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Autore: Fusione    01/04/2013    1 recensioni
Mello sta per essere ucciso da Kyomi Takada, quando qualcuno va' in suo soccorso. Un vecchio amico/nemico, per essere precisi. Da qui inizierà la lotta per scovare Kira, e per conoscersi meglio tra amici (o di più).
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Beh, che ve ne pare? Vi interessa?^^ La storia sarà raccontata sotto il punto di vista di Mello, ed è dedicata a BloodySoul delle Crazy Sisters!
Genere: Azione, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto cominciò quando Kira uccise L. Egli non aveva deciso in tempo a chi lasciare il suo nome, e così tra me e te cominciò una vera e propria battaglia per decidere chi avrebbe occupato il suo posto, che poi ti lasciai quando venni a sapere di dover collaborare con te. Mi pentii subito della mia decisione, ma ormai non potevo più farci nulla. Il fato volle che noi divenissimo nemici, ma con un obiettivo comune : catturare il pazzo che uccideva criminali conoscendone solo il nome ed il volto.

Usammo metodi visibilmente opposti, segno che siamo fatti l’uno per l’altro, ma io continuai comunque a negare l’evidenza, persino a me. Ti continuai a trattare come un mio nemico, nonostante io avessi già capito da tempo di essermi innamorato del tuo candido viso, i tuoi capelli, che tu ami arricciare con le dita, i tuoi occhi, così scuri e penetranti, ed il tuo corpo, così esile ma forte. Oramai, non credo che tu possa mai diventare mio. Sono in una situazione dalla quale è impossibile uscire: Tra non molto, anche tu arriverai, ma sarà già troppo tardi, perché io sarò già morto a causa di Kyomi Takada. Forse, toccherà proprio a te esaminare il mio corpo privo di vita, il che mi da’ una qualche soddisfazione, che non riesco a spiegarmi. Non provo più tutto quell’odio nei tuoi confronti, qualcosa è cambiato. Non ho rimpianti, tranne che uno solo: non averti mai detto la verità, e cioè che l’odio che fingevo di provare, era in realtà amore, amore per te, Nate.

“Mello, siamo qui!” Ad un tratto, mi pare di sentire una voce dolce come il cioccolato e fredda come il ghiaccio allo stesso tempo… Nate! Sei tu! Ma cosa ci farà mai, in un posto come questo?

“Mello, siamo venuti qui per neutralizzare Takada, così che non ti possa uccidere! Alzati e portaci da lei, muoviti!” Mi dice poi, con tono impavido, ma anche spaventato. Possibile che si preoccupi per me? Se così fosse, significa che anche tu sei cambiato. Questo Near è diverso da quello che ho conosciuto in orfanotrofio… Ragiona in modo meno matematico, non calcola le conseguenze come suo solito ed è molto più temerario. A fatica porto lui ed i suoi uomini dalla ragazza, intenta a scrivere il mio nome su di un foglietto, poi mi accascio contro la parete, lasciandomi scivolare a terra.

Nessuno mi aveva mai voluto salvare da una situazione impossibile, e soprattutto non mi ero reso conto di quanto Near tenesse a me. Dopo essersi messi una maschera che ricopriva loro tutta la faccia (per evitare che Takada potesse scrivere il loro nome), Nate e gli altri decidono di entrare, dove due tengono ferma Kyomi, mentre l’albino la perquisisce, trovando il maledetto foglietto, sul quale aveva già scritto quasi totalmente, il mio nome. Quando ormai è tutto finito, e Takada sta per essere arrestata, lei si suicida, conficcandosi un bastone appuntito all’altezza del cuore. Abbiamo  perso una eventuale testimone, non ci voleva. Poi, Nate mi si avvicina, chiedendomi : “Tutto a posto, Mihael? Non vuoi farti vedere da un medico?”

“No, sto bene” gli rispondo, allontanandomi. Detesto i medici, e non andrò mai da loro, dovessi rimetterci la vita. Sto andandomene, quando qualcuno mi prende per un braccio, e mi dice :

“Fermati. Non te ne andare.”
Questo dovrebbe essere lo stesso Near che, quando eravamo piccoli, si vantava di superarmi, anche se di poco? Non ci riesco più a credere. Mi giro e vedo il suo dolce viso, ed i suoi meravigliosi occhi pieni di preoccupazione, per me, per la mia incolumità.

“E spiegami, dove dovrei andare? Matt è morto, e anche il resto della mia banda… Io non ho più nessuno! Voglio andare lontano da qui!” Gli grido contro, pieno di rabbia e frustrazione.
“Vieni con me! Resta insieme a me nel palazzo del SPK, ed aiutaci a risolvere il caso Kira! Abbiamo bisogno di una mente come la tua!” Mi supplica nuovamente Nate. Io non resisto, la voglia di restare al suo fianco è talmente grande, che decido di andare con lui, fingendo malavoglia.

“Uff, d’accordo… Visto che insisti così tanto, verrò con te!” Ed i suoi occhi si riempiono di una nuova luce, di speranza, di gioia. Una luce che mai avevo visto brillare in quegli occhi opachi, sempre rimasti spenti. Decido di rivelargli i miei sentimenti, ed anche se non mi ricambierà potrò comunque decidere di andar via.

Lo prendo per un braccio, tirandolo verso di me, poi gli sussurro: “Nate River, ti amo!” sollevandomi da un peso che portavo ormai da molti anni, chiuso dentro me. Lui, inizialmente mi guarda stupito, poi la sua espressione cambia e si trasforma in un sorriso, poi in un caldo e morbido abbraccio, seguito da una soffice frase : “Anche io ti amo, Mihael Keehl!” Poi mi sorride, facendomi capire la verità. Lo bacio di getto, senza pensarci ed appassionatamente.

Dopo qualche minuto ci stacchiamo per riprendere fiato, ed i collaboratori dell’ormai mio Nate lo guardano, facendogli segno di doverci portare via dal luogo lugubre in cui eravamo. “Andiamo” Mi dice, con voce calda e dolce. Io annuisco, e poi, tenendoci per mano, ce ne andiamo da lì, per raggiungere il quartier generale dell’SPK, dove appena entro tutti mi guardano storto, vedendo che Near ha portato uno sconosciuto nella base segreta.

Ad un tratto, un ragazzino dai capelli bruni mi si avvicina, esclamando: “Chi saresti tu?” con fare beffardo. Near mi trattiene, guardandomi negli occhi, ed io rispondo “Colui che smaschererà Kira insieme a Near, il mio nome è Mello!” e, senza dilungarmi oltre, seguo il mio amato, che mi indica dove mettere le mie cose e la mia postazione, ovviamente vicina a quella di Nate. Mi metto quindi al lavoro, lanciando ogni tanto qualche occhiata a Near, che mi ricambia sorridendomi. Ad un certo punto, qualcuno bussa alla porta per tre volte, e Nate gli dice di entrare, ed io rimango allibito nel vedere chi varca la soglia della porta: è identico a Watari, ma so’ perfettamente che non può essere lui, visto che è morto con L. “Buongiorno, signorini. – dice, rivolgendosi a noi due, intenti nel cercare informazioni su Kira. – Vedo che vi siete riuniti. Avete già scoperto qualcosa?”

“No, nulla a parte ciò che già sappiamo.” Rispondiamo entrambi, facendo rimanere tutti di stucco per aver parlato all’unisono. Ci rimettiamo al lavoro, e mentre controllo nei vari dossier, trovo una pista: Pare che la persona che cerchiamo è della zona, perché gli omicidi sono concentrati a Tokyo. “Ho scoperto qualcosa.” Dico, avvisando tutti, e Near si avvicina, chiedendomi cosa, di preciso, avessi scoperto.

“Beh, Kira è di Tokyo, perché gli omicidi si concentrano  qui!”
“Ottimo lavoro, Mello. Sei stato di grande aiuto.” Mi dice Near, con una voce dolce, mascherata da una di ghiaccio. “Lo so!” Esclamo quindi soddisfatto. Squilla il telefono, e (per quello che ho capito, visto che sono una frana nei nomi), il fratello di Watari risponde al nostro posto. “Pronto? … Sì, riferisco immediatamente. A presto. Signorini Near e Mello? Era il presidente. Ha detto che domani vi attende nel suo ufficio, perché deve parlarvi di affari importanti ed ha richiesto la presenza dei due capigruppo.” Come?! Io sarei uno dei capigruppo? Impossibile…
Solo qualche giorno fa, se qualcuno mi avesse detto una cosa simile, gli avrei riso in faccia. Adesso, invece…

“Ehi! Com’è che quel pivellino è già un capo, nonostante sia appena arrivato? Dovrei essere io, l’altro capo! Non lui!” Scatta improvvisamente il ragazzino che poco prima mi aveva chiesto spavaldamente chi fossi. “Ah, davvero? Direi che la decisione per sapere chi fossero i capi spettasse ad L, che ha scelto noi due quando ancora eravamo piccoli! Vuoi ancora controbattere, Pivello?” gli dico, zittendolo. “Bene, ora che sappiamo chi andrà domani, vi avviso che resterete sotto la guida di Yagami per tutto il tempo in cui noi saremo assenti. Ed ora potete andare nelle vostre stanze. Buonanotte a tutti ed a domani.” Conclude Near aprendo la porta e facendo uscire tutti.

Poi mi guarda, e sorridendomi mi dice: “Mello, vai anche tu nella tua stanza. È la 14 bis, tieni le chiavi ed a domani, ok?”
“Certo, Near! Ma non contare troppo su questa nostra tregua!!” Gli rispondo, facendogli un occhiolino, poi esco anche io da quella porta e mi dirigo verso la mia stanza, poi mi ricordo di non avergli chiesto dove si trova.

All’improvviso, qualcuno mi prende per un braccio. Quando mi giro, mi ritrovo la cosiddetta ragazza del tonto, che credo si chiami Light e lei Misa, che mi dice “Dove vai? Near mi ha chiesto di portarti nel tuo appartamento!” Perfetto, niente di peggio ci poteva essere! Devo pur sopportare quella ragazzina sclerata durante il viaggio verso il mio appartamento. “O-Ok… Accompagnami, allora!” le rispondo io, stanco ed annoiato.

“Ehi! Le buone maniere? Capisco che è tardi e che è stata una lunga giornata, ma non dimenticarti delle buone maniere!!” Si mette a strillare lei, con quella sua vocetta stridula. È davvero la ragazza giusta per Light. Mi accompagna, borbottando, nella mia stanza. Quando entro, noto subito i vari dipinti sul muro : raffigurano tutti cose che hanno a che fare con il cioccolato! Nate ci sa’ fare, per quanto poco mi conosca. Poi, mandata via la cornacchia (Misa), trovo sul letto una lettera di River, che dice: “Mello, ti voglio vicino a me, e spero che questo appartamento sia di tuo gradimento, ed è l’unico modo che ho per non farti allontanare di nuovo da me! Considera l’appartamento un regalo di scuse per averti fatto pesare, in tutti questi anni, il fatto che arrivassi dopo di me. Ti amo, Mihael Keehl! Firmato – Nate River” Quelle parole… Non può averle scritte lui! Non è nel suo stile! Magari non lo conosco così bene come pensavo, magari lui è davvero cambiato, in tutti questi anni.

Mi sdraio sul letto per riflettere, e dopo circa un’ora passata nei miei pensieri, cado tra le braccia di Morfeo, tra le quali rimango fino al sorgere del sole. Sono sicuro che oggi sarà una giornata migliore, e capirò qualcosa in più sul mio Nate.
 


Angolo di Fubu-Chan<3
 
Salve a voi, lettori/lettrici! Questa è la mia prima storia su Death Note, e spero sia uscita bene!

È dedicata a BloodySoul delle Crazy Sisters, visto che a lei piace questa pairing ed è troppo dolce! TVB <3

Spero vi piaccia, e vi prego di farmi sapere come vi sembra l’inizio!

Grazie a tutti! Al prossimo capitolo!!

Fubu-Chan<3
  
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