Ora vi lascio, godetevi la mia creazione, se così si può chiamare...
Goodbye! ^_^
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Prologo
Ok, devo ammetterlo: ho sempre detestato scrivere. Il solo fatto che sia stata convinta, anzi, costretta a farlo
mi manda in bestia. Ma dato che ora qui tanto vale iniziare, no? Anche se non ho idea di come si faccia…
E va Bene, comincerò col presentarmi: mi chiamo Jack e ho diciassette anni. Ok, lo dico: Jack sta per Jacklin.
Si, esatto, sono a ragazza. Una ragazza che trova terribilmente stupido il suo nome. E sapete cos’altro trovo stupido?
La moda, la fama, il gossip, andare sette giorni su sette dal parrucchiere e indossare scarpe firmate.
Perché? Semplice:
la moda è impegnativa e inutile;
la fama e il gossip come sopra;
vivere dal parrucchiere neanche a parlarne;
indossare scarpe firmate scomodo e costoso.
Insomma, sono il ritratto dell’anti-femminilità. In quanto a finezza e buone maniere faccio concorrenza ad un camionista.
Credo di divagare un po’ troppo…poco, ma siccome mi incitano a tornare al discorso originario lo farò, anche se potrei stare qui a discutere ancora per ore.
Stavo dicendo, mi chiamo Jack, ho diciassette anni, sono alta un metro sessantacinque, capelli castani, occhi castani, pelle bianco-cadaverica, occhiaie da non-morto e sono una mutante.
Si, avete capito bene: sono una mutante, mezza umana mezza… ehm… Non ne ho idea. So solo che posso cambiare aspetto e diventare qualsiasi cosa io voglia, potere molto utile quando non arrivo a prendere qualcosa su un mensola o devo scappare da qualcosa-barra-qualcuno.
Sono abituata a vivere da vagabonda da quando avevo quasi dieci anni. L’unico legame che abbia mai avuto è quello con Cy. Lui è un bambino di quasi dieci anni, sette in meno di me, dagli occhi color cioccolato e i capelli biondo scuri e boccolosi come quelli di un bambolotto. Sono cresciuta con lui ed è come se fossi sua sorella, anche se quando si tratta di Cy in me si attiva una specie di modalità “MAMMA ORSA”.
Gli sono troppo affezionata.
Il vero motivo per sto scrivendo è per raccontare la mia, o meglio, la nostra storia.
Spero gradirete, e se così non fosse, allora beh… Affari vostri: nessuno vi costringe a leggere!