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Autore: mahones supra    01/04/2013    1 recensioni
mi chiamo Emma, ho 16 anni e mi sono trasferita a Miami, non credevo di poter fare amicizia subito e invece ho trovato il ragazzo più stupendo del mondo. Lui mi vorrà mai bene come gliene voglio io? mi accetterà anche se sono scorbutica e poco delicata anche se lui è sempre dolce e gentile...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao mi chiamo Emma.

-e io sono Joshua, la vocina che sentite ogni volta che fate qualcosa di cui non siete sicuri. È un piacere fare la vostra conoscenza :)-

Si tranquillo Joshua interrompi pure la mia presentazione. Pff che sfacciato.

Continuando io mi chiamo Emma, ho 16 anni e la danza è la mia vita. Non ho fatto nient'altro dall'età di 7 anni. Faccio danza classica, moderna e quella che preferico hip-hop.

Dai miei amici, e credo anche dai miei genitori vengo consierada una specie di prodigio...non li capisco molto, io faccio solo quello che mi piace non vedo l'utilità delle esibizioni con premiazioni. Se voglio ballare vado alla pista di skate con i miei amici, o almeno ci andavo perchè domani non la vedrò più perchè mi trasferirò a Miami con i miei genitori.

Si bhe genitori mio padre non c'è mai a casa e la donna che dorme con lui non è la mia vera mamma perchè i miei si sono separati quando avevo 3 anni. La compagna di mio papà si chiama Joelle, non so da dove venga sicuramente non dall'Italia perchè ha un accento strano bho va bhe.

Sono qui in camera, seduta sul letto a guardare le valigie piene ma non ancora chiuse. Alzo gli occhi e vedo l'armadio vuoto e le pareti che prima erano piene di foto mie e dei miei amici, bianche. Tutto quello che era in camera mia ha uno scatolone apposito con scritto in rosso grande “ROBA EMMA. NON TOCCARE!!” sono molto protettiva verso le mie cose.

 

LA MATTINA DOPO

 

Mi sono alzata alle 6.30 perchè dovevo prendere l'aereo. Dopo essere scesa dal letto e essermi stiracchiata un po' guardo il cellulare.

C'era un messaggio. Leggo.

“Ciao Emma. Spero di non svegliarti perchè so che domani ti devi alzare presto per partire. Mi mancherai un mondo e non ti dimenticare di me mi raccomando :D ti giuro sul mio gatto Fluffy che mi farò un piano tariffario in modo da avere chiamate gratis in un altro continente lol.

Ti voglio un mondo di bene, la tua migliore amica Giulia.

P.S. Buongiorno stellina (:”

Le risposi con un poema di 4 pagine, si forse era un po' esagerato ma a me non importava non l'avrei più rivista per un sacco di tempo giusto? Almeno un addio plateale di quelli come piacevano ame potevo farlo? lol

Va bhe scesi a fare colazione, mi lavai i denti e mi vestii mentre rispondevo a tutti quelli che mi aveva scritto quei messaggini già fatti come “buon viaggio, ci mancherai!” oppure “spero di rivederti presto” e poi c'erano quelli che odiavo di più quelli con tutti gli smile inutili. Dio quanto odiavo vedere più di 2 smile di fila!

 

Durante il viaggio dal casa all'aeroporto io ascoltai per tutto il tempo musica dalle cuffie mentre, ogni tanto, guardavo con la coda dell'occhio mio papà e Joelle mentre parlavno di chissà cosa.

 

Dopo un tempo indeterminato, ma tendente all'infito di ore di aereo arrivammo a Miami.

Splendeva il sole e c'era un caldo da morire!

Io avevo una canottiera bianca con una stampa di Spongebob, dei pantaloncini corti a quadretti, ray-ban rosso fouco e dei sandali bellissimi che mi ero comprata prima di partire apposta peril viaggio.

Dopo essere scesi e aver preso i bagagli uscimmo dall'aereoporto e vedemmo un omone nero vestito di nero con occhiali neri con una cartello bianco -ok, ammetto che mi è venuto un po' da ridere, ma perchè era davvero enorme e serissimo- con scritto

“Fam. Sarcina”

Mio padre a passo sicuro seguito da Joelle andarono verso l'omone io rimasi un po' in dietro perchè ero riuscita a inciampare

-la tua solita grazie Emma, insomma. Sei fantastica-

Va bhe comunque scoprii che l'omone si chiamava Bruno.

BRUNO! Faceva unn certo effetto chiamarlo BRUNO perchè gli si addiceva proprio lol

era il nostro autista, cioè quello di papà però potevamo usifluire dei suoi servigi quando volevamo, così disse.

 

Arrivammo a questo super-mega attico con vista mozzafiato sul mare, sistemammo tutto e ci fiondammo a letto

 

IL GIORNO DOPO

 

La mattina dopo ero un po' rintronata a causa del jet lag, ma alle 10 decisi di scendere dal letto anche perchè sennò non mi sarei più abituta all'orario. Feci colazione e visto che era una così bella giornata decisi di uscire a fare una passeggiata.

Non ero brava a relazionarmi con le persone quindi uscendo non mi aspettavo una di quelle scene da film in cui la protagonista fa subito millemila (?) amici, anzi era già tanto se riuscivo a guardare qualcuno.

Dopo una trentina di minuti sul lungo mare intravedi un gruppo di ragazzi in cerchio. Da dove erano loro veniva una bella musica ritmata. Inizia ad aumentare leggermente il passo per raggiungerli e vedere cosa facevano...se ballavano!

Arrivata li rimasi ammaliata da....dal loro modo di ballare. Mi ricordava quando ero io a ballare immezzo ad un cerchio con gli amici incurante di quello che diceva il resto del mondo. Mi misi abbastanza nascosta da non farmi vedere, ma abbastanza vicina da poter vedere io cosa facevano. Dopo una decina di minuti che li fissavo attentamente un ragazzo si girò e mi disse

“ehi so che sei la ti vedo sai. Vuoi avvicinarti così vedi meglio?”

-oh wow che gentile quel ragazzo. Ma si dai avviciniamoci-

Io sorrisi e mi avvicinai pian piano. Il cerchio si aprì e mi inglobò (?).

Sentivo il ritmo che stava prendendendo il mio corpo. Muovevo le gambe a tempo con gli altri fino a quando il ragazzo che mi aveva chiamato mi diede una piccola spinta e andai a finire in mezzo al cerchio.

Sapevo cosa significava. Dovevo ballare, ma non volevo fare una brutta figura perchè ero fuori forma così dissi

“no guardate mi dispiace, ma non voglio fare figuracce il mio primo giorno in una nuova città”

una delle ragazze “tranquilla, lasciati andare. Solo così potrai far vedere la tua vera danza. Il ballo lo devi sentire dentro..”

fui io a finire la frase dicendo “le vene, lo so”

così iniziai a ballare. Da quanto non lo facevo davanti a delle persone diverse dai miei amici.

Secondo mio papà ballare era una pardita di tempo, ma a me non importava nulla di quello che diceva lui.

 

Ormai al tramonto dissi

“scusate ma devo proprio andare a casa, ciao grazie per il bellissimo pomeriggio”

stavo per andarmene quando il ragazzo che mi aveva inglobato nel cerchio e che mi aveva spinto nel mezzo disse

“ti accompagno, dai. Ciao bella gente. PEACE!”

io sorrisi e lo aspettai e quando mi fu di fianco lui disse

“sei bravissima a ballare. Sicura di non aver studiato danza?”

io: “si ho studiato danza. Dai 7 ai 15 anni poi l'anno scorso ho dovuto smettere perchè mio padre diceva che era una perdita di tempo e cose del genere”

lui: “oh mi dispiace, ma mi sembra che tu non abbia perso lo spirito. Comuqne piacere, Austin”

gli porsi la mano e dissi “piacere, Emma”

parlammo un po' di me, che mi ero trasferita, del Italia fino quando davanti alla porta del mio appartemento lui disse

“bhe ma allora sei ricca sfodata. A quale piano abiti?”

“ultimo piano, attico”

“mh ottimo ora so a quale campanello suonare domani mattina quando ti verrò a trovare, ciao buona serata” e mi lasciò un leggerissimo, ma dolcissimo bacio sulla guancia.

Arrosii un po' e lo salutai con un filo di voce.

 

Era carino quell'Austin. Moro, occhi verdi, muscoloso e poi mi sembrava un ragazzo tanto dolce.

-Quei ragazzi non fano per te. Tu sei cattiva con le persone quindi non può piacerti una persona gentile. A lungo andare gli spezzeresti il cuore, come hai fatto con tutti gli altri-

 

Joshua aveva ragione. Io non sono brava con le persone. Giuro che non lo faccio apposta, ma non riesco a essere romantica, gentile o cose del genere così scrollai la testa, cercai di non pensarci e andai a letto.

 

Lo sognai -MERDA!-

 

Ciao a tutti c: questa è la mia prima FF quindi siate gentili.

Recensite, anche se io in giornata caricherò già il prossimo capitolo (:

Un bacio, Emma.

PEACE!

TWITTER: @dream__austin

   
 
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