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Autore: Little Firestar84    30/03/2013    1 recensioni
"Sai Nicholas...vederti tutto concentrato sui quei fogli.... chino sulla calcolatrice.... tutto responsabile e concertato e serio... non credo di doverti spiegare l'effetto che mi ha fatto, vero?" Oneshot post 2-19/2.20
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessica Day, Nick Miller
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick era seduto sul divano in pelle a lavorare al suo fantomatico romanzo di fantascienza quando Jess lo raggiunse e si sedette al lato opposto del sofà`. La bruna giocherellava nervosa coi lunghi capelli, mordendosi le labbra-un chiaro segno che poteva essere nervosa o che stava tramando qualcosa o che le serviva una mano o un mix di tutte quante le possibilità`- e fingendo di non sapere che lui fosse li`. Lui la guardava, come per incitarla a mollare l'osso, e lei guardava da un'altra parte, ma poi,  appena lui si concentrava di nuovo sul documento di Word, lei gli gettava addosso i suoi occhioni blu, voltandosi di scatto non appena lui la guardava, come per sperare di non essere colta in flagranza di reato.

"Si...?" le chiese lui, incitandola a parlare con un enfatico gesto della mano. Lei continuò a fare come se non capisse, ma quando, dopo alcuni minuti,  si rese conto che Nick non avrebbe smesso di fissarla fino a che non avesse ceduto...  si arrese, sbuffando e facendo il muso come un'adorabile bambina.   

"Sai.... stavo pensando...."  iniziò lei, per poi fermarsi subito.

"Ehy, andiamo Jess, è bello che tu pensi. Davvero. In realtà, credo che sia l'unico motivo per cui  abbiamo preso una ragazza a vivere con noi...." la buttò lui giù sul ridere.

"Ti ricordi quando avevi detto di essere il mio ragazzo senza essere il mio ragazzo? Sai...tutto il lavoro e lo sforzo senza la ricompensa?"

"Uhm, si?" non era certo se stesse affermando una cosa o la stesse chiedendo. Dove diavolo voleva arrivare quel demonietto vestito da angelo?

"Beh.. tu hai detto che alla ricompensa ci avevi pensato....sai, una cosa tipo, di fantasia, no? Quando faccio stretching. E io ti ho detto che una volta....si', insomma.... che quella volta in cui tu avevi...fatto quella cosa.....anch'io..."

"Sì effettivamente devo ammettere che è preoccupante che di tutte le cose che io ho fatto, ad arraparti sia stato vedermi giocare con dei salatini nemmeno fossi un ubriaco perso."

"Non ero arrapata!" gli urlò lei arrossendo e dandogli un buffetto sul braccio. E facendogli talmente tanto male che Nick scoppiò a ridere.

"Giusto. Tu non ti arrapi perché' tu non dividi sesso e sentimenti in compartimenti. Tu ti innamori follemente e basta."

Lei gli fece di nuovo il muso, adorabile. Una cosa che, unita a quegli occhioni da cerbiatto, rendevano impossibile resisterle.  "Beh...comunque...sai quando mi hai dato della cacciatrice di dote?".

Nick arrossì, imbarazzato. Non era certo di volere affrontare l'argomento. Non era pronto. Forse non  lo sarebbe  mai stato, perché'...lei era Jess, e lui era...beh, lui era lui, e basta, e solo perché' avevano fatto quasi un gigantesco errore una volta e perché' lui era pazzo di lei allora non significava che....   

"Sai...  quando hai detto che impegno e successo e il desiderio di provate e riuscire che avevi mi eccitavano? Io ti ho detto che non era così, ma a pensarci bene...forse non avevi tutti i torti."

Lui la guardò di storto, con la bocca aperta. Non era certo di sapere cosa lo avesse stupito di più. Che lei avesse ammesso che lui la eccitava? Che lei lo voleva, ma voleva proprio lui? Lui, lui? O il fatto che lei avesse detto-  e nessuno lo avesse mai detto prima- che lui aveva ragione?

... e quando lui glielo stava per chiedere, lei gli triò in grembo una calcolatrice spuntata da chissà dove.

"Ok Jess. Devo essere sincero? Credo di essermi perso qualcosa...."

"Beh, Nicholas.... se devo essere sincera io.... se non fosse stato che stavi organizzando il funerale di tuo padre... credo che avrei potuto saltarti addosso...." gli disse lei con voce  suadente, languida, un sussurro caldo  sul collo di lui che fece rabbrividire l'uomo. "... perché' vederti tutto concentrato sui quei fogli.... chino sulla calcolatrice.... tutto responsabile e concertato e serio...mmmmm.... non credo di doverti spiegare l'effetto che mi ha fatto, vero?" gli chiese, tutta innocente, mordendogli il lobo dell'orecchio, scatenando una scarica elettrica che gli percorse tutto il corpo e lo accese di desiderio e piacere. Era una sensazione strana ed esilarante, difficile da spiegare. Perché', ok, era un uomo single al picco della sua, ehm, virilità, perciò era logico che adorasse il sesso,   però... la notte in cui erano quasi finiti a letto insieme, era stato... non certo strano, perché' era stato tutto molto, molto, naturale, solo.... diverso da come era stato con tutte le altre donne prima di lei. Come se si sentisse veramente uomo, virile, e sicuro di se' solo con lei. Era stato così selvaggio e primitivo che era dovuto tornare indietro  e assaporare quelle roventi labbra ancora una volta. E adesso... adesso lei gli diceva che lui la eccitava. Che lei lo voleva.

Dio... quanto la voleva.... però.... beh, la calcolatrice non era esattamente il suo feticcio preferito. Non era mai stato il tipo che si eccitava per la maestrina di matematica. Però, era certo che ci fosse una cosa.... parecchio seria e responsabile.... in cui ai tempi che fu lui era stato parecchio bravo.

"Sai Jessica...." iniziò lui in tono serio, guardandola negli occhi, gettando la calcolatrice  a terra con  una noncuranza e sicurezza tale da farlo sembrare lo stallone di un qualche romanzetto rosa da edicola che Jess non avrebbe mai ammesso di leggere. 'che il codice penale degli Stati Uniti d'America non è definibile come un insieme di leggi, ma bensì di linee guida per la creazione di codici penali giuridici indipendenti all'interno di ogni singolo stato dell'Unione?"

"Ah si?" gli chiese lei, mentre il respiro si faceva affannato e iniziò a lasciare caldi baci sul collo di lui, e al contempo gli sollevava la maglietta. Dio, non credeva che quell'idiota avesse lasciato legge ad un passo dal diventare avvocato. Era così.. così sexy... poteva solo immaginarlo fare un'arringa finale con un bel completo...ok, magari si era vista troppe puntate di Boston Legal, però... beh, Nick ci sapeva fare sul pulpito, davvero, e se a letto era bravo anche solo una porzione di come lo era a enumerare leggi a menadito...allora Jessica Day aveva probabilmente vinto la lotteria.

"....si, ma la versione corrente del codice non è stata aggiornata dal 1981, e da circa un decennio le organizzazioni per la difesa del..."

ma non poté' finire la frase perché' lei gli attaccò le labbra, un bacio esattamente come il primo che si erano scambiati quando lui si era comportato come un primitivo con lei, afferrandola e trascinandola a se' senza lasciarle voce in capitolo o via d'uscita.

"Citando le tue parole di qualche settimana fa... zitto  e togliti e vestiti."

E mentre la baciava ancora e ancora con un sorriso furbetto e compiaciuto sulle labbra, Nicholas Miller fu ben felice di ubbidire e di constatare che stavolta non ci furono nessun coinquilino rompiscatole ne' acquari rotti a interrompere il clou dell'azione.

E tra parentesi? Dal vero, Jess era molto, ma molto meglio che nelle sue fantasie.

   
 
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