Under the Rain 

 
May camminava lentamente sotto la pioggia. Sbadata come al solito, aveva dimenticato di portare con sè un ombrello e ora era costretta a farne a meno.
Si trovava sulla strada per Pratopoli, dove intendeva affrontare Omar per conquistare la sua quarta medaglia.
Era ormai da un paio di mesi che si trovava nella regione di Sinnoh ed era costretta ad ammettere che Hoenn le mancava. Ma soprattutto le mancava lui.
Si era innamorata del suo sguardo grigio acciao, come il tipo di Pokémon che lui prediligeva.
Si erano incontrati svariate volte durante la sua avventura e lui l'aveva sempre aiutata, dandole consigli e spronandola a fare sempre meglio.
Il loro ultimo incontro era stato quando lo aveva affrontato alla Lega Pokémon, dopo i Superquattro. Dopo un'agguerrita battaglia in cui aveva dato il meglio di sè, il suo Blaziken era stato sconfitto dal Metagross di Steven.
Riuscì a non piangere, mentre quel giorno non aveva saputo trattenersi e aveva pianto lacrime di rabbia e di delusione.
Ma se era riuscita a trattenere le lacrime per la sconfitta, non le riuscì altrettanto bene di trattenere le lacrime di malinconia e d'amore.
Infatti dopo quella cocente sconfitta aveva deciso di partire alla volta di Sinnoh, per cercare di conquistare la Lega Pokémon e di dimenticare quel sorriso che ormai la tormentava anche nei sogni.
Sospirò e il suo respiro si condensò in una serie di nuvolette bianche, iniziava anche a fare freddo.
Mentre accelerava il passo per evitare di prendersi un raffreddore, non sentì più le gocce di pioggia sferzarle il viso.
Alzò lo sguardo e vide che a ripararla era un ombrello. E la mano con degli anelli d'argento che lo reggeva era inconfondibile. I suoi occhi lucidi incontrarono un paio di sorridenti occhi grigi e il suo cuore perse un battito.
«Bisogno di un ombrello?» chiese gentilmente Steven, come se fosse nella normalità trovarsi lì, a centinaia di chilometri di distanza dal suo posto di Campione.
«S-Steven? Cosa ci fai qui?» domandò incredula May.
«Avevo sentito che una certa donzella in difficoltà si era scordata di portare qualcosa per ripararsi dalla pioggia e così sono corso a salvarla.» scherzò lui, con un sorriso divertito.
«Non dovresti essere qui. Il tuo posto è alla Lega di Hoenn.» vederlo le faceva solo più male, perchè lui non aveva nemmeno lontanamente intuito quali erano i suoi veri sentimenti.
«Non ti fa piacere vedermi?» il grigio dei suoi occhi si era fatto cupo «sei ancora arrabbiata per il nostro ultimo incontro?»
«No...no. È solo che è strano incontrarti qui. Il tuo compito non è quello di affrontare gli Allenatori dopo i Superquattro?» cercò di sviare il discorso lei.
«Diciamo che era così fino a poco tempo fa. Ora Adriano ha preso il mio posto e io posso finalmente viaggiare alla ricerca di pietre rare. Come sai bene sono la mia passione!» le spiegò lui.
«Davvero? Sono felice per te. E come mai hai scelto di venire proprio a Sinnoh?»
«Beh perché questa regione è ricca di storia e poi...poi c'eri tu.» concluse con un sorriso dolce il ragazzo.
«I-Io?» ripeté May, il cuore che le batteva forsennatamente.
«Tu.» confermò Steven «vorrei viaggiare con te.»
«Con me? Vorresti viaggiare con me?»
«Per caso sei un registratore automatico? Continui a ripetere tutto quello che dico...» rise lui, ma un attimo dopo si fece serio «Mentre cercavo di raggiungerti ho trovato questa e ho subito pensato a te.» sussurrò, mettendole in mano una luminosa pietra rossa. « È un piccolo rubino.»
«E perchè hai pensato proprio a me?»
«Non conosci il significato delle pietre? Il rubino è considerato la gemma dell'amore.» così dicendo le cinse la vita e la tirò a sé, facendo combaciare ogni centimetro del loro corpo.
May taceva, ma il suo viso era diventato rosso come la piccola pietra che teneva in mano e il cuore minacciava di uscirle dal petto.
«Non l'hai ancora capito?» le sussurrò all'orecchio «Sono innamorato di te.»
Le posò una mano sulla guancia accaldata e sfiorò le sue labbra con le proprie.
May sgranò gli occhi, quasi avesse avuto paura di scoprire che non era vero. Ma poi si lasciò trascinare dalla dolcezza di quel bacio che desiderava da tanto, troppo, e approfondì il bacio, stringendosi ancora di più a lui.
Quando si separarono vide che anche le guance di Steven erano leggermente rosse e sorrise, godendo del tenero contatto della sua mano sulla guancia.
«Non dici nulla?» le chiese, appoggiando la fronte sulla sua.
«Anche io sono innamorata di te.»



«Certo che potevi portare un ombrello più grande! Qui sotto ci sta a malapena una persona!»
«Allora vorrà dire che ci stringeremo. Non mi sembrava che prima ti dispiacesse tanto...»
«Steven!»






Angolo dell'autrice:
Ho ambientato questa storia dopo Pokémon Smeraldo, facendo andare il personaggio femminile nella regione di Sinnoh.
Mi è venuta quest'idea dopo aver visto un'immagine della coppia di cui mi sono innamorata.
Spero che che la storia vi piaccia e se avete tempo lasciate una recensione per farmi sapere cosa pensate di questa coppia bizzarra.

PervincaViola