Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Julia_Phantomhive    01/04/2013    1 recensioni
Un nuovo ragazzo che mi piace, altre nuove esperienze e altri nuovi momenti che mostrano quanto affetto si possa provare reciprocamente, forse.
Altra piccola fan fiction che esprime i miei sentimenti, ma soprattuto che racconta una parte della mia vita. Ovvio che altri avranno altri punti di vista, quindi se credete che mi stia illudendo, sarebbe leale dirlo. Non mi offenderò, posso giurarlo :)
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Torna presto da me, ti prego.
 

 Roma 01.04.13
Gli ultimi mesi sono stati meravigliosi con te.
Ti abbracciavo, ti baciavo sulla guancia e ti stavo vicino a ogni giorno di più. Hai sempre ricambiato: a ogni mio abbraccio, mi stringevi più forte; a ogni mio sorriso, ricambiavi con un saluto e un sorriso radioso; e a ogni mia richiesta, eri là a esaudirla in un modo tutto tuo da sorprendermi. Me ne sono accorta da poco, ma mi hai sempre attratto.
Più di qualsiasi altro ragazzo.
Eppure sono a conoscenza, anche gli altri e forse tu stesso, che questo sentimento mi trascinerà via talmente forte, mi coinvolgerà tanto da non sapermi più trattenere e un giorno tutto il mio affetto ti verrà trasmesso.
Spero che un giorno tu provi le mie stesse emozioni, spero che sarò io a fartele provare.
 
Per tre giorni non venivi, mi ero preoccupata. Dopo quei tre giorni, avevo paura. Quella paura mi aveva attanagliato la gola e non volevo disturbarti, perché per quanto ci tenga a te, per quanto voglio sentirti o almeno chattarti quando ti vedo online, non riuscivo a prendere coraggio. Quel coraggio che avevo quando ti salutavo, ti abbracciavo e ti baciavo.
Non è strano? Dovrei essere più timida quando ti ho davanti e invece, ne ho di più quando non ci sei, non sento il tuo calore infondermi fino al mio cuore e quindi come se stessi parlando con uno sconosciuto.
Dopo quei tre giorni, il coraggio spontaneo mi era arrivato e ci siamo sentiti per qualche minuto, che si trasformarono in un paio, in una dozzina, in una mezzoretta e infine quasi più di un'ora.
Nessuno dei due voleva attaccare, o almeno non io.
Di sicuro non l'avrei permesso, ma l'argomento di cui parlavamo m’imponeva sempre a pensare che mi abbia chiamato per una cosetta da niente, eppure hai permesso a quella "cosetta" di diventare una scusa per parlare e io ovviamente ne approfittavo per scoprire qualcosa di te. Sorprendente e incredibile certo, ma sempre qualcosa di te.
Continuavo ad amarti sempre più e poi, mi hai subito detto la verità che mi trasmise più fiducia in te: sei stato male e mi hai immediatamente detto che per tutta la settimana non ci saresti stato.
La mia reazione all'inizio era stata di risponderti profondamente triste, perché sapevo che mi saresti mancato e in seguito non potevo far altro che rassicurarmi che ti avrei di nuovo abbracciato presto. Dovevo solo aspettare quel fatidico lunedì che tutti odiamo, ma che io attendevo.
Inutile dire che quel lunedì l’ho amato, stessa cosa che ti avrei completamente assalito.
E un Mi sei mancato mi era pure scappato, ma tu mi hai risposto scherzosamente La prossima volta impedisci al virus di infettarmi così non mancherò. Se vuoi, lo farò, farei di tutto per le persone a cui tengo veramente.
 
In quella stessa settimana poi m’informi della tua prossima vacanza e quindi di altri giorni con la tua mancata presenza, Infondo cosa potevano fare mai una decina di giorni senza di te?, mi chiedevo subito.
Adesso sto patendo tutte quelle giornate in completa compagnia delle persone che mi vogliono bene e che voglio bene, ci sto provando ogni giorno a distrarmi con i compiti, con l'amicizia e con la famiglia, ma l'amore stava facendo un varco che provavo a riempire con un gesto a dir poco codardo, poiché inizialmente volevo chiamarti, ma un messaggio sembrava meno... ossessivo. Non soffrivo per niente le coppiette, ma ora ogni qual volta che mi capitavano attorno, stringevo il pugno e mi confortavo con il pensiero Tra un po' ci rivedremo, aspetta ancora un po'. Sei forte e riesci a trattenerti. Aspetta, aspetta... Mi manchi. Mi allontanavo e mi richiudevo in me stessa per riflettere uno o due minuti, e ripensarti. Ripensare a tutti quei momenti.
Nei primi giorni, solo per sentirti ti ho mandato un messaggio insignificante ma quel che bastava per sapere che tu c'eri e che per qualche minuto mi avresti pensato. Attendevo ma non rispondevi.
Ok, ci rinuncio. Non sono il suo tipo, inutile illudersi.
Mezz'ora dopo un bip bip e, da come ha testimoniato un mio amico che era lì in quel momento, le mie labbra formano un sorriso splendente. Mi ha risposto!
 
Iniziavano le vacanze anche per me e quei giorni tra i libri erano i più insopportabili. I miei pensieri vagano e appena ripensavo allo studio, subito lo collegavo alla scuola e dopo a te.
Nella mia mente s’insinuavano un sacco di domande.
Come stai? Ho voglia di sentirti, ma non mi va di essere appiccicosa. Non voglio perderti, ti prego. Quando torni dalla tua maledetta vacanza? Chissà se ti diverti...
Quando poi pensavo che pochi giorni fa, avevi accettato di uscire con me un giorno, sai non ho mai smesso di sperare in te. Quando saremo insieme quel giorno come amici, sarò in grado di dirgli che mi piace?
Ci sarà mai quel giorno in cui usciremo davvero insieme?
Mi mancava tanto.
Quando torni? Per favore, il più presto possibile.
Voglio parlarti, voglio messaggiare un po' con te, ma non posso iniziare di nuovo io.
Ti prego, torna presto.
 
Ogni tanto spero che sia tu a mandarmi un messaggio, ma era impossibile, perché tu non sei quel genere di ragazzo.
Tornavo a casa e con mio grande sollievo ero riuscita ad accaparrarmi il mio posto sulla poltrona; sdraiata e spaparanzata non avrei mai immaginato che qualcuno mi avrebbe mandato un messaggio, così avevo lasciato il cellulare sul tavolino lontano da me. Concentrata a scrivere sul pc quel che state leggendo ora, un lieve bip bip attirava la mia attenzione. Ho pensato subito Sarà la mia migliore amica, sicuro.
MAI immaginato. Mai sfiorato il pensiero.
Appena mi ero ricordata del messaggio dopo un'oretta, mi sforzavo di alzarmi per prendere quel Blackberry lontano lontano. Ultimamente, mi spaventavo da sola per quanto veloce rispondevo ai messaggi della mia migliore amica, quindi un'ora di ritardo avrebbe diminuito questa mia ossessione. Lei lo sapeva pure.
Sbloccato il cellulare, il mio cuore aveva perso un battito.
Il suo nome.
Lui... Lui mi ha...
Mi avrà letto nel pensiero.
Ma sono felice che l'abbia fatto.
Uno scherzo? Il messaggio riguardava la scuola e lui sapeva di certo la risposta. Poi perché me?
Vero che mi ero sempre mostrata disponibile, ma se era un modo solo per parlare un po'?
Mi sto illudendo.
Rispondevo lo stesso felice, aggiungendo qualche scusa per il ritardo e anche qualche domanda che avrei tanto voluto risposte, ma che di sicuro avrebbe ignorato.
Ora vedi che non risponde perché ha già ottenuto quello che voleva.
Lo schermo del Blackberry si era spento.
Lo sapevo, ma almeno speravo che presto t-
Bip bip.
Afferravo con emozione e leggevo.
Ha risposto a tutte le mie domande! E' sicuro che ci rivedremo quando riinizia la scuola!
Sorridevo contenta.
Tornerà domani.
Tornerà domani!

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Julia_Phantomhive