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Autore: fre_lushi    30/03/2013    1 recensioni
La storia si concentra sulla relazione di due ragazze : Tsuki e Sarah. Dovranno affrontare tanti dissensi da parte della gente che le circonda. Come andrà a finire?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Il mio nome è Tsuki (un nome giapponese, i miei genitori sono sempre

stati appassionati di quella lingua, anche se io, sinceramente,no),ho sedici

anni e fra poco ne compio diciassette e in un paesino sperduto della

provincia di Napoli si svolge la mia storia. Era un semplice sabato

pomeriggio e ,poiché pioveva, non avevo intenzione di uscire. Verso le

19.00  ricevo una chiamata, era la mia migliore amica, Cindy. Mi chiese di

uscire per andare in discoteca; aveva smesso di piovere,così decisi di

accontentarla e accompagnarla. Entrambe ci vestimmo con abiti

leggeri,nonostante la bassa temperatura, anche se in quella discoteca

faceva molto caldo. Cindy mi spinse con lei a ballare e ,nonostante non

sapessi muovermi molto bene a ritmo di musica, mi unii a lei. In tutta

quella confusione ,nella quale non mi trovavo affatto bene, sentii

qualcosa bagnarmi il vestito. Mi fermai subito e cercai la macchia

che,molto probabilmente,mi si era formata sull’abito. Non riuscii a vedere

nulla,poiché lì era tutto buio. Ad un tratto sentii una mano sulla mia spalla

nuda e l’unica cosa che riuscii a vedere era solo una figura femminile che

cercava di parlarmi invano;non riuscivo a capire granché a causa di tutto il

baccano che ci circondava. Le feci segno di andare in bagno e così ci

ritrovammo,solo noi due,in quello che sembrava un bagno. Era

abbastanza grande con tre specchi appoggiati al muro,l’odore lì era a dir

poco ripugnante,i muri ,oltre ad essere pieni di scritte erano anche di un

bruttissimo color arancione. Quando poi concentrai la mia attenzione

sulla ragazza che mi aveva sporcato il vestito, notai che era di una bellezza

unica. Era un poco più alta di me, aveva i capelli neri ,lisci,lunghi fino ai

gomiti, con delle ciocche tinte di blu. Gli occhi erano di un celeste

acceso,la pelle era di un rosa chiaro e un leggero rosso scuro le tingeva le

guance. Rimasi letteralmente a bocca aperta nel vederla,poi lei mi si

avvicinò e guardò il vestito con aria dispiaciuta “Oh.. Quanto mi

dispiace!.. Se vuoi ti pago il costo dell’abito!..Farò qualunque cosa per

farmi perdonare questo incidente!” Continuava a dire con tono

amareggiato. Poi,quando mi guardò ,anche lei negli occhi, ci fu un lungo

silenzio.
 
“Perché mi batte così forte il cuore?” ripetevo in continuazione nella mia

mente. Incominciai ad arrossire,quando mi accorsi di quell’imbarazzante

attimo di pace,così quella ragazza si schiarì la voce e ruppe il silenzio “P-

Piacere,il mio nome è Sarah”. Mi pose timidamente la mano e mi guardò

fisso negli occhi. “Piacere mio Sarah,io sono Tsuki”, sorrisi anche io e le

strinsi la mano. La sua pelle era calda e liscia,come quella di un bambino.

Arrossii leggermente anche io,trovavo quella situazione tremendamente

imbarazzante. “Sai,sei molto carina” A quella affermazione diventai

completamente rossa, e per l’imbarazzo, guardai a terra “A-A-Anche tu lo

sei..” Non riuscivo a parlare senza balbettare,ero davvero nel panico,alche

lei mi prese il mento avvicinando il mio viso al suo. I suoi occhi andavano

su e giù ,come se mi stesse ispezionando la faccia “Molto,molto carina”.

Non riuscii a trattenermi,la faccia era oramai diventata completamente

rossa,non riuscivo a respirare,il cuore batteva forte e quasi tremavo. La

spinsi leggermente ,per prendere un po’ le distanze, e con una scusa

inventata al momento corsi via dalla mia amica,fregandomene del vestito

ancora sporco. A Cindy non raccontai ancora niente se non di aver

incontrato una persona stranamente schietta e molto bella. Dopo quella

serata non la incontrai più.

Passarono due settimane e ,come se fosse un disperato tentativo di

rincontrarla, andai tutta sola alla stessa discoteca nella quale la incontrai

la prima volta. Rimasi molto delusa quando non la riuscii a trovare,non

ero neanche sicura che lei stesse lì. Mi sedetti e mi appoggiai al bancone

del bar della discoteca e ordinai una qualsiasi bevanda. Quando la bevvi

tutto si fece più confuso di quanto fosse già prima,probabilmente il

barista mi aveva dato una bevanda alcolica,che io non riuscivo a reggere.

Tutto divenne buio. Dopo svariato tempo aprii gli occhi e mi ritrovai in

una casa estranea. La stanza aveva la carta da parati di un turchese

scuro,ma quasi non si notava,poiché le pareti erano completamente

coperte da tantissimi poster di Band e cantanti famosi. C’era una scrivania

grandissima sulla quale vi erano un computer e tantissimi fogli sparsi

sopra. Mi girai e rigirai attorno,ma non c’era nessuno,così mi alzai di

botto e mi chiusi nel bagno che stava vicino alla stanza in cui mi trovavo.

Notai che sugli asciugamani di quel bagno c’erano stampate varie “S”

maiuscole e puntate. Dopo essermi sciacquata più e più volte la faccia

uscii e mi ritrovai la ragazza, che avevo incontrato alla discoteca,proprio

davanti a me,Sarah. Aveva gli occhi rossi,probabilmente per la stanchezza,

e quando mi vide mi sorrise dolcemente. Indietreggiai subito,non sapevo

cosa facessi in quella casa,cosa era successo dopo aver bevuto quella

bevanda in discoteca e come mai mi ritrovavo quella ragazza proprio di

fronte a me. “Cosa c’è? Hai paura di me?” Mi disse lei con tono

scherzoso,ma ,in realtà,forse un po’ di paura ce ne avevo. Mi poggiò una

mano sulla spalla,per poi fammi sedere con lei sul letto “Ieri sera ti ho

trovata poggiata sul bancone del bar della discoteca, nella quale ci

incontrammo la prima volta, e vedevo tanti uomini di non bell’aspetto

avvicinarsi a te,così ho provato più volte a chiamarti,ma non rispondevi.

Mi sono preoccupata tantissimo,pensavo ti avessero drogato. Allora ti ho

subito preso e portato qui,a casa mia. Lo so che non avrei dovuto,che

forse avrei dovuto reagire in un altro modo,ma non ho avuto tempo per

pensare,sono stata troppo impulsiva …”  Alla fine di questa frase,abbassò

il capo,come se volesse farmi capire che si pentiva veramente e non potei

fare a meno di abbracciarla. Le dissi che non c’era da preoccuparsi,che

andava tutto bene ,dopotutto,aveva fatto quello che forse avrei fatto

anche io e che la ringraziavo dal profondo del cuore. Lei arrossì e mi invitò

ad usare il suo telefono per dire a i miei genitori dove ero stata tutta la

notte. “No,non importa. I miei genitori non sono mai in casa,viaggiano in

continuazione,d’altronde era quello che hanno sempre desiderato.

Diciamo che io sono stata un incidente di percorso.” Sorrisi

amaramente,mentre lei sembrava essere molto dispiaciuta.

Incominciammo a parlare della nostra vita: di ciò che ci piace,di ciò che

odiamo,di ciò che desideriamo fare nella vita ,della nostra infanzia. Dopo

la nostra lunga chiacchierata,durata per circa tre o quattro ore,scoprii che

aveva compiuto da qualche mese diciotto anni (ma che non li aveva

festeggiati perché era da sola,i genitori non la chiamarono nemmeno e la

sua unica migliore amica era in viaggio per uno scambio culturale) e ci

accorgemmo di avere molto in comune. I nostri genitori erano persone

che noi consideravamo orribili (infatti lei si era trasferita in questa casa

proprio per non continuare a vivere con loro),avevamo in comune anche

il sogno di diventare stiliste di moda e mi accorsi che era una ragazza

davvero simpatica,dolce,divertente,sensibile,impulsiva,generosa,schietta

e altruista. Insomma.. Una ragazza davvero spettacolare!


Come poteva una ragazza che era perfetta sia fisicamente che

caratterialmente esistere davvero? Sembrava stessi ancora

sognando,infatti mi diedi un paio di pizzicotti sul viso per vedere se tutto

ciò che stava accadendo fosse vero. Lei mi guardò stranita e allora le dissi

“Scusa. Il fatto è che mi sembra davvero irreale aver incontrato una

ragazza così adorabile come te..” Arrossii leggermente,mentre lei

incominciò a lacrimare . Andai completamente nel panico “No,no!Non

piangere! Scusa! Ehm!... Non mi sono fatta male dandomi quei pizzicotti!”

Non sapevo veramente cosa avevo fatto,ma nel lacrimare lei si mise a

ridere dolcemente “Ahah,scusami” si asciugò le lacrime “Sto

piangendo,perché.. Perché.. Mai nessuno mi aveva detto una cosa così

dolce. E’ la prima volta che conosco una persona che lo pensa

veramente.” Sembrava quasi che tutte le persone che la circondassero

fossero orribili,persone spregevoli senza nessuno scrupolo,ma cercai di

non chiedere niente a riguardo,poiché già mi aveva accennato che era

sempre stata sola,che si è sempre sentita allontanata dalle altre persone

e che forse l’unica amica sulla quale poteva contare era una ragazza di

diciassette anni di nome Sandra che aveva conosciuto in un viaggio

scolastico al terzo anno di liceo.

 
 Passarono ormai tre settimane da quando iniziai a frequentare Sarah. Ero

davvero felice e sembrava che anche lei lo fosse. Ero sicurissima di

provare per lei un sentimento che forse non era più amicizia,ma

molto,molto di più. Amore. Uscivamo tutti i giorni insieme,ci

abbracciavamo,andavamo a divertirci. Quando lei c’era tutto appariva

davvero più bello. Alla fine della terza settimana nella quale

incominciammo a frequentarci,lei mi portò in un posto davvero

magnifico. Prendemmo il treno per andare a Napoli centro,facemmo varie

passeggiate per il paese e ,infine,mi portò in un luogo nel quale c’erano gli

alberi che perdevano le foglie ormai rossacce,tirava un leggero vento

freddo,ma piacevole, il prato era immenso e pieno di piccoli fiorellini

bianchi e viola e ,la cosa che rendeva più bello quella zona, era una

stupenda vista sul mare che ,poiché era inverno, era piuttosto agitato e in

sottofondo si sentiva il suono che procuravano quelle onde. Lì, Si! Proprio

in quel posto davvero fantastico ,decidemmo di fidanzarci. Ci demmo un

bacio appassionato e ci stendemmo sul prato,l’una di fronte all’altra, a

fissarci negli occhi. Ragazza e ragazza, anche così si può trovare la felicità! 

  
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