Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: SmartieMiz    02/04/2013    8 recensioni
Mini-long daddies Thadastian.
Sette giorni di Thad e Sebastian in un viaggio di ricordi e prime volte.
Per la Thadastian Week 2013 :)
April 2: Daddies
April 3: Alcohol
April 4: Scandals
April 5: Nightmares
April 6: Dance
April 7: Tattoo
April 8: School Uniform
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Just try to never grow up
Rating: arancione
Genere: fluff/romantico/sentimentale



Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Fox; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro










 

 Thadastian Week 2013


Just try to never grow up

Day 1 - Daddies

 


«Papà!».
Papà.È sempre una gioia sentirsi pronunciare questa meravigliosa parola.
«Dimmi, tesoro», rispondo con un sorriso.
«Quando arriva papà?», chiede la piccola Chanel impaziente.
«Tra un po’».
Proprio in questo momento possiamo udire il familiare rumore delle chiavi e della porta aprirsi.
Sebastian entra in casa e ci fissa per qualche secondo, con il suo magnifico sorriso.
 
Mi fa strano pensare che siano mio marito e mia figlia, forse perché ho soltanto venticinque anni, forse perché io e Thad, in realtà, non siamo mai cresciuti davvero. Continuiamo ad essere quei due ragazzi temerari di qualche anno fa, l’uno innamorato pazzo dell’altro, con la differenza che forse ora siamo un po’ più maturi e responsabili.
Sorrido, perché sono felice. Dopo una lunga giornata di lavoro, è bello poter riabbracciare Chanel e Thad, le mie uniche ragioni di vita.
«Ciao, campionessa!», saluto mia figlia prendendola in braccio e schioccandole un bacio sulla guancia.
Lei sorride, contenta: «Ciao, papi! Lo sai, papà ha fatto la magia: gli ho chiesto quando saresti arrivato e tu sei arrivato!».
La guardo, simulando curiosità: «Davvero?», chiedo, sgranando gli occhi.
«Sì sì», conferma lei.
Thad ridacchia, avvicinandosi a me.
«Salve, mago», lo saluto: «E così hai fatto la magia».
«Pare di sì», mi tiene il gioco lui.
Sorrido, lasciandogli un bacio a fior di labbra.
 
Vederlo sorridere così è la cosa più bella del mondo.
Il venerdì sera tocca a me cucinare e a lui lavare i piatti e, siccome lui torna più tardi di me da lavoro, mi piace fargli trovare ogni fine settimana un dolce sempre diverso.
Chanel si diverte tanto a preparare i dolci con me, imbrattando i vestiti di farina e impataccando le manine di crema e cioccolata.
Seb, io e Chanel apparecchiamo la tavola, ci sediamo e incominciamo a mangiare, chiacchierando.
«Papà, com’è che vi siete conosciuti?», ci chiede Chanel interessata.
Ha sei anni, è una bambina curiosa, è giusto che ci faccia certe domande.
«Alla Dalton», rispondo con un sorriso, ricordando il liceo nel quale ho trascorso i quattro anni più belli della mia vita.
«È stato amore a prima vista?», chiede lei con un sospiro e con occhi sognanti. Assomiglia vagamente ad una principessa Disney e… ed è semplicemente bellissima.
Sebastian ridacchia: «Più o meno…».
«Chi è che ha fatto il primo passo?», chiede ancora Chanel.
«Secondo te?», la sfida Sebastian.
«Tu».
«Esatto. Papà è troppo dolce donzella delle fiabe per fare una cosa del genere».
«Sebastian!», lo richiamo.
Lui mi guarda e ride, insieme a Chanel. Le loro risa e i loro sorrisi sono così belli da sciogliermi sempre il cuore. So che Seb scherza e so che adora prendermi in giro, perciò mi unisco anch’io alle risate.
«Mi avete fatto venire voglia di vedere un film della Disney. Lo vediamo tutti insieme, papà?», ci chiede con due occhioni speranzosi.
La risposta è sempre sì: Sebastian ed io non siamo mai troppo grandi per gustarci un film Disney con la nostra splendida Chanel.
 
Io, Thad e Chanel siamo sdraiati sul divano, a gustare la fetta di torta del venerdì sera e a vedere Giselle muoversi sullo schermo, intenta a cantare qualcosa mentre riordina la casa di Robert.
«Forse papà ha ragione!», si illumina improvvisamente Chanel: «Anche papà Thad canta sempre in casa!».
Ridacchio, immaginandomi Thad alias Giselle che canticchia allegramente in giro per casa. O sotto la doccia.
Ho sposato una principessa Disney, grandioso, chi l’avrebbe mai detto.
Thad ridacchia, arrossendo lievemente. È tenerissimo quando diventa tutto rosso, è una delle innumerevoli cose che amo follemente di lui e di cui non mi stancherò mai.
«Papà, hai mai cantato una serenata a papà?», ci chiede Chanel curiosa.
Questa volta è lui a sogghignare maleficamente: «Ahahah, sì! Come dimenticarlo, era il mio diciassettesimo compleanno», rammenta Thad.
«Oh, che storia dolcissima! Quindi voi siete due principi», scherza Chanel.
«No, papà è un mago, ricordi?», dico.
«Giusto», asserisce lei con un sorriso: «e io?».
«E tu sei la nostra principessa», risponde Thad con un sorriso, poi guarda l’orario e dice: «Oh, è tardi. Si va a nanna».
«Altri cinque minuti, papi!», ci convince Chanel.
 
Alle undici, rimbocchiamo le coperte a Chanel.
«Buonanotte, tesoro», le auguriamo la buonanotte con un bacio sulla guancia.
«Papà! E se faccio un incubo?», ci chiede la bambina.
«Beh, se fai un incubo ci sono il tuo principe e il tuo mago a salvarti!», le risponde Sebastian con un sorriso smagliante.
Chanel annuisce lentamente, con un tenero sorriso: «’notte, papà!».
Spegniamo la luce e ci incamminiamo verso la stanza da letto.
«Ti ricordi cosa facesti quella notte alla Dalton quando ho avuto quell’incubo?», mi ricorda Sebastian con un sorriso malandrino.
Sgrano gli occhi: «Oddio, non raccontarlo mai a Chanel!».
Sebastian ride, poi mi si avvicina e mi cinge per i fianchi: «Quando Chanel ci fa tutte queste domande, mi vengono in mente sempre tanti bei ricordi: il nostro primo incontro, il nostro primo bacio, la notte dell’incubo, quella serenata… la nostra prima volta…», le sue labbra si posano sulle mie: «… ne abbiamo passate tante, Thad».
«… e la storia del tatuaggio. Come dimenticarla!», gli rammento con un sorriso.
Sebastian ridacchia, mostrandomi la scritta sul suo polso: «L’ho fatto per te», ammicca con un sorrisetto.
«Ma non te l’ho chiesto», rispondo, divertito.
«Ma io sono fatto così: più mi chiedi di fare qualcosa, più io non la faccio, e viceversa», dice malizioso spingendomi con poca grazia sul letto.
«Okay… allora lasciami riposare in santa pace stanotte perché voglio assolutamente dormire», gli tengo il gioco con un sorriso.
«Lo sai che ti amo, vero?», mi sussurra lui sincero baciandomi con passione.
 
Sono queste le piccole cose di cui sono innamorato: i sorrisi di Thad, i suoi baci, la sua personalità, i suoi modi di fare.
Quando ero un adolescente, non avrei mai creduto di potermi innamorare del timido e insopportabile capo-consiglio dei Warblers.
Sposarlo, poi. Era assolutamente fuori discussione: mi sarei fatto una risata!
Ora, invece, sono orgoglioso di poter dire che non solo lo amo, ma che è mio marito e che abbiamo una splendida bambina che amiamo con tutti noi stessi.
Strana la vita. È imprevedibile, ma piena di meravigliose sorprese.





Angolo Autrice

Buona giornata a tutti! :)
Ed eccoci con la Thadastian Week *---* ♥
In questo primo prompt abbiamo Seb e Thad papà e la piccola Chanel ♥ Ho cercato di introdurre un po' tutti i prompt, i prossimi capitoli saranno tutti un po' flashback, sottoforma di racconto :)
Ringrazio tutti coloro che leggeranno :)
Dedico questa OS a Diana924 come regalo di compleanno per ieri ♥
Saluto tutte le ragazze della Thadastian Week! ♥
Spero vi sia piaciuta, a domani! :) 

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: SmartieMiz