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Autore: L_O_V_E Girl    30/03/2013    3 recensioni
l'amore vero non ha confini di nessun tipo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice!

Questa storia è stata completamente ispirata dalla protagonista della storia, che non era stata avvertita di essere nella storia!!!

Cucci, questa è per te, non è niente di troppo studiato o programmato è solo un modo per ricordarti che ti voglio bene e che per me sei fantastica così come sei, spero che questa storia possa renderti felice e che possa tirarti su il morale quando ne hai bisogno!!!

Saranghae!!! ♥♥♥

True Love!

Ero sveglio ormai da un bel po, il sonno non voleva saperne di tornare e io non avevo nessuna voglia di lasciare il letto a quell'ora della notte.

Mi sistemai meglio portando le braccia sopra la testa e le mani sotto di essa per stare più comodo e nel movimento sfiorai il corpo bellissimo e addormentato al mio fianco. Mi voltai trovando quella massa di ricci castani adagiati sul cuscino, la donna che amavo, quella che avevo scelto di sposare e di avere per sempre nella mia vita era addormentata e mi dava le spalle. Sorrisi trovandomi improvvisamente appoggiato su un fianco per poterla osservare meglio, non vedevo molto, ma anche solo quei ricci mi bastavano a farmi sentire l'uomo più fortunato del mondo.

Alessandra, l'angelo italiano che aveva completamente catturato il mio cuore era al mio fianco e non mi interessava di nient'altro al mondo.

Improvvisamente mi ritrovai catapultato nei miei ricordi.

Ero li fermo a fissare i miei compagni di band, non che migliori amici e fratelli, intenti a fare conquiste. Come al solito Ji Yong era il più sfacciato di tutti, era già tutto avvinghiato alla bellissima modella bionda e americana che aveva conosciuto non più di un'ora prima. SeungRi, poco distante, stava ridendo come un matto con quella che credeva ancora fosse solo un'amica, ma ormai era completamente innamorato di Valy, sorrisi pensando all'innocenza di quel ragazzo. Daesung era seduto poco distante da me e sorrideva alla ragazza piccolina e timida che si trovava davanti, quei due si erano innamoranti subito l'uno dell'altra. Era la prima volta che Dae ci presentava la sua ragazza come tale ed era stato uno shock per tutti. Seung Hyun invece era seduto al bancone del bar e stava facendo sentire davvero importante quella ragazza che aveva conosciuto il giorno prima, solo con lo sguardo, aveva un'arma potentissima quel ragazzo e non si risparmiava di usarla.

E poi c'ero io, ero rimasto solo al tavolino che avevamo prenotato per passare una serata tutti insieme, ma ormai sapevo che andava a finire sempre così, non mi dispiaceva però, io stavo bene anche li da solo, mi bastava sapere che i ragazzi facessero qualcosa che li rendesse felici.

-Hey Bae!-

Improvvisamente la voce divertita e fin troppo famigliare di Valeria mi portò alla realtà, perso nei miei pensieri non mi ero nemmeno accorto che aveva lasciato Ri da solo per venire a chiedere qualcosa proprio a me.

-Dimmi!-

Dissi subito sperando che non fosse successo niente.

-Ti ricordi la mia amica che sarebbe venuta dall'Italia di cui ti parlavo?-

Rimasi per un momento a fissarla, non aspettandomi minimamente quella domanda, poi annuii.

-Beh è arrivata sta sera e sta morendo di sonno per via del fuso orario... non è che l'accompagneresti a casa?-

La osservai un po perplesso, anche se ero sempre tranquillo e disponibile non voleva dire che poteva approfittare di me come voleva, cercai di abbassare la voce e di dirle che non potevo, ma mi bloccò piazzandomi davanti la ragazza in questione. Arrossii immediatamente trovandola così vicina al mio viso e mi tirai indietro, lanciando uno sguardo arrabbiato a Valy che si allontanava sorridendo. Tornai a guardare la ragazza, questa volta attentamente e rimasi incantato.

Non avevo mai visto dei capelli ricci tanto naturali. Non erano crespi come i miei, ma lunghi e divisi in perfetti boccoli che scendevano lungo le spalle e la schiena di quella bellissima ragazza. Aveva la carnagione scura, ma dovuta all'abbronzatura, il nasino piccolo e perfetto, le labbra sottili ma bellissime e perfettamente proporzionate al viso e poi osservai gli occhi. Castani, luminosissimi e dolci, carichi di una dolcezza che non avevo mai visto negli occhi di nessun altro. Mi ripresi solo quando mi resi conto del rossore sulle sue guance, tonde e morbide, la stavo fissando senza pudore, cosa che non era minimamente da me, infatti arrossii anche io distogliendo lo sguardo ma allungando la mano verso di lei. Anche se ero coreano e la nostra educazione era diversa, cercai di farla sentire a suo agio.

-Ciao...-

Dissi timidamente, la situazione mi metteva davvero in imbarazzo. Non ero uno che si dichiarava facilmente o che si approciava alle ragazze sfacciatamente, come erano invece bravissimi i miei amici. Ero sempre stato un ragazzo difficile da avvicinare e un po strano, per via della mia fede così forte e dei miei ideali, che per i miei coetanei erano troppo antiquati, non ne capivano il senso reale.

-ciao!-

Disse lei con la voce limpida e piena di gioia, era bastato quel gesto a farla stare bene? Mi afferrò la mano delicatamente e la strinse appena per poi lasciarla andare, come se capisse che no fossi molto bravo in quel genere di cose. Tornai a guardarla, sorrideva, sempre imbarazzata.

-Piacere di conoscerti io sono Young Bae!-

Dissi cortesemente ricambiando il sorriso, quella ragazza e la sua espressione dolce mi mettevano a mio agio. Mi osservò continuando a sorridere.

-Io sono Alessandra... piacere di conoscerti!-

Disse lei facendo un piccolo inchino, stavamo tentando entrambi di venirci incontro e rimasi davvero sorpreso, tutta quella premura verso il prossimo era cosa davvero da pochi.

Forse notò la mia espressione sorpresa e mi osservò come a volermi chiedere che stavo pensando ma si trattenne, sorrisi, era bella e dolce, trasmetteva dolcezza in ogni sua minima espressione o in ogni movimento.

-Vuoi davvero tornare a casa?-

Chiesi premuroso e un po sorpreso, non sembrava poi così stanca, ma lei annuì, così sorrisi e dopo aver preso tutte le mie cose le afferrai il polso delicatamente e l'aiutai a raggiungere l'uscita. Mentre uscivamo avevo incontrato lo sguardo di Valy che sorrise e mi salutò con la mano, quella ragazza era sempre piena di sorprese, dietro quel faccino da bimba e quello sguardo sincero, si celava in realtà una vera donna, era perfetta per Ri, lo rendeva un uomo.

Appena fuori dal locale, venni assalito dal vento freddo che avvolgeva Seoul, mi voltai verso Alessandra, che si era nascosta dietro di me istintivamente, sopraffatta da quell'aria fredda e in quel momento mi resi conto che indossava solo un giubbottino troppo leggero, così tolsi il mio e lo misi sulle sue spalle.

-La macchina è vicina!-

Dissi afferrandole poi la mano.

Quel contatto, con la sua piccola mano che si strinse alla mia, mi fece battere forte il cuore, non riuscii a capire il motivo di quella reazione del mio corpo, mi sentivo completamente attratto da lei, sentivo il bisogno di assicurarmi che tornasse a casa, sentivo il bisogno di conoscerla meglio, di conoscere tutto di lei.

Una volta in macchina mi allacciai la cintura e dimenticai completamente che quella dalla parte del passeggero era difettosa, quindi feci per partire ma lei mi toccò il braccio attirando la mia attenzione.

-Non si chiude...-

Disse osservandomi imbarazzata, sorrisi dolcemente.

-Ah scusa... si dovrei farla aggiustare...-

Dissi avvicinandomi a lei per allacciare la cintura, ci voleva un po di forza. Facendomi avanti però mi avvicinai tanto al suo volto, e restammo a guardarci, per degli attimi lunghissimi.

-Ma hai i riflessi verdi...-

Dissi osservando meglio i suoi occhi, con la luce delle lampadina della macchina mi ero reso conto di quel particolare che la rendeva ancora più speciale e fantastica ai miei occhi.

Lei arrossì allontanandosi, ma d'istinto le afferrai la mano facendola avvicinare nuovamente a me.

-Ti metto in imbarazzo?-

Chiesi, stavo sorprendendo per primo me stesso, ma stavo agendo solo d'istinto, come ero solito fare.

Lei scosse la testa arrossendo ancora di più.

-Allora perchè ti allontani da me?-

Chiesi, rimanendo immobile a pochi centimetri dal suo volto.

-Perchè so che sei molto timido, specialmente con le ragazze e non volevo metterti in imbarazzo...-

Rimasi a fissarla con gli occhi spalancati, come faceva a sapere quelle cose? Ma lei continuò.

-Sono una tua grande fan... quindi so molte cose di te, almeno quelle che si sanno pubblicamente...-

Ora capivo il motivo di tutti quei rossori e di quell'imbarazzo, ma lo scoprire che fosse una mia fan non mi fece perdere il desiderio di conoscerla meglio, anzi.

Sorrisi annuendo.

-Ora capisco... beh, visto che tu sai tante cose di me, raccontami di te!-

Dissi senza muovermi da quella posizione, appoggiai la spalla al sedile e rimasi ad osservarla.

-Non so cosa dirti...-

Disse lei imbarazzatissima, era così bella, arrossita e timida.

-Vediamo... quando sei arrivata?-

Chiesi cercando di aiutarla, lei sorrise grata.

-Poco fa... Valy ha organizzato tutto, mi ha pagato il biglietto e per ora mi ospita in casa sua... io sono qui per finire i miei studi di pediatria e trovare lavoro qui!-

Dalla facilità con cui aveva preso a parlare, mi resi conto che probabilmente non era stato poi tanto facile per lei restare calma quando mi aveva conosciuto, la cosa mi rese troppo felice, mi resi conto di quanto mi ritenesse importante.

-Pediatria... bello!-

Dissi sincero, lo trovavo un lavoro davvero bello e poi lavorare con i bambini doveva riempire di gioia. Lei sorrise con gli occhi lucidi, sembrava davvero felice che trovassi interessante quello che studiava. Poi però si lasciò sfuggire uno sbadiglio, prontamente nascosto dietro la mano.

-Ti porto a casa di Valy allora... hai bisogno di riposare!-

Lei annuì un po dispiaciuta da quella mia decisione. Mi sistemai sul sedile e partii. Durante tutto il tragitto non feci altro che osservarla ogni volta che potevo. Mi piaceva il suo volto e anche il suo corpo. Era ben definito, ma sopratutto aveva tutte le forme al posto giusto. Non avevo mai trovato nessuna ragazza tanto perfetta e tanto simile alla mia donna ideale.

Mi ritrovai a sorridere, ricordavo perfettamente ogni sensazione che avevo provato guardandola, tutte sensazioni che mi provocava ancora ogni giorno. Sorrisi continuando ad osservarla e improvvisamente, con un piccolo lamento si girò, avvicinandosi al mio corpo come attratta da una calamita. Si appoggiò al mio petto e notai un piccolo cambiamento nella sua espressione, sembra sorridere. Tolsi le mani da sotto la testa, con un braccio la strinse a me, mentre con la mano libera andavo ad accarezzare il suo viso delicato ed addormentato. Ora sapevo che per ottenere quel fisico perfetto aveva faticato, si era messa a dieta e si era allenata per piacersi di più. Io la trovavo perfetta anche prima, avevo visto delle sue foto quando era più paffuta e per me restava il mio amore. Riconoscevo i suoi sorrisi, i suoi occhi e la forza dei suoi sentimenti e della sua fede. Quella era una delle cose che ci aveva legato di più. Per lei il mio attaccamento alla religione e ai miei forti principi non era strana, lei la condivideva con me. E condividevamo anche i caratteri spumeggianti. Con il passare del tempo avevo scoperto il suo vero carattere. La sua sfacciataggine, la sua voglia di vivere e di divertirsi, la sua sbadataggine, la forza che le dava la sua amicizia con Valy a anche i suoi lati più teneri e più capricciosi. E amavo ogni singola sfumatura di quella che, vicino a me era diventata una vera e propria donna.

Ed eccomi li davanti a quell'altare interamente decorato di fiori bianchi e di gerbere colorate ovunque. Riconoscevo il tocco di Valy in quella preparazione, c'era tutta la purezza di quelle due ragazze e tutti i colori che entrambe amavano tanto, non era solo il nostro matrimonio, era anche la celebrazione dei legami che in quei 4 anni di fidanzamento si erano creati. Eravamo tutti pronti, perfino Valy e Ri, testimoni per Ale e Ji Yong e il resto dei ragazzi per me, anche se non era proprio nella tradizione, non potevo scegliere solo uno di loro, avevo bisogno di tutti al mio fianco in quel momento tanto importante della mia vita.

Poi sentii dei rumori dietro di me, mi voltai notando tutti in piedi e finalmente la marcia nuziale che accompagnava l'ingresso della sposa iniziò. Mi voltai verso i ragazzi e rimasi sorpreso di notare le lacrime agli occhi di Daesung, la felicità in quelli di Seung Hyun e l'orgoglio negli occhi di Ji Yong che incontrarono i miei sorridendo. Poi mi voltai dall'altra parte, SeunRi osservava la mia sposa commosso, mentre Valy, si era portata le mani vicino alla bocca, cercando di trattenere l'emozione che stava esplodendo dentro di lei. Quanto potevo capirla, finalmente poi osservai la mia sposa.

Era così fantastica circondata dal bianco candido di quel vestito, candido e puro come lei. Avevamo deciso di aspettare dopo le nozze per unirci definitivamente, anche con i nostri corpi, era stata molto dura a volte, ma ora, dopo questa giornata, dopo aver celebrato il nostro amore, saremmo stati uniti in tutti i modi.

Osservai i suoi occhi, notando del nervosismo, scossi la testa con un movimento quasi impercettibile, sperando che lei lo notasse e mi regalasse uno dei sorrisi che amavo tanto. Ed eccolo li, su quelle labbra, che mi appartenevano, apparve il sorriso più radioso che le avessi mai visto fare. Era felice anche lei, ora eravamo entrambi solo tremendamente felici.

La cerimonia fu molto semplice e tradizionale, ma fu perfetta, avevamo solo bisogno di prometterci amore eterno davanti al signore, volevamo che la nostra unione fosse davvero accettata da tutti. E quella fu anche la notte più importante delle nostre vite. Ci concedemmo l'uno all'altra.

Sentii le sue braccia cingermi i fianchi e avvicinarsi sempre più al mio corpo, così mi abbassai dandole un bacio sulla fronte e notai le sua bocca curvarsi in un sorriso, era sveglia e stava solo cercando coccole.

Sorrisi a mia volta e la strinsi al mio corpo.

-Buon giorno amore mio!-

Le sussurrai all'orecchio, accarezzandola e abbracciandola forte, tutto il mio mondo era li, rinchiuso tra le mie braccia.

-io e te per sempre!-

Quelle parole erano state pronunciate da quelle labbra, eccitate che continuavano a baciare ogni singola parte del mio corpo. Ci osservavamo, nudi per la prima volta uno di fronte all'altra. Eravamo felici ed innamorati, niente e nessuno poteva cambiare i nostri stati d'animo in quel momento.

Ma 9 mesi più tardi eravamo in macchina. Io spingevo il piede sull'acceleratore, e sentivo Ale al mio fianco fare respiri profondi.

-Amore ci siamo quasi!-

Dicevo stringendo la sua mano forte. Arrivati in ospedali corsi fuori dalla macchina e subito degli infermieri mi raggiunsero con una barella, la portarono dentro all'ospedale e io li seguii tenendo sempre la mano si mia moglie stretta nella mia.

-Papà... mamma!-

Il nostro tesoro più grande e importante, entrò in camera da letto fiondandosi sul letto. Si intrufolò nel nostro abbraccio, dando prima un bacio alla mamma e attaccandosi poi al mio collo per baciare anche me.

-Buon giorno piccolina!-

Dissi stringendo quel corpicino così fragile e forte allo stesso tempo.

-Bon giono papà!-

Disse lei cercando di imitarmi. Scoppiamo a ridere io e Ale osservandoci, i nostri sguardi erano ricchi di amore, la nostra vita lo era.

-Vieni con la mamma a preparare la colazione?-

Disse Alessandra porgendo la mano alla nostra piccola, che la raggiunse subito scendendo dal lettonone.

Osservai le mie ragazze allontanarsi e mi decisi ad alzarmi, era il momento di riporre quei ricordi nel mio cuore e di riprendere la vita di tutti i giorni.

Arrivai in cucina dopo essermi vestito, mi sedetti vicino ad Isabelle, intenta a bere il suo latte dal biberon e subito si arrampicò sulle mie gambe, sorrisi aiutandola a sistemarsi e insieme osservammo la porta sentendo il suono del campanello. Alessandra andò ad aprire e un piccolo Pandino fece irruzione seguito dal suo papà.

-SeungRi!-

Dissi scoppiando a ridere, mentre cercava di fermare il figlio suo e di Valy, aveva appena compiuto due anni ed era praticamente una piccola peste, ma era l'orgoglio dei suoi genitori. Valy li seguiva divertita, ma subito Isabelle le corse incontro chiedendole di essere presa in braccio e subito venne accontentata.

Sorrisi osservando quel quadretto famigliare!

Le nostre carriere erano continuate, i Big Bang erano ancora il gruppo più famoso e importante della corea, ma noi eravamo diventati anche padri e mariti, la nostra vita era piena di impegni e di fatica, ma non avremmo rinunciato mai a niente di quello che avevamo. Ora la mia vita era perfetta, avevo l'amore puro di mia moglie, l'amore della mia bambina e dei miei amici, la mia vita era perfetta.


  
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