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Autore: Siamo_infiniti    19/10/2007    24 recensioni
Perché mi hai abbandonato? Perché te ne sei andato?
Manco fosse stata una tua decisione.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ricomincio in nome di mio fratello

 

 

Quanto mi manca la tua voce…

Quanto mi manca il tuo sorriso…

Quanto mi manca il tuo modo di essere…

Quanto mi manca il tuo modo di scherzare…

Quanto mi manca il tuo modo di parlare…

Quanto mi manca il tuo modo di ridere…

Quanto mi manca il tuo modo di cantare…

Quanto mi manca il tuo modo di abbracciarmi…

Quanto mi mancano i tuoi abbracci…

Quanto mi mancano i tuoi monologhi…

Quanto mi mancano i nostri litigi…

Quanto mi mancano le battaglie per sembrare uguali agli altri.

Quanto mi manchi, Bill.

Si, Dio, quanto mi manchi.

Perché te ne sei andato?

Perché mi hai lasciato solo?

Perché mi hai abbandonato?

Manco fosse stata una tua decisione, cazzo.

Tom Kaulitz, in preda ai pensieri, non si è accorto di essere arrivato ai piedi della tomba del gemello.

Si accuccia, tirandosi un po’ su i soliti pantaloni larghi, accarezza con una mano fredda la foto fredda sul pezzo di marmo freddo.

Il moro sorride felice, in quel piccolo fotogramma di vita quotidiana.

Felice come era solo quando stava con la sua copia.

Con il suo Tomi.

Con il suo Fratellone.

Con il suo Gemello.

Ricorda ancora, il biondo, quando quella foto è stata scattata.

Erano tornati da un concerto, e nonostante la stanchezza a Bill era venuta voglia di scrivere una canzone.

Solo per loro.

La loro canzone.

Tom aveva preso la digitale e aveva iniziato a fotografare il suo fratello impegnato a scarabocchiare parole calde su un freddo pezzo di carta con una matita fredda fra le mani ancora tremolanti, emozionate e calde di passione per la musica.

Il cantante poi aveva alzato il viso, sentendosi osservato.

CLICK.

Mio.

Solo mio.

“Dai, Tomi! Ero anche senza trucco!” si era lamentato.

L’altro aveva riso semplicemente, in modo caloroso.

Sua, la foto.

Solo sua.

La tiene nel cassetto, ora.

L’ha sempre tenuta nel cassetto.

E una copia anche nel portafoglio.

Per averlo sempre con sé.

Lo ricorda bene, anche il giorno in cui Bill se ne è andato.

Silenziosamente.

In punta di piedi.

Shhh, Tomi, non voglio svegliare nessuno.

Shhh, Tomi, piano, non farmi fare rumore.

Shhh, no, Tomi, no.

Non piangere, mio piccolo gemello.

No, Tomi, ti prego.

Non lasciar cadere lacrime per me.

Shhh, Tomi, va avanti per tutti e due.

Shhh, Tomi, quando hai bisogno di me, guarda in cielo e cerca una piccola stella e parlami.

Tomi, quando hai bisogno di me mi troverai sempre a tuo fianco.

Nel tuo cuore, sempre e comunque.

In qualunque modo vadano le cose.

Ti scongiuro, Tomi, non piangere più.

No, Tomi, non è colpa tua se la malattia ha scelto me.

Ti prego, fratellone mio, piantala di lacrimare.

Asciuga i tuoi bellissimi occhi color nocciola.

Ti prego, tesoro mio.

Fallo per me.

Fallo per noi.

Fallo per te.

Sta vicino a mamma, angelo mio.

Sta vicino a papà,  angelo mio.

Sta vicino ad Andreas,  angelo mio.

Sta vicino a Georg,  angelo mio.

Sta vicino a Gustav,  angelo mio.

Sta vicino a David,  angelo mio.

Sta vicino alle fans,  angelo mio.

Ricordati che ti voglio bene.

Ricordalo sempre, gemello mio.

E quando tutto andrà male, ricordati del mio amore per te, mio piccolo tesoro.

[…*Wenn nichts mehr geht wird ich ein Engel sein für dich allein ,
und dir in jeder dunklen Nacht erschein*…]

[…*quando più nulla andrà io sarò il tuo angelo, solo per te e ti illuminerò nelle notti buie*…]

Ti voglio bene.

Ora, Tom Kaulitz tiene fra le mani fredde un pezzo freddo di vetro freddo.

Appuntito.

Poggia la schiena alla tomba fredda.

Avvicina il vetro freddo alle vene nelle quali scorre sangue caldo.

“Non farlo, angelo mio. Torna a vivere, tesoro mio. Fallo per noi. Ricomincia per noi.

Vivi, alzati, non piangere. Tirati su…”

Tom si ferma.

Alza il viso verso l’alto e nel buio dell’ormai fredda sera nota una piccola stella fredda che brilla.

“Bill, Dio, Bill, quando mi manchi…” mormora mentre una lacrima fredda gli riga il viso freddo e pallido.

Tenta ancora di incidersi i polsi, ma un filo invisibile lo blocca.

Bill…

Passa la notte accanto allo spirito freddo del moro, il chitarrista.

Sembra senta il calore del moro, il chitarrista.

Si rannicchia, il chitarrista.

Sembra senta il calore dell’abbraccio del moro, il chitarrista.

Si sente momentaneamente felice, il chitarrista.

Sembra senta il calore di un bacio sulla fronte da parte del moro, il chitarrista.

Passa un anno e Tom Kaulitz è di nuovo in piedi.

Dopo essere caduto e ricaduto.

Tom Kaulitz è riuscito a rialzarsi.

Tom Kaulitz ce la sta facendo.

“Tom, per quanto ti riguarda ti abbiamo visto rinascere nei numerosi mesi successivi alla tragica morte del tuo gemello…”

“Si, è vero. È stato Bill. Io ho provato a raggiungerlo, ma me lo ha impedito. Non mi vergogno ad ammettere io abbia tentato il suicidio. Oggi non mi vergogno a confessare che vivevo anzi, vivo per mio fratello. Ma non sono tornato a vivere per il mondo sporco o per la gente che ci ha sempre odiati ed ostacolati. No. Ricomincio solo ed esclusivamente in nome di mio fratello.”

Tom Kaulitz sorride.

Tom Kaulitz socchiude gli occhi.

Tom Kaulitz guarda verso l’alto.

A Tom Kaulitz la vista si appanna leggermente.

A Tom Kaulitz scappa qualche lacrima fredda, mentre rivolge pensieri e parole calde alla copia che oramai non è altro che uno spirito freddo dal cuore caldo.

Si, ricomincio in nome di Bill.

Si, Bill, nel tuo nome.

 

 

The end

 

Grazie a tutti per aver letto questa Fanfiction e per averla recensita.

 

  
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