I capelli biondi le incorniciavano il viso rilassato in un adorabile broncio che accennava appena un sorriso. Lei era lì accanto a me. Non volevo svegliarla, ma non resistevo al pensiero dei suoi occhi che mi scutavano innamorati e della sua voce cristallina che chiamava il mio nome. Le diedi un bacio a fior di labbra e lei rispose farfugliando incomprensibilmente, ritentai ed ebbi successo. Sorrise mentre teneva ancora gli occhi chiusi.

'Mmmm San che c'è?' chiese con la voce ancora impastata dal sonno.

'Nulla, volevo stare un po' con la mia mogliettina prima che le due pesti si sveglino...' e si, io Santana Diabla Lopez, sposata e con due pargoletti, se me lo avessero detto al tempo del liceo li avrei presi a calci.

Brittany mi risvegliò dai miei pensieri con un bacio che pian piano si fece sempre meno casto. Corsi ad accarezzarle i fianchi, lei cominciò a baciarmi il collo.

'Amore così sveglieremo i bambini.' lei mi tappò la bocca con la sua. Per poi dire:

'No se staremo attente.'

Ricominciò il suo lavoro, prese a sfilarmi la canottiera e a baciarmi l'addome. I miei rispiri si fecero sempre più affannati e il mio corpo sempre più bisognoso di attenzioni.

'Mamma, mammi posso venire sul lettone con voi?' una testolina mora comparve da dietro lo stipite. Mi scostai velocemente dal corpo della mia ballerina a malavoglia.

'Certo amore vieni qui.'

Carlos corse tra noi, si intrufolò tra le coperte e si raggomitolò su corpo di Brittany infreddolito.

'Hey! Ma non è giusto!' si sentì borbottare, era Emily, la nostra primogenita, la nostra principessa.

'Gelosona, dai corri!' dissi aprendo le braccia.

Quella mattinata programmata come coccole e baci con la mia mogliettina si era trasformata in una sessione di coccole famigliare. Non che mi dispiacesse, ma tra i turni strazianti in ospedale e i figli non riuscivo più a ricavarmi un po' di intimità.

La giornata trascorse nel migliore dei modi, dopo la mattinata passata a letto, pranzammo e poi passammo il pomeriggio a fare shopping, con le contese dell'unico maschietto.

Cosa potevo desiderare di più? Nulla, avevo tutto, dei figli perfetti, una moglie perfetta.

Una vita perfetta.





ANGOLO DELL'AUTRICE 
Quest ff è dedicata a Glenda
Ho cominciato a fare fanfiction a richiesta, questa è la prima. Se volete richiederne scrivetemi per messaggio o lasciate una recensione.
Fatemi sapere cosa ve ne pare.
Un bacio Giulia