“Eccoli... sono appena usciti.”

Rachel indica un punto in fondo alla strada, precisamente il marciapiede di fronte all'edificio della Nyada.

E lui è lì, Kurt. Sempre bellissimo, con quel sorriso angelico e quegli occhi così dolci... peccato che non sia da solo. Sembra essere nel mezzo di una vivace conversazione con un biondino, che identifico subito come quell'Adam di cui ho sentito parlare.

“Fammi capire, sarebbe quello lì? Quel soggetto con lo sguardo da idiota?”

“Devi ammettere che ha dello charme... e poi se piace a Kurt un motivo ci sarà, no?”

“Non sei d'aiuto, Sam...”

Comincio a pentirmi di essermelo portato dietro... ma quando gli ho detto che volevo passare a trovare Kurt, soprattutto perché ero curioso di vedere il famoso Adam, ha insistito così tanto per venire e darmi una mano che non ho potuto rifiutare.

Ho chiesto a Rachel di non dire niente a Kurt così da potergli fare una sorpresa e lei è stata così gentile da trovarci anche un hotel, non lontano dal loro appartamento.

“Blaine... lo so che sei un po' spaventato ma se passi a trovarlo potrà fargli solo piacere. Insomma, hai visto come si è comportato con te a San Valentino! È chiaro come il sole che prova ancora qualcosa per te, ha bisogno solo di un po' di tempo per ammetterlo con se stesso.”

“Non lo so Rachel, forse hai ragione, ma...”

“Niente ma amico, questo tizio avrà pure il suo charme, e questo glie lo devi concedere, ma tu e Kurt ne avete passate tante insieme e se permetti, fra te e il biondo non c'è partita.” Dice Sam.

“Grazie ragazzi.” Sorrido, un po' sollevato. “Apprezzo che mi stiate vicino, ma in questo momento non mi sento pronto a parlargli... magari stasera o domani, visto che ci tratterremo per qualche giorno.”

“Certo, capisco... se hai bisogno di qualcosa, io e Santana siamo sempre disponibili, lo sai.”

“Ma esattamente cosa c'è fra Kurt e Adam?” Chiede Sam. “Tipo, da quanto si conoscono?”

“Beh, da un po'... ma non è che siano già diventati intimi, almeno credo... che io sappia sono usciti poche volte, Kurt dice che è un bravo ragazzo ma quando gli ho chiesto se aveva intenzione di farla diventare una cosa seria non era affatto convinto. Si vede lontano un miglio che c'è qualcosa che lo trattiene.” Sorride nella mia direzione.

“Ad ogni modo, credo sia ora che noi andiamo... ti facciamo sapere, ok?”

“Ve bene... vi ricordate dove abitiamo?”

“Si, tranquilla! A presto Rachel!”

Dopo averla salutata do un'ultima occhiata a Kurt e Adam lì in fondo, e poi me ne vado con Sam. Mi piace l'idea di camminare per New York.

“Questa città ha qualcosa che la rende unica, vero?”

“Pensa a quando frequenterai la Nyada anche tu e passeggierai per queste strade tutti i giorni.”

Già... chissà se anche io avrò un futuro in quella scuola, vicino a Rachel e a Kurt.

“E tu cosa farai, dopo il diploma?”

“...Non lo so. Bisogna che ci pensi prima o poi, è solo che... non è un periodo fra i migliori.”

“Che succede?”

“Lo sai che i miei voti a scuola non raggiungono minimamente neanche quelli dei ragazzini di primo, e poi... c'è Brittany. Stiamo ancora insieme ma è da un po' che mi sono accorto che qualcosa non va. La relazione con Santana è stata importante per lei e credo che ancora si porti dentro qualcosa di quella storia.”

Si ferma e guarda in basso.

“Tu sei sfortunato in amore ma fortunato a scuola... io faccio schifo in entrambi.”

“Dai, Sam... ne abbiamo passate tante, ce la faremo anche stavolta.” Gli poso una mano sulla spalla. Forse voglio convincere più me stesso che lui.

“Però devi ammettere che la vita a volte sa proprio come demoralizzarti.”

“Amen.”

Ridiamo senza sapere bene perché.

“Stasera ci beviamo sopra!” Dice lui ad un tratto.
“Non so se sia una buona idea, siamo qui per...”

“Non devi fare sempre per forza il bravo ragazzo, lo sai? Stasera vieni con me e facciamo in modo di tirarci su il morale.”

“Solo se prometti di non spogliarti!”

Ride con me e mi mette un braccio intorno alle spalle, poi ci dirigiamo verso l'hotel.

Beh, eccoci qui... il locale in cui ci troviamo in fondo non è così diverso dallo Scandals in cui sono andato l'anno scorso, solo che non è gay ed è molto più... newyorkese. Per me Sam sarebbe stato anche disposto a cercarne uno gay ma posso immaginare quanto si sarebbe sentito in imbarazzo, quindi alla fine ho optato per questo.

In pochi secondi però l'ho già perso di vista; si starà scatenando fra qualche gruppo di ragazze semi-nude, fregandosene altamente di me... grazie tante.

“Ehi... come mai tutto solo?”

Mi giro per vedere la tipa che ha parlato; è una rossa dagli occhioni verdi e truccatissimi, che mi guarda ammiccante. Indossa un vestitino quasi inesistente argentato e brillante, e calza un paio di tacchi. Prima che possa dire o fare qualcosa me la ritrovo appiccicata addosso, mentre mi passa le mani sulla schiena e avvicina il bacino al mio.

“Fammi indovinare, è la prima volta che vieni qui? Cerchi un po' di divertimento, eh?”

Faccio appena in tempo a tirarmi indietro prima che Sam compaia dietro di me e prenda la parola:

“Scusa, ma il mio amico sarebbe già impegnato, o quasi, visto che ci troviamo qui a New York per evitare che il suo ex lo bidoni del tutto per la brutta copia di Brad Pitt, io invece cerco un po' di svago mentre la mia ragazza bisex sente la mancanza della fidanzata storica... ora, se vuoi scusarci!” Mi tira per un braccio verso il banco delle bibite, lasciando la tipa a bocca aperta.

Non mi trattengo dallo scoppiare a ridere.

“Ma sei completamente fuori?”

“Non ancora, bello, aspetta che mi faccia un po' di birre e il divertimento inizierà davvero.” Mi fa un occhiolino.

Dopo aver ordinato le birre per entrambi solleva la bottiglia e grida:

“All'amicizia maschile!”

Facciamo il brindisi inizio a bere, cercando di non pensare a niente. Lo so che non dovrei, ma a volte ho davvero bisogno di stare con il mio migliore amico e dimenticarmi di tutto... svagare senza pensare alle conseguenze non deve essere un'abitudine, ma a volte puà far bene.

Che ore sono? Le tre? Forse le quattro. Boh. Chi se ne frega? Sam aveva proprio ragione stavolta, è stata la serata più stratosferica di sempre, anche se mi gira un po' la testa e non riesco a camminare benissimo... meno male che c'è lui che cerca di sorreggermi... inoltre è un po' che si cimenta nell'imitazione di Rich Little, anzi di George Bush o chiunque sia...

“Sei sempre uno spasso, Sam Evans!” Dico tra le risate. “Però è strano che mi sia preso una cotta per te, non credi? Io una cotta per te, haha, è così... bislacco.”

“Woah, e questa parola da dove ti è uscita?! Io la trovo una cosa perfettamente normale, lo sapevi che gli omosessuali esistono anche tra le scimmie?”

“E io che credevo che gli unici mammiferi gay fossero i delfini...”

“Quello è ciò che dice Brittany... non farmici pensare ti prego se no mi viene la depressione e non voglio essere depresso.” dice tutto d'un fiato.

Si fa un altro sorso della bottiglia che ha in mano e poi mi mette un braccio intorno alle spalle, e io gli circondo la schiena. Un momento, ha appena fatto un rutto?! Non è che abbiamo esagerato con l'alcol stasera?

Bah, chi se ne frega.

“Sei buffo quando rutti, haha... mi sembra quasi quella volta che io e Kurt siamo usciti dallo Scandals... a quel punto ho cercato di fare sesso con lui, ehi non è che ti offendi se ora non faccio lo stesso con te, vero? Sai, niente di personale, ma non sarebbe la stessa cosa, e poi lo volevo così tanto, e lo voglio anche adesso...”

Kurt. Cosa darei per averti qui.

“Ehi, vuoi che ti faccia Forrest Gump?? Sono imbattibile in quell'imitazione...”

“Aspetta, ma non siamo già stati qui?”
Non riesco a mettere a fuoco bene, ma questa strada mi sembra di conoscerla... potrei averla vista oggi o un mese fa, non ricordo...

“Amico, qui è dove vivono il tuo ex, la ex della mia ragazza e la ex di Puck... o forse è Finn...” si porta una mano sulla fronte.

All'improvviso una finestra si apre e si affaccia qualcuno. Rachel? Strizzo gli occhi per vedere meglio.

“Cos'è questo fracasso??”

Oh cielo... no, decisamente non è Rachel, ha almeno cinquant' anni di più.

E ha degli strani... bigodini in testa.

“Giovanotti, vi rendete conto di che ore sono?! Ci sono delle persone che hanno bisogno di riposare, se non ve ne andate immediatamente chiamo la polizia!”

“No, la prego non lo faccia, signora, non voglio andare in prigione... ma secondo lei posso essere arrestato se cerco di riprendermi l'amore della mia vita?”

Lei mi guarda perplessa.

“Cioè, se il mio ex-ragazzo è interessato a qualcun altro, sarebbe un reato mettersi in mezzo? Anche se il tipo che ci prova con cui è un assoluto deficiente?”

Stranamente non mi risponde, sembra anche più perplessa di prima. Che barba, che gusto c'è ad incontrare le vecchiette se non sono neanche disposte a fare due chiacchiere?!

“Ehi, ma lo sai che sei proprio una bella tipa? Quella chioma... Blaine, secondo te la sua chioma assomiglia di più a un ananas o a una pera?”

“Mmmh... non è facile...”

Kurt P.O.V.

Vi prego, ditemi che sto sognando. Ditemi che Blaine e Sam sono due visioni e che non si trovano davvero qui a parlare con la signora Parker, e che svaniranno all'istante.

“...e se fossero a forma di banana?”

No, ok, quello deve essere proprio Sam.

Appena ho sentito delle voci familiari che gridavano sotto casa mi sono messo qualcosa addosso e sono sceso, sperando di non svegliare Rachel e Santana... peccato che la sorpresa non è stata piacevole.

Mentre i due sono ancora intenti a chiacchierare con la signora del palazzo di fronte, mi avvicino da dietro.

“Scusi tanto, signora Parker, la prego si dimentichi dell'accaduto! I ragazzi al momento non sono in grado di formulare una frase coerente!”

Lei mi guarda scettica e chiude la finestra... che sollievo.

Appena i due mi sentono parlare si girano e mi fissano con sguardi da perfetti idioti. È probabile che neanche mi abbiano riconosciuto per quanto sono ubriachi.

“...Kurt!!!” fa Blaine aprendosi in un sorrisone. Poi si avvicina e mi abbraccia, facendomi quasi cadere.

“Mmmh... che bello che sei qui... amore mio...”

“Kurt? Sei davvero tu?”

“Si, Sam, sono io!! Ora mi dite cosa diavolo ci fate qui a New York e soprattutto perché avete bevuto??”

“Wow, Kurt, è passato così tanto tempo...” dice Sam.

Perfetto, non c'è speranza di comunicazione. Ora ovviamente non posso neanche lasciarli in mezzo alla strada; mi stacco da Blaine e li prendo entrambi per un braccio, poi apro con le chiavi e li guido su, mentre continuano a parlare animatamente chiedendosi cosa uscirebbe fuori mettendo insieme una scimmia e un delfino.

Una volta dentro casa, mi ritrovo a fronteggiare una Lopez e una Berry entrambe in pigiama, ed entrambe incazzate. E loro due incazzate insieme non sono affatto una bella cosa.

“Pretendo una spiegazione, porcellana.”

“Ragazzi! Stasera avreste dovuto restare in hotel, QUESTO non era in programma!”

“Programma...? Rachel, tu sapevi che erano a New York?” Chiedo.

“Avrebbe dovuto essere una sorpresa!”

“Ok, non ci sto capendo un fico secco di questa storia, e neanche mi interessa più di tanto, quindi me ne torno a dormire. E per la cronaca, no, non sono diposta a ospitare in camera mia nessuno dei due, meno che mai Sam. Speravo di non rivederti per un bel po', Bocca da Trota, cosa ti ha spinto a trovare il coraggio di portare quelle labbra da pesce in casa mia?”

“Non hai più bisogno di fare la stronza con me, lo sai? Alla fine pare che abbia vinto tu, so benissimo che Brittany è ancora innamorata di te, quindi rimettetevi insieme, fate quello che vi pare e lasciatemi stare una buona volta.”

Santana resta a bocca aperta. È Rachel a rompere il silenzio.

“Sam può dormire nel mio letto, io starò sul divano.”

Ho capito. A quanto pare Blaine dovrò portarmelo in camera io. Non che mi dispiaccia, cioè lo so che siamo solo amici adesso, ma vederlo mi porta ogni volta quella sensazione allo stomaco.

C'è Adam adesso, non Blaine. Quante volte dovrò ripetermelo per convincermi che è finita?

Lascio Sam nelle mani delle ragazze e riprendo Blaine per il braccio, diretto in camera mia.

Una volta dentro chiudo la porta, per poi girarmi e trovarmelo spiaccicato addosso.

“Lo sai che sei proprio bello? Quel viso così adorabile, mi manca tanto...” sussurra sul mio collo.

“È meglio se dormi, Blaine.”

Lo faccio sedere sul letto e lui si sfila velocemente le scarpe. Non posso prestargli un pigiama, se lo spogliassi mi verrebbero quegli istinti e... non posso permettermelo. Non adesso, con lui così.

Quindi mi levo la felpa e cerco delicatamente di farlo sdraiare, mentre lui continua a fissarmi imbambolato.

“Sei stato con Adam oggi, Kurt?”

“...che ne sai di Adam?”

“Cos'ha lui? Eh? Deve essere proprio un tipo straordinario, se ci stai così bene... cos'ha che io non ho? Dimmelo, ti prego.”

Sospiro. Lui è fantastico, Blaine, solo che non è te.

“Te lo dico per l'ultima volta: cerca di dormire.”

Gli sistemo la coperta sopra e lui inizia a chiudere gli occhi.

“Credevo davvero di averla superata, Kurt... per un po' ci ho creduto sul serio... ma mi basta guardarti e mi accorgo che non è affatto così... Sam è molto carino, però... la cotta per lui è stata probabilmente solo una distrazione, sai...”

Sgrano gli occhi. Ho sentito bene? Aveva una cotta per Sam?!

“Per fortuna l'ha presa bene... e anche io, cioè, è il mio migliore amico... ma un migliore amico non mi basta... forse aveva ragione Tina, io non so... dove indirizzare il mio amore da quando non stiamo... più insieme.”

I suoi occhi si stanno piano piano chiudendo.

“Vieni qui... ti prego.”

Solo ora mi accorgo che sto tremando un po'. E non fa freddo. Delicatamente mi siedo sul letto, e il contatto con il suo corpo mi dà un brivido.

Si avvicina un po' di più a me. È così bello guardarlo quando ha gli occhi chiusi.

“Possibile che ogni volta che bevi troppo combini qualche cazzata?” dico sorridendo.

“Non è colpa mia... è stato Sam che mi ha... convinto.... però ci siamo divertiti, un sacco! Tante ragazze ci hanno provato con me, e io dovevo sempre dir loro di no...”

Comincia a ridere come un ebete e infila un braccio sotto al cuscino.

“Ora che ci ripenso, quella discoteca faceva un po' schifo. Preferisco essere qui... con te.”

Oddio... perché deve farmi questo? È così irresistibile. E gli occhi mi si stanno facendo un po' bagnati. È un po' che non faccio che ripetermi che non può esserci una seconda occasione ma sentire la sua mancanza è insopportabile. Faccio credere alla gente che è finita, ma inganno tutti, anche me stesso.

“Io ti amo così tanto, Kurt... non puoi... immaginare.”

Ho un sussulto. Credevo stesse già dormendo. Onestamente, non saprei se piangere o sorridere adesso.

Gli passo una mano sui capelli e mi avvicino al suo viso, per poi dargli un leggero bacio sulle labbra. Non saprei dire se se n'è accorto, ma a giudicare dal minuscolo sorrisetto che gli spunta sulla faccia direi di si.

A questo punto mi infilo anch'io sotto le coperte e lo cingo con un braccio. Ho così sonno che la mia mente non riesce a formulare veri pensieri, so solo che mi sento a casa.

Ehilà :)) Intanto Buona Pasqua ;D

Mentre aspetto di aggiornare la long ho deciso di scrivere questa... “cosa”... anche perché ho sempre avuto un debole per il drunk!Blaine *.*

So benissimo che è una cavolata ma spero possa far sorridere comunque qualcuno :)

I vostri pareri mi fanno sempre piacere, positivi o negativi che siano :) Un bacio!