Una lussuosa costruzione.
Una semplice stanza in stile giapponese.
Un arredamento scarso: futon, tavolino, alcuni cuscini e un altare.
L’altare contro il muro sovrastato da un grande fuoco .
Davanti all’altare, una giovane donna dai lunghi capelli neri, in abiti giapponesi tipico delle miko.
Inginocchiata con le mani giunte davanti al petto, gli occhi a mandorla chiusi, mormorava una continua litania in giapponese.
Le fiamme sembravano rispondere alle sue parole, ballavano al ritmo della sua voce.
La fronte della giovane imperlata di sudore a causa del grande sforzo continuo.
Doveva sapere, voleva vedere.
Una figura, una figura strana a lei sconosciuta che da giorni perseguitava i suoi sogni e le sue visioni del fuoco sacro.
Ma cos’era?
Chi era quella figura?
Non riusciva a trovare una risposta e non riusciva a darsi pace.
Nemmeno il suo fidato fuoco sacro riusciva a toglierle quel maledetto dubbio, nonostante le ore di consultazione.
“Ancora davanti a quell’altare, Miyuki-chan?” chiese una voce alle spalle della ragazza.
Anche l’ultima arrivata, appoggiata allo stipite della porta, era una donna di alcuni anni piu grande, con indosso abiti da ninja e sulla schiena una katana. Aveva i capelli lunghi fino alle spalle neri e sotto la frangia si poteva scorgere la bandana rossa, gli occhi a mandorla.
“Devo trovare la risposta che cerco o non avrò pace.” Rispose la piu giovane: “Hai bisogno di qualcosa onee-san?”
La donna si spostò avvicinandosi maggiormente alla sorella e inginocchiandosi al suo fianco: “Non dovresti stancarti in questo modo.” La rimproverò dolcemente.
“Non preoccuparti per me, onee-san, so quello che faccio. Dimmi piuttosto, come mai sei venuta a cercarmi?” Chiese la ragazza aprendo finalmente gli occhi, rivelandoli stranamente azzurri, e voltandosi a guardare la sorella. Con quel movimento, il fuoco tornò a essere un calmo focolare.
“Nostro padre ti cerca, credo che tu sappia cosa voglia.”
La ragazza sospirò: “Non capirà mai, vero?”
“Ho paura di no, Miyuki-chan.” Rispose.
Miyuki chiuse nuovamente gli occhi, poi guardò la sorella: “D’accordo, dammi solo il tempo di cambiarmi e sono subito da lui.”
“Ok, ma non metterci tanto.”
La sorella maggiore si alzò in piedi e fece per andarsene.
“Karai.” La richiamò Miyuki facendo voltare la ninja: “Io non interverrò, lo sai vero?”
Karai sorrise: “Sono io la prima a non volere che tu lo faccia.” Poi si voltò e uscì.
Miyuki lanciò un ultimo sguardo al fuoco, poi si alzò e si diresse al suo guardaroba aprendolo. Fisso il suo contenuto a lungo, poi si arrese e iniziò a cambiarsi d’abito.


Ecco il primo capitolo, anzi il prologo, della mia prima long fic sulle TMNT. Ho gia molti capitoli pronti e gli aggiornamenti saranno rapidi almeno al momento. Spero di avervi incuriosito.
Alla prossima! :)