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Autore: _Two of Spades_    02/04/2013    4 recensioni
Fu quella telefonata da parte dell’americano, era grazie a lui se Feli adesso stava correndo, stava correndo come non mai, quando oltrepassò la casa di Vash senza timore del suo fucile pensò di essere diventato davvero pazzo, era troppo felice, avrebbe voluto urlare, e l’avrebbe fatto ma la corsa gli aveva ormai tolto tutto il fiato che aveva.
Ma doveva correre, ora o mai più!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fu quella telefonata da parte dell’americano, era grazie a lui se Feli adesso stava correndo, stava correndo come non mai, quando oltrepassò la casa di Vash senza timore del suo fucile pensò di essere diventato davvero pazzo, era troppo felice, avrebbe voluto urlare, e l’avrebbe fatto! Ma la corsa gli aveva ormai tolto tutto il fiato che aveva.
Ma doveva correre, ora o mai più!




Quella sera Alfred chiamò Feli:

-Hey dude! Come stai?-

A Feli piaceva parlare con l’americano, ma una sua telefonata era talmente rara che si stupì della cosa, doveva essere successo qualcosa.

-Hey Alfred, io tutto bene, e te?-

-Io anche bene! L’eroe è venuto per salvarti!-

“Salvarmi? E da cosa?” pensò l’italiano, sapeva che Alfred era un po’ strano, ma non credeva così tanto.

-Ah sì? È da cosa?-

-Dai tuoi angoscianti problemi d’amore!-

“Sta dando di testa, ne sono più che certo.”

-Veee va bene Alfred, ma che ne dici se ne parliamo domani?- L’italiano pensava già che fosse ubriaco, oppure semplicemente stanco.

-No dude! Te ne devo parlare adesso!-

-… e va bene, dimmi.-

Si sedette sulla poltrona, pronto ad ascoltare, e forse a farsi anche quattro risate.

-Allora dude, l’altro giorno ho parlato con Ludwig, non crederai mai a cosa mi ha detto.-

-Cosa?- Rispose dopo un lungo sbadiglio, era stanco e voleva dormire anche lui.

-Stavamo parlando del più e del meno, poi non so come siamo arrivati a parlare di te. C’era Ludwig che mentre parlava  gli si illuminavano gli occhi, e lo vedevo sorridere ogni tanto!-

-E allora?-

-Come “e allora?” Dude sto cercando di aiutarti! Dai per una volta prendimi seriamente!-

-Ok ok, vai avanti.-

-A un certo punto gli ho chiesto cosa provava per te, lui mi ha risposto:
“All’inizio lo vedevo come un peso, poi non so perché, ma man mano che i giorni passavano cominciavo a volergli bene, adesso però non so, sono così confuso Alfred, io ecco…
Mi piace tutto di lui, mi piace come mi sorride, mi piace la sua allegria, mi piace la sua vitalità, mi piace tutto di lui! Insomma, io…
Credo di amarlo.”

Felì rimase in silenzio, soppesò quelle parole.

-L’ha detto veramente?-

-Mai stato così sincero dude. Io gli ho pure consigliato di dichiararsi.-

-E cosa ti ha detto?-

-Che temeva un tuo rifiuto.-

-…-

-Ehi dude, ci sei ancora?-

Alfred non sapeva che mentre parlava Feli stava tremando, non ci credeva, finalmente dopo tutto questo tempo! Non poteva più aspettare!
Corse fuori di casa lasciando la cornetta del telefono che dondolava dal tavolo con un povero Alfred urlante in attesa di un segno di vita da parte dell’italiano.


 
Ed ecco come siamo arrivati a un Feli grondante di sudore davanti a una casa in Germania.
Si avvicinò a quella casa ormai abituale per lui, bussò, i pochi secondi d’attesa davanti alla porta gli parevano un eternità, cessò la tortura nel preciso istante in cui il biondo aprì la porta.
-Feli? Che ci fai qui? Sono le 23.00, stai male? È successo qualcosa?
Non rispose, semplicemente si avvicinò, era così vicino che riusciva a sentire il suo profumo, era così buono.
Ludwig con fare apprensivo lo prese per le spalle e gli disse:
-Ti senti bene?-
Erano così vicini che non resistette, il respiro affannato dell’italiano cessò quando pose le sue labbra su quelle del tedesco.
Ludwig rimase molto sorpreso, ma ricambio quel bacio, con tutto se stesso.
Un turbinio di emozioni prese possesso di loro, avrebbero voluto entrambi poter fermare il tempo, avrebbero voluto rimanere così per sempre.
Ma come ogni cosa bella anche quel bacio finì, si osservarono negli occhi per un tempo che sembrava un eternità.
L’italiano, ormai esausto, si abbandonò tra le braccia del tedesco, che lo accolsero con grande calore.
-Ludwig, io…-
-Ich liebe dich Feliciano.-






 
Il giorno dopo Alfred prese il cellulare: 1 nuovo messaggio.

                                                                                 Ludwig
                             “Ciao Alfred sono Feli :) Volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me,
                                                         adesso sono felice. Grazie mio eroe :)”

Ad Alfred scappò un sorriso, non rispose a quel messaggio, non se la sentiva.
Era felice di aver fatto una buona azione, anche se inconsapevolmente, ma decise che avrebbe mantenuto un piccolo segreto, ossia:



 
 
 che tutto quello che aveva detto in quella telefonata…




 
… era un semplice…







 
 
 
 
 
…e stupido…







 
 
 
… PESCE  D’APRILE!!!



Spazio dell'autrice:
Anche se oggi è ormai il 2 Aprile la dedico a tutti quelli che hanno burlato gli amici, a tutti quelli che sono stati burlati a tutti quelli che sono sopravissuti in questa giornata!
Un dedica speciale alle ragazze del gruppo di Hetalia di cui io faccio parte, spero di essermi fatta perdonare per il mio pesce d'aprile xD
E ringrazio chi leggerà questa Fan Fiction con la speranza di avervi strappato un sorriso. Sono accette qualunque tipo di recensioni, anche uova bomba :D (è Pasqua *Q*)
Ciao ciao.
_Ib_
  
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