Il primo pesce d'Aprile è di carta e non ci scivola nessuno. E' nessario trasformarlo in una buccia di banana in modo chè ci caschino in molti di più, non è un caso che il casco di banane debba sempre essere indossato, prima di scivolare su una buccia di banane. Banale dirvi che non esistono bucce di banale ma sul banale si può sempre scivolare. Mai cadere sul banale. Anni fa vi avrei consigliato di cadere sulla Barale magari dai vostri stessi castelli in aria, ultimamente ho preferito iniziare a sparare con un cannone ad aria compressa per creare nuvole e nebbie su quei castelli in aria che mi ero creato anni fa. Voglio andare a vivere sul sole. Bruciarmi come hanno fatto varie gioventù, arrostirmi come hanno fatto vari polli, prendermi una cotta come hanno fatto vari innamorati. Eppure continuo imperterrito a suonare come un single e a non riuscire mai di formare un intero album. Ogni canzone un bambino, ogni refrain un bacio, ogni doppia nota un accoppiamento sessuale per riprodurmi anche su CD e vinili. Ma il pesce d'Aprile è un'aguilla che non prende nessuno, dimenticato, viene ormai ricordato come antica usanza di cui se ne può fare anche senza. L'e-senza deigiorni nostri e cioé quella di togliere, togliere, tagliare il superfluo, levigare, limare e pagare magari con la coca piuttosto che con moneta contante (ma la carta canta) il muratore che ti ha costruito il primo castello in aria. Esploderà tutto, forse già lo sta facendo. Esplode tutto in aria. Schizzi di pioggia sono previsti per oggi, nuvole ferite volano basse.