Girai di scatto la testa verso la luminescente sveglia appoggiata sul comodino di fianco al letto,sbuffai e  mi girai sul fianco opposto.

Erano circa le 3:56 del mattino ed i miei occhi erano spalancati  impavidamente intenti nel fissare il buio del soffitto  sopra la mia testa. Mancavano meno di 24 ore alla realizzazione del mio sogno,tanto atteso e raggiunto con fatica,ma cosė sottile e profondo da non poter immaginare,capace di spezzarsi per un minimo imprevisto,ma indissolubile nella sua sottigliezza...

Come dormire ?

A breve avrei preso un treno diretto per New York e avrei raggiunto il Madison Square Garden ,una delle mete pių prestigiose aspirate da tutti i cantanti del mondo.

Lė ,avrei aspettato per ore l'inizio del concerto per accaparrare un posto decente,e solo dopo mi sarei sentita sicura di quello che stesse per accadere.

Solo in quel momento sarei potuta essere certa che tutto non fosse un futile sogno.

Mi alzai dal letto e mi diressi verso la cucina: presi un bicchiere d'acqua e me ne tornai in camera, brancolando nel buio con un'eccitazione mai esistita in me .

Accesi la luce,e mi sedetti sul letto con i gomiti appoggiati sulle ginocchia; posai il bicchiere sul comodino e raggiunsi la mensola centrale della libreria dedicata al mio idolo,Justin Bieber.

Estrapolai con attenzione una bustina di plastica trasparente e ne estrassi il pių importante "pezzo di carta" della mia vita; quel dannato biglietto per il quale dovetti lavorare tre mesi in un ristorante come cameriera ,contando soltanto sulle mie uniche forze.

Un brivido mi percosse come una scossa elettrica il corpo, e riposi attentamente il biglietto nella sua "custodia" in modo da non maltrattarlo nemmeno per un secondo.

Il mio cuore batteva a mille. 

Mi infilai nel letto e rilassai i  muscoli.

Avevo soltanto 16 anni, vivevo nella cittadina di Baltimore,distante 3 ore e mezza da NY,

ed il mio unico punto di riferimento era il mio idolo,Justin.

Non so come avrei resistito in questi anni senza la presenza diJustin al mio fianco.

Una presenza che non č mia esistita,ma che c'era.

Un qualcosa di inspiegabile e di meraviglioso..senza il quale mi sarei sentita persa e smarrita..

E finalmente lo avrei potuto vedere dal vivo ,anche solo per un attimo.

Tutto era cosė meravigliosamente perfetto.

Ah,dimenticavo....

Mi chiamo Jessie.