<< Sei pronta, bambina mia?>> mi chiese mio padre.
<< Papà, non sono più una bambina! Ormai ho 15 anni >>
<< No no. Ne hai ancora 15, ti ricordo che li compi il 7 Aprile>>
<< Si ma manca una settimana! >>
<< Shh. Stanno annunciando il nostro volo!>>
Come avete capito da questo dialoghino mio padre è un caso perso. Non riuscirà mai a mettersi in testa che sua figlia cresce mentre lui invecchia. Vabbè, lui di lavoro fa l'attore ed è conosciuto internazionalmente, quindi siamo costretti a viaggiare un mese si e un mese no. Non dico che non sia bello ma dopo un po è stressante! Questo mese siamo diretti in Canada. Quando salimmo sull'aereo, io mi diressi verso il primo finestrino. Adoro fantasticare mentre guardo la terra e le nuvole sotto di noi mentre voliamo! Diciamo che è l'unica cosa positiva insieme al cibo.

8 ore più tardi

<< Papà! Quanto manca?>>
Ormai era tutto il viaggo che glielo chiedevo con il mio solito tono scocciato. Non ce la facevo più. Fortuna che il pilota stava annunciando l'atteraggio all'aereoporto di Kitchener.
<< Guarda, amore, siamo arrivati!>> 
Ma io ormai ero cotta. Questi fusi orari mi fanno sempre impazzire. Purtroppo non riuscì a vedere il panorama:ero persa nel mio mondo dei sogni.


Note del autore:
Scusate se è cosi corto ma essendo con il cell  ho i caratteri contati e poi oggi l'ispirazione è venuta meno verso la fine. Cercherò di riscattarmi con il secondo capitolo.
Scusate ancora per il disagio.