?”


Edward lo raggiunse in cucina.

Rimase a fissarlo mentre apparecchiava la tavola.


D'accordo che sono irresistibile però dovresti trattenerti un po' Ed” rise Roy accortosi dello sguardo del giovane.


La pianti, colonnello!”


Mi chiamo Roy, per te” fece poi avvicinandosi all'altro e spostargli i capelli dalla fronte.


Nh? O-k..Roy smettila” ripeté spostandosi.


Che hai?”


Io... non credo sia stata una buona idea venire” disse abbassando lo sguardo.


Roy si stupì di quell'affermazione.

Gli si avvicinò e posò le mani sulle sue spalle.

Lo fisso negli occhi, costringendo ad alzare lo sguardo.


Perché? Spiegamelo” disse serio Roy.


A Ed si bagnarono gli occhi.

Li chiuse e gli aprì freneticamente, aveva qualcosa dentro e non riusciva a dirglielo.

Si fece coraggio.


Non voglio essere un'altra tacca sulla tua cintura!” disse facendogli togliere le mani dalle spalle.


Roy rimase un po' colpito.

Aveva ragione però. Lui aveva la fama del donnaiolo, come poteva fidarsi di uno così?


Ed, io ti amo. È da due anni che provo questo per te. Nessuno e ripeto, nessuno, è mai riuscito a rapirmi il cuore. L'unico che ce l'ha fatta sei tu, e nessun altro. Io ti amo Edward, voglio stare con te. Chiedimi qualsiasi cosa e io la esaudirò. Sono pronto a fare qualcosa per te, te lo giuro”


Edward alzò lo sguardo e lo incrociò con Roy.

Aveva gli occhi lucidi, avrebbe di certo pianto.

Roy si affrettò ad abbracciare Ed e lui posò la testa contro il suo petto.


Ti amo Edward”


Questo singhiozzò e si calmò, successivamente tornò a guardare il volto del suo colonnello.

Gli sorrise.


Anche io”


Roy lo prese in braccio e lo fece arrossire.

Ma perché aveva quella reazione con lui? Si domandò il giovane.


Allora piccolo mio cosa vuoi da mangiare?”


A CHI HAI DATO DEL PICCOLO? GRRR LA AMMAZZO COLONNELLO!”


Roy rise e rimise a terra Ed.

Era arrabbiato.

Non era piccolo...perché tutti si divertivano a dargli del piccolo.


Adesso fai anche il finto arrabbiato? Vedi che sei un bambino?” continuò a ridere il colonnello.


Allora lei è un pedofilo!” fece Ed mettendosi a braccia conserte sedendosi su una sedia.


Quella dove aveva fatto colazione, pensò.

Roy approfittò del fatto che Ed avesse abbassato la guardia e gli diede un altro bacio.

Il giovane restò immobile.


Allora cosa vuoi da mangiare?” domandò nuovamente Roy.


Quello che vuoi tu” gli disse sorridendo.


I due cenarono.

Roy non pensava che l'appetito di Edward fosse tanto grande e insaziabile.

Una volta che il giovane si sentì sazio, Roy liberò la tavola e lavò i piatti, le posate e i bicchieri.

Edward rimase a fissarlo.

Più volte gli aveva chiesto se aveva bisogno di un aiuto ma l'altro glielo vietava.

Così Ed rimase seduto al tavolo della cucina tutto il tempo.

Quando Roy finì decise di portare Edward nella sua piccola biblioteca dove teneva alcuni libri sull'alchimia che aveva letto da giovane.


Se ti interessa qualcosa prendi pure. D'accordo?”


Edward annuì. Era meravigliato da tutti quei testi.

E il pensiero che Roy li avesse letti era uno stimolo in più per farlo anche lui.

Si avvicinò di più alla libreria e iniziò a leggere qualche titolo.

Roy gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio.


Io vado a farmi una doccia, se vuoi leggere fai pure” e sorrise.


Edward si girò e gli mise le braccia al collo attirandolo a se.

Roy lo abbracciò in vita.

Si staccarono di poco, giusto lo spazio per Roy di portare una mano sulla guancia di Ed e posargli un bacio in fronte.

Dopo poco sparì dalla stanza diretto al bagno col sorriso in volto.

Era felice.

Per la prima volta nella sua vita, Roy Mustang era davvero felice.

Lo stesso era per Ed.

Non provava quella felicità da molto, come quando era un bambino.

Al pensiero sorrise e, attratto da un libro, lo prese.

Era diverso dagli altri.

Lo aprì e rimase sorpreso.

Erano le ricerche fatte da Roy molto tempo prima.

Incuriosito decise di leggerlo. Si sedette sulla poltrona che vi era nella stanza e iniziò la lettura.


- - - - - -


Dopo una mezzora Roy rientrò nella stanza dove aveva lasciato Edward.

Lo trovò addormentato.

La testa era poggiata sulla scrivania davanti alla poltrona.

Roy gli si avvicinò e accarezzò la sua guancia.

Non avrebbe mai pensato che Ed contraccambiasse i suoi sentimenti, non lo avrebbe più lasciato.

Lo prese in braccio per portarlo in un luogo più comodo per riposare.


= È piccolo ma pesa lo stesso = sorrise.


Sentì il suo automail cingergli il collo e sussurrare il nome di suo mamma.


= Non ti farò più soffrire, non lo permetterò = pensò mentre lo poggiava delicatamente sul letto.


Gli posò un'altra occhiata e lo coprì con le coperte prima di tornare nella sua piccola biblioteca.

Andò a guardare quale libro stesse leggendo prima di dormire.

Sorrise quando capì.

Lo prese e lo portò con se nella camera da letto.

Si distese sotto le coperte con Edward lasciando accesa solo la piccola abajour.

Il libro lo lasciò sul comodino, aperto alla pagina dove l'aveva lasciato Ed.

Strinse forte tra le sue braccia il ragazzo e si addormentò con lui.


- - - - - -


Era ormai l'alba quando Edward si svegliò.

Un piccolo spiraglio di luce lo colpì in volto.

Portò una mano davanti agli occhi per ripararsi e mise a fuoco gli oggetti intorno a sé.

Improvvisamente ricordò di non essere nel suo alloggio ma a casa di Roy, arrossì.

Il colore porpora aumentò quando sentì un braccio stringerlo più forte in vita.

Si voltò e vide il suo Roy, sorrise.

La sua attenzione cadde sulla sveglia poggiata sopra al comodino dalla parte di Roy, le 6.30.

Era troppo presto per svegliarlo, pensò.

Si alzò piano, facendo attenzione a non disturbare il sonno di Roy e si avvicinò alla finestra; chiuse meglio la tenda in modo che non vi entrasse più luce e non rischiasse quindi di svegliare il colonnello prima della sveglia.

Si riavvicinò al letto e rimase immobile per qualche minuto a fissare Roy.

Era così...attraente pensò il giovane prima di arrossire a quel pensiero.

Piano, senza far rumore uscì dalla camera e andò nella cucina sbadigliando.

Avrebbe preparato lui la colazione questa volta, si era promesso.

Preparò qualcosa di semplice, non aveva la minima idea di cosa piacesse mangiare a colazione a Roy, andò a intuito.

Preparò del caffè e, mentre preparava il tutto, il suo Taisa entrò nella cucina, svegliato in parte dal profumo di brioche che veniva dalla stanza.


Buongiorno amore” disse sorridente Roy.


Il giovane si sentì mancare di un battito a quel nomignolo.

Allo stesso tempo però era felice, Roy lo amava davvero.

Il maggiore strinse da dietro la vita del minore e posò un bacio sulla sua guancia.


Dormito bene?” chiese Roy.


Si, bene. Anche se mi è sembrato strano questa mattina...”


Che intendi?”


Non ero abituato a svegliarmi e vederti accanto..” chiarì Ed.


Roy sorrise.

Anche per lui era così, un piccolo ma grande sogno che realizzarono.


Hai preparato la colazione? Che brava mogliettina che ho” disse scherzando Roy.


Come risposta a quell'affermazione Edward gli tirò una gomitata allo stomaco.


Colonnello la pianti se non vuole che le faccio più male” rispose tranquillo Edo.


I due fecero colazione e Roy si cambiò per andare al quartier generale.

Appena usciti Roy attirò vicino a sé Edward poggiando la propria mano destra sulla spalla destra del giovane, in modo da tenerlo accanto.

Ed abbassò lo sguardo un po' sorpreso, ma felice, per quel gesto.

Durante la strada tutte le ragazze innamorate del grande Roy Mustang si domandarono chi fosse quel biondino e cosa ci faceva lì, in quel modo, con Roy.

Camminando arrivarono davanti al quartier generale ma furono costretti a fermarsi.


Colonnello Mustang! Si può sapere perché non mi ha più chiamato?”


Ciao Ayumi...vedi sono stato un po' occupato, mi dispiace” cercò di scusarsi Roy.


Edward rivide quella ragazza e provò ancora più odio.

Avrebbe mai lasciato il suo Roy in pace?

Roy si accorse dello sguardo di Ed e si sbrigò a fare le presentazioni.


Edward, lei è Ayumi Nakanishi. È una mia cara amica di infanzia che viene raramente a trovarmi”


La giovane sorrise e annuì.

Porse poi la mano a Edward.


Tu devi essere Edward Elric allora..piacere! Havoc mi ha parlato di te e questo qui” disse poi indicando Roy. “Ma come fai a sopportarlo? Davvero congratulazioni” disse poi ridendo.


Quella ragazza dopotutto non era poi così cattiva e antipatica.

Forse perché non voleva rubargli il suo Roy?

Molto probabile.

Edward decise che era di troppo e salutò la ragazza dirigendosi verso l'entrata.


Ci vediamo più tardi colonnello” disse voltandosi verso di lui e sorridendo.


Edward trovò Alphonse ad aspettarlo poco dopo l'entrata.

Era curioso di sapere tutto quanto. Jean gli aveva solo accennato dell'attrazione del colonnello per lui e ora voleva sapere tutto.

Edward non raccontò tutta la verità ad Al, non era ancora il momento giusto, si disse.

La giornata passò abbastanza velocemente, Ed non andò mai a trovare Roy in ufficio. Non sapeva nemmeno lui il perché.

Finalmente Roy si decise a chiamarlo con la scusa di un lavoro urgente.


Mi dica colonnello” disse il biondo con il saluto militare.


Da quando sei tornato a darmi del -lei-?” domandò curioso.


Finché siamo in luogo di lavoro devo attenermi ai gradi”


Hai la febbre per caso?” Roy era davvero preoccupato, non aveva mai sentito il FullMetal parlare così diligentemente “Da quando sei così obbediente?”


Tsk, e io che cerco di comportarmi bene..La odio”


Si, convinto tu...tanto so che in realtà mi ami” disse alzandosi a avvicinandosi all'altro.


Non le ho mai detto una cosa del genere” controbatté Edward.


La distanza tra loro venne annullata e i due cominciarono a baciarsi appassionatamente.

Dapprima un piccolo bacio, casto.

Poi sempre più approfondito.

Roy prese Ed in braccio e lo fece sedere sulla scrivania.

Edward sentiva sempre più caldo.

Il colonnello spostò leggermente la giacca di Ed per dedicarsi al suo collo.

Cominciò a riempirlo di baci seguiti da piccoli morsi per poi passare a lasciargli una macchia del suo passaggio.

In quel momento la porta si aprì.

Il tenente Hawkeye doveva consegnare una comunicazione importante a Roy.

Edward, appena avvertito pericolo, si sbrigò a dare un calcio a Roy per allotanarlo.

Dopotutto agli occhi degli altri loro erano in continua lite, no?

Il tenente sospirò a quella scena.

La finiranno prima o poi? Pensò la donna.


Colonnello ho una comunicazione per lei”


Mi dica pure” disse mentre questi si rialzava.


=Un po' più delicato era chiedere troppo?= pensò Roy rivolto al suo grande amore.


Ho appena avuto la comunicazione che il killer che stanziava qui a Central City è stato catturato. Si chiama Yamashita Saruwatari, ora si trova sotto processo. Ma la città ora è al sicuro” disse sorridente.


Aspettò che il colonnello si rialzò prima di mettergli in mano anche altri fascicoli.


Dimenticavo...Ho anche questi nuovi fascicoli per lei”


Disse la donna prima di congedarsi.

I due restarono soli, il silenzio faceva da padrone.

Roy era occupato con nuovi documenti che avrebbe dovuto controllare mentre Edward pensava al -futuro-.

Era stato costretto a rimane a Central perché quel delinquente era a piede libero, ora non avrebbe avuto più una scusa per rimanere.

Di certo amava Roy ma... Non poteva fermare il suo viaggio.

Aveva uno scopo: far tornare Al umano.

Non poteva lasciarlo così, era suo dovere farlo.


Edward che hai?” chiese il colonnello appena intuì qualcosa che non andava.


Ecco, vedi Roy...ora che quel killer è stato catturato...io e Al dobbiamo riprendere il nostro viaggio. Non possiamo fermarci proprio ora, sai quanto ci è costato tutto questo...ci eravamo fermati qui solo perché tu me lo avevi ordinato” abbassò lo sguardo.


Lo so.” sospirò “Difatti non voglio fermarti, ti lascerò libero di andare. Io ti amo Ed, e so come sei...tu sei uno spirito libero...e ti lascerò volare, anche se lontano da me”


Roy gli si avvicinò e gli regalò un altro bacio.

Quando l'ossigeno finì parlò nuovamente Roy.


Ma promettimi che, una volta riuscito nell'impresa, tornerai... Questo mi basta”


Gli accarezzò la guancia.

Dio, quanto amava quelle attenzioni da Roy... Non voleva lasciarlo.

Chiuse gli occhi godendosi a pieno quel tocco delicato che era tipico di Roy.

Quando li riaprì annuì e sorrise.


Tornerò Roy, perché ti amo anche io”


Edward non aveva mai pronunciato quelle parole.

Mai a nessuno.

E a nessuno, oltre Alphonse, si era aperto come a Roy.

Era davvero innamorato.

Edward Elric e Roy Mustang, l'uno completava l'altro.

Anche se a distanza, avrebbero continuato ad amarsi finché Ed non fosse tornato al suo viaggio e recuperato quello che aveva perso.




.: The End :.







Che liberazione!! Sono riuscita a finirla!! Mi era entrata in testa e non sono riuscita a lavorare alle altre ficcy a causa sua >.< scusate!! Spero che possa piacere questo piccolo (per modo di dire) lavoretto, ci ho messo molto a scriverlo e a modificarlo..inizialmente doveva essere diverso ma poi l'ho fatto così.. Spero di non aver deluso nessuno, né i miei fedeli lettori XD (Vi adoro!!) né i nuovi (se ce ne sono^^) anche perché mi sono impegnata non poco! XD

Ringrazio dal profondo del cuore, come già detto, tutte le ragazze che mi sono state, e sono, vicine! Ognuna in modo diverso, GRAZIE! Siete fantastiche!! Questo è un piccolo regalo per voi >///< sperando, come detto precedentemente, di non aver deluso nessuno però..XDXD

Avrei una domandina da fare a tutti quanti...(se questo vi è piaciuto) avrei in mente un possibile altro capitolo, ma non so se farlo oppure no..Secondo voi? (Se deciderò di farlo non so quanto ci metterò però >.< e...scuola permettendo XD)

Comunque fatemi sapere ^_-

Vi adoro ragazzi!

Tanti baci a tutte/i ^^


Liena^^

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: liena