Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: jesaispas    31/03/2013    0 recensioni
Ehi, premetto che sono una ragazza. Leggo sempre storie in cui sono le ragazze ad innamorarsi e i ragazzi fanno sempre la parte degli stronzi! Ma se fossero le ragazze le più stronze?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’amore? Bhe non è facile per nessuno!
Questo é per dimostrare che anche i ragazzi hanno dei sentimenti e non siamo sempre stronzi e insensibili. Lei si chiamava Evangeline, era una ragazza di 16 anni , ed io mi innamorai di lei . Era  l’estate del 1997 , non l’avevo mai vista prima nel mio piccolo paese, ma un giorno, un bellissimo giorno, eccola li seduta su una panchina intenta a mangiare un gelato,era bella come nessuna. Aveva due occhi grandi , color mandorla, ne troppo scuri, ne troppo chiari, perfetti. Il suo viso era segnato da due guancie rosse e un sorriso bianco come il latte, la sua bocca era rosso vino.  Portava al collo una collanina con una lettera come ciondolo, la E,  all’epoca non conoscevo ancora il suo nome , ed ipotizzai che quella fosse l’iniziale del suo nome. Cominciarono a passarmi per la testa tantissimi nomi , mi ero innamorato. Il giorno dopo la rividi, volevo parlarle, non ebbi il coraggio, non riuscivo ad avvicinarmi a lei , non riuscivo a far uscire dalla mia bocca nemmeno una parola, si, mi ero innamorato. Quel giorno faceva caldo, tutti uscivano di casa per andare al bar a prendere qualcosa di freddo, e proprio quel giorno la conobbi, il giorno più bello della mia vita. Avevo caldo scesi in piazza , andai al bar ed incontrai Juliette, lei era la mia amica di sempre, la conoscevo dalle elementari, eravamo sempre stati insieme, ed ammetto che avevo avuto anche una cotta per lei, era sempre stata cosi carina, simpatica e disponibile, ma questa é un’altra storia. Mi saluta abbracciandomi , e io le stampo un bacio sulla guancia, mi era mancata, non la vedevo da un po . Ci sediamo ad un tavolo e parliamo  del più e del meno, quando all’improvviso entra lei , ci guarda, e li rimango paralizzata , lei mi aveva notato, e la vedo venire verso noi , e si siede vicino a Juliette , ed io rimango fisso a guardarla.
Juliette mi risveglia dal mio stato di schock battendomi le mani d’avanti agli occhi e mi dice :
-“Ehi svegliati, voglio presentarti mia cugina , lei é Evangeline, é qui per passare l’estate con me. Evangeline lui é Georgie, un mio amico d’infanzia.” Mi porge la mano, io guardo prima la mano e poi passo lo sguardo su di lei, poi gli stringo la mano e le sorrido disinvolto, sperando che non si fosse accorta del mio nervosismo. Lei mi sorride e ripete il suo nome , con una voce mozza fiato . Ed io dico con la voce un po tremolante: -“piacere di conoscerti”. Lei mi guardava con i suoi occhi color ambra ed io non riuscivo più a staccarle gli occhi di dosso , ma Juliette mi fece tornare alla realtà, -“ ehi Georgie ti va se domani andiamo a Sarno per far vedere quel bel bar a Evangeline?”In quel momento mi passarono tante idee per la testa, non sapevo che risponderle , un intera giornata con lei? Cosa avrei potuto dirle? –“Ehi, allora? Che ne dici? Si o no?” mi riprende Juliette, -“Sisi, per me va benissimo, posso portare François?” Lui era il mio migliore amico , lui mi aiutava sempre nei momenti di panico, e credo che avere un amico al mio fianco in momenti del genere fosse la cosa migliore, ma purtroppo non era mai andato molto a genio a Juliette, non ho mai saputo il vero motivo, ma sapevo solo che si odiavano. –“Devi proprio portarlo?” –“Dai é il mio migliore amico.” Lei annui , si alzo e mi slauto, ma i miei occhi erano solo per Evangeline , si alzo e mi saluto con la mano regalandomi un sorriso bellissimo. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: jesaispas