Caro diario,                                                                                                                                                              26 gennaio 2011
 
sono ancora la tua piccola bambina, ormai mancano pochi giorni, pochi giorni e posso ritornare a casa dalla mia famiglia, dai miei amici, da tutti quelli che ho abbandonato per curarmi, per migliorarmi. Mancano giusto due pagine alla fine di questo diario, due pagine alla fine di tutto questo tormento, tutti questi farmaci, questo posto chiuso, questa clinica che puzza di medicine usate. Non so dire se sono felice o meno, se starò bene, se avrò un futuro brillante come ho sempre sperato, so solo che appena uscita da qui passerò quasi tutto il mio tempo a casa della mia migliore amica Valery, una delle poche che ogni giorno era qui, da me e in questa monotona stanza di colore verde e giallo. Sono anche stufa di questo cellulare vecchio di mia madre che per andare su twitter ci mette ore, sono stufa anche della solita cena a base di pollo. Non vedo l’ora di tornare a casa, non vedo l’ora di sapere che si è tutto sistemato, che nessuno ce l’ha più con me, che io non ce l’ho più con me. Devo dire che in questa clinica ho conosciuto tante persone come me, persone che ormai sono guarite e sono tornate alla loro solita vita, persone che sono ancora qui e combattono contro la bulimia e l’autolesionismo, persone che non ce l’hanno fatta e anche con i consigli dei dottori non sono riusciti a smettere di torturarsi, di farsi del male, ecco, a me tutte queste persone mancheranno perché alla fine mi ritrovavo in tutti loro e questo mi ha permesso di guarire, unendo le forze ce la si può fare e molti di noi ce l’hanno fatta.
 
-ancora una volta, la tua Demetria.
 
 
 
 



Spazio autore:
Rieccomi con un’altra storia, ho voluto cambiare personaggio e parlare di Demi. Non so perché l'ho scritta, ero ispirato dal fatto che tutto si può sistemare, che ‘l’impossibile’ può diventare sempre ‘possibile’. Ora non voglio dileguarmi tanto perciò ho finito ahah. Spero che come prologo vi piaccia, se non fosse così vi chiedo di aspettare almeno di leggere il primo capitolo. Spero anche di trovare qualche recensione.
 
A presto. –Phil.